Facci sul Giornale spara a zero sul "presunto collega" Marco Travaglio. "Stando al suo gergo ora è un pregiudicato". Poi ricorda tutte le condanne, compresa quella scoperta da Gabriele Mastellarini
Thursday, 16 October 2008di Filippo Facci per Il Giornale
Il presunto collega Marco Travaglio è stato condannato a 8 mesi di prigione e 100 euro di multa perché diffamò Cesare Previti, al quale andrà anche un risarcimento di 20mila euro che sarà probabilmente sborsato dall’Espresso. Il settimanale, infatti, il 3 ottobre 2002 ospitò un articolo diffamatorio sicché la direttrice Daniela Hamaui, a ruota, è stata condannata a 5 mesi e 75 euro che è una pena piuttosto elevata, se rapportata al di lei cosiddetto «omesso controllo». Ma siamo solo al primo grado, e la pena in ogni caso è stata sospesa per entrambi.
La diffamazione è il reato a mezzo stampa per eccellenza, spesso fisiologico a chi scrive di cose giudiziarie: nel caso di Travaglio, tuttavia, la condanna lo trasforma in un classico bersaglio del suo stesso metodo. Il reato è del 2002, ma giudicato nel 2008, dunque è presumibile che andrà in prescrizione prima del giudicato; il reato, inoltre, ricade tra quelli coperti dall’indulto approvato nel 2006; il reato, infine, stando al suo gergo da film con Thomas Milian, trasforma Travaglio in un «pregiudicato» poiché in precedenza era stato condannato sì come diffamatore, ma solo in sede civile.
Condannato, oltretutto, sempre per azione di Previti: nel 2000, per un suo articolo pubblicato sull’Indipendente nel 1995, il tribunale l’aveva già condannato al pagamento di 79 milioni che gli furono progressivamente decurtati dal reddito mensile.
Nel febbraio scorso, poi, nella sua Torino, Travaglio è stato condannato a risarcire Mediaset e Fedele Confalonieri per alcune ingiurie pubblicate sull’Unità del 16 luglio 2006; la notizia di questa condanna registrò tra l’altro un curioso episodio: un collaboratore dell’Espresso, Gabriele Mastellarini, scrisse sul suo blog che «Travaglio, che è sempre molto preciso sulle condanne altrui, scrive che “dovrò pagare 10mila euro più le spese al dottor Fedele Confalonieri”, mentre in realtà sono 12.000 e dimentica la pubblicazione dell’estratto sul Corriere della Sera, che ha un costo non indifferente. Travaglio non riporta anche la condanna a risarcire Mediaset per 14.000 euro, e soprattutto non dice che davanti al giudice ha definito la propria rubrica “di carattere satirico”». Questo scrisse Mastellarini prima che il suo rapporto con l’Espresso, senza nessuna spiegazione, avesse a interrompersi.
Altre querele, come una di Antonio Socci, Travaglio le ha scansate chiedendo pubblicamente scusa.
Ma torniamo a ciò che in una botta sola trasformerebbe Travaglio in pregiudicato o prescritto o indultato. L’articolo del 2002 era sottotitolato così: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia. Un uomo d’onore parla a un colonnello dei rapporti di Cosa Nostra e politica. E viene ucciso prima di pentirsi». E già qui il cosiddetto «sottinteso sapiente» pare chiaro.
Lo sviluppo, poi, è ignobile: classico copia & incolla a tesi dove un pentito mafioso spiega che Forza Italia fu regista di varie stragi e fece un patto elettorale con Cosa Nostra. Il pezzo di Travaglio farebbe schifo già così, ma la sua disonestà intellettuale deve ancora dare il meglio. Vediamo. Il pentito del caso, Luigi Ilardo, raccontò queste cose che finirono in un rapporto redatto nel 1993. Ma Ilardo venne freddato da due killer nel 1996, talché «quello che avrebbe potuto diventare un altro Buscetta non parlerà più. Una fuga di notizie, quasi certamente di provenienza “istituzionale”, ha avvertito Cosa Nostra del pericolo incombente». Chi ha raccolto le confidenze del pentito, si legge, è il colonnello dei carabinieri Michele Riccio, in seguito coinvolto in un processo su presunti blitz antidroga pilotati. Riccio, nel 2001, viene convocato nello studio del suo avvocato Carlo Taormina assieme a Marcello Dell’Utri e al tenente Carmelo Canale, entrambi imputati per concorso esterno in associazione mafiosa. Taormina negherà, ma secondo Riccio in quello studio si predisposero cose losche: aggiustare deposizioni, scagionare Dell’Utri, cose del genere. Poi l’infamia. Travaglio cita un verbale reso da Riccio, sempre nel 2001: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti». E praticamente finisce l’articolo: l’ombra di Previti si allunga dunque su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte.
