Marco Travaglio condannato a 8 mesi per aver diffamato Previti
Wednesday, 15 October 2008Ciao Gabriele, complimenti per il blog. Ho visto che ti occupi di Travaglio spesso; ho trovato oggi quest’agenzia in rete, non so se t’interessa. Cari saluti.
(Nonostante tutto, dò solidarietà a Marco Travaglio come giornalista, gmast)
Marco Travaglio condannato a 8 mesi per diffamazione Previti
Articolo dal titolo “Patto scellerato tra mafia e Forza Italia” Milano, 15 ott. (Apcom) – Il giudice monocratico del Tribunale di Roma ha condannato il giornalista Marco Travaglio a 8 mesi di reclusione, 100 euro di multa per diffamazione ai danni di Cesare Previti in relazione a un articolo pubblicato dal settimanale “L’Espresso” il 3 ottobre del 2002 dal titolo: “Patto scellerato tra mafia e Forza Italia”. Il giudice ha deciso anche un risarcimento di 20 mila euro per Previti. La pena è stata sospesa. 15-OTT-08 14:50 NNNN
Leggi anche Marco Travaglio condannato: “Faccio satira”


asdrubale dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 16:36
Possiamo pure dare solidarietà, ma adesso pure Marco è un pregiudicato (se la notizia è vera, non ho controllato), il che potrebbe porre al nostro qualche problema. Sono però sicuro che egli si autoassolverà dall’accusa, con la benedizione dell’ex PM Di Pietro, unico depositario delle verità giuridiche.
Sergio Fornasini dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 16:43
La notizia comincia ad essere pubblicata in rete, le maggiori testate che lo hanno già fatto sono Corriere e Giornale. Quello che non è indicato è se la sentenza è definitiva, e quali reazioni ci sono da parte di MT. Poche reazioni al momento sul forum marcotravaglio.it, nessuna su voglioscendere.it
Stefano dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 16:46
la sentenza è di un giudice monocratico, quindi di primo grado.
Aldo dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 17:16
Finche’ lo condannano ( primo grado) per queste cose rimane sempre un eroe,non lo piegheranno mai.
Altro è condanna per corruzione…
nicola dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 17:24
Scusa Aldo… voi chi?
Mastellarini?
Fornasini?
I politici?
I giornalisti?
I lettori di blog?
Rendici edotti
Sergio Fornasini dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 18:05
Strana la giustizia in Italia, si condanna un giornalista perché ha riportato il nome di un potente in un virgolettato. Bisognerà attendere la pubblicazione della sentenza per capire meglio le motivazioni. Nel frattempo, nonostante i suoi difetti, la mia personale solidarietà a Marco Travaglio. Non è giusto che il potere quando viene inquadrato nel mirino dell’informazione reagisca a carte bollate e processi, almeno non per questa che apparentemente sembra una cosa insignificante. Ma che evidentemente non lo è vista la sentenza di condanna.
Intenso ora il dibattito nel forum marcotravaglio.it, c’è anche qualcuno che dice che stiamo facendo una festa da queste parti dopo la notizia della condanna. Ma quale festa? Qui si riportano notizie e commenti.
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 19:04
Vi segnalo un particolare: il gesto della mano dell’avvocato Previti intorno al suo collo. E’ un segnale massonico: si fa in pubblico quando si è in difficoltà, per invocare un intervento degli eventuali “fratelli” presenti.
gianluigi dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 19:20
speriamo che in appello prenda non 8 ma 80 mesi!
anche se previti non è uno stinco di santo, travaglio starebbe bene a guardare il sole a scacchi a regina coeli o san vittore (magari nella stessa cella con previti ed un negro omosessuale…)
Aldo dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 20:19
http://www.marcotravaglio.it/forum/viewtopic.php?t=15276
Gentile Aldo, ho recuperato nei meandri del server questo tuo link al forum marcotravaglio.it e lo pubblico per non far rimanere monca la tua posizione, va bene così? Diciamo che i tuoi precedenti post se sono stati tagliati ci sarà stata una valutazione appropriata
sf
Wil Nonleggerlo dice:
Wednesday, 15 October 2008 alle 20:35
Attenzione amici!
