Il parere di Paolo Guzzanti

Monday, 16 June 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

 SE IL MIO ANTAGONISTA SOSTIENE CON FORZA I FATTI A, B e C, IN CUI SBAGLIA LE DATE E CONFONDE DEI RICORDI AUTOBIOGRAFICI, CHE VALORE VOLETE CHE ABBIANO LE SUE INFORMAZIONI SU UN EVENTO ATTUALE CHE RIGUARDA IL CONFLITTO FRA MASTELLARINI E TRAVAGLIO?

QUESTO ARGOMENTO COME SI VEDE NON SI BASA SULLA LOGICA O LA FONDATEZZA DEI TERMINI DEL CONFLITTO DESCRITTO DALL’AVVERSARIO, MA SULLA DISTRUZIONE DELLA CREDIBILITA’ DELLO STESSO.

DOPO DI CHE PALADINA CI INFORMA DI ESSERE FELICE CHE COLUI CHE DALL’ESPRESSO SI E’ PERMESSO DI ATTACCARE IL SUPEREROE (MENTITORE, CODARDO) MARCONIGLIO SIA STATO TRADOTTO IN CEPPI NELLA TORRE DELL’EDITRICE L’ESPRESSO E COLA’ DECAPITATO.

QUESTA ESPRESSIONE DI GIOIA PER L’ASSASSINIO DI CHI OSA DUBITARE E METTERE IN DISCUSSIONE IL CODARDO E MENTITORE MARCONIGLIO (CODARDO E MENTITORE PER MIA ESPERIENZA DIRETTA E DOCUMENTATA, TRASFORMATA IN QUERELA DAVANTI AI MAGISTRATI) E’ UN ASPETTO LEGITTIMO DEL SISTEMA DI VALORI DI PALADINA, CON CUI OVVIAMENTE NON CONCORDO E PER CUI ANZI LIBERAMENTE RABBRIVIDISCO

 DIAMO A CIASCUNO IL SUO: ENRIX HA DOCUMENTATO IN MANIERA INECCEPIBILE I TERMINI DELLA PERSECUZIONE E PUNIZIONE DELL’INCAUTO GIORNALISTA DELL’ESPRESSO, MENTRE TRAVAGLIO RESTA QUEL CAMPIONE DI ETICA CHE TUTTI SAPPIAMO, E SPIACE VEDERE L’AMICO PALADINA PLAUDIRE AD UNA REPRESSIONE CON LICENZIAMENTO DI UN LAVORATORE/GIORNALISTA CHE HA AVUTO IL TORTO DI DOCUMENTARE LA VERITA’.

AUGH, HO DETTO.

Paolo Guzzanti (vicedirettore del Giornale, parlamentare e – ciò che più conta per me, padre di Sabina e Corrado)

GUZZANTI – BEH, NON HA TUTTI I TORTI. NON SONO PIU’ VICEDIRETTORE DEL GIORNALE, POTREI NON ESSERE PIU’ PARLAMENTARE, MA SONO CERTAMENTE IL PAPA’ DI SABINA, CORRADO, CATERINA, LIV, LARS E LIAM. NON ME LA POSSO PRENDERE PER QUESTO: LO SPORT NAZIONALE E’ ATTACCARMI RICORDANDO CHE SONO PADRE DI COTANTA PROLE, OMETTENDO LE POSIZIONI DI SABINA SUL CASO MITROKHIN CHE, QUELLE, E’ MEGLIO FAR FINTA DI NON AVRLE LETTE.

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  1. Giulio dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 13:33

    Facci, Feltri, ora Guzzanti. Il prossimo? Ferrara? Iannuzzi. Comincio a sospettare perchè ti hanno estromesso dall’espresso. Con certe frequantazioni. Ah ma Guzzanti è papà di Corrado e Sabina, giusto. Infatti ha la stessa idea di libertà e democrazia. Mastellarini: vai a nasconderti.
    Previsione: a breve scriverai su qualche fogliaccio di famiglia.

  2. enrix dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 14:06

    Ehi, Giulio, pissi-pissi (cit.), potresti, anche solo sottovoce in un orecchio, sussurrarmi qualcosa di quello che sai dell’idea di libertà e democrazia di Paolo Guzzanti?
    Magari con qualche citazione, se ne conosci.

