ALEMANNO VERSUS HAMAUI. Il sindaco di Roma scrive al direttore de L'espresso. "L'inchiesta Dux and the city è stata una mancanza di rispetto. La mia Giunta ha tagliato le spese e salvaguardato tutte le manifestazioni compresa Bella Ciao". Stoccata finale a Rutelli e Veltroni: "Politici sprovveduti"

Saturday, 20 September 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Lettera del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al direttore de “L’espresso”, Daniela Hamaui.

L’articolo dello scorso numero de “L’espresso” merita una replica a partire dal titolo “Dux and the city” che lascia interdetti per la sbrigativa volgarità con cui si rivolge a un sindaco democraticamente eletto dai cittadini romani solo pochi mesi fa.

A parte questa minima mancanza di rispetto per le istituzioni, mi sembra poco sostenibile scrivere che la città di Roma sia stata ridotta allo sfascio dopo appena quattro mesi della nostra amministrazione, dopo quindici anni di governo ininterotto del centrosinistra.

Roma, come “L’espresso” aveva denunciato in numerosi articoli precedenti e successivi alla sconfitta della sinistra, si trova da tempo in una situazione di gravissima crisi organizzativa, finanziaria e culturale. Abbiamo trovato il Comune con le casse vuote, con un pesante deficit finanziario e disarticolato in quasi tutte le strutture che dovrebbero dare servizi ai cittadini.

Soprattutto abbiamo constatato una assoluta carenza li progettualità e programmazione: a Roma non esiste un piano del traffico, ma solo un generico patto per la mobilità, il piano regolatore va rivisto perché è nato già vecchio, la raccolta differenziata dei rifiuti non viene fatta neppure nei palazzi comunali, non esiste un “piano strategico di sviluppo” così come a Torino.

Citate i tanti cantieri aperti nelle strade di Roma che complicano il problema del traffico: pensate forse che siano cantieri appaltati e aperti dalla giunta comunale di centrodestra? Per quanto riguarda le spese della nostra amministrazione, posso tranquillizzare “L’espresso”: stiamo operando un netto taglio rispetto al passato.

La mia giunta, rispetto a quella Veltroni, ha ridotto da 16 a 12 il numero degli assessori, con un risparmio sulle spese di staff di 66 mila euro l’anno. Lo scorso 23 luglio, inoltre, la Giunta ha deliberato una drastica riduzione dei dirigenti esterni che passano da 31 della precedente ammimstrazione (con una spesa di 4.030.000 euro annui) a 12, con un risparmio di 2.470.000 euro l’anno.

Per quanto riguarda invece le spese del mio staff, comprensive delle figure apicali come quelle del capo di Gabinetto, i due vice capo Gabinetto e il capo della segreteria, andiamo a risparmiare circa 210 mila euro l’anno, rispetto alla vecchia gestione.

Per il Comune, oggi, non lavora un solo consulente esterno, come invece accadeva in passato in termini massicci. I loro nomi, distribuiti per ben 140 pagine, sono pubblicati sul sito del ministro della Funzione Pubblica, Brunetta.  Solo nel 2007, come riporta il “Sole 24 Ore”, per le spese dei consulenti esterni è stata erogata una cifra pari a 1.980.000 euro. La più alta in tutta Italia.

Sulla cultura, cito un solo elemento che mette in crisi tutta l’impalcatura prospettata dal suo giornale: parlo della manifestazione “Bella Ciao” che, non solo non è stata cancellata, ma è stato confermato per intero il suo finanziamento nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio alla quale ha partecipato lo stesso Ascanio Celestini. In generale, non solo non c’è un solo evento dell’Estate romana che è stato eliminato, ma se ne sono aggiunti molti altri, come ad esempio il concerto del maestro indiano Zubin Mehta o lo spettacolo di tango all’Auditorium.

Un’ultima annotazione sulla Notte Bianca: si tratta di un evento che, nell’ultima edizione, è costato qualcosa come 3.397.000 euro e che i romani hanno bocciato in termini di gradimento, come dimostrato da un recente sondaggio diffuso da repubblica.it.

Infine, per quanto riguarda il parcheggio del Pincio, l’allora opposizione del centrodestra nel settembre del 2006 non si astenne su quello specifico progetto, ma sull’intero piano parcheggi di Roma. Sul parcheggio al Pincio la nostra opposizione è sempre stata fermissima.

