Annozero (Raidue) costa 210 mila a puntata
Tuesday, 21 October 2008Pubblicato nella categoria ARTICOLI
Duecentodiecimila euro. E’ quanto costa alla Rai una puntata di Annozero, il settimanale di politica condotto da Michele Santoro. A rivelare la cifra è Enrico Paoli su Libero di oggi dove c’è la classifica di tutte le trasmissioni d’informazione della Rai, esclusi i contenitori del pomeriggio tipo “La vita in diretta”.
Annozero è al primo posto, seguita da Fabio Fazio con “Che tempo che fa” che costa 175 mila euro, seguita da “Report” di Milena Gabanelli (130 mila), “Ballarò” di Giovanni Floris (105 mila) e “Porta a Porta” di Bruno Vespa che chiude la classifica con 85 mila, ma risulta essere la trasmissione con il più alto share (18%), insieme proprio a quella di Santoro. (g. mast.)
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Tania dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 17:42
Ma guarda.. Annozero, Che Tempo che fa, Ballarò e Report.. proprio sti programmi qua.. dopo il diktat bulgaro arrivano gli economisti bulgari.
Una domanda: le cifre dei costi delle singole puntate sono al netto degli introiti pubblicitari? Perchè avevo letto sul sito di Annozero che la trasmissione si ripagherebbe con gli introiti pubblicitaria costanto zero denaro pubblico. Così tanto per sapere..
Marco dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 17:56
Mi viene da dire che non sempre che in Rai i soldi vengono spesi male. Analizzando la classifica si può dire che la qualità del programma è direttamente proporzionale ai soldi spesi (a parte Report che ha sicuramente il miglior rapporto qualità/prezzo).
Marco
stardust dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 18:01
Marco sei stato perfetto.
Wil Nonleggerlo dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 18:10
Sono per la trasparenza assoluta, sempre. Dovremmo poter conoscere tutto del settore pubblico, qualsiasi sia il comparto. Costi, Ricavi, Utenze, Stipendi, Introiti.
Al “letamaio” Rai rimane una lontana parvenza di dignità per programmi come “anno zero” (anche se devo dire che quest’anno non mi esalta più di tanto), “che tempo che fa” (non sempre), “report”, e quei bellissimi docufiction degli ultimi tempi.
Gabriele, a pelle e pur non conoscendoci di persona, provo simpatia ed affetto nei tuoi confronti. Ma non condivido assolutamente lo spirito di alcuni post, come quest’ultimo. Detta così sembra proprio che Anno Zero sia un macigno che pesa sulla collettività, sarebbe giusto mettere in parallelo anche le entrate derivanti da tale programma.
Ovviamente questo rientra nella operazione “Screditiamo Travaglio” (da cui distinguo la questione “Espresso” che ti ha visto coinvolto e che mi trova pienamente dalla tua parte), ma ho paura ci vorrà qualcosa in più.
Probabilmente un titolo del tipo “Vespa ci costa 15 milioni di euro l’anno” (e chissà quanto se facciamo il totalone) mi avrebbe trovato più in sintonia …
A presto, Wil.
Elysabetta dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 19:09
Qualche precisazione: Anno zero è finanziato dalla pubblicità. Rete 4 ci costa 350.000 euro al giorno. Dal primo gennaio 2006, con effetto retroattivo. Soldi tratti dalle nostre tasche.
dangp dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 19:18
È un gioco abbastanza stupidino valutare un programma dallo share, comunque sarebbe preferibile conoscere il numero di telespettatori e non la percentuale.
Tommaso Farina dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 19:19
Questo continuo conformismo elogiativo su Report mi ha letteralmente stufato. Sarà anche un programma carino, ma per favore non facciamone un feticcio.
Gabriele Mastellarini dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 22:00
@ Wil
Caro Wil,
a differenza del sig. Travaglio, io quando sbaglio chiedo scusa e – se posso – correggo.
Dopo aver letto le tue riflessioni ho cambiato il titolo del post.