    Fremo dalla voglia, di sentirmelo spiegare da qualcuno che “sospetta” il perchè dell’estromissione da un settimanale di colui che “osa” citare nel suo blog il pensiero di chi ha idee politiche “diverse”.

  3. Alessandro. dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 14:08

    Gentile Mastellarini, credo che lei sia sulla strada giusta per ottenere finalmente la protezione di qualche “padrino”.
    C’è di che gioire.

  4. Filippo dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 14:18

    Caro Mastellarini, ha tutto il mio appoggio. Ha semplicemente fatto il suo lavoro. Purtroppo molti italiani ignoranti non lo comprendono. Spesso hanno idoli che possono sputargli merda addosso … ma restano sempre loro idoli (e anche in questa storia si vede come parte della popolazione italiana non sia in grado ne di comprendere ne di volere).
    Ha fatto un errore pero’. Scrivere in un giornale di kompagni! Su tante testate giornalistiche degne di nota ha scritto in un giornale letto da kompagni inetti. Questi sono i risultati.
    Su di morale comunque vedra’ che tornera’ a fare il suo lavoro in un giornale piu’ serio.
    Non dia troppo peso alle sciocchezze scritte dai commentatori di questo blog: a pensar bene avranno la 1° elementare. Sono semplicemente ignoranti che non sono in grado di comprendere, ragionando per idoli.

  5. Alessandro dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 14:59

    Ah ecco, mancava il parere illustre……oddio no! Alla conta manca ancora l’editoriale di Emilio Fede……… Comunque, prima di sentir parlare di credibilità, si aspetta che qualcuno risarcisca il Popolo Italiano dei soldi spesi per la Commissione MITROKHIN.
    Dott. Mastellarini, comincio a vederLa come vittima di un gioco che Le è sfuggito di mano.
    Se l’Espresso arrivava a salariarLa 10.000 Euro/mese, come da Lei asserito su questo Blog, vuol dire che qualcosa di buono la sa fare, allora perchè non rimboccarsi le maniche e tentare l’avventura su di un altro lido?
    Il piangersi addosso è molto Italico, ma ” morto un Papa se ne fà sempre un altro”, magari dimostrerebbe, a noi miscredenti la Sua buona fede, e a Lei stesso che non serve ne Travaglio ne altro per diventare un buon giornalista.

  6. Vito D. dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 15:13

    Sembra che sia vietato sfiorare l’integrità morale del dio travaglio. I suoi fans vengono qui a insultare il sacrilego Mastellarini e a chiedergli di andare a lavorare. Mastellarini però lavora da diversi anni pur essendo giovane, piuttosto i fans lavoreranno a loro volta?

  7. Francesco dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 15:34

    Ho molta stima per un giornalista che alla soglia dei trent’anni è riuscito ad arrivare a collaborare con testate di questa caratura, ma credo che in ambito professionale valga il principio di autorità e che i panni vadano lavati a casa propria. Comunque sono quasi sicuro che hai fatto tutta sta caciara non per farti reintegrare dal gruppo l’Epresso,(non credo sarà più possibile), ma per guadagnarti l’attenzione dei gruppi antagonisti, Libero ed il Giornale. Questo rimane però un mio pensiero personalissimo.

  8. Orlando dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 16:00

    Non giustificando assolutamente le offese di Travaglio (che stimo come giornalista), trovo che il fatto di portare supporter palesemente(e risaputamente) anti-travaglio non porti niente di buono alla “causa”.

    Ho letto i suoi interventi e parte della vicenda. Trovo riprovevole che Travaglio abbia reagito tanto male (per gli SMS) ma trovo non probabile che si sia messo di traverso per farla estromettere dall’Espresso.

    Spero che il direttore dell’espresso ritorni sui suoi passi e le ridia ciò per cui si sta battendo. Ma penso sia il caso che la smetta con la campagna “Travaglio mi odia” perché non penso sia quello il punto.