In sintesi, siamo perfettamente consapevoli che è facile “scivolare” sui sampietrini romani come è già successo a politici sprovveduti come Rutelli e Veltroni; stiamo lavorando giorno e notte per recuperare una situazione veramente disastrosa e quindi, dopo 15 anni di governi di sinistra, chiediamo almeno 15 mesi prima di essere giudicati.

Gianni Alemanno, sindaco di Roma.

Il direttore de L’espresso, Daniela Hamaui, non ha diffuso nessun commento in replica alla lettera di Alemanno

Nelle foto in alto Gianni Alemanno a sinistra e Daniela Hamaui a destra

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  1. Domenica V. dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 14:08

    Visto l’esito della famigerata Commissione simil-Attali, con le polemiche a destra e a sinistra sulla scelta del suo presidente, al Campidoglio Umberto Croppi recita: “…a nullo Amato amar perdona”.

  2. Asdrubale dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 15:20

    Che l’ex ragazzo dell’ MSI si dimostri un miglior amministratore dei Rutelli e dei Veltroni, cosa peraltro non difficile da fare, è il peggior incubo di certa intellighentia, romana e non. Alemanno ha già dimostrato da ministro per le risorse agricole di essere un amministratore pragmatico e avveduto, molto di più di tanti che da bambini e adolescenti sono stati più avvezzi a studiare gli album della Panini che i libri di scuola.

  3. Virgus dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 16:23

    Ben detto,

    Alemanno si sappia riscuote il gradimento anche di elettori ed elettrici di sinistra ed estrema sinistra (io ne conosco personalmente alcuni).

    Lo hanno infatti votato non certo a cuor leggero sperando di non essere più amministrati da chiacchieroni e demagogici uomini d’immagine. E a quanto ho chiesto, questi amici e amiche sono molto soddisfatti di questi primi 4 mesi di Alemanno.

    Ci vorrebbero più articoli come questo, così si darebbe modo di rispondere e far rendere conto cosa abbiano realmente significato Rutelli e Veltroni per Roma.

    Una città da cui scappare, e che spero saprà cambiare in breve tempo.

    PS Dall’esperienza Romana, l’orrore di tanti che si domandarono come saremmo finiti se Veltroni fosse diventato premier. Oggi vediamo tutti che spessore e che statista sia, CHI prenderà le redini dell’opposizione? Chi saprà darci una sinistra forte, attiva, autorevole, pragmatica in questo nostro paese?

    Ne abbiamo davvero un gran bisogno.

  4. Francesco B dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 19:13

    Che Veltroni e Rutelli non fossero ottimi politici credo sia risaputo un po’ da tutti, ma Alemanno non è certo uno stinco di santo.
    Ha vinto le elezioni facendo leva sull’emergenza sicurezza (come Silvio alle nazionali) emergenza che nei fatti non esiste, i reati di strada sono in calo da un paio di anni (fonte min dell’interno) e sono almeno in Italia ma anche a Roma più bassi di molti paesi dell’Europa:
    ES: http://italiadallestero.info/archives/739
    Per non parlare degli usa…
    La sicurezza totale non esiste, far leva su un problema irrisolvibile è tipico della politica…

    Poi vabbhè quel che dice sul fascismo (secondo me) è già un motivo sufficiente per far di lui un pessimo sindaco, anche perchè le parole non rimangono sono in Italia, ma rimbalzano anche all’estero e Roma vive di turismo…
    http://www.corriere.it/politica/08_settembre_08/alemanno_comunita_ebraica_43568bea-7d6b-11dd-8ad1-00144f02aabc.shtml
    http://www.corriere.it/politica/08_settembre_07/alemanno_leggi_razziali_b4348268-7c8a-11dd-ba5e-00144f02aabc.shtml

    Poi mi viene in mente pure questa:
    http://italiadallestero.info/archives/500
    e pure la norma antirovistamento nei cassonetti….
    Vabbhè sarò io comunista che credo che se uno va a rovistare nei cassonetti vuol dir che di meglio non si può neanche aspettare e che vietarglielo non farà altro che far del male a questa gente, ma per me è una scemata dettata solo dall’ideologia…

  5. Paolo Rossi dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 19:56

    Scusa ma vivendo a Roma dissento dal giudizio positivo dei primi quattro mesi di Alemanno e motivo:

