SuperTonino
Thursday, 31 July 2008Faccio zapping. Arrivo su un qualche tg nazionale. Pastone politico sul caso di Eluana Englaro. Ormai vige la legge non scritta che se intervisti un onorevole devi sentire anche gli altri di tutto l’arco costituzionale. E chi spunta? Proprio lui: Tonino Di Pietro, il leader del partito ad personam, l’Italia dei Valori. Un raggruppamento che non si capisce da che parte stia: scaricato a sinistra dai rifondaroli, bocciato dal centrosinistra del Partito Democratico (con il quale si era apparentato per le elezioni), ideali di destra (non si dimentichi che Tonino e’ ex poliziotto), a tratti qualunquista e vicino alle posizioni di Beppe Grillo, allo stesso tempo giustizialista e votato da Marco Travaglio (al quale Tonino-acchiappavoti aveva chiesto di candidarsi ma il giornalista gli ha dato il 2 di picche). Lo stesso Travaglio che, da qualche tempo, detta involontariamente l’agenda politica dell’Idv. Tonino, cervello fino, ha capito che i temi toccati dal noto giornalista-opinionista torinese “attirano” e lui ci si tuffa a pesce.
Ma l’Idv e’ anche il partito di quel Leoluca Orlando inventore del movimento sicilianista “La Rete” e in predicato di diventare presidente della Commissione di Vigilanza Rai (ma nessuno lo vuole). L’Idv, partito zeppo di voltagabbana, di trasmigratori. Come dimenticare Sergio De Gregorio, eletto al fianco di Di Pietro e poi finito alla corte di Slvio Berlusconi (con relativo finanziamento da Forza Italia al movimento esterofilo di De Gregorio)? E Federica Rossi Gasparrini, simbolo della “Casta”, adeguatamente “celebrata” nell’omonimo bestseller di Rizzo e Stella?
E diciamolo pure, come dimenticare Tonino Di Pietro? Il magistrato inventore di Mani Pulite che, davanti alle telecamere, si tolse la toga per poi mettersi in politica. Il Pm del “Lui e Lucibello mi hanno sbancato, anzi sbiancato, no sbancato”. Poi il Tonino ministro delle Infrastrutture, il Tonino uomo partito che va ossequioso al Quirinale da Napolitano per far cadere il Governo Prodi sfiduciato da Mastella. E’ lo stesso Tonino capopopolo che sale sul palco di Piazza Navona, quando – insieme agli amici di Micromega -lancia il “No Cav. day”, con ospiti d’onore Beppe Grillo, Marco Travaglio e Sabina Guzzanti. Tonino Di Pietro, sposato, divorziato, risposato con figli di primo e secondo letto (il primogenito Cristiano e’ gia’ uomo politico dell’Italia dei Valori in Molise) che si fa beccare da “Chi” mentre slinguazza un’avvenente signora che definira’ un’amica e poi se la prende con Berlusconi perche’ “si tratta di una chiara imboscata”. Tonino da Montenero di Bisaccia che sale sul trattore e va a mietere il grano.
Ed eccolo SuperTonino rilasciare l’intervistina-etica sulla povera Eluana. Non e’ riuscito a farne a meno. In fondo, questa gli mancava.


DeanKeaton dice:
Thursday, 31 July 2008 alle 22:11
Sempre a proposito dell’On. Di Pietro e di suo figlio Cristiano è da rileggere questo geniale articolo di Massimo Gramellini apparso su “La Stampa” il 15 Marzo 2007 intitolato “Parentopoli”.
