Lo “sciopero dell’autore”. Un’iniziativa di dissenso dai governi nazionali e locali di centrodestra

Tuesday, 25 November 2008
Pubblicato nella categoria LETTERE

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo.

Care e cari, vi scrivo per mettervi a parte di un’iniziativa nata da un piccolo gruppo di poeti di Roma, fra cui il sottoscritto, e per chiedervi di aderire e diffondere. Si tratta semplicemente di questo: siamo stati invitati a leggere testi in pubblico da Romapoesia, festival patrocinato come sempre dal Comune, e stavolta abbiamo detto di no.
Come abbiamo scritto nella lettera che trovate allegata, la situazione politica ci sembra talmente degenerata, e l’urgenza di dare appoggio alle recenti manifestazioni di dissenso talmente viva, da farci preferire un franco sciopero a un’espressione “in positivo” nella sede del festival, nonostante il rispetto e l’amicizia che nutriamo per le persone degli organizzatori.

Da questa iniziativa limitata e locale vorrebbe nascerne una nazionale. Lo “sciopero dell’autore”, dunque, consisterà nel rifiuto – a scacchiera, a singhiozzo, a gatto selvaggio, occasionale, o invece stabile e incondizionato, a seconda delle possibilità di ognuno – a partecipare in qualità di autori o interpreti a manifestazioni culturali patrocinate dal governo, dai suoi ministeri, da enti locali amministrati dal centrodestra, in segno di protesta contro le azioni del governo, in particolare contro l’erosione dei diritti civili e del diritto all’istruzione, contro i tagli alla cultura e alla ricerca, contro l’impoverimento del discorso pubblico e la crescente corruzione della classe politica. Alla parte negativa intende affiancarsi un’azione positiva, legata all’utilizzo di spazi d’espressione pubblici e privati, sotto patrocini più accettabili o sotto nessun patrocinio; azione il cui sviluppo dipenderà  dal contributo di ciascuno.

Il testo dell’appello.

Invitati a leggere nostri testi presso la Casa delle Letterature di Roma nell’ambito della nuova edizione del festival Romapoesia, sotto il patrocinio del Comune di Roma, ci siamo trovati a dover svolgere una riflessione che esorbita dai margini dell’invito e da quelli di una semplice lettura di poesie.

L’attuale condizione storica, per Roma e per l’Italia, rappresenta una soluzione di continuità con il recente passato politico, per altro di già controversa lettura. È la cronaca di questi giorni a evidenziarlo: si assiste a tentativi inquietanti e inequivocabili di compressione della libertà di espressione, del diritto all’istruzione, del pluralismo politico, a un rapido e continuo impoverimento del discorso pubblico. Nonostante il fatto che alcune azioni del governo, a livello nazionale e locale, non costituiscano altro che un’accentuazione in senso negativo di prassi precedenti, il momento presente ci appare tuttavia uno snodo cruciale nella storia del nostro Paese, dalle potenzialità profondamente degenerative.

D’altro canto, le nuove istanze di protesta e le nuove iniziative di emancipazione in atto oggi nella società italiana ci sembrano da sostenere e da affiancare in ogni modo a noi possibile.
Ci siamo chiesti se non fosse dunque raccomandabile partecipare alla rassegna portando la protesta al suo interno, attraverso una lettura muta, la lettura di testi di «impegno civile» o simili. Abbiamo concordato nel ritenere insufficienti questi mezzi, convinti come siamo che ogni iniziativa culturale pubblica che fa capo alla politica del governo e delle amministrazioni locali (come anche l’industria culturale privata che fa capo al presidente di questo stesso governo) trovi nell’accoglienza di voci dissenzienti e di denuncia – denuncia a cui non è comunque concesso travalicare certi limiti – il principale mezzo di neutralizzazione di ogni dissidenza. Da queste considerazioni, è nata infine la decisione di praticare uno “sciopero dell’autore”: di non partecipare in qualità di autori a nessuna manifestazione che rechi il patrocinio della coalizione di centrodestra – fino a sostanziali ripensamenti di questa circa il rispetto dei diritti civili costituzionalmente sanciti, in particolare nei campi dell’istruzione e del lavoro.

Dalle medesime considerazioni, nasce anche la decisione di trasformare la riflessione in un appello e un invito (rivolti anche agli amici organizzatori e partecipanti di Romapoesia): un appello a dichiarare con noi di non essere disposti a partecipare a iniziative pubbliche patrocinate da enti locali o nazionali governati da questo centrodestra; un invito a rivitalizzare assieme ogni spazio alternativo, pubblico o privato, in cui presentare libri, leggere poesie, fare musica, organizzare mostre o proiezioni ecc. e a trovarne di nuovi, coordinandoci in una rete nazionale.

Marco Giovenale
Giulio Marzaioli
Vincenzo Ostuni
Luigi Severi
Michele Zaffarano

Per aderire, scrivi a scioperodellautore@gmail.com

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Nessun commento presente per “Lo “sciopero dell’autore”. Un’iniziativa di dissenso dai governi nazionali e locali di centrodestra”

  1. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 15:30

    Lo so che non è obbligatorio.
    Ma se decidessi di commentare questo post, mica mi chiederete di farlo seriamente?

    Saluti

  2. Tommaso Farina dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 15:46

    “un appello a dichiarare con noi di non essere disposti a partecipare a iniziative pubbliche patrocinate da enti locali o nazionali governati da questo centrodestra”

    Perbacco, che pensatori, che progressisti.

  3. asdrubale dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 15:54

    Satira politica?

  4. Candidus dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 16:15

    @DeanKeaton
    Perchè no?

    Saluti

  5. Francesco B dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 16:44

    commento io: si autoemarginano per poi poter dire di essere stati emarginati?

    mi si perdoni il francesismo, ma che cazzata!

    spero abbiano riflettuto bene sulle strumentalizzazioni che una simile operazione “mediatica” potrebbero ricevere, un boomerang in piano viso, direi…

  6. poeta dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 16:57

    ah si si, degna di nota questa presa di posizione, anche io avevo pensato di non usare più la carta igienica per protestare contro la lobby dei taglialegna

  7. Fabrizio Spinella dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 17:51

    Lo “sciopero dell’autore”. Bella pensata. Così eviteranno di scrivere e andranno finalmente a pescare. Con buona pace di chi non li ha mai letti.
    «…muore ogni astro in faccia al sol…» (Vincenzo Monti)

  8. Tyler dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 19:59

    ecco il “pensatore” di centrodestra come risponde praticamente all’iniziativa: “tanto prima o poi dovrete smettere se vi serviranno soldi per mangiare e ricomincerete a pubblicare.
    O sbaglio?

  9. Zazo dice:

    Tuesday, 25 November 2008 alle 21:23

    Che perdita incomparabile! Per evitare il pericolo che delle menti così sublimi partecipino a qualche manifestazione, proporrei di farle patrocinare tutte al centro destra… loro si che stanno facendo qualcosa per abbattere il sistema.
    Abbasso il Sistema! Sistemiamo il Sistema! Assestiamo un destro al Sistema! Sovvertiamo il Sistema! Stasiamo il Sistema!

  10. Eugenio dice:

    Wednesday, 26 November 2008 alle 08:09

    … CHIEDANO ASILO POLITICO ALL’ISOLA DEI FAMOSI…

  11. asdrubale dice:

    Wednesday, 26 November 2008 alle 09:08

    Scusa Tyler, ma secondo te questi campano scrivendo e pubblicando poesie?

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