    1) la prima parte del mandato Alemanno l’ha spesa a lanciare l’allarme bilancio, denunciando buchi, ammanchi e imbrogli da parte della giunta Veltroni, salvo poi essere smentito dalla relazione della Ragioneria generale dello Stato. Nel mentre però ha bloccato la macchina amministrativa. Addirittura ha congelato tutte le spese a giugno, salvo, nello stesos mese, concedere un aumento di oltre 40 mila euro all’anno al suo giovane capoufficio stampa, che senza alcuna esperienza specifica, a chiamata diretta, guadagna 118 mila euro lordi all’anno; ancora si aspettano proposte concrete; e non ha dato applicazione al protocollo per la sicurezza nei cantieri firmato dalla rpecedente giunta con tutte le parti sociali;

    2) ha fatto slogan e promesse, ma finora le uniche decisioni sono state: stop al parcheggio sotterraneo del Pincio; annuncio dell’apertura della Zona a traffico limitato alle auto private di poliziotti, carabinieri e finanzieri perché devono pur andare al lavoro (mentre gli altri romani possonio fare i salti mortali); cancellazione della notte bianca (che a fronte di investimenti pubblici per meno di 4 milioni di euro generava un flusso di cassa quantificato in diverse decine di milioni di euro, oltre a portare in piazza fino a due milioni di persone);

    3) sul fronte della pulizia della strada e dei mezzi pubblici, non ha ancora preso una sola decisione. E la situazione, basta adnare in giro per roma per rendersene conto, è peggiorata;

    4) sulla sicurezza, dopo aver fatto la campagna elettorale contro veltroni su questo tema e dopo aver militarizzato la città (e non è un bel vedere quello dei soldati con mitragliatori da guerra sulle strade di una città la cui prima vocazione è turistica), si ritrova una città identica a prima: microcriminalità alle stelle, omicidi, stupri e via discorrendo.

    5) il turismo, per congiuntura mondiale, è in crisi. Non è certo colpa di Alemanno. Ma da lui e dal suo gabinetto non è arrivata una sola proposta per rilanciare il settore: da una manifestazione culturale a un progetto sistematico. Niente di niente. Si naviga a vista.

    A proposit, sapete come è stato ribattezzato? Retromanno, perché preso dalla foga di fare dieci, venti, trenta dichiarazioni al giorno, spesso si contraddice su temi delicati e importanti anche nell’arco di 24 ore.

    Scusate vado di fretta, allungo l’elenco nei prossimi giorni

  6. Domenica V. dice:

    Saturday, 20 September 2008 alle 21:53

    Prenditela con calma, Paolo Rossi, ci sono cinque anni di tempo.

  7. Sunny dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 00:59

    Mannaggia, mannaggia. Solo una paio di cose per riuscire a contenere un fiume in piena.
    Questo famoso buco di bilancio mi piacerebbe venisse concretizzato nella realtà… Ricordo un paio di anni fa megatitoloni sui giornali che annunciavano che il “modello Roma” fosse arrivato in America. Ora c’è il buco.
    Che Alemanno, dopo le sue ultime uscite si metta a parlare di cultura mi par ridicolo, addirittura inverosimile!
    I cantieri. E’ vero Roma è piena di cantieri. Stanno costruendo due nuove linee della metropolitana, la cui realizzazione era in stallo da anni e anni.
    Di cose da contestare ai precedenti sindaci ce ne sono molte, mi sa tanto che i bersagli sono quelli sbagliati …
    O forse si pensa che siam tutti dei cretini?

  8. Asdrubale dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 09:52

    No, non siamo tutti cretini e i risultati delle ultime elezioni lo dimostrano.
    Roma è piena di cantieri da 15 anni, per parlarne c’è voluta la solita Gabanelli di Report, tutti gli altri, compresi i verdi di ogni gradazione, di colore non se ne sono mai accorti. Per non parlare delle pittoresche baraccopoli sul lungo tevere, che danno alla città un tocco esotico. Nessuna capitale europea può vantarne di simili. Per non parlare dello stato pietoso in cui versano le ex borgate e delle nuove periferie, sacrificate al “modello Roma”, ovvero alla gestione del solo centro storico.
    Se le critiche a Alemanno sono le polemiche inattuali sul fascismo, la sinistra si prepari ad una lunga, ma molto lunga opposizione.

  9. Francesco B dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 11:29

    Inattuali, ma se c’è anche chi rivendica la superiorità della razza padana stando in parlamento europeo e nessuno si indigna, inattuali?
    Ma se in parlamento c’è pure uno che ha contribuito agli attentati neri…
    Dimmi perchè allora sarebbero inattuali…

    Poi vorrei ricordare l’abolizione della notte bianca e lo sfascio del festival del cinema (oltre alle cose scritte sopra), se bisogna aspettare 5 anni perchè ha appena iniziato a lavorare e già sta facendo queste cose egregie vedremo tra 5 anni quali altre mirabolanti iniziative PROcultura e in generale si inventerà…

  10. Virgus dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 15:08

    Vedo che la cecità regna sovrana.

