Regime e contro-regime

Saturday, 13 December 2008
Pubblicato nella categoria LETTERE

Un nostro lettore ci segnala un appello, a doppia firma Massimo Fini – Marco Travaglio, che contiene una dura analisi dell’attuale governo. “Questa escalation berlusconiana ci spiega la genesi del fascismo” dice fra le altre cose lo scritto, che potete trovare a questo indirizzo: voglioscendere.it.

L’articolo termina con queste frasi: “Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata. A questo punto, perché mai un cittadino comune dovrebbe rispettarla, anziché mettersi “alla pari” col Presidente del Consiglio? “A brigante, brigante e mezzo” diceva Sandro Pertini quando lottava contro il totalitarismo. O per finirla in modo più colto: “Se tutto è assurdo”, grida Ivan Karamazov “tutto è permesso”.

Il nostro lettore ne è rimasto sconcertato e ci scrive: [..] mi ha ricordato tanto, nel suo delirante atto d’accusa, uno di quegli appelli tipici degli anni di piombo…di quelli, per intenderci, dove si puntava il dito contro il commissario Calabresi o i sindacalisti o i giuslavoristi scomodi a certi intellettuali e che hanno portato tanti compagni a “sbagliare”.

Al di là di come la si voglia pensare sull’opportunità politica o meno di una modifica in più parti della Costituzione, non ti sembra che le parole di Travaglio, ma anche di Fini (Massimo, s’intende) siano eccessivamente sopra le righe? Non pensi possa essere un passaggio troppo pericoloso questa requisitoria contro Berlusconi?

saluti…

ed ora dite la vostra su questa proposta di discussione (sf)

Puoi lasciare un commento, oppure pubblicare un link sul tuo sito.

Nessun commento presente per “Regime e contro-regime”

  1. Giorgio dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 20:43

    Non ho parole. E’ puro delirio.
    Un minimo di intelligenza (non buonsenso, parlo proprio di capacità cognitiva e di elaborare pensieri complessi), l’avessero, permetterebbe loro di non ridicolizzarsi.
    Manco sanno cos’è la dittatura, mancando di rispetto a chi l’ha combattuta davvero.

  2. Tyler dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 20:57

    se un messaggio del genere è sopra le righe dovremmo tagliare la lingua e buttarla nel cesso a chissà quanti parlamentari.
    Adesso facciamo passare pure il msg che questo sia un’appello degno degli anni di piombo. Travaglio e Fini BRIGATISTI!!!
    Mi rimetto a leggere “Il Giornale”.
    Cazzo de ragionamenti…

  3. DeanKeaton dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 21:08

    Un’operazione di marketing.
    Travaglio dice che non gli recensiscono i libri così, per l’uscita della sua nuova opera, fa da sè, cercando il colpo ad effetto.
    Pensare che qualcuno prenda sul serio queste parole è un insulto alla razza umana e persino a chi, sbagliando, negli anni ’70 agognava la rivoluzione proletaria: che c’azzeccano questi due, e in particolare Travaglio, che negli ultimi dieci anni ha letto al massimo i verbali delle Procure?

    Saluti

  4. Orlando dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 21:35

    Cavoli… pensate se qualche pericoloso Grillino prendesse una Biowashball e la lanciasse contro Berlusconi: ATTENTATO!

    Il lettore, molto suggestionabile, cosa mai penserà quando Bossi “minaccia” con i suoi fuciletti? o quando Berlusconi dice contro le proteste contro le discariche “non tollereremo le proteste di una minoranza”?

  5. Carlo Gambino dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 22:44

    Se l’appello di Fini e Travaglio è delirante, allora siamo messi proprio male. Ma male – male.

  6. Marco dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 23:20

    @ Orlando:

    “Il lettore, molto suggestionabile, cosa mai penserà quando Bossi “minaccia” con i suoi fuciletti?”

    infatti non mancate mai di sottolineare il carattere eversivo di certe dichiarazioni….

    sfugge il perchè non vi scandalizzate leggendo frasi del tipo: “a brigante, brigante e mezzo”…che vuol dire? me lo spieghi?