  9. Vito D. dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 19:44

    I soldi spesi per la Mitrokhin sono stati ben spesi: la commissione ha prodotto una serie di documenti importanti che hanno permesso di riscrivere o riaprire molti dei misteri italiani, dalla strage di Bologna, all’attentato al papa, al delitto Moro. Tra l’altro il fascicolo sulla strage di Bologna è stato riaperto proprio grazie alla Mitrokhin. Andate a studiare prima di ripetere a pappagallo quello che avete letto in qualche sito che fa disinformazione. Che ignoranza c’è al mondo.
    PS Ma poi mi chiedo…cosa c’entra citare la commissione Mitrokhin a proposito della vicenda Mastellarini-Espresso-Mr.X?

  10. alessandro dice:

    Monday, 16 June 2008 alle 23:37

    Riscrivere e riaprire misteri che tali continuano ad essere. Posso anche studiarli tutta la vita quegli atti, ma sempre misteri restano, e quella Commissione credo non abbia aggiunto niente di nuovo, e neanche di vecchio. Se poi dobbiamo accettare anche questa bufala, accomodatevi non dovete far altro che farcelo sapere, mi pare che in quest’ultimo mese ne abbiamo accettate parecchie: una in più che cambia?

  11. enrix dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 00:20

    Alessandro, i tuoi son luoghi comuni vergognosi. Proprio il mese scorso sono usciti un paio di articoli all’estero (uno in canada, sul principale settimanale di politica e cultura generale) che contengono le conclusioni sul quadro delle responsabilità dell’attentato al Papa, ed in quegli articoli è scritto a chiare lettere che le prove documentali nuove e definitive sono state rintracciate e ricostruite dalla Commissione Parlamentare Italiana Mitrokhin.
    Io spero che tu e molti altri, caro Alessandro, prenderete coscienza del Truman Show in cui vivete, quello dove una tempesta mediatica criminale vi ha fatto credere che quella commissione è stato solo uno spreco di denaro proprio nel paese dove la Commissione era istituita, mentre all’estero gli si rendeva atto dei meriti storici.
    E poi come puoi dire una stupidaggine del genere, come quella dei “misteri sono e misteri saranno”? Ma ti rendi conto che cosa sarebbe se questo metro di giudizio ipocrita-fatalista e questo metodo di comportamento fossero applicati dagli storici, dai magistrati, dai giornalisti d’inchiesta?
    La commissione Mitrokhin ha provato, reperendo i documenti necessari, che al momento dell’attentato alla stazione di Bologna, propio lì era presente un terrorista tedesco delle Cellule Rivoluzionarie, movimento connesso e coordinato da Carlos, n. 1 del terrorismo dell’epoca che, piccolo particolare, per quell’attentato aveva anche un movente. A seguito delle scoperte della Commissione la Procura di Bologna si è vista obbligata ad aprire un fascicolo, e la settimana scorsa ha interrogato in germania quel terrorista, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Robetta senza importanza, dirai tu, da nulla. Soldi sprecati. certamente sono stati meglio spesi i denari impiegati per pagare Nomisma per il censimento degli asini in Etiopia. Su quelli il tuo travaglio non ha scritto nulla. Chissà perchè.

    Enrico, l’unica cosa seria della Mitrokhin è la storia di Kram a Bologna, il resto è fuffa.
    ciao, gm

  12. Giulio dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 08:14

    enrix
    te lo dico anche ad alta voce, campione. Informati sulle performance del rossobarbuto su Telekom Serbia e Mitrokin. Leggiti i suoi articoli, se ti riesce (scrive facile comunque il Guz)…