Il dettaglio, l’infamia, è che Travaglio non mette il seguito della frase. Eccola per intero: «In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri». Questo è il presunto collega che questa sera arringherà le folle ad Annozero. Questo è Travaglio. (www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298321&START=0&2col)
(Promemoria da www.marcotravaglio.it) Come per le cause che vinco, per fortuna la stragrande maggioranza, ritengo giusto che chi mi legge conosca anche le cause che perdo. Di recente ne ho persa una, fortunatamente non penale ma civile, e dovrò pagare 10 mila euro più le spese al dottor Fedele Confalonieri, che si era ritenuto danneggiato dal mio “Uliwood party” pubblicato sull’Unità del 16 luglio 2006. La sua richiesta era di 50 mila euro, il giudice l’ha ridotta a un quinto, anche perchè ha ritenuto offensive solo due frasi, delle tante indicate nell’atto di citazione dello studio Previti (ancora quello…). Chi vuole leggersi la sentenza del giudice di Torino, la trova qui linkata. E’ solo un primo grado (anche se il signor Confalonieri i soldi li ha voluti subito), stiamo preparando l’appello, speriamo che lì vada meglio. Per motivi di sintesi, avevo riepilogato le vicende penali (tutte vere e documentate) delle società Fininvest e Mediaset e dei loro dirigenti, da Berlusconi a Confalonieri in giù, senza specificare le singole sigle, ma parlando genericamente di “azienda”. Forse avrei fatto meglio a dire “gruppo” e avrei evitato un guaio. A questo dettaglio il plurimputato e pluriprescritto Confalonieri s’è appigliato e su questo il giudice gli è andato dietro. E ha ritenuto offensivo un mio riferimento alla faccia tosta del medesimo, che quel giorno aveva detto cose ai confini della realtà. Rispetto la sentenza, ma non la condivido, e dunque la impugno. Intanto pago. Con l’aiuto dell’Unità. Marco Travaglio
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Condanna a Marco Travaglio. La versione di Filippo Facci
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Condanna Marco Travaglio. Il Pm aveva chiesto solo una multa. Previti: “Non parlo”
Travaglio e Previti. La condanna del gennaio 2000
Condanna a Travaglio. Solidarietà da Tommaso Farina, figlio di Renato
AMARCORD. Un ricatto in nome di Previti (di Eugenio Scalfari)
Marco Travaglio condannato: “Faccio satira”
Nelle foto Marco Travaglio e Filippo Facci



bardo33 dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 09:34
non è tanto il problema della condanna. si dimostra in realtà un metodo di giornalismo,quello di travaglio, fangoso teso non tanto a riportare notizie vere e verificate ma a “mascariare” le persone. questo fa parte di una logica della giustizia di stile non democratico ma dittatoriale,(nazista o comunista) dove non viene considerata la prova del fatto ma il semplice sospetto. Quello che fu descritto ampiamente in un libro da pochi letto “Storia della colonna infame” di Manzoniana memoria. per assurdo se Andreotti fosse stato condannato per associazione “esterna” alla mafia a quel punto chiunque ha operato con Andreotti dovrebbe rispondere dello stesso reato. Ergo Berlinguer, Moro, ecc. Siamo al delirio
Nicola dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 09:38
“l’ombra di Luca Giurato si allunga dunque su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte”
Ecco questa situazione sarebbe stata grottesca, oltre che diffamatoria.
Ma non mi sembra che Travaglio abbia menzionato Luca Giurato…
Ha sbagliato si, perché omettere la seconda parte della dichiarazione di Riccio coinvolge Previti e quindi lo rende partecipe di quei loschi affari di cui si parla.
Ciò è legalmente punibile e la condanna a Travaglio, seppur forzatissima, è giusta.
Ma, conoscendo il personaggio in questione, quanto è sbagliato questo accostamento?
Go buy meno aria fritta 😀
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 10:47
A modesto parere, Taormina e Previti, avvocati, compagni di partito e amici “d’ufficio” difficilemente non sapevano uno dell’altro. Faccio un esempio: se Previti avesse trovato traffico e fosse arrivato giusto un po’ in ritardo, per poi essere aggiornato da Taormina su quanto detto fino a quel punto? Se io devo parlare di cose losche dico alla segretaria “non ci sono per nessuno!” e non faccio entrare altre “orecchie lunghe” nell’ufficio. QUindi mi sembra un discorso da verginelle la ricostruzione dei fatti di Facci. Bisognerebbe non basarsi solo su questo pezzo ma leggere l’intera deposizione. Facci, come Travaglio, ne omette il seguito a mio parere. Nessuno dei due si è preoccupato di riportare il testo integrale, cosicchè ognuno si potesse fare la propria opinione.