  7. Fabrizio Spinella dice:

    Saturday, 13 December 2008 alle 23:28

    E ridagli… dopo qualche bicchiere di vodka il mezzorusso Massimo Fini (quello che sull’Europeo degli anni Settanta qualificò come puttane le ragazze di destra ed ebbe una risposta pepata sul “Secolo delle donne”, l’inserto del quotidiano missino) si accoppia con il Travaglio che va ad aceto, e i due beoni dello spirito citano Dostoevskij, con un appello a cui si accodano altri noti nemici della sobrietà, quali Beppe Grillo, Gianni Barbacetto, Peter Gomez ed Oliviero Beha (in astinenza da palloni, ma non da palle).
    Bien, adesso che ci hanno comunicato che non rispetteranno la democrazia (ovvero le sue leggi), siano coerenti: si mettano alla guida in stato di ebbrezza e rifiutino la prova del palloncino. Alalà, come diceva D’Annunzio, che era qualcuno più sobrio di Pertini, quando questo socialista della pipa sollecitava il ritroso Turati a salire sulla barca che doveva portarlo prima in Corsica e poi in Francia, e lo spingeva cantando stonato l’Internazionale. Mentre il povero Turati, che non ne voleva sapere, protestava: “Non posso affrontare il viaggio per mare, sono pieno di reumatismi e di dolori”.
    Sosteniamo l’appello di Massimo & Marco che si danno alla macchia, dando loro un fiaschetto…

  8. asdrubale dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 00:06

    Sono ormai settimane che il capo banda attacca Berlusconi a testa bassa, paragonandolo ai peggio dittatori presenti, passati e futuri, da Erode il Grande a Pol Pot, passando per Tamerlno e Somoza. La strategia elettorale sembrerebbe funzionare, nello strappare consensi al povero Uolter, ma certamente non fa che affossare quello che rimane della credibilità del centrosinistra.

  9. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 00:40

    Il signor Fabrizio, che sa di Greco e di Latino (ma ahimé, anche di olio di ricino: mai lessi sue parole che avessero una parvenza di democrazia. Peccato), ci stupisce nuovamente, essendo il primo in questo blog che oltre ad esecrare il Travaglio, nomina i di lui colleghi e coautori Barbacetto e Gomez.
    Erano MESI che mi chiedevo: ma come? Tutti a dar addosso a Travaglio e nessuno strale contro i giornalisti che assieme a quest’ultimo firmano libri su libri?

    Ci voleva il signor Fabrizio, che – seppur di destra – un cervello ce l’ha.
    (Lei è di destra, signor Fabrizio. Se ne faccia una ragione)

  10. Marco dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 00:53

    barbacetto e gomes sono tra i primi firmatari….giusto metterli nell’elenco assieme a Travaglio e Fini…

  11. tex dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 08:42

    L’appello (sic)?
    .. da manicomio.
    Perchè si perde tempo dietro le scemenze di due frustrati … questa la vera questione.

  12. asdrubale dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 10:54

    Gambino, tutti sanno che Travaglio è Legione: quando si fa il suo nome si intende nominare tutti i facenti parte del gruppo, noti e meno noti.

  13. Orlando dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 12:01

    Mi chiedo a che pro mettere il commento di un berluscones antitravaglio come “post” quando poi si sa di che tenore (basso) saranno il resto dei commenti: Travaglio come Sofri? Mi vien da ridere… i lettori(fans?) di Travaglio come le Brigate Rosse? si commenta da sé…

    Per inciso: se qualcuno vi dicesse “trovo preoccupanti le parole sul vertice dell’Ambiente della Prestigiacomo che vuol farci ritornare al nucleare nonostante un referendum, mi fanno pensare ad un regime dittatoriale…” lo pubblichereste come “articolo” o pensereste “il solito paranoico di sinistra”? 😉 la maggior parte dei commentatori qui penso che non avrebbe dubbi…

    però strano… questo blog ogni tanto sembra pendere “politicamente”… per fortuna ci sono anche articoli di livello più elevato. Buona domenica.

    Ah, attenti ai Travaglini armati di Washball…

  14. tequilero dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 12:03

    Ehm.. Tex guarda che ti confondi,
    Si stava parlando di Fini e Travaglio, non di Yama e Mefisto.