  13. Alessandro dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 11:06

    Ok direi che è giunto il momento di fare un passo indietro un pò tutti, per evitare di coinvolgere situazioni che con il problema Mastellarini c’entrano ben poco. Io ho solamente fatto presente, magari senza farmi capire o magari con troppa protervia e me ne scuso di questo, che non accetto dal parlamentare Paolo Guzzanti ne lezioni di etica ne tantomeno di credibilità. La credibilità, quella Commissione da lui presieduta, l’ha persa nel momento in cui sono spuntati fuori personaggi tipo Scaramella, ed anche volendo credere alla buona fede del parlamentare Guzzanti ( tralascio di porre nota sulle intercettazoni telefoniche tra Scaramella e Guzzanti, anche perchè scatenerei un altro inutile vespaio. Ebbene si! Sono di fresca memoria per averle lette su un libro di Travaglio……..ho gia indossato il cilicio punitivo…)come faccio a fidarmi? Perchè dovrei fidarmi? Se le considerazioni della Commissione Mitrokhin sono valide, solo il tempo e la Magistratura potranno dirlo, al momento non posso che rimanere della mia idea ( notare che non ho messo il dito sull’affaire Telekom Serbia….). Bene, detto ciò, credo sia più utile tornare ad affrontare il problema di Gabriele Mastellarini, al di là di chi è stato chi a fare cosa. Il grosso peccato è quello di considerare l’eventuale allontanamento da una testata prestigiosa, come la fine della propria vita professionale. No, caro Gabriele, io di opportunità paragonabili alla tua ne ho perse diverse, a volte per invidia altrui, a volte per errori miei e a volte anche per sentirmi pulito con me stesso. Eppure a 44 anni continuo a vivere, continuo a lottare ogni giorno per mantenere la mia famiglia, faccio una fatica enorme per arrivare a fine mese con il mio stipendio di consulente tecnico ingegneristico, che tradotto, oggi come oggi vale 2400 euro/mese. Grazie al governo Prodi, la società per la quale collaboro, s’e’ giocata commesse infrastrutturali importanti, abbiamo subito anche un ridimensionamento economico nell’ultimo anno…..ma la vita va avanti. Come le scrivevo ieri, anche dopo la rettifica dei suoi emolumenti, le rimane comunque sempre il fatto di aver scritto e firmato per una testata prestigiosa, e questo nessuno glielo può portar via. Il suo valore c’e’, esiste, altrimenti l’avrebbero segata dopo il primo articolo, lo metta a frutto qusto valore, dimostri a se stesso e a noi, che la vita non può fermarsi dopo la prima sconfitta.
    Personalmente, nel mio piccolo, anche se non condivido affatto, nè il modo nè tantomeno ciò che nè è uscito fuori del suo problema con Travaglio, inizierò a seguirla. Il suo articolo che sarebbe dovuto comparire sull’Espresso è interessante,fresco, rientra per me in quello che credo un giornalista debba darmi e dirmi: fatti concreti e verità.
    Felice di aver fatto un passo indietro…..

  14. enrix dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 12:29

    per Enrico: credo ci siano collegamenti tra Bologna e Ustica….
    La comm. Mitrokhin (a detta di chi ci ha lavorato veramente) è stata una mezza porcheria. A proposito, so che Guzzanti si è interessato alla storia dei 100 faldoni di Moro, gli chiedi?
    grazie
    gm
    lascio spazio al tuo commento

    Caro Mastellarini, questa volta non siamo d’accordo.
    A parte il fatto che la vicenda Kram è di una rilevanza tale che soltanto quella basterebbe, ma non si può certamente liquidare l’attività svolta intorno al dossier Mitrokhin soltanto con quella.
    L’argomento è molto vasto e non è questa la sede, ma spero ancora di poterne discutere con te.
    Sono decine e decine gli elementi interessanti che sono emersi dallo studio del dossier e soprattutto da come questo è stato “riportato” in Italia.
    Ti cito due o tre esempi (ma come dico, sono tantissimi).
    Non trovi ad es. che l’essere venuti a sapere, pur dopo la sua morte, che l’On. Anderlini era un agente operativo del KGB (nome in codice: Nemets), sia molto interessante soprattutto alla luce del fatto che era Presidente dell’Archivio disarmo? (Vedi in proposito il Rapporto Impedian numero 70; e l’audizione del colonnello Kolosov, negli atti della Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il “Dossier Mitrokhin” e l’attività d’intelligence italiana. Resoconto stenografico della 30° seduta, martedì 10 giugno 2003, pp. 31-33. Per completezza di informazione si può aggiungere che il Dossier (Impedian 7) cita anche Basso, nome in codice Libero, precisando che per il suo tramite si erano realizzate diverse misure attive sovietiche, fra cui la partecipazione al Tribunale Russel.)