Mi appello a tutti quelli che lucreranno sull’eventuale condanna definitiva di Marco.
La condanna di un giornalista, una condanna per un’idea, per un’espressione, per uno scritto, niente ha a che fare con i reati commessi dai nostri Parlamentari, dai nostri Governanti.
Anzi, vi dirò di più. Travaglio non deve rendere conto a nessuno, se non alla giustizia ed alla sua etica, ed anche con una eventuale condanna definitiva potrà e dovrà continuare a denunciare le malefatte (ove ve ne fossero) di questa classe dirigente, nonchè di tutte le altre.
Chi oggi tentenna e gode per la condanna di Marco, è lo stesso che se ne frega altamente del fatto che in Parlamento siedano tranquillamente dei Pregiudicati veri, per reati di Corruzione, Associazione Mafiosa, Concussione, etc.
E’ lo stesso che se ne frega se un Ministro della Repubblica si pulisce il sedere con la bandiera italiana, vuole classi separate per i bambini di colore o giura sulla Costituzione per poi girare con un maiale al guinzaglio per farlo defecare ed orinare nei terreni in cui è prevista la costruzione di una Moschea.
E’ lo stesso che non conosce il significato di Democrazia, ed ignora l’attuale stato delle cose in Italia.
Marco non è perfetto, ma è uno che si espone molto, spesso andando sopra le righe. Non confondete un libero cittadino con un uomo delle istituzioni.
Io, qualora venissi condannato per spaccio o per diffamazione, pagata la mia condanna avrei comunque il diritto di pretendere amministrazioni oneste, corrette.
Ce ne rendiamo conto? E’ chiaro questo concetto?
Questo è un post scritto ad “Alta Voce”, perchè mi sto sempre più rendendo conto di quanto noi Italiani siamo capacissimi nell’autoflagellarsi, nel farci male da solo.
Siamo “Democraticamente Masochisti”.
A presto, Wil.
Aldo dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 11:11
“… i tuoi precedenti post se sono stati tagliati ci sarà stata una valutazione appropriata” scritto da gmast
o censura appropriata ??
Sta di fatto che il commento successivo al mio censurato ha avuto una lecita domanda di nicola
E’ facile autostimarsi (vero mastellarini ?) e poi censurare le critiche contro.
Se questo blog esiste è perchè esiste Marco Travaglio per il quale TU provi un sentimento di astio e di rancore per la Sua fortuna.
Per nicola
Finche’ lo condannano ( primo grado) per queste cose rimane sempre un eroe,non lo piegheranno mai.
Altro è condanna per corruzione…
Mastellarini & Facci,meglio un Travaglio condannato (per ora) che mille di voi incensurati
mat dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 12:22
Travaglio ha fatto il suo lavoro: il giornalista. Ha detto delle verità incontestabili e certificate anche dai tribunali.
Previti
Processo IMI-SIR – La sentenza di primo grado, emessa dalla IV sezione penale del Tribunale di Milano il 29 aprile 2003 lo ha riconosciuto colpevole.
Processo lodo Mondadori – Il 13 luglio 2007, la II sezione penale della Cassazione ha reso definitiva la condanna ad un anno e sei mesi per Cesare Previti
Processo SME condannato Previti a 5 anni nel 2005 ma probabile prescrizione per incompatibilità territoriale
…interdizione perpetua dai pubblici uffici..
Paola dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 11:45
scusate, qualcuno sa dirmi se travaglio ha già altre condanne a sua carico? mi è stato riferito che è già stato condannato in passato per diffamazione a previti. fermo restando che la cosa non mi susciterebbe nessuno sdegno: è ovvio che uno come previti, che querela anche l’aria che respira, prima o poi un giudice che gli dia ragione lo trova. peccato non si parli mai della cause che invece marco vince…
tequilero dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 12:03
Paola,
Travaglio è stato condannato in via definitiva per una diffamazione a Previti.
Lo definì in un articolo “futuro cliente di Procure e Tribunali”.
Era un articolo del 95 e le vicende giudiziarie di Previti ancora non erano venute alla luce. Purtroppo l’articolo è apparso su L’Indipendente e non su una rivista di oroscopi.
