FACCI C'E': "Travaglio non ha smentito una riga di quello che ho scritto o meglio che Montanelli disse. E' chiaro il perché: non può"
Thursday, 27 November 2008Pubblicato nella categoria ARTICOLI
Dal blog di Marco Travaglio, voglioscendere.ilcannocchiale.it
Caro Marco,
ho mandato (lo faccio sempre!scusa, ma uno dovrà pur avere qualche vizio, no?!) il tuo articolo di stamani su Montanelli e Gervaso a Filippo Facci, che ha un indirizzo su Facebook. Ti incollo qui sotto la risposta.
“Sì, li leggo i giornali, grazie. Naturalmente non ha smentito una riga di quello che io ho scritto, o meglio, che Montanelli disse. E’ chiaro il perchè: non può” (Filippo Facci)
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Zazo dice:
Thursday, 27 November 2008 alle 22:55
Certo che non ha smentito, ha solo precisato che il richiamo della collaborazione tra Gervaso e Montanelli per far credere che Montanelli apprezzasse la P2 è campato in aria. Alla fine nessuno dei due ha mentito, ognuno ha solo detto la parte di verità che gli faceva più comodo o che gli sembrava più importante.
Fabrizio Spinella dice:
Friday, 28 November 2008 alle 02:38
Iscritti alla P2 si adoperarono per il successo del Giornale di Indro Montanelli. Nel Grand’Oriente si erano scontrate due posizioni che poco avevano a fare con l’esoterismo, ma molto con la politica di quegli anni. Una, che assecondava le mire della sinistra laica e democristiana ad aprire le porte al PCI; l’altra, ancorata alla tradizione anticomunista, che diede tutto il sostegno possibile (anche finanziario) agli scissionisti del Corriere della Sera, Montanelli in primis. Montanelli aveva due volti: l’istrionico, ora scettico ora finto ingenuo ora castigatore di costumi, grande e rapido scrittore che ammaliava i suoi lettori; e il tattico, al servizio delle strategie anti-sinistra e anti-comuniste. Egli conosceva bene, sin dalla caduta del Fascismo, il ruolo dei circoli massonici filo-americani e anti-comunisti; sapeva di una delle logge segrete denominata Propaganda 2 perché era attorniato da massoni, e a massoni amici, come Trionfera, infatti si era rivolto per un aiuto a battere cassa. Non si può escludere che anche con il suo amico Spadolini, amico del gran maestro Corona rivale di Gelli, abbia affrontato riservatamente l’argomento. Del resto, nella lista della P2 Montanelli ritrovò molti conoscenti e sostenitori, come Massimo De Carolis.
Che poi Montanelli si esibisse con giudizi liquidatorii su Gelli e fratelli, questo fa parte del suo carattere scettico, che lo portava a giudicare un fatto o a ritrarre una persona con battute di facile presa nel pubblico, scansando l’approfondimento noioso e mortale per i giornali. Un po’ come Longanesi, il suo maestro, con il quale riuscì pure a litigare.
Tutto ciò non menoma la reputazione di Montanelli, anzi ne accresce la dignità di patriota. Consapevole che al suo fianco, al fianco cioè della battaglia contro il malcostume e la mala politica, però sempre tenendo ferma la ragione primaria dell’anticomunismo (“turatevi il naso e votate dc”, ma egli non aveva fatto altro che ripetere un detto precedente di Longanesi), c’erano fior di galantuomini massoni e di massoni figli di buona donna.
Che cosa ne sa Travaglio, che a quei tempi forse compicciava nei fogli parrocchiali torinesi?
Python dice:
Friday, 28 November 2008 alle 04:00
Dio buono, Zazo,
ma chi mai si è sognato di dire che Monty APPREZZAVA la P2???
Molto semplicemente, lui non credeva che Gelli fosse il “grande vecchio”, e nemmeno che la P2 avesse scopi eversivi. E quindi verosimile che non sia stato Monty a rifiutare la P2, bensì lo stesso Gelli a capire che il vecchio Indro, per quanto in difficoltà, non era malleabile come altri direttori di giornale.
In due parole: Monty non era un moralista. Travaglio vorrebbe tanto iscriverlo a questa “lista”, ma il vecchio gli risponde picche, anche da morto.
Vincenzo dice:
Friday, 28 November 2008 alle 11:58
Signor MAstellarini,
la facevo persona più seria.