    http://www.dsumbria.it/RESOURCES/CRONACHE%20UMBRE/CronacheUmbre_03.pdf

    E che mi dici, sempre a proposito della deposizione in Commissione di Kolosov, di questo passaggio:

    KOLOSOV. No, non lo conosco. Con i socialisti non abbiamo lavorato molto, perche´ erano vicino ai comunisti; nessun agente era membro del Partito comunista, non abbiamo lavorato con loro. Nel mio periodo abbiamo lavorato con democristiani e fascisti, anzi neofascisti. Gli uomini che abbiamo avuto tra i nostri amici erano deputati del Parlamento, Ministri e cosi` via.”

    Veramente trovi che questa testimonianza sia di nessun valore storico?

    E dei documenti ritrovati negli archivi all’estero riguardanti l’attentato al papa? Possibile che di questa parte dell’inchiesta se ne parli soltanto all’estero? Vuoi i link degli articoli di stampa estera dove la commissione viene citata ed elogiata per questa parte dei suoi lavori?

    E tutti i falsi e le menzogne costruite e fabbricate intorno a questa Commissione, non sono essi stessi un fenomeno di rilevanza storica, di cui tenere conto, nonchè da studiare?

    Perchè Travaglio a distanza di un anno ancora dalle risultanze delle indagini di Scotland Yard, che hanno definitivamente dimostrato che l’avvelenamento al polonio non è avvenuto al sushi bar ma all’Hotel Millenium, e che Scaramella non c’entra nulla, insinua ad annozero e sull’Unità che Scaramella sia coinvolto nell’avvelenamento perchè “smascherato” da Scotland Yard mentre Litvinenko mangiava il pesce al polonio?

    Perchè ancora lo scorso mese di maggio, su un blog molto seguito collegato a quel giornale, il moderatore italo-sovietico De Gondi, pur sapendo benissimo che la testimonianza resa da Litvinenko a Mario Scaramella è una testimonianza VIDEO, fa credere ai lettori dell’Herald Tribune che sia una testimonianza audio, e che la voce di Litvinenko potrebbe essere un’imitazione di Guzzanti? (la cosa farà anche ridere, ma c’è ben poco da ridere. Ecco il testo: “The same goes for the unverifiable assertion attributed to Trofimov that Prodi was their man in Italy, which in Guardian article morphs into a declarative sentence. Coincidently the phrase “Prodi is our man” was suggested by Guzzanti to Scaramella in a taped conversation of 28 January 2006. Guzzanti, who is well known for his uncanny capacity to imitate voices, is apparently also capable of making the dead talk. Because the tapes involved a Senator they could not be used by prosecutors without prior consent by the Senate. The past legislation never freed the tapes of this obligation.” da: http://www.eurotrib.com/story/2008/5/1/103412/6909)

    Potrei andare avanti per decine di pagine, caro Gabriele, con esempi di questo tipo.

    Tu sai che cos’è Kontora, non è vero?

  15. enrix dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 12:37

    Caro Giulio (e caro Alessandro), come puoi intuire dal mio post qui sopra, sulla Commissione Mitrokhin di Paolo Guzzanti sono già abbastanza informato, grazie.
    E soprattutto non mi limito a leggere, ma aziono anche il cervello quando lo faccio.

    Così ad esempio, per passare a Telekom Serbia, leggendo i resoconti di Travaglio ho preferito fare alcune verifiche, così, a naso.

    E così son venute fuori molte cosette interessanti:

    http://www.cielilimpidi.com/?p=228

    Come vedi, non solo leggo, ma anche scrivo, su questi argomenti.

  16. Scirocco dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 13:42

    Lo vedi, Enrix, perché mi son preso la briga di dimostrare da Guzzanti la tua inaffidabilità di giudizio (precisamente riguardo al tuo prossimo)?

    Ma cosa stai a spiegare a costui le cose che hai scritto?

