Condanna a Marco Travaglio. Parla lui: "Vista l'entità della pena mi conveniva fare un falso in bilancio. Il Tg1 ha dato la notizia: sono diventato più importante di Dell'Utri"

Wednesday, 15 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

di Nino De Luca per Corriere.it

«Quello che mi offende di più sono i cento euro di multa» dice ridendo Marco Travaglio. E continua con un’altra battuta: «Vista l’entità della pena mi conveniva fare un falso in bilancio». Così il giornalista collaboratore della trasmissione Annozero commenta la sentenza del tribunale di Roma che lo ha condannato a 8 mesi di reclusione e 100 euro di multa per diffamazione ai danni dell’ex ministro della Difesa e parlamentare di Forza Italia Cesare Previti.

Il giudice ha emesso la sentenza in relazione ad un articolo pubblicato dal settimanale «L’Espresso» il 3 ottobre del 2002 dal titolo: «Patto scellerato tra mafia e Forza Italia».

Se l’aspettava Travaglio? Cos’è successo?
«In realtà non me l’aspettavo. Non ho sottomano l’articolo che feci ma ricordo bene. Riportai le dichiarazioni del colonnello Riccio del Ros, il quale a verbale aveva detto alla Procura di Palermo di avere partecipato ad una riunione, credo nello studio dell’avvocato Taormina, nella quale si doveva vedere come sistemare certe faccende che riguardavano Dell’Utri. E disse che quel giorno era presente nello studio anche l’avvocato Cesare Previti. Lo ha testimoniato anche in udienza, ribadendo che Previti non aveva fatto niente di male. Io registrai la cosa ma senza aggiungere nulla. Quindi non ho detto che Previti aveva fatto, quel giorno e in quella circostanza, qualcosa di male. Forse è il pezzo in cui, più che negli altri, mi sono occupato di Previti più di sfuggita. Il pezzo in cui sicuramente l’ho trattato meglio».

Non era preoccupato dunque per quella querela?
«Previti praticamente mi querela ogni volta che lo nomino. Quindi non mi preoccupavo. Ora è riuscito a trovare un giudice che gli ha dato ragione. Io continuo a ritenere di avere riportato semplicemente, da cronista, quello che ha raccontato un testimone oculare. Non sono abituato a parlare di complotti o di toghe azzurre o di sentenze politiche o di persecuzioni. Penso che quando non si condivide una sentenza, e io non la condivido, non si sta a parlarne tanto. La appelleremo e speriamo che in Corte d’Appello sei occhi vedano meglio di due».

Se la pena non fosse stata sospesa paradossalmente avrebbe potuto beneficiare dell’indulto …
«Io mi auguro, dato che è solo un primo grado, che arriverà l’assoluzione. Non voglio essere salvato dall’indulto anche se l’indulto a differenza della prescrizione è irrinunciabile. Credo, almeno… Non vedo perché devo prendere in considerazione l’indulto, al quale tra l’altro non credo. Mi fido della Giustizia. Sono convinto di non aver diffamato nessuno».

I suoi nemici stasera brindano…
«Mah, facciano un po’ quello che vogliono. Si accontentano di poco. Che cosa devo dire? Ho saputo che il Tg1 ha dato la notizia. Sono diventato addirittura più importante di Dell’Utri. Quando condannano Dell’Utri i telegiornali non lo dicono. Quando condannano me lo dicono. Evidentemente mi ritengono più importante di questi signori. D’altra parte come diceva Victor Hugo “C’è gente che pagherebbe per vendersi”».

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  1. Sergio Fornasini dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 23:05

    Classico stile MT, ironico e graffiante, al momento insuperato su questo campo di disinvoltura dissacrante. In tutto quello che dice come al solito omette quanto basta, ha ragione su una sola cosa: che le condanne di Dell’Utri vengono ignorate dai TG

  2. Piero Cauori dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 23:46

    Non solo le condanne di dell’ Utri vengono ignorate dale televisioni del Capo, ma spesso viene ignorata anche l’ esistenza della Mafia e le collusioni con i Politici. Ma guarda tu di Cosa dovremmo occuparci a casa Nostra !