    Vi racconto tre episodi per comprendere la gestione Veltroni.

    1) Sono quasi due anni che ho chiesto inutilmente di ridisegnare le strisce pedonali in via Crescenzio. Pieno centro.

    Firme di quartiere, contatti con i vigili urbani, e tran tran che non sto a raccontarvi.

    Le vecchiette (col bastone) del quartiere e le mamme con carrozzine ancora fanno il giro dell’isolato per attraversare.

    2) Allagamenti continui della strada ad ogni acquazzone. Finalmente riusciamo ad avere l’intervento del municipio. Spurgano i tombini ma nulla. Alla fine si scopre che c’erano i tombini ma non i tubi perchè scaricassero.
    Realizzano le tubature e sfaciano l’elettricità che illumina la strada.

    3 mesi al buio. Alla fine dei tre mesi la soluzione: passa un amico del portiere che gli dice di sbrigarsi a sollecitare che sono arrivati i soldi e che se li stanno spendendo rapidamente.

    3) Una sera del 2006 rientro a casa in moto, attraverso un incrocio di lungotevere. Semaforo verde.
    Un’auto da sx mi taglia la strada, freno, perdo il controllo, moto distrutta e capanno di persone per vedere se ero vivo o no.
    Passa la municipale E NON SI FERMA.
    Viene l’ambulanza e il conducente della vettura si dilegua senza lasciarmi i dati.
    Mi dice d’essere passato con il VERDE.

    Mi riprendo e qualche giorno dopo vado all’incrocio munito di telecamera: IL SEMAFORO E’ VERDE PER TUTTI UN CICLO SI E UNO NO PER CIRCA 10 SECONDI.

    Ma alla fine, nonostante i carabinieri mi abbiano detto che quell’incrocio è maledetto, gli avvocati mi hanno scoraggiato dal procedere contro il comune. Un’inutile calvario. E ho solo potuto ringraziare che non mi sono rotto nulla (solo 4 mila euro di danni).

    E di storie come queste ce ne sono tantissime.

    Ma la verità è che stanziamenti alla viabilità e alla manutenzione stradale sotto la giunta Veltroni erano del 10% del fabbisogno, mentre stanziati per feste del cinema, notti bianche ecc un mare di quattrini.

    Altra cosa scandalosa: l’amiciza con i palazzinari che a fronte di licenze edilizie scandalose hanno dato supporto, promosso (e coperto mediaticamente) il veltronismo per anni. Basti pensare che palazzi di recente costruzione hanno il portone senza vetri in barba a ogni buonsenso di risparmio energetico per “aggiustare” le opere ai parametri urbanistici di riferimento.

    Queste ultime 2 informazioni provengono dal comitato elettorale di Giovanni Quarzo prima delle elezioni.

  11. Virgus dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 16:49

    Qualche dettaglio in più su concessioni del comune di Roma del 2006 (è allucinante):
    http://www.liberacittadinanza.org/media/audio/AudioNews_26.7.2008.mp3

    Da http://www.giovanniquarzo.it

  12. Francesco B dice:

    Sunday, 21 September 2008 alle 21:35

    A Virgus: ma và?
    E questo farebbe di Alemanno un ottimo sindaco?

  13. Virgus dice:

    Monday, 22 September 2008 alle 00:36

    Se sarà un bravo sindaco lo vedremo con il tempo, per ora, come avrai letto, ho scritto che riscuote un certo gradimento tra quelli che lo hanno votato anche a sx.
    Resta il fatto che Rutelli e Veltroni ci hanno messo in ginocchio e le polemiche sui fondi per la cultura, la notte bianca, la festa del cinema, lasciano il tempo che trovano, come documentato da Quarzo nel documento audio che ho allegato.
    Sperperi e immagine. La sintesi del mandato Veltroni (e quello Rutelli a questo punto non so più se è il peggiore).

