MARCOTRAVAGLIATO/1. Scrive un articolo sul Gip di Pescara, sbagliando il cognome e alterando un'intervista a Repubblica!

Saturday, 13 September 2008
Pubblicato nella categoria TRAVAGLIO'S

di Gabriele Mastellarini

Tra qualche giorno Marco Travaglio sarà a Pescara con il suo spettacolo teatrale alla modica cifra di euro 25 per la poltrona in prima fila. Sarà, forse, l’occasione per fargli conoscere il Gip del Tribunale pescarese, la dottoressa Maria Michela Di Fine, già Giudice Unico presso il Tribunale di Atri, piccola località in provincia di Teramo. Perché se un giornalista fa un pezzo su una persona, dovrebbe  informarsi…almeno conoscerne il cognome…

E invece Travaglio su L’Unità (il pezzo è riportato sul blog voglioscendere) fa un panegirico sull’ex Governatore abruzzese Del Turco e sul Gip di Pescara, affibbiandole però un nuovo cognome: “De Maria”. E riesce anche a far fare brutta figura al collega (l’ottimo Carlo Bonini di Repubblica), “arricchendo” il suo pezzo di un dettaglio (il cognome del Gip, appunto) che è clamorosamente errato.

Andiamo per ordine. Su l’Unità del 10 settembre 2008 il Marcotravagliato scrive: “Le parole di Ottaviano Del Turco, intervistato da Repubblica, illustrano bene il fenomeno. La legge vigente affida al gip il compito di arrestare gli indagati che minaccino di ripetere il reato, e poi di interrogarli nell’”incidente probatorio” (che ha valore di prova al dibattimento). Ma ciò che vale per tutti i comuni mortali è, per Del Turco, inaccettabile. Infatti ha ricusato il gip, accusandolo di essere “prevenuto” contro di lui. La prova? Il gip ha espresso “giudizi di colpevolezza” nell’ordine di custodia. Oh bella: se il gip fosse convinto della sua innocenza, non l’avrebbe arrestato. (…) Ma Del Turco è speciale: pretende un gip nuovo di pacca, magari convinto della sua innocenza”. Poi Travaglio riporta un passaggio dell’intervista di Del Turco a Bonini di Repubblica: “Il gip De Maria ha sostenuto che il sottoscritto, dopo essersi dimesso da tutto, sarebbe ancora in grado di reiterare il reato e dunque deve continuare a esser privato della libertà” con gli arresti domiciliari. (…)

Come si potrà leggere dalla versione originale dell’articolo di Repubblica il nome De Maria non appare. E’ stato aggiunto da Travaglio in quel virgolettato ripreso da Repubblica, ma nè Del Turco nè tantomeno Bonini chiamano il Gip De Maria, anche perché sanno benissimo che il cognome è Di Fine.

Viva la Maria!

Forza Travaglio!

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  1. enrix dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 11:36

  2. Gianbi dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 13:34

    Potreste pensare di farvi assumere come revisore delle bozze di MT. Ne sarebbe lieto.
    Nel mio lavoro, dove vivo di relazioni tecniche, per quanto posso stare attento, l’errore spesso ci scappa. Capita (almeno a MT ed al sottoscritto).
    Evidentemente esistono persone che non sbagliano mai. Beati voi.

    Hai ragione Grisbi….pardon Gianbi….
    Ciuro che non correggerò più il Marcotravagliato.
    Ciuro! Ciuro! Ciuro!
    gm

    ps. Solo mi spiaceva per il povero Bonini. Il travaglino poteva fargli fare una brutta figura con le sue alterazioni sospette…meglio precisare…
    lo ciuro

  3. Gianbi dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 15:51

    Mah.
    Io puntualizzo che tutti possiamo sbagliare (eccetto alcuni eletti, si intende) e mi vedo una risposta incomprensibile ed ironica.
    Anche il “Ciuro” è già di seconda mano, e trovo poco divertente ributtarlo sul piatto, dopo che d’avanzo lo ha già fatto (tristemente) suo.
    A quando l’analisi logica e grammaticale degli articoli di MT?

  4. Daniele dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 17:06

    Una battuta originale, no?
    Non starà leggendo troppo Travaglio? E’ lui il mago dell’arte del copiaincollare e rimasticare, giusto?

  5. enrix dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 18:46

    Gabriele Mastellarini non è l’unico che fa articoli sui nomi malscritti.

    C’è chi per una sola vocale sbagliata ti fa un articolo sull’Unità:

    “Stavo rileggendo proprio in questi giorni l’intervista del giudice a Marcello Padovani”. Ora, Marcello Padovani non esiste, dunque è altamente improbabile che Falcone gli abbia mai rilasciato un’intervista. Esiste invece Marcelle Padovani, corrispondente del Nouvel Observateur dall’Italia.”

    Indovinate chi è….

    E’ lo stesso che oggi presentava il libro al congresso nazionale dell’Idv? Ho vinto quacche’ cosa?
    gm

  6. enrix dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 21:05

    E come no! Uno sconto del 50% per un week-end per due in un Hotel di certi amici miei…

  7. Gianbi dice:

    Saturday, 13 September 2008 alle 22:36

    MT presenta libri ovunque.
    Io l’ho visto persino in una libreria mondadori, ad Alessandria.
    Perchè non approfittarne all’IDV?
    Mi perdoni Mastellarini, ma se avessero chiamato Lei a presentare “Assalto alla stampa”, come avrebbe risposto? “No, perchè IDV è un giustizialista forcaiolo padre padrone del partito?”
    La vetrina è ottima, i potenziali clienti tanti. Il fatto che MT pensi anche a se stesso, a farsi promozione ed a vendere i suoi libri mi sembra normale ed umano.
    Figuratevi che persino io ho scritto un libro (tecnico). Se mi chiamassero ad un congresso di tecnici a presentarlo, ci andrei di corsa.
    Quale migliore vetrina?
    Dunque, nella fattispecie, che cosa si rimprovera al povero giornalista torinese?

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