Fabrizio Spinella dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 10:49
Diossina, Nicola, diossina.
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 10:54
Questo è Travaglio dunque, grazie Facci di avercelo fatto notare. Secondo lui (ed il giudice probabilmente) a causa di quella citazione monca l’ombra di Previti si allungherebbe su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte. Interessante, questo è dunque quello che si annida nella mente di un provetto garantista… buono a sapersi.
Quindi quando Facci scrive:
“Questa peraltro è la parte nobile. Perché poi, benché ritenuti privi di valenza penale, a dimostrare la moralità di Di Pietro ci sono pure i seguenti piccoli favori, appurati anch’essi da svariate sentenze: 1) 100 milioni senza interessi dall’imprenditore inquisito Gorrini, poi restituiti con assegni circolari poi incassati e avvolti in carta di giornale poco prima di dimettersi, nel 1994”
in questo articolo http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=272664&PRINT=S
sta diffamando, non si è solo limitato a riportare la notizía in modo incompleto, tanto che puó anche sembrare che Di Pietro abbia accettato un prestito da un suo inquisito (visto che Di Pietro era un giudice) oppure che al momento del prestito Gorrini fosse inquisito. Secondo Facci Travaglio sarebbe colpevole perchè leggendo i suoi articoli dei minus habens potrebbero pensare che Previti fosse coinvolto il losche faccende mafiose… pensi che proprio su questo bloGiornale mi sono trovato a discorrere con uno che, dopo aver letto quell’articolo di Facci, pensava che Di Pietro avesse preso un prestito da un suo inquisito.
Spero per lui che Di Pietro non lo abbia querelato per quell’articolo e che, nel caso, il giudice non sia lo stesso che ha deciso nel caso di Travaglio.
Saluti
dangp dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 10:58
Concordo con Alberto, ma Travaglio doveva riportare tutta la frase.
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 11:23
Due precisazioni fondamentali tralasciate da Facci inoltre:
«In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri»
1)In QUELLA occasione Previti era convenuto per altri motivi. E nelle altre, come dice chiaramente la deposizione?
2)Facci inoltre recisa che l’articolo era così sottotitolato: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia. Un uomo d’onore parla a un colonnello dei rapporti di Cosa Nostra e politica. E viene ucciso prima di pentirsi»
Come Facci aveva difeso Schifani dalle accuse di collusiione con la mafia, anche qui dovrebbe essere onesto intellettualmente: sia Dell’Utri che Taormina, oltre a Previti, erano al tempo in Forza Italia, quindi non si fa l’accostamento Previti-mafia solo perchè erano nella stessa stanza un giorno! Due pesi, caro Facci e blogghisti, due misure…
cmunque concordo ovviamente con dangp, Travaglio doveva riportare l’intera frase, e poi trarre le stesse conclusioni che ho appena riportato io qui sopra…
http://descantabauchi.wordpress.com/
Tommaso Farina dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 11:39
Filippo, non scrivere anche tu “presunto collega”. Non metterti al suo livello. E’ lui quello che decide se i colleghi, che solitamente hanno fatto l’esame di stato come lui, sono “presunti giornalisti”. Lasciamo che sia solo lui a usare queste bassezze.
Sergio Fornasini dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 12:19
Buono l’articolo, non mi piace per niente però il titolo su giornale.it: “A Travaglio 8 mesi di carcere: lo salva l’indulto”
Se non è un titolo tarocco e giustiliazista questo… e pure fazioso direi. Vabbé che bisogna pur fare qualcosa per vendere i giornali ma c’è modo e modo
DeanKeaton dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 12:42
Io credo che l’aggettivo “presunto” sia riferibile all’attuale condizione di Travaglio.
Che, come è stato detto più volte, fa più il politico che il giornalista.
I suoi articoli li leggiamo tutti. A questo punto sarei curioso di sapere come si esprime durante le tappe del suo “Bavaglino Tour”.
Ne ho trovato un estratto recente.
Una settimana fa al meetup di Grillo a Spoleto.
“Con metodi simili a quelli della mafia il governo ha dapprima minacciato di bloccare 100mila processi di interesse sociale, con oltre 300mila parti civili coinvolte, dopodiché ha ottenuto il suo ‘pizzo’, chiamato anche dialogo, nella concessione dell’immunità alle 4 principali cariche dello Stato.(…)
Per questo è ora più che mai importante andare a firmare per il referendum sull’abrogazione del lodo”.
http://www.spoletonline.com/index.php?page=articolo&id=123170
Un comizio, più che una presentazione.