  14. Paolo Rossi dice:

    Monday, 22 September 2008 alle 17:42

    Caro Virgus,

    parli per luoghi comuni

    Sai quanto ha speso il Comune in due anni per Notte bianca e Festa del Cinema? Complessivamente meno di 30 milioni di euro. Sai qual è il giro d’affari della due manifestazioni? Sai qual è il ritorno economico per la città Si parla di centinaia di milioni di euro di giro d’affari indotto

    Non sono un fan di Rutelli e Veltroni, ai quali – soprattutto a Veltroni – possono essere mosse molte critiche. Ma ti ricordi che città ha preso in mano Rutelli?

    La coppia di , come li ha definiti Alemanno, negli nanni fra le varie cose ha:

    – realizzato l’Auditoirum

    – riqualificato decine di piazze

    – attivato i cantieri per le nuove linee del metrò

    – incrementato l’offerta culturale(e non si tratta di un vezzo da aristocratici: è stato un volano per l’economia) con tantissime iniziative: concerti gratuiti, apertura di un nuovo teatro, realizzazione di eventi e mostre, riqualificazione della scuderie del Quirinale, nuovi spazi espositivi nelal vecchia Peroni di via Alessandria, etc

    – aperto decine di nuovi asili e nuovi centri sportivi comunali

    – realizzato la Nuova fiera di Roma

    – aperto il nuovo porto di Ostia

    – quasi ultimata la terza corsia del raccordo

    Il risultato più importante è stata l’apertura culturale della città verso minoranze, extracomunitari e fasce socialmente deboli

    Certo, a me il parcheggio del Pincio sembrava una follia. A me la cementificazione della Bufalotta e di altre periferie mi disgusta. E tante altre cose potrei criticare.

    Ma molto, moltissimo, è stato fatto dalla coppia Rutelli-Veltroni

    Alemanno, perdonami, è partito denunciando un buco e brogli di bilancio che la Ragioneria generale dello Stato ha smentito. Con la scus aperò Alemanno ha congelato spese sociali, ha tagliato a mani basse.

    Per il resto ha allentato la zona a traffico limitato, a tutto vantaggio del traffico veicolare (e inquinante) privato.

    E sta tentando di riscrivere la storia. Le sue dichiarazioni sul fascismo sono inqualificabili, nonostante le tardive ritrattazioni

  15. Asdrubale dice:

    Monday, 22 September 2008 alle 18:08

    La gestione Veltroni è stata un successone, ma si sa, nemo propheta in patria est, ingrata patria ne ossa quidem mea habe e pure s.p.q.r. (sono porci questi romani).

  16. Virgus dice:

    Tuesday, 23 September 2008 alle 11:51

    @ Paolo,
    siamo d’accordo che opere importanti siano state attivate, ma a fronte di che oneri?
    Sei al corrente che Malagrotta è arrivata al suo limite? Conosci la storia delle Kamoto e di decine di storie sulla malagestione dei servizi?

    Che ci vuole a elargine migliaia di quattrini per opere che danno visibilita?
    Sai che tra notte bianca e festa del cinema c’erano soldi sufficienti a sistemare TUTTA la viabilità stradale di Roma?

    Sai per la viabilità del mio municipio quanto fu stanziato? E per il tuo?

    Che ci vuole a dare una concessione per 720 milioni di euro per 9 anni ad amici e conoscenti in cambio di chissà che cosa a fronte di nessuna garanzia per il comune e per i cittadini? (spero tu abbia ascoltato l’audio che ho linkato)

    La gente vedrà l’Auditorium, la festa del cinema, e altre cazzate anche importanti, ma tanto sui servizi che rendono una città vivibile o meno, nessuno sta mai a fare le pulci.

    Luoghi comuni dici? Io ti dico che da Roma così com’è me ne sono andato, e ogni volta che torno dopo un po’ me ne voglio andare di nuovo.

    Spero che cambi, perchè è davvero triste…

  17. Asdrubale dice:

    Tuesday, 23 September 2008 alle 17:37

    Come è evidente dai commenti, non solo i leader della sinistra sono sempre più lontani dal cosiddetto pese reale, ma anche gli attivisti, o comunque le persone più fortemente legate a certe ideologie e visione delle cose, li seguono nel dare importanza a cose che invece, per la grande maggioranza dei cittadini non nè hanno, oppure nè hanno pochissima.
    Ecco un sondaggio sull’operato del sindaco Alemanno pubblicato:

    ROMA/COMUNE: IPSOS, IL 51% DEI ROMANI SODDISFATTO DA ALEMANNO

    (ASCA) – Roma, 23 set – Il 51% dei romani e’ con il Sindaco Gianni Alemanno. E’ quanto emerge nel ”Monitoraggio citta’ di Roma” effettuato da Ipsos, i cui dati sono stati presentati da Nando Pagnoncelli questa mattina in Campidoglio alla presenza del primo cittadino e dell’assessore alla Cultura Umberto Croppi. Dal monitoraggio risulta che ad essere ”non soddisfatto” del Sindaco Alemanno e’ il 36% degli intervistati e, scendendo nello specifico il sondaggio rileva che il 21% degli intervistati da’ al sindaco un giudizio ”molto positivo”, mentre il 30% ”abbastanza positivo”. Per il 24% la valutazione e’ ”abbastanza negativa”, per il 12% e’ ”molto negativa”.