Ciao, ciao
gabriele
Carlo Gambino dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 22:55
Programma “carino”?? Perdonami Tommaso, ma l’aggettivo mi sembra fuori luogo. E poi sai, in un paese decente TUTTI i programmi di informazione sarebbero paragonabili a “Report”, e quindi quest’ultimo non sarebbe un fulgido esempio, ma “uno dei tanti”. Essendo noi in Italia, “Report” è un’eccezione. Tutto qui!
Gabriele Mastellarini dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 22:56
@ Gambino
Farina ha ragione
Carlo Gambino dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 22:59
@ Gabriele
Purtroppo no. Capiamoci, “Report” non è un programma perfetto, meraviglioso, inarrivabile, talora arriva a “tirare via”, a non arrivare in fondo ai temi che tratta (forse anche perché certi temi sono tabù, vedi la famigerata puntata sulla SIAE?), ma è un buon programma di informazione. E credo che sia il migliore in Italia.
Non feticcio, ma rarità.
Gabriele Mastellarini dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 23:03
@ Carlo Gambino
Report e’ una rarita’ perche’ e’ uno dei pochi programmi d’inchiesta in circolazione, ma questo per colpa di chi decide i palinsesti e non per i temi di cui si parla.
Anni fa mi capito’ di parlare di persona con Milena Gabanelli, proprio a Roma nella redazione di Report.
Quindi se ti dico che son d’accordo con Farina, avro’ i miei buoni motivi.
Non aggiungo altro. Spero capirai
ciao
gm
Carlo Gambino dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 23:10
E’ chiaro che sai cose che io non so. E che quindi non le dirai in questa sede. Peccato, Gabriele (e credimi, non lo dico con cattiveria) che il tuo lavoro sia esattamente l’opposto: dire a me (il lettore) cose che non so e che tu sai e che hai scoperto e che magari sarebbe utile sapere.
A meno che tu non abbia uno scoop che non vuoi bruciare in questa sede, s’intende.
@ Carlo
Dopo il trambusto che ho “creato” parlando della sentenza Confalonieri-Travaglio non parlero’ piu’ in toni critici di altri colleghi….
Mi spiace. E ti capisco. Ma sono certo che anche tu capirai
ciao
gm
Zazo dice:
Tuesday, 21 October 2008 alle 23:24
Giusto per sapere, quale programma di informazione (e approfondimento) Farina e Mastellarini ritengono migliore di Report?
Wil Nonleggerlo dice:
Wednesday, 22 October 2008 alle 07:26
Complimenti Gabriele. Dopo aver letto l’intero articolo del tuo collega Paoli, ne ho scritto un post, trascinato dall’impeto, forse generalizzando. Saranno molti i professionisti che lavorano in Libero, ma quante volte mi capita di dissentire …
http://nonleggerlo.blogspot.com/2008/10/libero-di-essere-schifato.html
Ora esco nella mattina/notte friulana, tra lupi ululanti e fiere in festa. Stasera ripasso.
Wil
Marco dice:
Wednesday, 22 October 2008 alle 12:17
Ma cosa saprai mai?! Che esistono dappertutto i compromessi. Che scoperta!
Farina. L’unico conformato a se stesso! Uno non può esprimere un’opinione personale che subito diventa un conformato a qualcosa.
Si, sono d’accorco con Mastellarini!
Ha ragione Farina!
E chi è l’elogiatore?
Ma dai. Rilassatevi un attimo!
Marco
Virgus dice:
Thursday, 23 October 2008 alle 00:53
Ma cosa ci sarà mai da chiedersi sulla Gabanelli che non si possa già immaginare dalle denunce di Paolo Barnard? Ignoro se Gabriele debba tacere cose ancora più gravi, trovo che quello che dichiara Barnard sia già abbastanza.
Fatevi un giro su Youtube e trovate tutto.