  15. Francesco B dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 13:58

    “Una democrazia che non rispetta i suoi presupposti non è più una democrazia. Una democrazia che non rispetta le sue regole fondamentali non può essere rispettata”

    Che c’è di strano?
    Ha ragione da vendere, io non rispetto chi non rispetta me, se lo facessi verrei schiacciato e l’unica cosa che ho per difendermi oltre a cercare di pretendere rispetto da questa gente (cosa impossibile visto che sono loro a permettermi di poterlo pretendere e alle loro regole) è non rispettarla a mia volta facendo a loro quello che loro fanno a me….
    Sbagliato? Forse…
    Scandaloso? Assolutamente NO!

  16. Fabrizio Spinella dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 15:13

    Per il gentile Carlo Gambino
    Io non ho bisogno di essere di destra o di centro o di sinistra per identificare gli imbecilli.

  17. DeanKeaton dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 15:39

    Aspetti un attimo, Francesco.
    Questi signori parlano di sovvertire capricciosamente il voto popolare, mica di non pagare le multe per divieto di sosta perchè non ci sono sufficienti parcheggi.
    Che non siano credibili l’ho già detto, ma questo c’è scritto. E il pericolo è che li prendano sul serio in qualche Procura e che vengano sovvertiti i risultati di regolari elezioni come accadde nel 1994.
    D’altronde, come ha detto Cossiga, se Alfano intende riformare veramente la Giustizia, è meglio che trasferisca immediatamente la moglie a Malta, visto quello che è accaduto a Mastella.

    Saluti

  18. Tyler dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 17:26

    io non capisco che senso ha prendersela con le poche persone che oggi ti mettono una pulce nell’orecchio. Le accuse contro persone come Travaglio si rivelano come delle puntigliose segnalazioni su frasi dette all’interno di un contesto più grande. Tutte cose in cui incappano tutti i giornalisti che per vari motivi, compreso proprie idee, omettono, modificano, dimenticano…
    Cosa c’è? gli altri giornalisti non ci passano? Non condannano (in primo grado) per diffamazione, pure Vespa? Mastellarini è ancora vergine? uhm non vedo l’ora.
    Tolti loro l’informazione la troverete sul Corriere dei piccoli.

  19. Sergio Fornasini dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 17:37

    Appunto Tyler, si tratta magari di ascoltare chi ti mette la pulce nell’orecchio. Poi c’è anche chi ci mette tafani e cose simili, fanno molto più rumore

  20. Tyler dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 17:40

    sì Sergio, ma mozzicarsi tra persone che vorrebbero spazzare via la stessa merda mi sembra alquanto stupido 😉

  21. emanuele dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 20:24

    Perdonate l’irruenza..

    questo post mi ricorda tanto il “…e se qualcuno prendesse il fucile e sparasse…” del tg2 (se non ricordo male) in risposta al “Vaffanculo” scagliato da Grillo contro la politica. Fanfaluche.

    Io dico che qualcuno ha trovato il modo di far perdere consensi a Berlusconi, cosi’ come lui li ottiene. Con le sue stesse patetiche armi retoriche: demonizzandolo.
    Se n’e’ accorto perfino Cicchitto.

    saluti

  22. Orlando dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 21:01

    @DeanKeaton: ancora con sto sovvertimento del voto popolare? Porca miseria… trattate il Governo del paese come se fosse una partita di calcio. Ogni critica al Governo pare ingiusta perché gli altri “hanno perso”… bah…
    Su Mastella sei magistrale come il bastonatore Cossiga: come se Mastella fosse stato un perseguitato politico. E poi dite di quanto sia disonesto Travaglio nell’esporre i fatti… ma andatevene và…

  23. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 14 December 2008 alle 22:57

    “Gambino, tutti sanno che Travaglio è Legione: quando si fa il suo nome si intende nominare tutti i facenti parte del gruppo, noti e meno noti.”

    Ah ah, Asdrubale, lei si è perso molti post (qui e su altri forum e blog) in cui molti antitravaglisti come lei fanno dei chiari distinguo del tipo: “Travaglio è un buffone, mentre Gomez, lui sì, è un vero giornalista”, come se Travaglio e Gomez (al posto di Gomez metta quindi pure Barbacetto, Lillo, Corrias, etc etc) non c’entrassero nulla l’uno con l’altro.
    Mi creda, il commento del signor Spinella è il primo commento che io vedo in cui assieme a Travaglio venga criticato uno dei suoi colleghi e coautori. Il primo.