    A essere soddisfatti di Alemanno sono soprattutto i ”ceti popolari”: cittadini tra 18 e 29 anni con scolarita’ media, lavoratori autonomi (artigiani e commercianti), il ceto impiegatizio, operai, casalinghe e pensionati. A non ”gradire” il Sindaco imprenditori, liberi professionisti e dirigenti. Una tendenza, ha spiegato Pagnoncelli, in qualche modo invertita rispetto al sindaco Walter Veltroni che riscuoteva consenso piu’ dalla classe dirigente e aveva un consenso piu’ trasversale.

    bet-dnp/sam/bra

    (Asca)

  18. Paolo Rossi dice:

    Tuesday, 23 September 2008 alle 17:59

    Caro Asdrubale

    non sono un attivitsta e non sono nemmeno andato a votare per Rutelli.

    La vittoria di Alemanno è stata determinata da vari fattori a giduzio unanime di tutti gli analisti:

    – voglia di cambiamento dopo 15 anni di centrosinistra;

    – insoddisfazione per la scelta di un candidato di centrosinistra che in campagna elettorale è stato lontano dalla gente e che non rappresentava certo il nuovo (un trombato dai giri nazionali riciclato, per dirla con altri termini);

    – risentimento da parte di molti elettori di Veltroni (oltre il 60% nella seconda rielezione) per la sua decisione di lasciare il mandato in anticipo e per aver smesso di fare il sindaco di tutti assumendo, negli ultimi mesi, la doppia carica di primo cittadino ma anche di segretario di un partito;

    – effetto traino, al ballottaggio, del grandissimo successo a livello nazionale di Silvio Berlusconi.

    Il giudizio sull’operato di Veltroni, lo dimostrano i fatti, è stato positivo fino a quando non è sceso in campo per il Pd.

    Veltroni (e prima di lui Rutelli) ha fatto molte cose positive per Roma, è un dato oggettivo. Ha commesso anche degli errori.

    Alemanno finora, scusami se mi permetto, non ha fatto nulla, a parte tantissime estemporanee dichiarazioni anche su temi che non competono al sindaco di una città (dalla rivalutazione del fascismo alla proposta di inserire in costituzione un riferimento all’anti-comunismo, tanto per dirne qualcuna). Sulla decisioni pratiche, eccole: abolizione notte bianca, stop al parcheggio del Pincio (che ripeto, condivido), riapertura al traffico veicolare privato di viale Libia, con proteste degli abitanti del quartiere di nuovo sommersi dallo smog; allentamento della zona a traffico limitato; ordinanza anti-prostituzione che colpisce l’anello più debole della catena (cioè le prostitute già sfruttate da un feroce e violento racket); ottime consulenze strapagate ai suoi fedelissimi.

    Che cosa ha fatto Alemanno per il potenziamento dei mezzi pubblici? Nulla, nemmeno una delibera di indirizzo. Che cosa ha fatto per la pulizia delle strade? Nulla, nemmeno una delibera di indirizzo. Che cosa ha fatto per gli asili? Nulla, nemmeno una delibera di indirizzo. Che cosa ha fatto per l’emergenza casa? Nulla, anche in qusto caso nemmeno una delibera di indirizzo. E la scusa che si è appena insediato vale poco a questo punto: sono passati sei mesi. Come gli ha suggerito Francesco Storace, che non è certo un comunista, forse farebbe meglio ad andare meno in giro per l’Italia per partecipare a iniziative politiche e a concentrarsi un po’ di più sull’amministrazione della città.

    Ps rimedia una copia della cronaca di Roma di oggi di Repubblica e leggiti il pezzo di Miriam Mafai…

  19. Asdrubale dice:

    Tuesday, 23 September 2008 alle 19:05

    Si vabbè, come ho detto nel mio primo intervento, se la sinistra non rimette i piedi sulla terra rimarrà all’opposizione per secoli.

