Arresti Abruzzo. Quando la cautela è eccessiva
Tuesday, 22 July 2008Ieri si è laureato brillantemente in ingegneria il dott. Daniele Quarta. Notizia apparentemente insignificante se l’ing. Quarta non foss’altro che il figlio di Lamberto Quarta (nella foto) uno degli arrestati nell’inchiesta sulla Sanitopoli abruzzese.
Ebbene al bravissimo Daniele (che non conosco ma al quale vanno i complimenti miei e dei miei collaboratori) è stato precluso l’abbraccio del papà al termine della discussione, perché Lamberto è “in stato di detenzione” e nessuno ha pensato a consentirgli la gioia che un padre aspetta da una vita.
Daniele si è laureato con il massimo dei voti alla presenza della madre e degli amici, ma l’abbraccio paterno gli è mancato. Lamberto, che ha già manifestato la sua totale estraneità alle accuse, avrà certamente stretto i denti in quel freddo carcere dove è in stato di “custodia cautelare”, in sostanza è un semplice “accusato”, ma non un condannato che sta lì per espiare una pena.
Ammettiamo per un attimo che su Lamberto Quarta i valenti magistati pescaresi si siano sbagliati. Ammettiamo che venga prosciolto dalle accuse, magari davanti al Gup. E allora chi restituirà a Lamberto e Daniele quegli attimi, quegli abbracci, quella gioia di un giorno indimenticabile diventato – in un solo colpo – dimenticabilissimo? Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.
(gmast)


Carlo Gambino dice:
Tuesday, 22 July 2008 alle 19:45
Adesso che hanno letto il tuo post, Gabriele, i giudici che hanno arrestato quarta non dormiranno più per il senso di colpa. Dio mio, privarlo della gioia dell’avere il proprio figlio laureato. Che pena.
Ma aspetta, si è anche saputo che ieri era il compleanno della nonna di Del Turco. Pensa, ha compiuto 108 anni, e ha seguitato a chiedere “Dov’è Ottaviano? Quando viene a trovarmi? Dov’è il mio nipotino?”
Pensa lo strazio dei parenti. Che bestie, questi giudici.
E non è finita. Craxi, per problemi di leggi sanitarie, non poté portarsi in Tunisia il suo iguana, che si chiamava Filippo (come Filippo Turati, s’intende), sofferse fino all’ultimo per la mancanza del suo adorato animale. E nessuno ebbe il coraggio di dirgli che se l’era venduto Maurizio Raggio per comprarsi una Volvo. Anche in questo caso, che cattivi i giudici a costringere il povero Bettino all’esilio. l’iguana è ancora lì che cerca il suo padrone. Nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che il suo padrone non c’è più, ucciso dai giudici cattivi che gli han fatto la macumba al pancreas aggravandogli il diabete. Sigh.
Carlo Gambino dice:
Tuesday, 22 July 2008 alle 19:48
Ok, ho esagerato. Ma me l’hai offerta su un vassoio d’argento. Chiamami pure Crudelio, d’ora in poi… 🙂
Carlo
marco dice:
Wednesday, 23 July 2008 alle 12:10
Veramente io ero presente alla laurea e devo dire che le tue parole rappresentano la realtà…vorrei far notare che su Quarta Lamberto non c’e assolutamente nulla di concreto e che la laurea di Daniele non si ripeterà.Voi come vi sareste sentiti se fosse macato un vostro genitore in un giorno così importante circondati da altre 5 candidati che uscivano e venivano abbracciati dal padre?io ho visto in quel momento gli occhi di Daniele e vi assicuro che non erano felici…traete voi il dado…