Carlo Gambino dice:
Thursday, 23 October 2008 alle 22:29
A proposito!! Come mai Paolo Barnard non è qui a dar addosso a Travaglio? La cosa mi sorprende molto. 🙂
Federico dice:
Friday, 24 October 2008 alle 08:56
@Wil
“Vespa ci costa 15 milioni di euro l’anno”
In realtà lo stipendio lordo è di 1,2 milioni di euro all’anno, come da lui dichiarato al Giornale qualche giorno fa
Tyler dice:
Friday, 24 October 2008 alle 09:43
Anno Zero ha più giornalisti, fanno servizi, non è una passeggiata, più gli ospiti. Report è improntato tutto sui servizi in esterna.
Scusate, ma ad Anno Zero ieri Travaglio ha tirato fuori delle cifre allucinanti sulle auto blu, gli aerei Falcon e altro. Qualcuno sa confermare o smentire quelle spese? Se vi serve il suo intervento lo trovate sempre su you tube o magari ve lo linko.
Wil Nonleggerlo dice:
Friday, 24 October 2008 alle 09:55
Federico: ok, ma il costo della trasmissione? Secondo me il giornalista di Libero paragonando i costi di show con numero di puntate diverse per settimana è stato clamoroso. E’ inutile arrabattarsi troppo, in ogni caso, dato che è chiaro lo spirito con cui è stato scritto l’articolo.
Solo per gioco …
Prova a fare il calcolo: 85 mila x 4 x 4 x i mesi di trasmissione … chi costa di più?
(ponendo come costante il fatto che Porta a Porta sarebbe uno spreco monetario anche qualora costasse 100 euro, a mio avviso)
Articolo ULTRAFAZIOSISSIMO, pessimo davvero.
Wil
DeanKeaton dice:
Friday, 24 October 2008 alle 13:14
Il problema è che, a differenza di come si fa con Fede e Vespa, nessuno si scandalizza per come Michele Santoro ha condotto l’ennesimo capitolo di una crociata antiberlusconiana. Annozero, per capirci.
E chissà perchè l’ex eurodeputato si lamentava tanto con l’on. Cota per il suo “bignami”. Vorrei vedere il suo editorialista di punta senza i faldoni. Ultimamente fa confusione anche con le carte sotto mano.
Saluti
Nicoletta Salata dice:
Friday, 24 October 2008 alle 15:07
Io comincio a non poterne più neanche di AnnoZero. Un bel pacchettino confezionato con carta rassicurante ecologica-riciclata e nastrini luccicanti d’abbagli.
Il maestro Roberto, seduto sul banchetto di un suo alunno in Piazza Maggiore, con tanto di Nettuno che supervisiona e che forse si fa tentare pure dall’uso del bronzeo tridente, con tutto il rispetto non ha però saputo o voluto rispondere all’unica domanda che gli è stata posta, da Nicola Porro dallo studio. Questo Roberto mi ha fatto venire in mente il bidello Carlo dell’Isola dei Famosi. Simpatico, apparentemente mite, ma un po’ troppo surreale, e…furbetto!!!
Io sarò anche cretina ma alla fine di tutti quei battibecchi e qua qua in cui ciascuno smentiva l’altro, il direttore del pollaio non è riuscito a fine opera a chiarirmi le idee sulla validità o la scelleratezza della Riforma Gelmini.
C’è da tener presente però che oltre alla stupidità che forse mi affligge potrei aver acuito, col tempo, quella forma di mal sopportazione che ho sempre avuto nei confronti di chi sbraita e fa confluire nel manifestare la sua legittima disapprovazione verso qualcosa, anche una forma di rabbia repressa e frustrata, estranea all’argomento.
Ci staremo mica trasformando in Polli???? (d’allevamento, ovviamente, come diceva Gaber!)
Wil Nonleggerlo dice:
Friday, 24 October 2008 alle 15:42
Anch’io sono per il partito “Anno Zero sta perdendo qualcosa” … ieri sarebbe stato bellissimo che qualcuno ci avesse spiegato, per filo e per segno ed in maniera immediata i punti cardine della Riforma Gelmini, le cifre, le minirivoluzioni.