Saluti
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 13:48
Bhe? Ho scritto che stando al ragionamento di Facci per spiegare la condanna di Travaglio, lo stesso Facci avrebbe diffamato Di Pietro reo di aver ricevuto un prestito da Gorrini, inquisito… nessuno che dica che non è vero? No, giusto perchè secondo me nessuna delle due è diffamazione, è solo un modo parziale di riportare una notizia.
Se comunque i garantisti della domanica ritengono che si tratti di diffamazione, Faccino pure.
A quanto siamo? 125 articoli dedicati a Travaglio? Vai Filippo, ma occhio a Gabriele, in poco tempo ti potrebbe raggiungere.
Saluti
Gabriele Mastellarini dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 15:37
AGI) – Cagliari, 16 ott. – “E’ una stella al merito che ha Marco Travaglio per aver detto cio’ che e’ scritto nelle carte”. Ne’ e’ convinto il presidente nazionale dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, riguardo la condanna del giornalista per diffamazione ai danni dell’ex ministro Cesare Previti. Il leader dell’IdV a Cagliari per sostenere la campagna referendaria contro il Lodo Alfano, ha manifestato la propria solidarieta’ al cronista che nel 2002, sul settimanale L’Espresso, pubblico’ l’articolo “Patto scellerato tra mafia e Forza Italia”. “E’ una prima sentenza che dovra’ passare, e sicuramente lo fara’ in modo diverso, al vaglio del giudice d’appello”, ha aggiunto l’ex magistrato di Mani Pulite sottolineando “che, a volte, bisogna avere le tacche, le mostrine sulla spalla, proprio perche’ si fa libera informazione”. Io stesso sono stato processato tante volte per aver scritto delle carte che non piacevano ai potenti di Stato”, ha ricordato Di Pietro, “ma bisognerebbe vedere cosa stanno combinando questi potenti, invece di prendersela con il Travaglio della situazione”. (AGI)
Gabriele Mastellarini dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 15:39
“La prossima volta rubo qualche milione con un falso in bilancio. Chissà che non mi facciano presidente del Consiglio”
di Stefano Corradino
“Non me l’aspettavo. Farò appello. Spero che sei occhi o dieci, in Cassazione, vedano meglio dei due del giudice monocratico”. Così Marco Travaglio commenta ad Articolo21 la sentenza di primo grado del Tribunale di Roma che lo condanna a 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni dell’ex ministro della Difesa e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti per un articolo pubblicato dal settimanale «L’Espresso» il 3 ottobre del 2002 dal titolo: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia».
Ti aspettavi questa sentenza?
“No, basta rileggersi l’articolo incriminato (http://quattrostracci.altervista.org/SforzaItalia/patto.htm) per capire che non c’è niente di diffamatorio. Previti è citato una sola volta, per dire una cosa che il colonnello del Ros Michele Riccio ha detto a verbale e ripetuto testimoniando nel processo a carico mio. Ho semplicemente scritto che Previti era presente, un giorno, nello studio Taormina. Mica ho scritto che abbia fatto qualcosa di male. Comunque è inutile discutere. Prima aspettiamo le motivazioni, poi faremo ricorso. Le sentenze, quando si ritengono ingiuste, non si commentano: si appellano.
Quindi ricorrerai in appello
Farò appello, ovviamente: spero che sei occhi, in corte d’appello, o dieci, in Cassazione, vedano meglio dei due del giudice monocratico di primo grado.
Non è che sei per caso in grado di farti una legge per evitare i processi?
Non ho bisogno di leggi ad personam. Le leggi ad personam servono ai colpevoli, io non ho commesso alcun reato.
Il tg1 ha dato subito la notizia. Si vede che sei diventato molto più popolare dal momento che in precedenza le notizie delle tue assoluzioni non “facevano notizia”… ”
Il Tg1 è una vergogna nazionale. Non perchè dà notizia della mia condanna. Ma perchè non ha mai detto una parola su tutte le cause che ho vinto contro Berlusconi, per esempio per “Satyricon”. Ieri ha trovato lo spazio per parlare della mia condanna: bene, mi fa piacere, vuol dire che ha ripristinato all’improvviso la cronaca giudiziaria, che aveva abolito in occasione di tutte le condanne e i processi a carico di ministri, senatori, deputati, imprenditori, banchieri, cioè di personaggi pubblici, per reati gravissimi. Il Tg1 è quello che da anni trasforma, mentendo, in assoluzioni le prescrizioni di Andreotti e Berlusconi. Ma che ci vogliamo fare: come diceva Victor Hugo, c’è gente che pagherebbe per vendersi”.
La causa in questione (e la condanna in primo grado) riguarda la presenza di Previti da te evocata in una precisa riunione. Ma la causa (e la condanna) non riguardano le tue affermazioni, ben più “corpose” sul patto, presunto, tra mafia e Forza Italia…
Beh, se mi avessero querelato per quello, avrei prodotto tonnellate di atti giudiziari del processo Dell’Utri.