    “se qualcuno vi dicesse “trovo preoccupanti le parole sul vertice dell’Ambiente della Prestigiacomo che vuol farci ritornare al nucleare nonostante un referendum, mi fanno pensare ad un regime dittatoriale…” lo pubblichereste come “articolo” o pensereste “il solito paranoico di sinistra”?

    Io personalmente direi: ammazza che banalità! 🙂

    “Che non siano credibili l’ho già detto, ma questo c’è scritto. E il pericolo è che li prendano sul serio in qualche Procura e che vengano sovvertiti i risultati di regolari elezioni come accadde nel 1994.”

    Uuh!!! Questa me la sono persa! Nel ’94 sono stati sovvertiti i risultati delle elezioni?? Ma dai? Quando? Come? E da chi? E dov’ero io mentre ciò avveniva?!?
    Oh cielo. E io che pensavo che a far cadere il primo governo Berlusconi
    fosse stata la Lega Nord!!! Meno male che ci sono gli esimii utenti di questo blog a illuminarmi.

    “D’altronde, come ha detto Cossiga, se Alfano intende riformare veramente la Giustizia, è meglio che trasferisca immediatamente la moglie a Malta, visto quello che è accaduto a Mastella.”

    Ma perché? La moglie di Alfano è una persona onesta.

  24. Francesco B dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 00:08

    Scritto da DeanKeaton il 14 Dic 2008

    Non ho colto così il messaggio io…

  25. DeanKeaton dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 01:06

    Da “Italiani sono sempre gli altri” di Francesco Cossiga con Pasquale Chessa (2007).

    “Berlusconi non ha mai attuato un colpo di stato per occupare il potere, ha invece usato le stesse regole della democrazia piegandole alle leggi ferree della comunicazione televisiva. Per definizione non può essere un dittatore, come sono inclini a pensare i suoi nemici più stupidi. Il sistema di potere di Berlusconi, infatti, per realizzarsi appieno ha bisogno di una società aperta, di regole democratiche condivise, di liberismo economico”.

    “Fondamentale per l’identità del berlusconismo è l’invenzione del nemico, nel senso della ricerca e del ritrovamento di uno stereotipo ideale a cui attribuire l’immagine negativa dell’avversario reale. La scoperta del pericolo comunista è stata funzionale alla legittimazione politica di Berlusconi. E poco importa se, con l’elezione di Giorgio Napolitano al Quirinale, mi sembra si sia chiusa per sempre la questione comunista in Italia. Almeno sul piano storico. Ma Berlusconi, inventando il suo nemico totale, ha proposto se stesso come unico nemico possibile per tutti gli avversari, attuando il paradosso di una speculare demonizzazione, tipica del carattere italiano, che funziona come una reciproca legittimazione”.

    Questo, a differenza dell’appello di Fini e Travaglio, è un punto di vista intelligente da cui partire per discutere del berlusconismo.
    L’ha scritto un uomo che politicamente berlusconiano non è, anche se Travaglio (e Corrias, Gomez, Barbacetto etc., così Gambino è contento) ama far credere funzionalmente il contrario, e che conosce il peso delle parole, dell’ironia e del paradosso.

    Saluti

  26. Francesco D. Caridi dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 01:21

    Trascrivo un mio appunto per questa curiosa discussione, fuor d’ogni polemica contingente.
    Non siamo esperti di diritto, ma cultori della civiltà giuridica liberale sì. E con Hume, il cui pensiero è alla base di questa civiltà, ricordiamo che la Giustizia e la Moralità seguono strade distinte, anche se non opposte. Se un magistrato dovesse applicare il concetto astratto di virtù, o di bontà, alle azioni umane che egli deve giudicare secondo legge, torneremmo molto indietro nel tempo, ovvero allo Stato etico, che per sua stessa concezione è Stato totalitario.
    Il motivo che ha dato origine alla Giustizia (“convenzione che limita le passioni umane nell’interesse delle passioni stesse”, come sosteneva Hume) non è la pubblica benevolenza, o il rispetto per gli interessi del genere umano. Molte traversie e deviazioni della giustizia italiana, che inforca sovente gli occhiali della politica (Gladstone), derivano proprio dal moralismo applicato alla Legge, la quale, non dimentichiamolo, stabilisce “le regole dell’ingiustizia”, come sanno bene gli esegeti del Diritto.