Ci sarebbe da ridere se non fosse tutto vero.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=250&ID_sezione=56&sezione=
Saluti
Daniele dice:
Thursday, 31 July 2008 alle 23:21
Guardi Mastellarini,
Di Pietro ha per la politica un fiuto pari… pari… non mi viene nessun paragone perché nessun essere ha così poco fiuto per qualcosa come Di Pietro per la politica. Riesce sempre a dire la cosa sbagliata al momento giusto (per i suoi avversari); è entrato in politica nel momento peggiore che potesse scegliere, dopo che i suoi avversari avevano già iniziato l’opera di delegittimazione nei suoi confronti; accoglie nel suo partito personcine per bene tipo De Gregorio; controlla tale partito come neanche Mussolini controllava il partito fascista (a tal proposito leggetevi cosa dice Elio Veltri http://www.democrazialegalita.it/elio/elio_bazzecola_DiPietro_gran_consiglio=06aprile2008.htm
…) e non si è fatto neanche mancare il flirt estivo dopo aver dato del magnaccia a Berlusconi.
Non so però se sia corretto dire che sia “l’inventore di Mani Pulite”, detto così sembra che si sia inventato un qualcosa che non esiste.
Mastellaroni dice:
Friday, 1 August 2008 alle 00:16
Di Pietro in mezzo a tutti i politici mi sembra il meno-peggio. Avra’ le sue contraddizioni e avra’ fatto i suoi errori piu’ o meno grandi, ma e’ quello che e’ piu disponibile verso i cittadini. Mi domandavo poi se e’ vero che slinguazzava con questa ragazza, non e’ che e’ stata qualcosa di montato ad arte? Dalle foto che ho visto non mi sembra sia chiaro stesse baciandosi sulle labbra. Non puo’ essere stato immortalato mentre si baciava sulle guance in un momento in cui le labbra sono molto vicine? Per essere sicuri bisognerebbe avere delle foto piu’ nitide e precise sul fatto. Ad ogni modo non mi sembra poi un gran problema questa faccenda. Avere un amante e’ relativamente grave, il problema e’ che il “magnaccia” a differenza di Tonino le ragazze le piazzava a destra e manca in cambio di favori, fino al voler corrompere senatori per far cadere un governo.
rob dice:
Friday, 1 August 2008 alle 09:33
di pietro, tra le tante degenerazioni cvhe affliggono la nostra democrazia, costituisce quella in assoluto quella più oscena. dopo aver giurato che mai e poi mai sarebbe entrato in politica (allora evocava il trattore rosso alla stregua di un cincinnato non, come oggi, di un mussolini trebbiatore) prima si fa nominare ministro da quel prodi che, nel 1993, aveva strigliato ben bene poi, dopo essere stato raggiunto dall’inchiesta di la spezia, chiede e ottiene da d’alema il seggio blindato del mugello proprio per ottenere quell’immunità parlamentare (che, per l’arresto, ancora esiste) contro cui era solito tuonare. sulle sue assoluzioni (o meglio, archiviazioni) é meglio stendere un velo pietoso. qualsiasi operatore del diritto sa che, con quelle fonti di prova, chiunque sarebbe andato a giudizio e, verosimilmente, ne sarebbe stato travolto. lui no. realpolitik giudiziaria. comunque l’unica sentenza penale che lo riguarda (quella di brescia in cui era parte lesa, nel processo in cui si avvalse della facoltà di non rispondere) lo tratteggia in maniera impietosa. aveva mentito sulla mercedes (acuqisita a gratis da gorrini e rivenduta – pensa il barbone! – al suo avvocato per oltre 40 ml.ni), mentito sui prestiti, mentito sui rapporti con la maa. insomma una sentenza che ha raggiunto lo stato di cosa giudicata, lo certifica bugiardo matricolato. ed, in effetti, il nostro é capace di mentire su qualsiasi cosa. la famosa operazione anto.cri (casa di proprietà affittata all’idv a carico dei contributi elettorali) prima ha negato poi, davanti all’evidenza, ha impapocchiato delle scuse per la…. “disattenzione” (intanto l’immobile é sembre locato dal parito). tuona contro il finanziamento ai giornali poi fa assumere la figlia dall’house organ. quella non ci va mai ma quando si tratta di sostenere l’esame di giornalista il papino striglia ben bene la direttrice perchè le dia l’attestato (mendace) di avvenuta pratica. ma la direttrice resiste e denuncia la cosa. di pietro, ovviamente, nega. bugiardo, per l’appunto.. l’elenco sarebbe lungo.. un fatto é certo; se c’é uno che incarna le peggiori furbizie e ipocrisie italiche quello é di pietro. non per nulla ha un certo seguito.