Chi scrive per denunciare il malaffare in questo momento non se la passa troppo bene. Vedi Saviano
Evitiamo paragoni blasfemi. Saviano rischia la pelle.
Previti non commenta la sentenza. “Sono due anni – ha affermato – che taccio con i mezzi di informazione e credo che continuerò a farlo”. Se, improvvisamente decidesse di rompere il silenzio e partecipare magari proprio ad una puntata di Anno Zero, qual è la prima domanda che gli porresti?
Mi viene quasi voglia di difenderlo, Previti. L’han condannato e cacciato dal Parlamento perchè ha comprato un giudice con soldi della Fininvest in cambio della sentenza che ha sfilato la Mondadori a De Benedetti per darla a Berlusconi. E Berlusconi, che la Mondadori non l’ha mai restituita, fa il presidente del Consiglio. Se lo incontrassi, gli chiederei se non sia stufo di pagare per conto terzi.
Otto mesi per un articolo sono tanti…
Per fortuna è solo il primo grado. La prossima volta rubo qualche milione con un bel falso in bilancio. Chissà che non mi facciano presidente del Consiglio….
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 16:25
Anche lei Mastellarini crede che Facci e Travaglio siano dei diffamatori perchè hanno riportato la notizia in un modo tale che alcuni hanno pensato o che Di Pietro avesse ricevuto un prestito da un suo inquisito oppure che PReviti fosse coinvolto in loschi affari di mafia?
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 16:52
@ Tommaso Farina
ti rispondo anche qui. Tu parli di “presunti giornalisti”….ma se hai “pompato” l’articolo di Renato Farina!
anche per chi visita questa sezione faccio presente che Renato Farina è “presunto” dal momento che è stato radiato dall’Ordine dei Giornalisti.
http://www.odg.it/site/?q=content/renato-farina-radiato-dallordine
Egli infatti, oltre ad essere deputato PdL, è opinionista. Da opinioni, non fatti. Non è tecnicamente un giornalista.
Per favore, non prendeteci per il naso, non siamo così stupidi e sempliciotti.
DeanKeaton dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:02
Alberto.
Lei sì che sarebbe un giornalista coi fiocchi. Si vede da come propone notizie di prima mano.
Stia tranquillo comunque.
Nemmeno qui siamo così stupidi e sempliciotti. E, se ci capita, ragioniamo pure autonomamente e abbiamo delle opinioni personali.
Pensi un po’.
Saluti
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:19
DeanKeaton, parlavo di noi, utenti della rete…non rigiri le frittate. Se si parla di un argomento se ne riportano le notizie, anche se sono di un anno fa. Se uno parla oggi in un post, chessò, di “revisionismo storico” posso pronunciare le parole “seconda guerra mondiale” o anche quella è una notizia di seconda mano?
Vedo che Lei, come Tommaso Farina, ha risposto con dei fatti e delle notizie al mio post.
Stia tranquillo, non faccio il giornalista, non le rubo il mestiere. E non ci tengo, se ad una affermazione come: “visto che Renato Farina è stato radiato è un opinionista non un giornalista” lei risponde “è una notizia di un anno fa”.
Sunny dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:28
Molti dei firmatari dei nostri giornali non sono giornalisti (nel senso che non sono iscritti all’ODG, ma fanno i giornalisti. Orsù di argomentice ne sono tanti … ma questo mi sembra proprio scemo.
Gabriele Mastellarini dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:28
concordo con Sunny
gm
DeanKeaton dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:42
Le rispondo seriamente Alberto.
Io e migliaia di altre persone leggiamo volentieri gli articoli, o le opinioni se lei preferisce chiamarle così, di Renato Farina, riconoscendogli una sensibilità straordinaria che, come ho già detto tempo fa, oltre ad essere innata, sono convinto derivi pure dall’aver seguito Papa Giovanni Paolo II in molti dei suoi numerosissimi viaggi.
Non ultimo il pezzo di oggi che spiega chiaramente l’intento della mozione sulle classi separate per i bambini stranieri che non parlano e comprendono la nostra lingua e chi voglia invece condannarli all’ignoranza strumentalizzandone la condizione.
http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=JK316
Che lei venga a dirmi che quest’uomo non possa più scrivere perchè così ha deciso l’odg è francamente una bestialità, ed è anche per questo che sostengo la sua eliminazione, visto lo stato attuale in cui versa.
La risposta alla sua affermazione, quindi, non è quella che lei, forse furbescamente, ha colto, ma bensì che non mi interessa cosa ne pensi l’odg o un giudice. Io pretendo di continuare a leggere Renato Farina ed è un suo sacrosanto diritto continuare a scrivere.