  27. Orlando dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 08:59

    @DeanKeaton: Cossiga chi? Quello che ha ammesso in aula di aver attuato tattiche per far pestare i manifestanti? Il che è un metodo di una democrazia e di una giustizia assolute…
    L’appello Fini-Travaglio istiga alle azioni “scellerate”, Cossiga le ha compiute e se ne vanta… mah… vedete un po’ voi.

  28. Charly dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 09:00

    Appello da strasottoscrivere, ovviamente.
    A proposito, vi sarebbe sfuggito l’articolo di ieri di MT. Chiarisce la questione dello sputtanamento. Sono convinto che lo leggerete e darete ragione a MT.

  29. rob dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 11:35

    quelli che; quando perdono le elezioni la democrazia ha finito di esistere… forma di puerilità tipicamente italica. e c’è sempre qualche furbo che trae profitto dal vellicarla.

  30. Orlando dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 14:43

    @rob: quelli che “ho vinto le elezioni e faccio quello che voglio” ma non è dittatura.

  31. Carlo Gambino dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 18:30

    “Questo, a differenza dell’appello di Fini e Travaglio, è un punto di vista intelligente da cui partire per discutere del berlusconismo.
    L’ha scritto un uomo che politicamente berlusconiano non è, anche se Travaglio (e Corrias, Gomez, Barbacetto etc., così Gambino è contento) ama far credere funzionalmente il contrario, e che conosce il peso delle parole, dell’ironia e del paradosso.”

    Che Cossiga non sia berlusconiano si sa. Ma si sa anche che quando parla tende sempre a spararle piuttosto grosse. Ricordatevi di quando monopolizzò per le settimane l’attenzione delle casalinghe d’Italia svelando la fine di “Beautiful” (una bufala, peraltro).
    Cossiga è una delle poche persone per cui il termine “emerito” si può legittimamente impiegare in ENTRAMBI i sensi. 🙂

  32. DeanKeaton dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 18:41

    Orlando.
    Lei confonde la ragion di Stato con il terrorismo. Verbale e non.

    Saluti

  33. Carlo Gambino dice:

    Monday, 15 December 2008 alle 20:21

    Dean,
    lei in compenso confonde un tycoon assetato di potere con uno statista.
    Si chieda cosa sia peggio.

  34. Carlo Asili dice:

    Wednesday, 17 December 2008 alle 03:42

    Quelli che: pensano che le dittature siano sempre e solo quelle militari alla Videla o Pinochet, e perciò sono molto più bravi di Candido nel credere di vivere nel migliore dei mondi possibili…

    Leggersi il “Piano R”, “Piano di rinascita dmocratica”, copyright by Licio Gelli, please: con buona pace di Kossiga, Gladio e compagnia cantante.

  35. Federico dice:

    Wednesday, 17 December 2008 alle 09:36

    Il “Piano di Rinascita democratica” è una delle più grosse cialtronate della storia della repubblica. Gelli ne fece redigere più di uno, e, a seconda degli interlocutori,utilizzava quello che più gli era confacente. Ne fece trovare uno dei tanti ai giornali per ricattare l’autore…non ci credete? Provate a contattare Massimo Bordin a Radio Radicale, e ne scoprirete delle belle.
    E Travaglio che continua a rompere con ‘sto Piano di Rinascita Democratica..che tristezza..

  36. Carlo Gambino dice:

    Thursday, 18 December 2008 alle 22:34

    “Il “Piano di Rinascita democratica” è una delle più grosse cialtronate della storia della repubblica. ”

    Federico forse ha ragione.
    Questo non toglie che UNA delle varie versioni di quel piano, sia stata RECENTEMENTE considerata estremamente MODERNA e ATTUALE da un certo uomo politico che se ne sta servendo, ponendo in atto alcuni dei princìpi in esso contenuti (tutti chiaramente riconoscibili), per (dis)fare l’Italia come piace a lui.
    Se continuiamo a considerare semplici coincidenze quelle tra le direzioni prese dalla politica berlusconiana e i punti programmatici di quei fogli lasciati in giro da Gelli, allora siamo dei bei deficienti.

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