Travaglio a Facci: "Bugiardo con le meches". E ritorno: "Fotocopiatrice umana"
Tuesday, 24 June 2008Lettera a dagospia
Vedo che il bugiardo con le mèches non demorde.
Mi accusa di aver copiato, in un articolo scritto il sabato 14 giugno e pubblicato dall’Unità domenica mattina 15 giugno, frasi uscite identiche sull’Ansa nel pomeriggio di domenica 15 giugno.
Gli rispondo che non ho copiato un bel nulla, anche perché l’Ansa da cui avrei copiato è uscita 24 ore dopo rispetto a quando ho scritto l’articolo. Se sapesse leggere, conoscerebbe la fiaba del lupo e dell’agnello.
Invece non sa leggere, dunque scrive che è “costretto a ribadire” la sua balla: e cioè che avrei “copiato un lungo intervento del mio avvocato senza citarlo”. Quell’intervento, semplicemente, non esiste e dunque non ho copiato nulla.
Dice, il bugiardo, di aver “verificato la faccenda alla fonte” con il mio avvocato. In realtà, ha telefonato al mio avvocato per sapere come mai le mie tesi sulla legge-bavaglio del governo Berlusconi in materia di intercettazioni collimassero con le sue. L’avvocato gli ha detto che l’ho consultato per verificare la correttezza alcune cose che intendevo scrivere. Questo non si chiama copiare: si chiama controllare le informazioni prima di scrivere, come fa ogni buon giornalista. Una prassi, dunque, sconosciuta al nostro bugiardo con le mèches.
Marco Travaglio
AGGIORNAMENTO: REPLICA DI FACCI
Lettera a Dagospia
Vedo che il cabarettista del Travaglino ha problemi con la logica semplice: si vede che nessun verbale ne ha mai parlato. Secondo questo egolatra ormai clinicamente perso (ultimamente, su youtube, si sta intervistando da solo) se due persone scrivono due testi esattamente identici (1350 battute circa) non è perché uno ha copiato l’altro, macchè: è perché uno dei due, che poi sarebbe lui, «ha consultato l’altro per verificare la correttezza di alcune cose che intendeva scrivere». Nel mondo delle persone normali, invece, se due testi sono identici, dico identici, i casi sono tre: o Caio ha copiato Tizio, o Tizio ha copiato Caio, o Tizio e Caio hanno scritto il testo assieme. Esclusa per estrema improbabilità quest’ultima ipotesi, si tratta di stabilire chi-abbia-copiato-chi tra Caterina Malavenda, nota e collaudata esperta di diritto dell’informazione, e Marco Travaglio, nota e collaudata fotocopiatrice ranxerox di verbali e cartacce giudiziarie. La risposta è questa: Travaglio ha copiato Malavenda (che è suo legale) senza citarla. Continuo a non vederci niente di così sconvolgente, a parte che per una volta ha copiato da un avvocato anziché da un magistrato. Ora lo saluto, e mi raccomando: occhio ai compagni di vacanze.
Filippo Facci

la tigre della malora dice:
Tuesday, 24 June 2008 alle 22:26
L’amante dei cavalli (Filippo) è stato sbugiardato dall’amante dei cavilli (Marco)?
Miseria ladra, quando si dice “meches” 🙂
Divertentissima polemica. Il terzo incomodo? Mah.
Facci, vada a giocare a nascondino SUBITO. Ma non si faccia beccar SUBITO (come fa SEMPRE).
Filippo Facci dice:
Tuesday, 24 June 2008 alle 23:05
Lettera a Dagospia
Caro D’agostino,
vedo che il cabarettista del Travaglino ha problemi con la logica semplice: si vede che nessun verbale ne ha mai parlato. Secondo questo egolatra ormai clinicamente perso (ultimamente, su youtube, si sta intervistando da solo) se due persone scrivono due testi esattamente identici (1350 battute circa) non è perché uno ha copiato l’altro, macchè: è perché uno dei due, che poi sarebbe lui, «ha consultato l’altro per verificare la correttezza di alcune cose che intendeva scrivere». Nel mondo delle persone normali, invece, se due testi sono identici, dico identici, i casi sono tre: o Caio ha copiato Tizio, o Tizio ha copiato Caio, o Tizio e Caio hanno scritto il testo assieme. Esclusa per estrema improbabilità quest’ultima ipotesi, si tratta di stabilire chi-abbia-copiato-chi tra Caterina Malavenda, nota e collaudata esperta di diritto dell’informazione, e Marco Travaglio, nota e collaudata fotocopiatrice ranxerox di verbali e cartacce giudiziarie. La risposta è questa: Travaglio ha copiato Malavenda (che è suo legale) senza citarla. Continuo a non vederci niente di così sconvolgente, a parte che per una volta ha copiato da un avvocato anziché da un magistrato. Ora lo saluto, e mi raccomando: occhio ai compagni di vacanze.