  17. Alessandro dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 13:48

    Scusami Enrix, ma cosa dovrebbe dirmi questa affermazione:
    “KOLOSOV. No, non lo conosco. Con i socialisti non abbiamo lavorato molto, perche´ erano vicino ai comunisti; nessun agente era membro del Partito comunista, non abbiamo lavorato con loro. Nel mio periodo abbiamo lavorato con democristiani e fascisti, anzi neofascisti. Gli uomini che abbiamo avuto tra i nostri amici erano deputati del Parlamento, Ministri e cosi` via.”
    Quale valore storico dovrei attribuirgli? Non lo capisco? Non ci sono nomi, non ci sono date, non ci sono fatti, cosa dovrebbe dirmi? E cosi anche le altre. Allo stesso tempo mi chiedo se ci fosse stato dell’arrosto assieme al fumo dovevamo aspettare le pubblicazioni Canadesi per venirlo a sapere? Cos’e’ il primo caso di censura giornalistica a 360°? Io non volevo arrivare a Telekom Serbia, ma credo sia innegabile la figura di scarsissimo profilo di Igor Marini, alla pari di Manlio Scaramella. Non vorrei andare oltre perchè trovo stucchevole proseguire la discussione in questi termini, mentre sarei ben felice di proseguirla su basi di un confronto di idee ( o ideali forse?). Ho avuto la fortuna/sfortuna di aver vissuto nell’età della ragione tutti gli scandali terroristici e non dagli anni 70 ad oggi, leggendo, informandomi e facendomene delle idee, idee che sarei ben felice di confrontare anche con te Enrix.
    Sono convinto che, questi giorni passati su questo blog, siano stati utili per avviare dei confronti civili, interessantissimi soprattutto per le opinioni completamente divergenti tra noi.

  18. enrix dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 16:29

    Scusa Gabriele se prendo un po’ di spazio per questo leggero OT, ma gli stimoli di Alessandro sono interessanti.

    Nella sua testimonianza, di fronte alla Commissione, il Colonnello Kolosov afferma essere operativi del KGB elementi del neofascismo durante la prima repubblica. Ma come fai a non capire il valore storico di quest’affermazione, fatta da un dirigente di quel servizio? Naturalmente è solo un piccolo esempio. Ma di grande significato.
    Tu forse non hai idea del putiferio che ha creato in certe nazioni occidentali la scoperta che elementi dello spionaggio sovietico si nascondevano all’interno delle forze politiche conservatrici o ultraconservatrici. Qui da noi non solo l’effetto di certe informazioni acquisite è stato nullo, ma si è messa in moto una macchina mediatica per cancellarne persino l’esistenza e la memoria, di queste scoperte.
    La bufala della Mitrokhin, Scaramella il falso professore, e così via.
    Una campagna mediatica studiata ed orchestrata a tavolino.
    Vatti a leggere gli articoli di Gatti sul Sole24ore (non sull’Unità, ho detto ilSole) sulla biografia di Scaramella e poi confrontali con questi articoli e coi documenti allegati:

    http://www.cielilimpidi.com/?p=245

    e soprattutto:

    http://www.cielilimpidi.com/?p=321

    Confrontali, leggi tutto attentamente, e poi poniti delle domande. Usa il tuo cervello, non quello degli altri.

    Igor Marini e Mario Scaramella sono due figure fra le quali non c’è assolutamente nessuna attinenza.
    Scaramella ha avuto un incarico di consulenza dalla commissione per 1.200 euro al mese lordi, che non ha prodotto alcun risultato, perchè la Commissione ha chiuso senza che il lavoro di Scaramella fosse attinente agli atti risultanti nemmeno per una riga.
    Siamo venuti a conoscenza della sua esistenza a causa di un’operazione congenata ad hoc, mesi e mesi dopo la chiusura della Commissione.
    Tutto quello che è stato scritto su Scaramella per sputtanarlo, è documentalmente falso. La pagina principale di questa falsificazione, è il famoso “dossier” su Prodi rintracciato nel suo PC, che altro non era che un file word composto da 18 pagine di copia-incolla privi di qualsiasi rilevanza e fondatezza ed inviati a Scaramella da E. Limarev via internet, e quindi residenti nella sua posta come allegato. Una vera e propria polpetta avvelenata, innestata nel PC di Scaramella caso mai la Digos passasse di lì a poco e ce la trovasse. Trovi accettabile venire a conoscenza che questo Limarev, cioè il compositore del “dossier” è stato il principale informatore, a pagamento, proprio dei giornalisti che hanno stilato l’articolo “così fabbricavano i dossier su Prodi”?
    Ecco qui, tutto spiegato e documentato:

    http://www.cielilimpidi.com/?p=194

    Igor Marini non era il consulente di nessuno, era già in galera quando ha cominciato a parlare dell’affare TS, ha testimoniato sua sponte di fronte ai magistrati, dichiarando di avere documenti probatori delle tangenti a Prodi & C., riposti in Svizzera, che invece non c’erano. Non c’era nessun documento.
    E’ una storia che ho già ripetuto infinite volte. Le motivazioni per cui uno dichiara di avere documenti che invece non ha, possono essere soltanto due: 1) I documenti c’erano ma sono scomparsi e lui non poteva saperlo (stendiamo un pietoso velo però, su questa) 2)Lui sapeva benissimo che i documenti non c’erano.
    Anche qui si tratta di ragionare col proprio cervello.
    La versione giusta, ovviamente, sarà la seconda. Ma a questo punto scusa tanto, ma ciò che ne consegue è grottesco. Vale a dire tutti sono convinti che il motivo per cui uno sostiene di avere documenti che non ha, sia solo quello di calunniare e diffamare. Ma questo non sta in piedi, perchè chi vuole veramente calunniare e diffamare, non può non sapere che una sola che sopravvive al massimo per un paio di mesi, produce poi l’effetto contrario, rendendo eroi ingiustamente diffamati le vittime della calunnia. E qui così è stato. La lingua di Igor Marini è entrata in azione dopo un anno circa dall’istituzione della Commissione, e ne ha turbato profondamente i lavori.

    Marini ha decine di accuse di calunnia sul capo, ma non appena smascherata la sua sola, è stato rilasciato e persino con il permesso di espatriare, e a distanza di cinque anni non è ancora iniziato il dibattimento per condannarlo dei reati per cui tra l’altro c’è la flagranza.
    Domandati perchè. Domandati.
    Domandati perchè Scaramella è stato tenuto imprigionato per un anno ed obbligato a patteggiare per una calunnia ad un clandestino ucraino dei servizi segreti dell’est, pena il rimanere agli arresti (ed ora ha una seconda richiesta di arresto per reati ridicoli, risibili e solo presunti risalenti a sei anni fa), mentre Marini con decine di calunnie a ministri e primi ministri è ancora ben lungi dall’essere condannato. E, vuoi saperlo?…nella stessa sezione di tribunale di Roma che si è occupata di Scaramella.

    E comunque Guzzanti con telekom Serbia e Marini non c’entra assolutamente nulla.

    Amcora, dal mio articolo “penne sporche”:

    “Si direbbe quasi che costui, invece che perseguito, sia stato premiato, se si pone a confronto il suo destino giudiziario con quello di un altro ben noto “calunniatore” (e non di Ministri della Repubblica Italiana, ma di una spia ucraina clandestina), Mario Scaramella.

    In contrapposizione al pensiero di Travaglio sulla vicenda Telekom Serbia, così come dipinta nel suo ultimo libro, vorrei citare quello di un Radicale che da anni si occupa di questa questione:

    (…)

    Non contento, Mastella ripesca l’affaire Telekom Serbia, condannando totalmente il lavoro della commissione parlamentare; vorrei ricordare a Mastella, a Fassino, e al ministro D’Alema (che oggi a Belgrado ha dichiarato che “è sempre giusto dire tutto”) che le responsabilità politiche del primo governo Prodi, che nel 1997 permise all’azienda di Stato Telecom Italia di finanziare Milosevic, non sono state cancellate ma solamente coperte dal polverone prodotto da Igor Marini e soci. E a chi si interroga sull’esistenza o meno di un regime in Italia, vorrei ricordare che nessun giornale, né di destra, né di centro, né di sinistra, ha avuto il coraggio di pubblicare integralmente l’ordinanza di archiviazione dell’inchiesta su Telekom Serbia della Procura della Repubblica di Torino (9 maggio 2005), dove è scritto nero su bianco che i soldi di Telecom Italia finirono direttamente in tasca a Milosevic …