Daniele dice:
Friday, 1 August 2008 alle 11:06
rob, bella storiella. La prossima volta provi ad indicare qualche fonte. Io non avrei difficoltá a crederle sulla parola, ma poi mi vedrei costretto a credere sulla parola anche a chi fa lo stesso genere di accuse ed insinua lo stesso tipo di sospetti su Berlusconi e compagnia.
Saluti
Stefano Sacrimoni dice:
Friday, 1 August 2008 alle 11:27
1-L’IDV dall’inizio della legislatura si è dimostrato l’unico movimento politico contro la casta di cui fa parte, contro le vergogne arcoriane e dalla parte dei cittadini, battagliando in parlamento per la pluralità dell’informazione e per difendere l’articolo 3 della costituzione che il lodo Alfano pone in uno stato di ibernazione. Da che parte stia l’IDV nell’emiciclo credi sia così importante per un cittadino consapevole del degrado dei partiti?
2-Scaricato dai rifondaroli? Quando mai era stato “caricato” dall’estrema sinistra?
3-Bocciato dal partito democratico? Già, bella mossa. Infatti da recente sondaggio fra i cittadini il consenso verso l’IDV rispetto all’ultima tornata elettorale di aprile è quasi raddoppiato proprio a discapito del PD.
4-Ideali di destra per Tonino? Ah è vero; un ex poliziotto deve per forza avere qualche nervo fascistello. Crede davvero si debba essere di destra o di sinistra in questi anni di largo e palese inciucio? Non è sufficiente sedere in parlamento e avere una propria identità, un nome e un cognome, per amministrare la cosa pubblica?
5-Qualunquista e giustizialista? Perché non decidiamo di comune accordo di interdire l’uso di certi vocaboli in politica visto che non si sa nemmeno cosa vogliano dire? Propongo di abolire anche “demagogia” “capopopolo” “arruffapiazze” “populismo”. Paroloni che riempiono la bocca di chi non sa che cosa dire, di chi scarseggia di argomentazioni. Come il riso sulla bocca degli stolti. Un po’ come la sua invettiva contro Di Pietro, scialba e ingiustificata.
6-Tonino riceve il 2 di picche da Travaglio. Falso. La proposta è avvenuta solo nei suoi sogni (o incubi) più inconfessabili. Travaglio come il suo mentore Montanelli, trova inconciliabile la sua professione di giornalista (cane da guardia del potere) con quella di politico (il potere). La proposta è stata fatta a De Magistris che, garbatamente, l’ha declinata. (Ma capisco il suo lapsus calami freudiano Mastellarini: scrivere un post senza nominare il suo alter ego capace, le risulta ancora difficoltoso, nonostante i buoni propositi dichiarati di seppellire l’ascia).
7-Che Travaglio detti l’agenda politica dell’IDV (pur se involontariamente) lei me lo deve dimostrare con qualche esempio. Soprattutto visto che la realtà vuole che sia invece Travaglio a riprendere i temi trattati in parlamento dall’opposizione dipietrista.
8-Leoluca Orlando non lo vuole nessuno? Falso. Va detto innanzitutto che per accordi politici la presidenza della Commissione di Vigilanza spetta a una persona scelta dall’opposizione (vedi Lucia Annunziata durante il Berlusconi bis). Orlando è appoggiato da tutta l’opposizione, ma finora la maggioranza ha fatto mancare il numero legale perché sia eletto. Aggiungo una postilla molto personale in forma interrogativa. Perché una persona che annovera nel suo passato forti battaglie antimafia, al punto da accusare financo Falcone di tenere qualche carta scomoda nascosta, dovrebbe risultare tanto indigesto a questa maggioranza che lei chiama “nessuno”? Forse perché tra le sue file ci sono individui dal torbido passato e sospettati di collusione? Mah…
9-Partito zeppo di voltagabbana? Mi trovi un partito senza voltagabbana Mastellarini. E poi il suo “zeppo” stranamente si limita a due nomi (di cui le do pienamente ragione a denigrarli fra l’altro). E “tutti” gli altri? Mi erudisca la prego.