Saluti
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:46
Bho, io ho chiesto una semplice opinione, ma qui nessuno risponde… non vorrete mica farmi credere che qui si stanno usando pretestuosamente degli argomenti col solo scopo di attaccare Travaglio, ma se si tratta di applicare quegli stessi argomenti a Facci allora non valgono piú?
Tommaso Farina dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 17:55
Grazie Dean delle tue parole.
Però Alberto non ha detto, come gli hai attiribuito, che non può più scrivere. Di questo gli va reso merito.
Esistono invece persone e associazioni (tra cui, e questo è il colmo, una che perfino nel nome si richiama all’articolo 21) che hanno messo in discussione questo elementare diritto costituzionale.
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 18:12
Non ho mai messo in discussione della possibilità di Farina di scrivere. Ho anche firmato in piazza per l’abolizione dell’OdG…Ritenevo opportuno precisare quanto erratamente riportato su Renato Farina nei post precedenti.
Grazie a Tommaso Farina per il suo ultimo commento. Io porto appunto le mie argomentazioni, e rispondo di quel che scrivo. Ma di quello che non scrivo…!
DeanKeaton dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 18:48
Mi sono effettivamente espresso male attribuendo ad Alberto parole che non ha scritto. Si legga “vengano a dirmi” invece che “lei mi dica”.
Mi scuso con l’interessato.
Il riferimento era peraltro proprio a quelle persone citate da Tommaso che difendono la libertà di espressione a corrente alternata e girano per i blog esponendo quel link al sito dell’odg come fosse il santo Graal. Mentre in realtà non prova nulla.
Saluti
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 20:28
@ DeanKeaton
“…Il riferimento era peraltro proprio a quelle persone citate da Tommaso..”
che non è appunto il mio caso, avevo portato l’informazione per altri motivi.
Ringrazio per la precisazione e per non avermi quind, se ho capito bene, accostato a persone che usano quel mio link per altri scopi a di fuori di quello per cui l’avevo postato. La libertà di parola è sancita dalla Costituzione.
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 20:45
Ma almeno Facci non passa a dire che lui è diverso da Travaglio? mica è un diffamatore. No, perché stando alla frase estratta da un suo articolo lui ha fatto la stessa cosa. Però ho visto che qua è pieno di persone intellettualmente oneste che NON evitano l’argomento.
tequilero dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 20:59
@ Daniele
E’ inutile, nessuno ti risponderà.
Semplicemente non interessa perchè non esistono i Faccisti o i Facciani o i Faccini.
Facci è un giornalista, non è un Guru.
Hai mai letto di qualcuno che scrive: “Bravo Facci, continua così”.
No, non leggerai mai affermazioni del genere.
E poi Facci è simpatico, se scrivi qualcosa su di lui, al limite ti manda affanculo o scrive che sei stupido, poi se proprio gli rode, chiude i commenti e li cancella.
Così vince anche per il prossimo anno il premio per il miglior cattivo.
E poi, figurati, avevo chiesto se qualcuno conosceva meglio la vicenda di Riccio e delle affermazioni del pentito ma anche su questo punto nessuno mi ha risposto.
Mi sarebbe piaciuto sapere se le affermazioni di Riccio sono state riscontrate, se quelle riunione ci sono state, se qualcuno si fosse sentito diffamato da quelle affermazioni, ma vedo che è inutile.
E poi hai visto oggi Facci su Canale 5?
E’ stato straordinario.
Aveva come contraddittorio una lavagna mentre parlava della condanna di Travaglio (quello che parla in Rai senza contraddittorio!).
Da non perdere il tono con cui ha letto il titolo del pezzo e le dichiarazioni di Riccio, oppure diceva “riunione losca”.
http://it.youtube.com/watch?v=kT0s2qCrti8
E poi i suoi articoli sulle sentenze su Di Pietro.
Guarda che è degno del miglior Travaglio andare a cercare le tre righe che ti interessano su una sentenza di oltre 100 pagine che si conclude con il proscioglimento perchè il fatto non sussiste.
Così come è degna del miglior Travaglio Style la frase che hai riportato su Gorrini inquisito.
Lascia intendere che fosse inquisito all’epoca del prestito o che lo fosse ad opera di Di Pietro.
Circostanze entrambe false.
Poi se devi scrivere un articolo su un tizio qualunque per riepilogare i procedimenti basta scrivere: prescritto, assolto; il fatto non è più previsto dalla legge come reato, assolto.
In quel caso conta solo l’assoluzione, le tre righe mica le cerca.
Ma ha ragione lui, nei confronti di quelli che ci stanno sulle palle ste cose vanno sempre rinfacciate, anche se si pensa che il metodo è schifoso.
Saluti.
