Condanna di Marco Travaglio. "S'è scottato con il suo metodo" (by Marco Caruso, il biografo non autorizzato)

Thursday, 16 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

di Marco Caruso (biografo non autorizzato di Marco Travaglio)

Premessa necessaria ed ineludibile: alla notizia della condanna in primo grado di Travaglio per diffamazione contro Cesare Previti non ho nè esultato nè stappato bottiglie di spumante.
La sentenza in questione è solo di primo grado e prima di parlare di Travaglio come di un comune pregiudicato sarebbe giusto veder prima confermate le decisioni dei giudici d’Appello e di Cassazione (sebbene come reato, anche nel peggiore dei casi, finirebbe nel tritatutto prima della sospensione condizionale della pena e poi in quello dell’indulto).
Nessun sorriso quindi…

Se non che, una riflessione va fatta. Perchè una morale in tutto questo c’è! Eccome!
Ci sono almeno tre proverbi che mi vengono in mente per descrivere la cosa, ma è paradossalmente più semplice far capire la situazione con le parole più semplici che mi escono dal cuore: se metti una mano sul fuoco alla fine vedrai che ti bruci.

Travaglio s’è infine scottato.

Alcuni lo dicevano già da tempo; poi è arrivato D’Avanzo; ma il cappio se l’era già aggiustato Travaglio stesso: il metodo Travaglio fa acqua da tutte le parti e prima o poi avrebbe condotto il giornalista piemontese ad auto-intrappolarsi.

Per chiarire.
Siccome in molti hanno letto l’articolo pubblicato su L’Espresso nel 2002 e non c’hanno visto niente di diffamatorio, è pur giusto abbozzare una possibile spiegazione.
Ricapitolando: nel pezzo oggetto dell’esame dei giudici romani venivano proposti alcuni stralci di verbali di un colonnello dei ROS, tale Riccio, con cui intenderebbe collegare Forza Italia alle cosche mafiose siciliane.
Nel turbinio di informazioni e virgolettati finiscono in pasto pure Dell’Utri, Taormina e…Previti.

Quand’è che entra in scena l’ex ministro forzista?
All’ultimo secondo.
Travaglio riporta un brandello della testimonianza del colonnello Riccio su presunti incontri (smentiti) tra Dell’Utri, Taormina ed altri durante i quali si sarebbero aggiustate e concordate deposizioni tese a scagionare il braccio destro di Berlusconi.
Scrive Travaglio: “In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti”.
Punto. Chiuso l’articolo. Mandato in stampa. Pubblicato.

Stasera Travaglio è caduto dalle nuvole: che avrò mai fatto di male? lo citato una sola volta e non l’ho nemmeno trattato male al Previti?!
Già, se non fosse che essere il nome con cui si chiosa un intero resoconto di mafioserie varie è ben più di un “non ho fatto niente di male”, ma assomiglia molto ad un’ombra buttata lì per darla in pasto al lettore.
Informazione tendenziosa. Diffamatoria. Non c’è coda di paglia che tenga: si sottintende, si fa immaginare che…e non va affatto bene.

Ora: qui non si discute della statura morale di Previti, ma del “metodo” usato dal nostro Travaglio per raccontare ancora una volta le cose a modo suo.
A dimostrazione di quanto sia straziante il “metodo Travaglio” è cosa buona e giusta riportare i fatti per come stanno.

Questo è ciò che riporta Travaglio della testimonianza di Riccio:
“In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Taormina era presente anche l’onorevole Previti”.
Punto, ripetiamolo…fine del pezzo.
Questo invece è ciò che realmente stava scritto negli appunti del colonnello dei ROS:
“In quell’occasione, come in altre, presso lo studio dell’avv. Teormina era presente anche l’onorevole Previti. Il Previti però era convenuto per altri motivi, legati alla comune attività politica con il Taormina, e non era presente al momento dei discorsi inerenti la posizione giudiziaria di Dell’Utri“.
Sorpresa…Travaglio ha omesso quel qualcosa che poteva letteralmente cambiare il senso di quella sua affermazione.

Dal momento però che per Travaglio metterla o non metterla non cambiava niente perchè tanto secondo lui Previti non ne usciva per niente male, la domanda logica è questa: se non c’era intento di colpire anche Previti, perchè nominarlo e metterlo al centro di una scena pur ritenendolo personaggio defilato?

Caro Travaglio, il tuo Metodo Travaglio ha colpito ancora…
Stavolta…e non è più la prima, a rimetterci sei stato tu.
Ma quando imparerai?
E quand’è che impareranno i suoi peones?

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  1. Diego aka Neclord dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 08:57

    Da “peones” di Travaglio spero di imparare sempre più cose! Da questa vicenda ho tratto insegnamento sul fatto che tutti possono sbagliare ma soprattutto sul fatto che quando raggiungi un livello di professionalità e rilevanza come Marco, ti basta una sbavatura e ti sono tutti addosso come avvoltoi sulle interiora di una carcassa di animale. Mi chiedo incuriosito tra me e me, “ma se tutte queste brave persone che ora delegittimano il lavoro di Marco per una condanna (contro Previti oddio 😐 )usassero la loro indignazione per randellare i politici che ci fottono soldi ogni giorno e distruggono il nostro futuro, non sarebbe una scelta più sensata e magari più produttiva per il nostro paese?”

    Forse resterò senza risposta…
    Saluti

  2. Rienzi dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 09:25

    E’ la prima fase di violenza da parte dei rei verso chi ha il coraggio di accusarli “a viso aperto”… I cattivi rovesciano i ruoli e screditano i buoni… poi verranno le persecuzioni in vista dell’assedio finale (se i buoni restano soli ovviamente)…

  3. dniae dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 16:32

    “ma il previti non era presente al momento della conversazione”…

    …e uscì dalla camera perchè gli altri dovevano parlare di cose importanti…

    per fortuna nello studio di taormina c’erano molte stanze e così potè distrarsi guardando delle riviste di panorama che stanno sempre in bella mostra a dire quando è diffamatorio questo nei confronti di quell’immacolato politico, quanto è imprenditore questo giornalista mentre il facci è così onesto che si querela da solo per poi dire che in realtà è innocente…

    poi finirono allora posò il giornale e rientrò nella stanza…

    nemmeno chiese di cosa stavano parlando e ritornò assieme al taormina a occuparsi di quello che fanno sempre…

    COME PROVA CHE SCAGIONA COMPLETAMENTE PREVITI E LO EsTROMETTE DIREI CHE HA COME NOME ALIBI cioè l’altrove… l’altro luogo che scagiona il soggetto dal movimento dell’azione.

    ma siamo sicuri che taormina nella sua sala d’attesa abbia tutti questi numeri di panorama ??

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