10-Di Pietro non ha inventato Mani Pulite. E se anche fosse ben venga la medicina (pool Mani Pulite) contro la metastasi (la Tangentopoli delle tresche politico-imprenditoriali).
11-Di Pietro non si è tolto la toga per entrare in politica, infatti lo farà solo 2 anni più tardi. Si tolse la toga davanti alle telecamere come gesto simbolico, per far capire alla cittadinanza come le pressioni nei suoi confronti fossero divenute intollerabili. (Svariate accuse nei suoi confronti che poi ebbero seguito nei processi di Brescia a suo carico, peraltro concluse tutte con archiviazioni e assoluzioni; fughe di notizie circa l’avviso di garanzia per Berlusconi)
12-Ossequioso al Quirinale per far cadere il governo Prodi?? Mastellarini, detta così è una vigliaccata bella e buona. Sappiamo tutti perché è caduto il governo Prodi.
13 e concludo-La sua caduta di stile e di concetto nel finale del post è degno di un “giornalista” di Studio Aperto. Mai si dovrebbe metter voce nella vita privata altrui. Soprattutto visto il dolore che può scaturire dalla fine di un matrimonio. Per la famiglia. Per i figli. Purtroppo alcune unioni finiscono, alcune per motivi futili, altre per serie difficoltà di cui solo moglie e marito devono conoscerne i termini. Il suo riferimento ad una sventura familiare di Di Pietro per screditarne la possibilità di metter becco nelle questioni come quelle di Eluana è qualcosa di talmente deprecabile che dalla sua onestà intellettuale dimostrata finora non mi sarei aspettato. La questione di Eluana non è etica (altra bella parola insieme a “morale”), è politica pura. Benvenga un redivivo Cincinnato in politica che oltre a ciarlare sappia anche sporcarsi le mani coi lavori più umili, così come ha già fatto in gioventù fra l’altro.
Salute
Caro Sacrimoni, hai fatto 13! Proverò a rispondere punto per punto
1) L’Idv si è messa contro la casta ma, sotto sotto, è sempre a caccia di poltrone (vedi il caso Orlando o l’assessore abruzzese strappato a forza e poi ritirato dopo gli arresti)
2) Ricordo Di Pietro a braccetto con pecoraro, bertinotti e c, prima delle elezioni prodiane. Tutti sul palco, uno stesso programma, un’enorme delusione
3) Il Pd l’ha scaricato, i sondaggi nn mi interessano tanto so tutti taroccati
4) D’accordo con lei sulla necessità di pulizia, ma Di Pietro è di destra lo si vede lontano un miglio
5) La mia invettiva non è scialba e ingiustificata. E’ reale. Grillo è il simbolo del qualunquismo (Scalfari l’ha scritto più volte)
6) Travaglio ha pubblicamente dichiarato che Di Pietro, un’infinità di volte, gli ha proposto una candidatura e lui ha declinato. Faccia una ricerca e vedrà
7) Basta leggere gli articoli di Travaglio L’unità e il giorno dopo ritrovare le stesse parole dette da Dipietro da qualche parte e verificare l’unità di intenti (o forse il plagio)
8) Sulla nomina di Orlando son pieni i giornali. Stanno traccheggiando per scaricarlo
9) Questa è una triste piaga. I voltagabbana sono ovunque, ha ragione, ma anche nell’Idv (c’è l’altro esempio di di stanislao, assessore abruzzese già ds, pd, udeur, idv)
10) Di pietro è il simbolo di Mani pUlite
11) Un magistrato che subisce pressioni non si toglie la toga, va avanti e denuncia, ma resta al suo posto. Almeno così penso io
12) Si riveda i filmati di Di Pietro nella sala stampa del Quirinale alle consultazioni…vedrà che riderà
13) Se per lei la questione di Eluana è politica, beh, allora che parlino tutti. Per me è un problema etico e personale e i politici dovrebbero starne alla larga.