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 21:20
@ daniele
fan di Facci io non lo sono di sicuro, non ho risposto perchè
1)stavo cenando
2)non ho capito ancora ora di cosa vuoi parlare.
Argomenta e vedrai che ti risponde qualcuno…
http://descantabauchi.wordpress.com/
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 21:55
@ Tequilero
Ti ringrazio della risposta. Hai ragione, Facci non ha gruppi di fan come quelli di un Travaglio o un Grillo (per precisare, a me i fan sfegatati e urlanti, che pendono dalle labbra dei loro idoli, mi fanno pena, ma non ritengo quei loro idoli,che si chiamino Berlusconi o Travaglio o Grillo, responsabili della loro idiozia), i suoi fan sono quelli che detestano Travaglio, Grillo o Di Pietro,ma quando scrive di altro non se lo cagano… la sua, oltre che essere un “dovere morale”, è una scelta obbligata (in questa discussione su Politica on Line si parla di Facci ed il titolo è “Filippo Facci: un mito vivente” http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=450524&page=4 )
La TV italiana non la vedo e non mi manca (al momento vivo in Germania), ma mi ricordo di aver visto da qualche parte degli spezzoni della trasmissione in cui parla Facci… mi ha impressionato perché ha un contraddittorio incredibile… appena nomina una persona quella spunta all’improvviso e gli risponde sul momento, è straordinario. Per come me lo ricordo io il Facci non è granché capace di stare davanti alla telecamera, è molto meglio quando scrive (l’articolo di ieri sul Giornale era veramente bello, ma tutti, Mastellarini compreso, lo citano solo se parla di Travaglio, Di Pietro o Grillo).
Ho visto che a nessuno frega niente del contenuto dell’articolo di Travaglio, basta sapere che è stato condannato, così impara a parlare male degli amici del capo.
Purtroppo neppure io ti posso aiutare sulla vicenda Riccio, ma ti farà sapere se scopro qualcosa di più.
Saluti
Daniele dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 21:58
@ Alberto
Chiedevo un’opinione riguardo a questo mio intervento, che il quinto iniziando a leggere dall’alto, ma che ripropongo pure qua:
“Questo è Travaglio dunque, grazie Facci di avercelo fatto notare. Secondo lui (ed il giudice probabilmente) a causa di quella citazione monca l’ombra di Previti si allungherebbe su traffici giudiziari, patti con Cosa Nostra, regie superiori e occulte. Interessante, questo è dunque quello che si annida nella mente di un provetto garantista… buono a sapersi.
Quindi quando Facci scrive:
“Questa peraltro è la parte nobile. Perché poi, benché ritenuti privi di valenza penale, a dimostrare la moralità di Di Pietro ci sono pure i seguenti piccoli favori, appurati anch’essi da svariate sentenze: 1) 100 milioni senza interessi dall’imprenditore inquisito Gorrini, poi restituiti con assegni circolari poi incassati e avvolti in carta di giornale poco prima di dimettersi, nel 1994″
in questo articolo http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=272664&PRINT=S
sta diffamando, non si è solo limitato a riportare la notizía in modo incompleto, tanto che puó anche sembrare che Di Pietro abbia accettato un prestito da un suo inquisito (visto che Di Pietro era un giudice) oppure che al momento del prestito Gorrini fosse inquisito. Secondo Facci Travaglio sarebbe colpevole perchè leggendo i suoi articoli dei minus habens potrebbero pensare che Previti fosse coinvolto il losche faccende mafiose… pensi che proprio su questo bloGiornale mi sono trovato a discorrere con uno che, dopo aver letto quell’articolo di Facci, pensava che Di Pietro avesse preso un prestito da un suo inquisito.
Spero per lui che Di Pietro non lo abbia querelato per quell’articolo e che, nel caso, il giudice non sia lo stesso che ha deciso nel caso di Travaglio.
Saluti”
Alberto dice:
Thursday, 16 October 2008 alle 23:06
@daniele
grazie per il riassunto. Secondo me hai ragione, a ben guardare tutti gli articoli di Facci in cui parla di Travaglio e DiPietro sono diffamatori. In nessuno viene data l’informazione completa. DiPietro spiegò il fatto davanti ad un giudice e non successe nulla. Facci questo non lo dice. Personalmente non prendo come fonte il Giornale se non per alcune cose, quindi non saprei quantificare gli articoli di Facci che danno questi spunti, però posso dire che è un giornale schierato. Probabilmente sull’Unità troveresti l’opposto. Ma non cerco fonti nemmeno li.
Credo che se uno è abbastanza intelligente il puzzle corretto in testa se lo crea facilmente.
Tania dice:
Friday, 17 October 2008 alle 14:34
@Tequilero
Scusami ma alcune tue frasi hanno attirato la mia curiosità.
