Cogne: un caso multimediale

Thursday, 10 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI, LETTERE

nella foto: Maria Grazia Torri

Riceviamo via e-mail e volentieri pubblichiamo:

Gentile Mastellarini,

volevo sottoporre alla Sua attenzione questo particolare caso in cui mi sono imbattuto girando sui blog in internet.

Su Macchianera.net c’è un interessante discussione relativa alla
polemica Lorenzetto – Veronesi in riferimento all’articolo del
giornalista del Giornale dedicato a Maria Grazia Torri.
Nel’articolo si parlava della terribile malattia della Torri e della sua
sofferenza perchè le sue teorie su Cogne erano rimaste inascoltate.
Si parlava, inoltre, degli scrittori a cui la Torri si era rivolta e che
non le avevano dato ascolto (Lucarelli, Scarpa, Pinketts, Scurati,
Veronesi, Bignardi).
L’articolo è molto bello e toccante e, ovviamente gli scrittori citati
non ci fanno una bella figura.
Poi è nata la polemica con lo scrittore Veronesi che anche Lei ha
riportato.
Ebbene sul blog macchianera ho trovato un post davvero interessante.
Questo: Luglio 9th, 2008 alle 12:18, scritto da Pruno.
Ho verificato il link a cui rimanda, questo
http://agnesepozzi.splinder.com/post/17236424/MORIRE+DI+CENSURA ed
effettivamente la cosa si è fatta ancora più interessante.
Non solo in una lettera della stessa Torri, pubblicata prima
dell’articolo di Lorenzetto, vengono utilizzate le stesse parole
riportate nell’articolo del giornalista (e questo ci puo stare, ma è
davvero strano), ma si scopre che la lista dei “cattivi” è più
ampia.
Incredibilmente Lorenzetto non indica, probabilmente perché la Torri
non ne ha parlato con lui (anche questo strano ma tutto puo essere), i
nomi di:
Vittorio Feltri, Maurizio Belpietro, Maurizio Zuffi (giornalista di
Studio Aperto) e Paola Savio avvocato, della stessa Franzoni.
Sempre sul blog di Agnese Pozzi si puo leggere che la Torri si era
rivolta, senza esito, anche a Renato Farina.
Secondo me questo può essere uno spunto interessante per una bella
inchiesta, magari solo per chiedere a Lorenzetto se anche a lui aveva
citato gli altri giornalisti, oppure se aveva avuto modo di leggere
quella lettera della Torri pubblicata prima del suo articolo, e per
parlare di giornalismo in generale e di tante altre belle cose.
Una volta tanto senza scomodare l’incomodo Travaglio.
I migliori saluti.
Federico Orfei

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  1. laura dice:

    Thursday, 10 July 2008 alle 17:16

    Un po’ di decenza, per favore. Ti prendi un cancro perchè vivi in una zona che magari nemmeno sai é malsana (chiedere a chi vive vicino a radio vaticana, ad esempio, o alle discariche e via così); te lo prendi perchè psicologicamente ti massacrano e ti fanno soffrire, ma con cose serie, non con la pubblicazione o meno di un libro; te lo prendi perchè vivi nel dolore; te lo prendi per un fattore x che fa impazzire quelle cellule
    Ma non ti prendi un cancro perchè scrivi un libro e non ti calcola nessuno, non scherziamo! Allora avremmo una strage, in Italia e nel mondo
    Mi urta questo modo di trattare le cose, e se è vero, come é vero, che quel giornalista nelle risposte a Lorenzetto è stato un cafone, lo é altrettanto che quello che ho letto, sioa da parte dell’uno che dell’altro, nulla ha a che fare con il serio giornalismo
    che la signora muova accuse anche infondate circa la sua malattia, ci sta, che vengano rilanciate morbosamente no. Fa schifo

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