Spero di esser stato esauriente.
gmast
Daniele dice:
Friday, 1 August 2008 alle 11:35
Stefano Sacrimoni,
va bene la difesa di Di Pietro, ma non mi scada nell’insulto, per favore! Non paragoni mai piú Mastellarini o qualsiasi altri GIORNALISTA ad un coso (mi spiace, non ce la faccio a chiamarli giornalisti) di Studio Aperto.
Saluti
Grazie Daniele, ma accettiamo anche le critiche
gm
Daniele dice:
Friday, 1 August 2008 alle 11:49
Paragonarla ad un giornalista di studio aperto non é una critica, é un insulto bello e buono.
Saluti
Stefano Sacrimoni dice:
Friday, 1 August 2008 alle 11:56
per Gmast
La ringrazio per la puntuale risposta. Abbiamo poche convergenze, ma rispetto le sue posizioni.
Io so di sapere alcune cose, lei ne sa altre: la storia (forse) ci illuminerà.
per Daniele
Se Mastellarini con uno scivolone di stile si comporta come un “coso” di Studio Aperto (detto anche Tette&Culi Show), mi sento in dovere di paragonarlo ad un “coso” di Studio Aperto (sappiamo entrambi che Mastellarini è molto altro). Ragioniamo sempre sui termini però: una cosa è la critica e tutt’altra è l’insulto. (e di esempi recenti ne abbiamo, vedi “insulti” a Napolitano di Grillo per aver detto che sonnecchia e non è Pertini)
Daniele dice:
Friday, 1 August 2008 alle 13:16
uffa, ora mi tocca anche precisare quando scherzo! É ovvio che il paragonare Mastellarini ad un “coso” di Studio aperto non é un insulto. L’ho definito in tale maniera solo per sottolineare, in maniera scherzosa, quanto sia ributtante quel telecoso.
La prossima volta, per farvi capire che sto scherzando, alla fine ci metto una faccina, va bene? 🙂
DeanKeaton dice:
Friday, 1 August 2008 alle 13:52
Caro Stefano,
quello che disse il tribunale di Brescia nelle motivazioni della sentenza è che Di Pietro nel maggio del 1994 ebbe colloqui separati con Previti e con Berlusconi ed uno contemporaneamente coi due in occasione della formazione del primo governo del Cavaliere.
Le dimissioni del trebbiatore dalla Magistratura avvennero il 6 dicembre 1994.
Per carità. Nessun reato. Solo che mentre indagava e accusava alcuni uomini politici aveva già in cuor suo l’intenzione di prenderne il posto.
Saluti
Stefano Sacrimoni dice:
Friday, 1 August 2008 alle 14:09
Grazie Daniele per il sostegno lessical-interpretativo. Di alcuni termini come “insulti” si è abusato parecchio per screditare chiunque parli contro il regime da parte degli house-organ dell’allegra brigata della libertà. La campagna mediatica per stravolgere la realtà di qualsiasi cosa accada di scomodo per i servitori del Capo, mi ha trascinato nella foschia al punto da non discernere più a volte il fatto dall’ironia.
giulio contini dice:
Friday, 1 August 2008 alle 15:15
DeanKeaton
ha mai pensato che il posto di ministro potrebbe essere stato offerto a Di Pietro per uno sfruttamento della sua immagine di allora ed anche per togliere dalla magistratura un possibile e forte inquisitore sui propri affari? Non potrebbe essersi verificato che abbia continuato a fare il magistrato e si sia dimesso successivamente perché inquisito (e senza entrare immediadamente dopo in politica)? Mi pare che anche in seguito, mentre ricopriva la carica di ministro dei lavori pubblici, abbia reagito dimettendosi immediatamente appena accusato per una vicenda dalla quale poi è uscito prosciolto. La stessa cosa insomma che fanno tutti i nostri politici nostrani.