  3. Fabrizio Spinella dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 01:16

    Evidentemente vediamo TG diversi. Di Dell’Utri ci hanno fatto una capa tanta… Quando i lupi e quando gli agnelli…

  4. Mastellaroni dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 01:27

    Se devo essere sincero di solito il TG1 non lo guardo, quindi non so quanto tratti Dell’Utri, ma dubito che l’abbia fatto piu’ di tanto e non credo che abbia mai trattato seriamente questioni riguardati il premier. Sicuramente pero’ la condanna di Travaglio non era cosi’ importante da metterlo in mostra nel TG, questa secondo me e’ stata una vendetta dell’American Riotta…

    Saluti

  5. stardust dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 01:32

    Una capa tanta?!Mah…il mio televisore deve avere un dispositivo di censura preventiva che non ho visto…

  6. rob dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 09:13

    insomma, questa volta travaglio é stato colto con le mani nel sacco in maniera evidente. ha tagliato opportunamente un pezzo di testimonianza (si é sbagliato?… ma per favore!) che modificava radicalmente il senso dell’articolo. é un artificio “controinformativo” tra i più elementari (elidere una parte di realtà che contrasta con l’assunto che si sostiene). tipo il trotzky che scompare dalla foto con lenin nella piazza rossa. una roba proprio agli antipodi del culto per “i fatti”. proprio un bel metodo…

  7. Diego aka Neclord dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 08:49

    Rispetto infinito per uno dei migliori giornalisti che abbia mai leggo. Una condanna per diffamazione contro Previti. Tanto vale dargli la medaglia al valore.

    Informare i cittadini delle malefatte dei politici è qualcosa di così sacrosanto e nobile che non ha prezzo, nemmeno 10 anni di carcere.

    Ce ne fossero di giornalisti che fanno il lavoro di Marco e di Anna Politkovskaja.

    Sorrido nel vedere tante persone pronte a spalare merda su Travaglio appena una sbavatura colpisce il suo lavoro. Forse qualcuno non ha capito chi trae beneficio dal suo lavoro… e questo mi rattrista parecchio.

    Saluti

  8. fulvio bugani dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 20:33

    …per fortuna che ci sono ancora persone attente come Diego aka Neclord!!…
    siamo qui a discutere uno dei pochi grandi giornalisti che ancora vivono in italia per una vicenda assurda a cui noi tutti(..ma per colpa di quello schifo di informazione che abbiamo..)stiamo dando troppa importanza…e poi è solo il primo grado!!
    …non facciamoci lobotomizzare il cervello da tutti quei media di merda gestiti da uno psiconano patetico e ridicolo!!
    i grandi giornalisti fanno sempre la seconda domanda “tosta” come Travaglio sa fare!!
    grande Marco!!
    fulvio

  9. Tommaso Farina dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 21:01

    Questi ultimi due clacchisti sono davvero commoventi nel loro zelo apologetico.

  10. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 21:00

    “Questi ultimi due clacchisti sono davvero commoventi nel loro zelo apologetico.”

    Hai ragione, Tommaso. Meglio preferire coloro che, pagati, fanno l’apologia del Capo Unico E Solo Salvatore Dell’Italia a tutti coloro che, perché hanno ancora un briciolo di ideali (robetta futile come legalità ed altre parolacce oramai misconosciute in questa povera misera Italia) – quindi gratis – difendono l’operato di un giornalista che non fa altro che informare. I primi sono giornalisti liberi e i secondi sono clacchisti.

    Già, come no.

  11. Vito D. dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 22:43

    Il prossimo libro che scriverà per chiarelettere sarà “La scomparsa delle testimonianze”

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