  20. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 23 September 2008 alle 19:46

    Santo Cielo!
    Miriam Mafai!

  21. Francesco B dice:

    Wednesday, 24 September 2008 alle 10:52

    Qui si parla sempre di questa questione sicurezza, ma qualcuno di voi ha letto il rapporto del ministero dell’interno?
    Le elezioni si son vinte su delle balleeeeeeeeeeee, più che la sinistra (che per carità non esiste proprio, altro che piedi per terra) i piedi a terra li devono mettere le persone che si sentono raccontare frottole e non hanno neanche la decenza di riflettere e pensare sulle cose….

  22. Francesco B dice:

    Thursday, 25 September 2008 alle 13:46

    Roma la città più fifona al mondo

    Insicuri, poco protetti e sfiduciati. Così si sentono i cittadini della capitale secono l’indagine del Censis sulla paura nelle città.
    L’istituto, che ha presentato la ricerca nella seconda giornata di lavori del World Social Summit a Roma, ha preso in esame dieci metropoli: Londra, Parigi, Roma, Mosca, Mumbai, Pechino, Tokyo, New York, San Paolo e Il Cairo. Dai numeri emerge soprattutto un dato: la popolazione della capitale italiana è di gran lunga quella che manifesta il più alto tasso di incertezza e inquietudine esistenziale. Un senso di disagio “che non si è ancora trasformato in ansia”, spiega il Censis nel rapporto, “ma che tuttavia condiziona fortemente il clima metropolitano” e fa di Roma “la citta’ in assoluto meno ottimista e fiduciosa” tra quelle analizzate.

    Alla domanda “quale sentimento meglio descrive il suo rapporto con la vita?”, il 46 per cento dei romani risponde ‘incertezza’ e il 12,2 sceglie la ‘paura’.
    Il pessimismo (incertezza + paura) raggiunge il 58,2 per cento mentre l’ottimismo (entusiasmo + fiducia + ottimismo) si attesta al 34,4 per cento. Quasi il 60 per cento dei romani vive dunque
    una condizione di disagio: sentimento che nelle altre grandi metropoli e’ invece minoritario, e si attesta intorno al 36 per cento. Così ad esempio a Londra e New York, nonostante gli
    attacchi terroristici subiti, prevale un atteggiamento positivo rispetto alla vita: meno del 10 per cento della popolazione dichiara di essere impaurito, mentre più diffusa è l’incertezza (il 24 per cento a New York); circa il 60 per cento (rispettivamente il 61,2 a Londra e il 58,2 a New York)
    segnala ottimismo, fiducia ed entusiasmo.

    ————-
    Interessante il dato che indaga sulle cause dell’aumento della paura secondo gli intervistati.
    Il 37,8 dei romani è convinto che il motivo sia da ricercarsi nella diminuzione ‘del livello di sicurezza sociale’ (Roma si colloca al terzo posto dopo San Paolo e Mosca, rispettivamente
    con il 43,5 e il 38,9 per cento). Per il 27 per cento la paura è aumentata a causa della perdita “dei valori della solidarieta’ e del rispetto per la gente”, mentre il 19,7 per cento del campione intervistato punta il dito contro ‘l’aumento dell’immigrazione clandestina e la criminalità a essa
    collegata”.
    http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=86322
    ———–

    Ricordo che i reati di strada sono in calo, grande sindaco, ha creato panico e paura ai suoi concittadini sulla base del nulla, sisi, gran cosa…
    Da ammirare, spero almeno si riescano a capire i danni sociali di un simile atteggiamento sulla popolazione, per pareggiare dei danni così se ne devono fare di cose buone, ma tante tante perchè porre rimedio a questa situazione di disagio creata sul nulla sarà impossibile…

  23. DeanKeaton dice:

    Thursday, 25 September 2008 alle 15:34

    Un appunto, caro Francesco.
    Ad essere in calo sono i reati di strada denunciati o quelli effettivamente commessi?
    No. Perchè c’è una bella differenza.