Qui trovi un link
http://dituttounblog.com/articoli/travaglio-e-previti-la-condanna-del-2000
Inoltre c’è un’altra condanna (in primo grado) per diffazione del Tribunale Civile di Torino a favore di Confalonieri e Mediaset per un articolo apparso su l’unità che utilizzava toni diffamtori nei confronti dei protagonisti.
E’ la famosa vicenda in cui la difesa di Travaglio ha invocato la scriminante della satira.
Altre non me ne vengono in mente.
Ciao
Tyler dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 14:36
non era una causa penale però, giusto?
tequilero dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 15:13
Tyler, se ti riferisci alla prima causa no, non era penale.
Era una richiesta di danni in sede civile.
Anche la vicenda di Torino si riferisce ad una controversia in sede civile.
E’ la persona che si ritiene diffamata che sceglie quale strada seguire.
uriele dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 16:31
Io, qualora venissi condannato per spaccio o per diffamazione, pagata la mia condanna avrei comunque il diritto di pretendere amministrazioni oneste, corrette.
sono perfettamente d’accordo, ma anche un cittadino eletto quando pregiudicato, se la cosa è resa nota, dopo aver scontato la sua pena (che può anche essere sospesa), ha il diritto di essere eletto e di compiere il suo lavoro. Insomma gli errori si possono commettere e quando si è scontata la pena non dico che si ritorni immacolati, ma si deve dare l’opportunità alle persone. Via i pregiudicati dal parlamento mi è sempre sembrata un’idea molto populistica…
Se però parliamo di persone che non scontano le pene sono d’accordo con te: se un giudice ti da 8 mesi, una settimana o 10 anni di carcere tu comunque in galera ci devi andare (la pena può essere ridotta con tutte le attenuanti, ma almeno un giorno al gabbio lo devi fare).
L’altro processo di travaglio era solo civile. In questo ha fatto ricorso ed è penale e se leggete l’articolo è diffamatorio (in quanto il virgolettato troncato cambia totalmente il senso della frase, facendo apparire il diffamato come colluso e a conoscenza di fatti che in realtà non poteva conoscere). Ritengo travaglio troppo intelligente per aver commesso una svista simile in totale buona fede, basta rileggere l’articolo per capire come cambi totalmente di significato il testo. Se si considera poi che la frase incriminata NON era indispensabile per il senso del testo (era più una chiosa che un elemento organico del testo), si capisce facilmente l’intento diffamatorio. Sul fatto che la parte lesa possa avere ed abbia degli scheletri nell’armadio possiamo essere d’accordo tutti, ma proprio per questo che senso ha inserirgliene dentro degli altri? Forse perchè è più facile costruire uno scheletro di cartapesta piuttosto che scavare una buca e disseppellirne uno?
tequilero dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 17:47
Uriele sono totalmente daccordo con te.
C’è un problema, però.
In questo cacchio di paese risulta quasi impossibile parlare dei trascorsi giudiziari di una persona.
Io vorrei avere tutte le informazioni possibili su chi si candida a governare il paese.
Poi come cittadino elettore scelgo chi votare.
Ad ulteriormente aggravare questa situazione abbiamo una legge elettorale che non permette di scegliere chi votare.
Le direzioni dei partiti si riuniscono e decidono i candidati e l’ordine di presentazione.
E così è possibile che io mi ritrovi a dare il voto anche a persone che detesto oppure a persone che hanno trascorsi nella pubblica amministrazioni non proprio limpidi.
Ecco perchè qualcuno se ne esce con proposte dirompenti tipo “tutti fuori i condannati dal Parlamento” ed ecco perchè magari ha seguito.
Saluti.
uriele dice:
Tuesday, 6 January 2009 alle 21:04
lo so, ma anche quando si sceglieva il candidato erano sempre i partiti che lo sponsorizzavano a decidere fra quali farti votare (e no, vincere da indipendente con i soldi propri e senza un appoggio esterno è impossibile e non solo in Italia se non sei un megaultramiliardario che può pagarsi da sè la pubblicità e se si facesse così la politica diventerebbe un’oligarchia di pochi ricconi annoiati che preferiscono governare un paese piuttosto che gestire l’inter.
Puoi diventare consigliere di quartiere da indipendente, ma già solo diventare sindaco diventa un impresa titanica, figurati parlamentare.
