Farina jr: "Solo in Italia esiste un'iscrizione per poter comunicare"

Thursday, 17 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Con questo articolo inizia la collaborazione di Tommaso Farina su questo blog

di Tommaso Farina

Allora: diciamo che l’intervista di Renato Farina a Ottaviano Del Turco non è stato un vero e proprio scoop, ma il racconto di  un incontro con un carcerato per le prerogative-doveri dei parlamentari. Se un parlamentare sa anche scrivere, può essere solo di sostegno alla comunicazione della sua esperienza.

In ogni caso, solo in Italia qualcuno può pensare che occorra essere iscritti a qualcosa per comunicare su etere e su carta. L’unico precedente, credo, era l’Urss. Altrove, gli scoop (e anche i non scoop) si fanno e basta.

Detto questo, da giornalista professionista (ancora iscritto all’albo pubblicisti perché dopo il mio esame romano di gennaio non mi sono ancora recato negli uffici per espletare le pratiche statutarie e pecuniarie necessarie per l’iscrizione al Registro Professionisti, che Iddio mi perdoni)spero solo di riuscire a trovare argomenti e notizie comparabili a quelle che Renato Farina riesce a dare anche senza il tesserino.

Puoi lasciare un commento, oppure pubblicare un link sul tuo sito.

Nessun commento presente per “Farina jr: "Solo in Italia esiste un'iscrizione per poter comunicare"”

  1. DeanKeaton dice:

    Thursday, 17 July 2008 alle 21:05

    Tommaso ha ragione.
    Non è un tesserino che fa il giornalista.
    E nemmeno l’uomo.
    L’articolo di oggi, in alcune sue parti, mi ha umanamente commosso.
    E’ evidente la differenza tra chi ha accompagnato Giovanni Paolo II in numerosi viaggi e chi invece ha speso il proprio tempo inseguendo i manettari.

    Saluti

  2. Tommaso Farina dice:

    Thursday, 17 July 2008 alle 21:08

    Grazie, riferirò.

  3. tequilero dice:

    Thursday, 17 July 2008 alle 22:00

    Concordo con Tommaso Farina e DeanKeaton.
    Sono anche io iscritto ad un Ordine Professionale e mi sto ancora chiedendo a cosa serve.
    Saluti.

  4. AntonellaP dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 13:48

    Ma Tommaso Farina è il figlio di Renato? Se sì, mai che i figli facciano un mestiere diverso dai padri, vero? Se no, mi scuso anticipatamente.

    si è il figlio di Renato

  5. marco dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 14:34

    …a parte il tesserino, ma Renato Farina non era quel Farina a libro paga dei nostri servizi?

  6. Fabrizio dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 16:13

    L’Italia è forse l’unico Paese in cui viene sputtanato chi aiuta i Servizi di Sicurezza. Altrove, è un patriota. E poi, quanti altri giornalisti, negli anni della Repubblica, hanno “servito” i Servizi, magari in cambio di informazioni per inchieste giornalistiche, nessuno lo dice.

  7. marco dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 19:00

    ..caro Fabrizio, forse fai un pò di confusione sul termine patriota ( chi ama la patria e lo dimostra, spec. lottando e soffrendo per essa – N. Zingarelli), e non penso si possa applicare al nostro: http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Farina

  8. tequilero dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 21:27

    Fabrizio potresti avere ragione, ma non credi che esistano deille professioni che sono incompatibili con il ruolo di informatore dei servizi segreti?
    Posso anche arrivare a chiedermi in un momento particolare “cosa posso fare per il mio paese? in che modo posso rendermi utile?”
    Ebbene se sono un giornalista, la risposta dovrebbe essere “faccio bene il mio lavoro, informando i cittadini e facendo inchieste”.
    Non voglio far riferimento al caso particolare, mi piacerebbe discuterne, se possibile, a livello generale.
    Saluti.

  9. Fabrizio dice:

    Friday, 18 July 2008 alle 23:44

    Se Marco non usasse solo lo Zingarelli e se la parola patriota non fosse incardinabile solo come un lemma…

  10. DeanKeaton dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 00:29

    Caro Marco,
    se pure Renato Farina avesse commesso degli errori che potremmo definire “eticamente professionali”, questi sarebbero ampiamente bilanciati proprio da quel patriottismo, da quell’amore per le nostre tradizioni storiche, culturali e religiose di cui, mi permetta, definizioni enciclopediche e wikipediane a parte, lei pare proprio non capire un cazzo.