Che poi riforma non è, ma si muove per decreto giusto? (Altro aspetto penoso)
Non possiamo ascoltare tutto e l’incontrario di tutto, in continuazione. Ci vuole chiarezza.
Wil
silvia zanaglio dice:
Wednesday, 7 January 2009 alle 13:04
allora chissa quanto costano le vaccate che trasmettono sulla mediaset???!!!!! questo non l’hanno scritto su libero???
gina dice:
Monday, 19 January 2009 alle 02:27
Anno Zero è una delle poche trasmissioni della Rai tv interessante e la trasmissione sulla guerra a Gaza era doverosa. Le critiche dell’Annunziata sono state ridicole e faziose. La stessa avrebbe fatto meglio a ripensare a quanto è stata evanescente come presidente della RAI, anche in ordine al vergognoso allontanamento di Santoro e altri su suggerimento del “concorrente” Berlusconi. Le reazioni astiose dei politici, vergognosamente schierati nella mimetizzazione del genocidio che sta operando lo stato di Israele nei confronti del popolo palestinese, è aberrante. Non solo ci vorrebbero più Santoro ma anche più Travaglio (che i politici vorrebbero imbavagliare) per far sì che il popolo italiano riacquisti la consapevolezza dei diritti di cittadinanza, perchè con il sonnifero profuso dalle TV berlusconiane e con l’asservimento di molti giornalisti (stampa e RAI compresa) oramai la maggioranza del popolo italiano è ridotto a una poltiglia umana incapace di capire che non viviamo affatto più in uno Stato democratico, cosa di cui si sono ben resi conto da tempo i nostri concittadini europeì. Ai sostenitori dello statu quo vorrei ricordare che all’estero facciamo ridere non appena sentono che siamo italiani. Che vergogna!Ma di questo i politici fanno finta di niente, anzi, Berlusconi ha perfino il coraggio di affermare il contrario. La RAI si preoccupi quindi di far conoscere queste tremende verità e, piuttosto che preoccuparsi di disfarsi di Santoro e Travaglio, provveda al riguardo, nonchè a sostituire ai numerosi, banali e costosi “opinionisti” persone libere che diano un contributo per elevare le coscienze con una corretta informazione. La Rai impari da Sky, il cui proprietario è certamente un uomo conservatore ma non produce trasmissioni di propaganda personale o disinformative nè evidenzia asservimento o volontà di distogliere dai problemi reali come avviene spesso con i programmi RAI, terza rete esclusa.
asdrubale dice:
Monday, 19 January 2009 alle 10:35
Ormai Santoro Michele, ma non è il solo, non è più un semplice giornalista e la sua attività non è più quella di fare informazione, seppure faziosa. Il vero scopo delle sue trasmissioni è ormai solo quello di alimentare il proprio mito di eroe e martire: Peccato che l’Annunziata gli abbia fornito altro materiale per incrementarlo: Michelechi starà godendo come un riccio.
VINSENT dice:
Saturday, 21 February 2009 alle 07:23
Adesso e confermato l’Italia e’ un paese di caproni .Anno Zero ci “costa” 210 mila a puntata libero 5 milioni di euro l’anno , come si dice in questi casi “il bue da del cornuto a l’asino” continuate cosi la strada e’ quella giusta ,mi raccomando se qualcuno vi ferma dicendovi “guarda che non e’ cosi ” voi rispondete sono italiano.
nettu dice:
Saturday, 21 February 2009 alle 14:44
Io trovo Report dotata di un insopportabile tono inquisitorio e manchevole nell’informazione quando monta le interviste lasciando cadere interrogativi che avrebbero dovuto essere posti di persona all’intervistato e non sbattuti ambiguamente al telespettatore.
Da telespettatore insoddisfatto di queste operazioni mi sento in diritto di criticare report senza dovere prestare il fianco al giochetto stupido di chi è meglio e di chi è peggio. Io credo di poter pretendere informazione completa, equilibrata e rispettosa di tutti. Io personalmente non mi lascerei mai intervistare da quelli di Report per permetter loro di costruire la solita vigliaccata alle mie spalle.