    Saluti

  24. Francesco B dice:

    Thursday, 25 September 2008 alle 18:58

    Le statistiche si fanno sulle denunce, è ovvio, non si può conteggiare qualcosa che non viene dichiarato, purtroppo è così…

  25. DeanKeaton dice:

    Thursday, 25 September 2008 alle 20:46

    E aggiungo.
    Ormai ci sono varie zone delle nostre città che non sono più accessibili ai comuni cittadini. Che cambiano itinerario per non trovarsi a denunciare uno dei reati di strada in calo. O meglio. Spesso a non denunciarlo perchè sarebbe inutile. E magari pure dannoso, perchè il criminale il giorno dopo è già libero e sa come trovare chi l’ha segnalato.
    Queste situazioni non sono invenzioni del Sindaco di Roma. Sono storie quotidiane di gente comune che vive con gli spacciatori sopra casa e i drogati sotto in strada (a proposito, fra le sue statistiche, Francesco, ne ha pure di recenti su spaccio e consumo di droga?). Cittadini che subiscono effrazioni e furti e non si sentono tutelati. Persone oneste che finiscono sui giornali solo quando vengono portati in obitorio.
    Minimizzare ed irridere le paure dei cittadini è una tattica suicida dal punto di vista politico e moralmente vergognosa. Ricordi sempre, Francesco, che dietro le statistiche ci sono persone in carne ed ossa con le loro storie di vita quotidiana fatte anche di drammi.

    Saluti

  26. asdrubale dice:

    Saturday, 27 September 2008 alle 21:24

    Credo che l’argomento oggetto di questa discussione riproponga una questione che riemerge periodicamente nel blog e che riguarda la natura stessa del lavoro del giornalista e della deontologia professionale che dovrebbe guidare chi fa questo lavoro. Se si vuole parlare di dati statistici, per esempio, bisognerebbe prima formarsi almeno una infarinatura di questa scienza, in modo da non portare tutto alla visione del famoso pollo di Trilussa. Soltanto in questo modo si potrà operare una “analisi” oggettiva, basata su una disamina oggettiva dei dati a disposizione e non una opinione personale, come quella pur autorevole di Miriam mafai, come di qualunque cittadino di questa repubblica, che sicuramente non può essere considerata una persona imparziale essendo non solo un’ appartenente ad un giornale-partito come La Repubblica, ma fu pure parlamentare del PCI.
    Leggendo il rapporto del ministero per l’interno, relativo allo stato della sicurezza nel 2007, vediamo quindi che alla diminuizione degli omicidi si è accompagnato però un aumento dei delitti, soprattutto furti e rapine. Già solo da questo dato si può comprendere dunque come la “percezione” di minore sicurezza dei cittadini italiani è tuttaltro che campata in aria. Se poi si aggiuge che l’incremento dei delitti contro la persona sono aumentati particolarmente nelle grandi città e che si stima particolarmente grande il cd “numero oscuro”, ovvero il numero dei reati subiti, ma non denunciati, appare chiaro che l’allarme sociale sulla sicurezza personale non è dovuto a campagne elettorali, come una certa paternalistica visione del popolo coglione che deve essere guidato da una minoranza di intellettuali illuminati vorrebbe far credere, ma discende da una reale disagio sociale.

  27. Virgus dice:

    Wednesday, 1 October 2008 alle 00:25

    Un po’ di numeri degli sperperi romani:

    Nessuna novità sulle cifre del disavanzo rilevate al 28 aprile 2008 (data d’inizio della fase commissariale), che sono quelle trapelate nei giorni scorsi: un debito totale di 8 miliardi e 646 milioni di euro, composto da 6,98 miliardi di debito in ammortamento (mutui, ecc) e da 1,816 miliardi di extradeficit. A comporre questa voce ben 892 milioni di euro di debiti fuori bilancio, 70 milioni per la ricapitalizzazione delle partecipate, 775 milioni derivanti da oneri da contenzioso e 147 milioni da oneri da contratti di finanza derivata. Nessuna novità neanche sulle misure previste per restituire ossigeno alle casse comunali e generare quei 200 milioni di euro l’anno di liquidità corrente necessari per far fronte alle spese: taglio del 50 per cento delle 81 società della holding comunale attraverso dismissioni di partecipate non strategiche, accorpamenti e razionalizzazioni (in primis nel comparto del trasporto pubblico, poi in quelli di rifiuti e cultura); lotta all’evasione fiscale attraverso l’aggiornamento dell’anagrafe tributaria; revisione del piano di assunzioni veltroniano (che prevedeva 1400 nuovi dipendenti comunali) e rallentamento del turn-over del personale; centrale unica degli acquisti e accelerazione dell’operazione «Campidoglio 2» per accorpare gli uffici comunali e ridurre i fitti passivi. Un programma che troverà attuazione subito, attraverso la «road map» indicata ieri dallo stesso Alemanno.

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=294533

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