    Stia bene

  11. marco dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 09:24

    Carissimo DeanKeaton, mi dispiace della sua acredine, probabilmente le è stato toccato un nervo dolente, e mi scusi se scendo al suo livello e le dico che Lei non ha capito un cazzo: errori professionali? Betulla, pagato dal Sismi, ha scritto articoli faziosi e falsi sul Presidente del Consiglio in carica. Patriota? è stato pagato! come tutta la solita monnezza italiana lo ha fatto per i soldi! Io sono patriota e per certo se sarà il momento di chiedersi, come dice Tequilero, “cosa posso fare per il mio paese?” non sarò pagato da nessuno!

  12. tequilero dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 09:32

    E se qualcuno scrivesse articoli e libri, perchè spinto dall’amore per la giustizia, l’onestà, il rispetto per la legalità e l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, perchè ritiene che chi governa la cosa pubblica dovrebbe esere trasparente, i suoi eventuali errori od omissioni sarebbero comunque bilanciati?

  13. marco dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 10:58

    ….Tequilero, capisco la sua domanda. Io penso che tutti possono sbagliare: un errore di valutazione, un momento d’impeto, una giornata storta. Ma Betulla pare iscritto sul libro paga (… di una parte del sismi? visto come vanno le cose in Italia!..) dal 1999, e pensare ad un “eventuale errore od omissione” mi pare francamente eccessivo!

  14. DeanKeaton dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 13:44

    Caro Marco,
    se lei sia o meno un patriota lo lasci decidere agli altri, se mai ce ne sarà l’occasione. E per citare nuovamente Renato Farina, io riconosco il patriottismo all’Oriana Fallaci, non certo quello alla Carlo Giuliani.

    Nel frattempo cerchi di capire che c’è un mondo oltre Wikipedia. Provi ad esplorarlo, se le riesce, e torni un po’ più informato.
    In caso contrario le darò l’indirizzo web del blog di un comico genovese dove la sua demagogia riceverà applausi a scena aperta.

    ps: Tequilero. Se mai mi capitasse di cogliere nelle parole di Travaglio una tensione verso i valori da lei indicati mi riterrei pronto per un ricovero coatto. E gli errori e le omissioni di questo giornalista sono per me un’aggravante, in quanto non li ritengo frutto di disattenzione o disinformazione, ma scientemente commessi.

    Saluti

  15. tequilero dice:

    Saturday, 19 July 2008 alle 14:37

    Caro DeanKeaton,
    il mio in ogni caso voleva essere un discorso generale.
    Lei non coglie quella tensione in Travaglio, magari altri sì.
    Tornando al discorso generale il problema che può nascere, anche volendo essere mossi dai migliori principi, è l’essere utilizzato come strumenti da parte di qualcuno.
    Strumenti da utilizzare per scopi magari ben diversi dai principi ispiratori che ci hanno mosso.
    In particolare questo per chi ha il dovere di fare informazione e rispettare un codice deontologico.
    E tra i suoi principi ispiratori dovrebbe esserci anche quello della verità e dell’indipendenza.
    Vede per me l’amore per le tradizioni storiche, culturali e religiose del nostro paese si può dimostrare anche indagando sul rapimento di un cittadino avvenuto sul territorio italiano.
    Verificando se ci sono state violazioni delle norme italiane, se ci sono state violazioni dei diritti dell’uomo, se vi stata una violazione della nostra sovranità nazionale.
    I principi e le garanzie di cui parlo e su cui alcuni magistrati stavano e stanno indagando, sono principi su cui io non intendo derogare.. mai, perchè differenziano la civiltà dall’inciviltà, la legalità dall’illegalità, la libertà dalla dittatura.
    Si può essere patrioti come intende Lei facendo giornalismo di inchiesta e di denuncia, perchè quello è il mio lavoro e perchè è quello che so fare bene.
    Se sono un giornalista, gli errori e le omissioni, quando sono comessi scientemente, non cambiano di odore a seconda del motivo che mi ha spinto a farli.
    Saluti.

    Per Marco:
    credo di aver risposto anche a Te.
    Ciao

  16. Tommaso Farina dice:

    Monday, 21 July 2008 alle 15:25

    AntonellaP, lei fa il suo mestiere che io faccio il mio.

Inserisci un commento

(attendi che sia approvato dal moderatore per vederlo online)