Mi piacerebbe conoscere il tuo concetto di simpatia.. Perchè io conosco persone simpatiche, ma di solito non mi mandano affanculo, non mi dicono che sono stupida e non mi cancellano i commenti e chiudono il discorso.
Poi sul discorso fan club si potrebbero trarre le più svariate conclusioni ma non è questa la sede.
Posso solo dire che non è vero che non ci sono commenti che dicono a Facci: Bravo continua così. Nei commenti al suo articolo su Travaglio nel sito de Il Giornale ne ho letti parecchi.
Ognuno ha i suoi estimatori, come è giusto che sia.
tequilero dice:
Friday, 17 October 2008 alle 15:04
Tania
scusami tu, la colpa è mia.
Il post voleva essere ironico, pensavo si capisse.
Ciao
Tania dice:
Friday, 17 October 2008 alle 15:50
Tequilero.
Scusami tu allora, è che a volte ho visto commenti molto simili al tuo, ma che nella mente dei loro autori non hanno nulla di ironico e allora ho generalizzato.
A volte penso che lavoro troppo..
Sofia dice:
Friday, 17 October 2008 alle 21:53
ehm…innanzi tutto il diffamatorio in questo caso diventa Facci…innanzi tutto non conosce i termini giuridici…qualcuno gli spieghi che in causa civile non si dice “condannato”, una persona non è pregiudicata fino a quando la condanna non è definitiva (e Travaglio ricorre in appello e poi può ricorrere in Cassazione) e infine l’indulto viene assegnato solo se la condanna è definitiva…se vuole scrivere un pezzo diffamatorio su un “presunto collega” (nel senso che il vero giornalista è Travaglio) almeno si informi di come “funziona un processo”…a proposito, ho vissuto per un certo periodo all’estero dove tutti i giornalisti usano lo stesso metodo di Travaglio (cioè riportare la verità)…l’anomalia non è Travaglio, è il giornalismo italiano.
Carlo Gambino dice:
Saturday, 18 October 2008 alle 14:13
Renato Farina può scrivere le sue opinioni dove vuole e quando vuole, anche perché è giusto che le abbia e che le faccia conoscere, per carità. Non può più fare informazione su organi di stampa.
Primo, perché non è più un giornalista.
Secondo, perché non è più credibile, visti i trascorsi.
Ora mi si verrà a dire: Farina è un eroe, un patriota, un buon uomo che si è lasciato ingenuamente irretire da persone cattive, etc etc. Ok, bene. Che lo dimostri, che faccia ricorsi su ricorsi, che faccia di tutto per riabilitare il proprio nome. Ma fino a quel momento, sappia che ogni suo singolo articolo verrà letto (non solo dai lettori di sinistra: anche molte persone di destra hanno visto molto male tutta la vicenda di Renato Farina) con beneficio d’inventario.
Tommaso Farina dice:
Saturday, 18 October 2008 alle 14:46
Caro Carlo, molti hanno la sua opinione. Moltissimi comunque hanno pure l’opinione opposta. I lettori di Travaglio, per numerosi che siano, sono una goccia in 60 milioni di persone che la pensano in modo ben più variegato di quanto immagina. La cosa che è capitata a Renato, comunque la si voglia considerare, rappresenta ben poco rispetto a una carriera giornalistica spesa per quasi trent’anni ai massimi livelli, in cui ha fatto tutto, dal vaticanista in un centinaio di Paesi del mondo all’inviato speciale di guerra (prima a Baghdad nella Guerra del Golfo del 1991, poi in Bosnia ove incontrò Ratko Mladic).
Chi ora si aggrappa ai fatti del 2006 per mettere in dubbio la sua figura è quasi sempre gente che non ha mai letto i suoi articoli neanche prima.
Carlo Gambino dice:
Saturday, 18 October 2008 alle 15:06
Rappresenterà ben poco, ma oggi è comunque importante, perché suo padre è stato accusato di una cosa grave (anzi, due).
Io non lo condanno a priori, sia ben chiaro. Ma mi sorprendo che ci si sorprenda della attuale diffidenza nei suoi confronti.
Riconosco che nell’Italia di oggi, qualora suo padre fosse prosciolto / assolto da tutte le accuse e riabilitato a tutti gli effetti, pochi organi di informazione ne parlerebbero (per le accuse, gli arresti e i capi di imputazione nella stampa italiana c’è sempre posto, per le assoluzioni no, si sa), e ovviamente di scuse a suo padre neanche a parlarne. Ma fino a quel giorno suo padre dovrà sopportare questo peso. Del resto, credo che lo avesse messo in conto nel momento in cui qualcuno venne a chiedergli di fare cose che con il suo originario lavoro c’entravano solo in parte.