Il punto è questo però, crediamoci o non crediamoci in Italia TUTTI conoscono la situazione giudiziaria dei politici più importanti, di Berlusconi, di Mastella, di Cuffaro, di Bossi (e in certe regioni anche di altri politici prima ancora che gli indaghino, e non parlo di speculazioni parlo di prove). E se ne fottono. O meglio non gliene importa più di tanto e non ritengono che un certo comportamento passato infici la loro capacità di governanti (non è un caso se dopo aver fischiato il politico corrotto gridando allo scandalo, la gente torni a votarlo finita la burrasca mediatica).
tutti fuori i condannati dal parlamento la vedo molto come via i politici dal parlamento dopo due legislature… è stupido. Se la gente li vota, in una democrazia rappresentativa, è giusto che rimangano a fare il loro lavoro.
Quello del politico è (o dovrebbe essere un lavoro) e neppure dei più semplici. E’ una situazione complessa che richiede esperienza, intelligenza capacità di analisi e di troublesolving, nonchè diplomazia (magari il problema è che questa gente è scelta da una maggioranza di popolazione che non capisce una fava di queste cose, però questo è un altro problema). Sarebbe come fare installare un sistema informatico opensource nella propria azienda, un sistema sperimentale, e darlo in mano a una certa equipe che ci si farà le ossa sopra. Poi dopo tot anni non è che si inseriscono nuovi elementi fra i sistemisti in modo che apprendano il mestiere e siano affiancati da qualcuno di più esperto, ma si licenziano in tronco tutti i vecchi sistemisti e si assume exnovo un equipe di persone che non sa nulla di come funziona quel sistema e deve ricominciare tutto da zero su un progetto avviato. Se una cosa del genere fosse fatta in un azienda questa fallirebbe dopo due anni (se vogliamo essere sinceri fallirebbe anche se a scegliere i sistemisti fossero i compratori più in base alla simpatia o all’antipatia che al curriculum)
Questo “nuovo illuminismo” dei partiti virtuosi e delle liste civiche mi fa un po’ ridere. Sono giovane, ma nella vita ho conosciuto più persone capaci fra i figli di buona donna (gente anche facilmente corruttibile e moralmente discutibile) che fra le persone buone e oneste che si preoccupano degli altri. L’onestà e la morale non è un elemento determinante di una linea politica (è una condizione accessoria, un plus quando si ha una certa linea economica politica e sociale, non può essere quello su cui basi la tua campagna elettorale) e neppure dell’intelligenza di un candidato. Ho sentito spesso in campo energetico (il mio campo di lavoro) persone in buona fede che tiravano fuori dati propagandistici senza nessun appiglio scientifico e tanto meno fisico a supportare le loro ipotesi (vedi la vecchia storia dell’olio di colza per i motori moderni, la cosa può funzionare per macchine molto vecchie trattori et similia, già un qualsiasi common rail ti si rompe in brevissimo tempo), senza tenere conto dei costi di produzione, dell’inquinamento prodotto per Megawatt considerando vita media e inquinanti generati in fase di produzione. L’onestà NON è un parametro che mi definisce la competenza di questo o quel politico. Preferisco votare acque un po’ più torbire quando condivido il programma economico di politica sociale ed energetica che acque limpide quando esiste un programma (i programmi del PD, di PDL e anche di sinistra arcobaleno erano abbastanza chiari su questi punti, quello della Lega pure, IdV aveva un vuoto assurdo sotto questi aspetti)
Motivazione della sentenza di condanna a 8 mesi per Marco Travaglio | www.dituttounblog.com - dituttounblog.com dice:
Sunday, 11 January 2009 alle 13:45
[…] vicenda leggi anche gli altri articoli di questo blog (1) (2) (3) (4) […]
manux975 dice:
Thursday, 21 May 2009 alle 12:28
Quindi se un giudice condanna berlusca e soci(Mills) e’ mosso da sentimenti politici,e’ un comunista e la condanna e’ “SCAN DA LO SA”,se invece condanna un giornalista premiato per la liberta’ di stampa(in Germania) ma e’ in contrasto con berlusca, il giudice e la condanna sono da considerarsi imparziali… sono un po’confuso.