De Benedetti vende L'espresso e Repubblica? Rodolfo De Benedetti: "Nessuna intenzione di cedere", ma non si occuperà più di giornali
Thursday, 31 July 2008Carlo De Benedetti (nella foto) potrebbe cedere presto la parte editoriale del suo gruppo che ha come punte di diamante il quotidiano “La Repubblica” e il settimanale “L’espresso”.
L’Ingegnere vuole riorganizzare la finanziaria Cir, società madre, dividendola in due. Operazione che, secondo indiscrezioni raccolte dal quotidiano on line “Affari Italiani”, prelude a una cessione del gruppo editoriale sollecitata dal figlio Rodolfo, amministratore delegato del gruppo Cir.
“I contrasti fra padre e figlio – scrive Affari Italiani – erano emersi già alcuni mesi fa in occasione della prima trimestrale del gruppo L’Espresso.
Conti che avevano registrato numeri non esaltanti. Fonti riferiscono, che Rodolfo De Benedetti vuole mollare un gruppo editoriale che non riesce a registrare utili, perché fa parte di un settore maturo e che in Borsa ha dimezzato il suo valore in pochi mesi”. Ai primi di aprile il titolo del gruppo L’Espresso valeva oltre 2,7 euro. Ora è scambiato a circa 1,46 euro.
La corazzata editoriale di De Benedetti può contare su 3.400 dipendenti e su attività come il quotidiano “La Repubblica”, il settimanale “L’espresso”, 16 quotidiani locali (gruppo Finegil), tre emittenti nazionali Radio Deejay, Radio Capital e M2O, la rete televisiva nazionale All Music e tanti siti internet, tra cui Kataweb.
AGGIORNAMENTO 1 Milano, 31 lug. (Apcom) – L’Espresso resterà saldamente sotto il controllo della famiglia De Benedetti e non è escluso che in futuro la vecchia Cir, in veste di holding dedicata alle attività media, acquisti anche altri asset editoriali. Questo il messaggio lanciato dall’attuale a.d. di Cir Rodolfo De Benedetti, durante la conference call di presentazione dell’operazione di riorganizzazione societaria che prevede appunto la permanenza delle attività editoriali nell’attuale Cir e il conferimento di quelle industriali (energia, automotive, sanità e finanza) in una nuova Cir.
“Non abbiamo fatto questa operazione per cedere L’Espresso, se avessimo voluto vendere avremmo potuto farlo senza separare gli asset”, ha spiegato l’attuale a.d. di Cir Rodolfo De Benedetti. E per quanto riguarda il futuro, ha aggiunto De Benedetti “non posso escludere che altri asset editoriali entrino a far parte della holding che controllerà le attività media (vecchia Cir ndr), ma per il momento è prematuro parlarne, spetterà al board decidere”.
In conclusione quindi la separazione delle attività editoriali è stata decisa proprio per potersi concentrare appieno nel rilancio di un business, che a livello di settore sta attraversando una fase difficile. L’operazione, ha infatti spiegato De Benedetti “consentirà di focalizzarsi meglio sul business e di fare tutto ciò che è necessario per superare questa fase difficile”.
AGGIORNAMENTO 2Da Il Sole24Ore del 1 agosto
Si dirà che l’editoria non la interessa più. O che il business non è abbastanza redditizio e dunque preoccupante. Non crede? «Non sono ipocrita. La fase congiunturale del mercato editoriale è molto difficile – risponde Rodolfo De Benedetti – È in atto da anni un cambiamento strutturale che deve far riflettere. Non possiamo certo ignorare che il più grande gruppo media del mondo sia oggi, con una capitalizzazione di oltre 100 miliardi di dollari, una internet company come Google. Detto questo, L’Espresso resta uno dei gruppi meglio posizionati in Italia».
Però, sembra che lo abbandonate. «No, è il contrario. Lo separiamo dal resto delle attività, rimanendo però azionisti come lo siamo stati finora. Una maggiore focalizzazione anche societaria potrà solo favorire il business editoriale». Lei, però, non se ne occuperà più, giusto? «Guidare due holding non sarebbe corretto. Io mi occuperò della nuova Cir che avrà sotto di sé tutto il resto delle attività ».
Riproponiamo sotto l’inchiesta in tre puntate di Gabriele Mastellarini sulla trattativa tra il gruppo De Benedetti e l’imprenditore abruzzese della sanità Vincenzo Angelini, gola profonda dell’inchiesta che ha portato all’arresto del Governatore Ottaviano Del Turco.
http://dituttounblog.com/articoli/arresti-abruzzo-il-re-delle-cliniche-e-leditore-di-repubblica
http://dituttounblog.com/articoli/arresti-in-abruzzo-e-dalle-carte-spunto-lingegner-de-benedetti


pc dice:
Thursday, 31 July 2008 alle 17:58
“Rodolfo De Benedetti vuole mollare un gruppo editoriale che non riesce a registrare utili, perché fa parte di un settore maturo”
Non sono d’accordo, la repubblica per esempio, da quando se ne andato Scalfari (tanti anni ormai) ha gradatamente perso in qualità. Notizie irrilevanti, refusi tipografici, sciatteria lessicale in molti articoli.
Probabilmente a repubblica mancano i maestri (o se ci sono non insegnano piu’) e abbondano, penso, i manager alla Luciani.
http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=18978