O forse sono io che ormai sono troppo vecchio e ricordo male?
DeanKeaton dice:
Friday, 1 August 2008 alle 15:40
Caro Contini,
quello che penso io certamente non posso scriverlo in un blog poichè si sa che l’On. Di Pietro è molto attento alla vita della rete ed io di tasse ne pago fin troppe.
Mi permetta di dirle che in ogni caso non credo alla sua versione. E’ una suo opinione e comonuque la rispetto.
ps: lei se lo immagina cosa sarebbe successo se Berlusconi si fosse dimesso ogni qual volta è stato accusato di qualcosa e il Presidente della Repubblica di turno avesse deciso, per avere un Premier democraticamente eletto, di sciogliere le Camere tutte queste volte? Probabilmente avremmo trascorso più giornate al seggio che al lavoro.
Lo so che siamo una Repubblica parlamentare, ma da quindici anni a questa parte, volenti o nolenti, ci è stato chiesto di votare per un Presidente del Consiglio piuttosto che per l’altro.
Saluti
giulio contini dice:
Friday, 1 August 2008 alle 16:14
Come io rispetto la sua opinione Dean. Io non sono un dipietrista, non mi piace però quando per descrivere una persona si ricordino alcuni episodi della sua vita (dai quali fra l’altro è uscito sempre pulito) ed altri no. Sinceramente Tonino mi piaceva di più come magistrato che come politico, ma se questa è la politica in Italia allora avanti c’è posto, ce ne sono parecchi peggiori di lui.
Per le ripetute elezioni a seguito di eventuali cadute di Berlusconi ho seri dubbi al riguardo e le dico anche quali. La legge stabilisce che debba essere premier il candidato indicato dalla coalizione che ottiene il maggior numero di voti, non che si debba andare a nuove elezioni in caso di sue dimissioni o peggio. Nel caso si verificasse la situazione, il Capo dello Stato è tenuto a dar corso alle consultazioni per accertare eventuali maggioranze parlamentari, a conferire un mandato esplorativo, ecc. Nel caso non vengano riscontrate condizioni per la formazione di un nuovo governo vengono sciolte le camere.
Il bello della attuale situazione politica e della informazione è che ormai siamo addomesticati bene, ci raccontano tante di quelle fesserie ed inesattezze che siamo dimentichi della realtà delle cose. Basta che la TV venga occupata in continuazione da un signore che continua a ripetere di essere stato designato dal popolo a governare che ci dimentichiamo subito di tutto il resto dell’ambaradan. E qual che è peggio, ci sembra ormai anche naturale che sia come ci raccontano, anzi spesso siamo noi stessi che facciamo da cassa di risonanza a tutte le cazzate che assorbiamo dai media. Certe volte mi domando come ha fatto Erich Fromm a percepire così tanti anni fa la trasformazione in tal senso della società, scrivendo “Psicanalisi della società contemporanea”. La società è malata, ed ha anche la febbre altissima.
Per fortuna ce ne sono ancora molti, fra i quali lei, che ricordano di trovarsi ancora in una repubblica parlamentare.
Saluti
DeanKeaton dice:
Friday, 1 August 2008 alle 21:52
Vede Contini.
Il fatto che la nostra sia una Repubblica parlamentare non mi soddisfa. Io sono un presidenzialista. Trovo fortemente antidemocratico che chi ha deciso di votare Berlusconi nel 1994 si sia trovato ad essere governato da tutt’altre persone. E lo stesso vale, sia ben inteso, per chi ha votato Prodi e si è dovuto sorbire D’Alema come Premier. Anche se dall’altra parte, dall’entrata in politica del Cavaliere, si è privilegiata una linea che predica “chiunque ma non lui”.
Anche la Mondaini vestita da Sbirulino. O Rutelli.
ps: che Di Pietro sia sempre uscito penalmente pulito finora è un dato di fatto. E lo stesso vale per Berlusconi. Qualche problemino di carattere etico, però, sarebbe il caso di porselo anche nei confronti del trebbiatore molisano.
Saluti