Mi può spiegare poichè fatico a capirlo da solo da dove arriva tutto questo risentimento per marco travaglio?
saluti
Rispondo io in quanto oggi Gmast è fuori per lavoro: semplice, basta leggere gli articoli di questo blog ad iniziare da questa pagina http://dituttounblog.com/page/36 , ma anche nelle precedenti e seguenti la questione è chiara:
Saluti
sf
matteo dice:
Friday, 28 November 2008 alle 13:20
@ gmast e sf
vorrei ricordare il suggerimento al Mastellarini che il 2 Agosto scorso fu scritto da Emme e che qui riporto (poiché lo condivido):
“Insista sulla strada dell’antitravaglismo e vedra’ che la direzione di qualche testata giornalistica entro 5-6 anni non sara’ piu’ un miraggio. E’ necessario essere costanti, i premi non arrivano subito. Quante mosse di questo genere ha dovuto fare Paolo L.g.ori per arrivare dove e’ arrivato! Ufff. Non si scoraggi, vedra’ che chi di dovere sara’ generoso. In fondo tutta questa voglia di moralita’ e’ demode’, bravo.
Scritto da Emme il 2 Ago 2008”
Beppe dice:
Friday, 28 November 2008 alle 15:48
Grande Emme!!!
Francesco B dice:
Saturday, 29 November 2008 alle 12:27
Si infatti una persona che critica Travaglio perchè dice che non è un giornalista abbastanza libero o che è un business man sarebbe amato da tutti gli editori di questo pianeta, ma per favoreeeeeeeeeeeeee
DeanKeaton dice:
Tuesday, 2 December 2008 alle 16:05
Sempre dal blog Voglioscendere, in un commento, Travaglio risponde ad alcuni utenti:
Siccome la madre dei coglioni è sempre gravida, vedo che continuano a girare sul web (suscitando interrogativi anche tra gli amici del blog) versioni fasulle sui rapporti fra Montanelli e Berlusconi con riferimento alla questione P2. Qualcuno sostiene che Montanelli appoggiava Craxi e Gelli per compiacere al suo editore Silvio, poi nel ’94 cambiò idea e lo tradì. Credo opportuno, per chi vuole apporofondire i fatti veri, riportare uno stralcio del mio libro “Montanelli e il Cavaliere”, là dove si citano alcune telefonate intercettate sull’apparecchio di Berlusconi, il quale tentava di influenzare la linea del Giornale all’insaputa di Montanelli per ammorbidire gli attacchi a Craxi e addolcire le cronache sulle vicende P2-Gelli-Calvi-Ambrosiano. Telefonate che parlano da sè sulla libertà e l’onestà intellettuale di Montanelli.
http://www.archive.org/download/MontanelliBelrusconiEGelli/MontanelliBerlusconiEGelli.doc
Secondo lei, Mastellarini, che di epiteti travaglini se ne intende, a chi era rivolta la frase iniziale?
Saluti
Siccome la madre dei cialtroni è sempre incinta e gli spermatozooi degli ignoranti hanno una più lunga conservazione, ribadisco QUANTO DICHIARATO DA INDRO MONTANELLI NEL LIBRO INTERVISTA PUBBLICATO DA TIZIANA ABATE PER BUR. E’ l’ultima intervista rilasciata da Montanelli e Tiziana Abate è stata una delle sue migliori collaboratrici. Il fatto di aver scelto la Abate e non qualche altro misero scrivano, la dice tutta sulla stima di Montanelli per certi suoi ex redattori.
Caro Dean, non so se Travaglio si riferisca a me o a qualche altro blogger. Io quando faccio una critica scrivo nomi e cognomi e mi prendo tutte le responsabilità civili e penali. Poi ci sono i vigliacchi, ma di quelli è meglio non parlare, perchè sono i più viscidi esemplari in circolazione.
A presto
Gabriele Mastellarini
(passate parola)
DeanKeaton dice:
Tuesday, 2 December 2008 alle 16:05
Dimenticavo il link.
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/blogs/servizi/comments.aspx?id_blogdoc=2107502
Carlo Gambino dice:
Tuesday, 2 December 2008 alle 18:17
“Il fatto di aver scelto la Abate e non qualche altro misero scrivano, la dice tutta sulla stima di Montanelli per certi suoi ex redattori.”
No, Gabriele. Non significa un bel niente, invece.
E’ come dire che tu un giorno fondi un giornale e prendi con te a lavorare Fornasini. Poi il tuo giornale chiude e rilasci un’intervista a Dean Keaton.
Immagina che qualcuno dica: “Ah haaaa!! Gabriele ha scelto Keaton e non Fornasini! Questo vuole dire che lui e Fornasini non vanno più d’accordo!!”