Posta e risposta. Porcate e frecciate
Saturday, 5 July 2008Caro Gabriele,
Leggo leggo, ma ricorda che quando parli di Travaglio esce fuori il dente avvelenato. E questo, da lettore, mi da fastidio.
Un conto è un attacco mirato a qualcosa di concreto, un altro sono le frecciatine generiche e generalizzate a uno che evidentemente ti sta sulle palle.
Vuoi fare un vero dispetto a Travaglio? Comincia a ignorarlo…
Moralista amorale
Caro “Moralista”,
mi spiace che tu voglia rimanere anonimo, trincerandoti dietro lo pseudonimo (comunque simpatico). Visto che in ciò che dici non c’è nulla di diffamatorio, ti invito a dichiararti.
Sono soddisfatto che il blog ti interessi, mentre critichi le cosiddette “frecciatine”. Ma sul punto c’è da premettere una cosa: in precedenza non mi ero (quasi) mai occupato di Travaglio, poi si sa cos’è accaduto. Resta solo il commento di un anziano avvocato amico: “Gabriè ti hanno fatto una porcata!”.
Ho riportato in un “Cartatravaglio” qui sotto il risultato della mia (umilissima, per carità) collaborazione con “L’espresso” che in 19 mesi aveva prodotto 90 pezzi. Parliamo di un settimanale “storico” del giornalismo italiano e pubblicare anche solo una-riga-una è motivo di vanto per chiunque, specie per chi si avvicina a questo mestiere. E poi per me questo è lavoro, caro moralista.
Io sono arrivato a L’espresso senza raccomandazioni, ho dato il mio modesto contributo, senza sgarrare mai, e sono stato “eliminato” dopo che la polemica con Travaglio era sfociata su altri giornali. Una polemica, caro lettore, cui L’espresso era estranea e non poteva certamente riverberarsi sul giornale.
Può darsi che siano altri i motivi della mia “sospensione” ma nessuno – e dico nessuno – me li ha voluti dire. Ho fatto più richieste di essere sentito ma sono cadute nel vuoto. Questa storia è uscita sulle prime pagine dei giornali (come Italia Oggi) ma nessuno ha voluto chiarire. E forse non lo faranno mai.
Capirà, caro lettore, che a pensar male si fa peccato ma spesse volte ci si indovina. Io ho poche frecce nel mio arco e continuerò a tirare quelle frecce, anzi frecciatine, finché ne avrò forza.
Cordiali saluti
Gabriele Mastellarini