Filippo Facci
Fabrizio dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 03:23
No, non va. Il dispaccio ANSA parla di una dichiarazione dell’avvocato Malavenda, virgolettata. La stessa dichiarazione (non importa se in precedenza o ex post)è riportata senza virgolette in un articolo a firma del signor T. A che serve dunque arrampicarsi sugli specchi? Il signor T. ha fatto la stessa cosa del filosofo di Repubblica, Galimberti, che però, scoperto, ha ammesso di aver copiato.
enrix dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 08:09
“L’avvocato gli ha detto che l’ho consultato per verificare la correttezza alcune cose che intendevo scrivere. Questo non si chiama copiare: si chiama controllare le informazioni prima di scrivere, come fa ogni buon giornalista.”
Certo, e Travaglio che è un ottimo giornalista le controlla sempre le sue informazioni, come ha fatto, ad esempio, quando in prima serata RAI ha ribadito la bufala de-luxe di Castelli condannato così come l’aveva letta, senza controllare.
Dunque stavo cercando di capire questa bizzarra vicenda.
Travaglio si consulta con il suo avvocato, ed il risultato è l’uscita in stampa, su due testate diverse, della stessa testuale affermazione.
Da una parte se ne indica l’autore nell’avvocato, dall’altra parte Travaglio la scrive come una cosa sua.
A questo punto, mi pare di poter dire che delle due è possibile solo una:
O l’avvocato ha comunicato la sua pensata a Travaglio e nello stesso tempo, mentre quello la ricopiava come una cosa sua, testuale l’ha passata alla stampa, oppure è l’Avvocato che ha preso una frase di Travaglio e l’ha passata alla stampa come una cosa sua.
Solo un piccolo scoordinamento, diciamo.
C’è una terza soluzione però: mentre Travaglio si consultava con l’avvocato, i due hanno appuntato la frase concordandola per telefono, dopodichè ognuno l’ha fatta sua verso la stampa.
Comunque per Travaglio la differenza fra un caso e l’altro non è proprio di nessun conto, perchè, a seconda, si modifica l’entità della parcella.
Filippo Facci dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 10:22
A differenza vostra, io conosco da molti anni sia Travaglio sia (meglio, e da più tempo) l’avvocato Caterina Malavenda.
Cioè: che prenda una frase altrui (di Travaglio, poi: un suo assistito) e la faccia sua è la cosa più fuori dal mondo che possa esistere.
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:05
Filippo Facci ha scritto questo “(…) il secondo, il giorno dopo, è estratto da “Ora d’Aria”, la rubrica di Marco Travaglio su l’Unità. (F.F.)(…)
Filippo Facci ha toppato. Filippo Facci non ha corretto. 15 e 16 non sono la stessa cosa.
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:34
Filippo Facci, lei esclude molte cose perché afferma di conoscere.
Lei ci crede di credere.
Lei conosce forse pure anche da molti anni e meglio il redattore dell’Ansa del 15 giugno?
Lei può affermare e provare che l’Ansa non è stata scopiazzata?
Io -come altri- conosco, da parecchi anni , il calendario e conto almeno fino a 30. Da zero a trenta e il contrario. L’articolo di Travaglio non è stato pubblicato il giorno dopo il 15.
Approfitto inoltre per dirle che se io volessi potrei arbitrare la finale del Campionato europeo di calcio ’08.
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 12:38
Facci ed Enrix.
Se due testi sono identici si tratta di scoprire chi ha copiato chi.
Ovvero, visti i due testi -uno di Travaglio e l’altro ANSA, si tratta di sapere se Travaglio ha copiato da ANSA o se ANSA ha copiato da Travaglio. E’ esclusa però la prima ipotesi ovvero, Travaglio non ha potuto copiare l’ANSA come da Facci sostenuto in un primo tempo.
Prima di andare più lontano, dati due testi, occorre verificare la seconda ipotesi, ovvero ANSA ha copiato dall’articolo di Travaglio. Ciò è cronologicamente possibile. Cosa vi fa escludere quest’ipotesi?
Avete le dichiarazioni di chi ha redatto l’Ansa del 15 giugno 08 intitolata “INTERCETTAZIONI. MALAVENDA: “DDL VIETA LA CRONACA GIUDIZIARIA””?
Charly dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 15:31
In definitiva: a Facci(a da c…) è stato affidato il compito di smontare Tavaglio con tutti i mezzi. Visto il mandante, i mezzi illeciti e le balle sono preferiti. L’importante è girare al largo dalle questioni. Esempio a caso: lettera di Mills al suo commercialista = confessione di essere un corrotto = Mr. B. (per dirla con l’avvocato inglese) è un corruttore. E sai che novità!! Finanza, giudici, avvocati, guardalinee, Saccà, senatori, li ha comprati tutti!
Curiosità: quale sarà il prezzo di Facci? Non più di una prolungata seduta dal parrucchiere secondo me.
fabrizio dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 22:00
Ma Charly sa fare lo shampoo? La messa in piega? La tinta? Allora, dia un consiglio anche al signor T., che ne ha bisogno.