    Giulio Manfredi (Direzione Nazionale Radicali Italiani)

    N.B. La sentenza di archiviazione dell’inchiesta su Telekom Serbia è disponibile su

    http://www.grupporadicalipiemonte.it

    C’è invece chi il polverone continua a sollevarlo:

    “Logico” che il Sismi si occupi anche della Commissione Telekom Serbia, montata ad arte intorno alle calunnie di Igor Marini.(…) (Travaglio-Barbacetto da “Cosi’ il sismi e pio pompa spiavano il quirinale” – L’Unità – 8/12/2007)

    Un po’ difficile che una Commissione sia stata montata ad arte nel maggio del 2002 (data della sua istituzione) su calunnie risalenti ad un anno dopo. Quindi semmai non è la commissione montata ad arte sulle calunnie, ma sono le calunnie ad essere state montate ad arte per la commissione, cioè per mandarla a puttane, e quindi il contrario di ciò che dice Travaglio.

    Accidenti, questi fatti che scompaiono….

  19. Alessandro dice:

    Tuesday, 17 June 2008 alle 18:20

    Con buona pace del Dott. Mastellarini, l’ot prosegue….
    “Sui 120 miliardi di lire chiesti alla Sirti da Gerarduzzi (ex dirigente Telecom) come tangente in cambio della commessa per ristrutturare l’intera rete telefonica in Serbia (5-6 mila miliardi di lire di valore), l’ex dirigente Ericsson (Maurizio Tucci partner tecnologico di Tim) ha risposto di aver letto questa notizia su un articolo del “Giornale” firmato da Paolo Guzzanti”.
    Ora cio’ non dimostra praticamente nulla, ma almeno le attinenze che ricordavo erano corrette.
    Riguardo a Mario Scaramella,la conoscenza del suo background nasce da letture dell’epoca rinfrescate ultimamente dalle pagine di ” Mani Sporche” ( Marco Travaglio – Peter Gomez ) a cui non mi risulta abbiano fatto seguito querele per diffamazione dallo stesso Scaramella. Chiaro, anche questo non vuol dir nulla, però hanno lasciato in me una pessima impressione sul personaggio in questione.
    Le argomentazioni che tu poni sono interessantissime, e mi riprometto di approfondirle quanto prima, cercando di usare maggiormente il mio cervello (anche se, ti assicuro, ho sempre cercato di farlo in passato).
    Tornando al Colonnello Kolosov, mi chiedo, magari ingenuamente, chi aveva interesse a coprire a 360°. Si è parlato di Ministri ed Onorevoli (“Gli uomini che abbiamo avuto tra i nostri amici erano deputati del Parlamento, Ministri e cosi` via”), ma non escono nomi, non escono fatti, magari avesse approfondito chi avrebbe dovuto farlo, se ne sarebbe saputo di più, ma cosi come è posta,ti ripeto la domanda di prima: cosa dovrebbe significarmi? Ma poi scusami, forse dico una scemenza, ma una dichiarazione del genere non sarebbe servita a ripulire chi era rimasto invischiato con Gladio (sempre genericamente)? Io credo che a questo livello di informazione, dove Commissioni magari oneste, vengono sporcate e rese poco credibili da personaggi comunque sinistri; dove si può dire tutto ed il contrario di tutto senza pena di esser smentiti, vuoi per premature dipartite (Mitrokhin), vuoi per assurdità talmente assurde (ranocchio, cicogna e mortadella), diventa esaltante seguire persone come te Enrix, che comunque cerchi di mettere un pò di ordine nei fatti.

  20. Giulio dice:

    Wednesday, 18 June 2008 alle 08:36

    Certo enrix, come no. Leggi, ti informi, sai tutto della Commissione che è stata chiusa in tutta fretta senza risultato alcuno e il principale testimone è stato sbattuto in galera. Ah giusto, altrimenti veniva fuori che Prodi è un agente del Kgb…
    Ma lasciami perdere, pagliaccio.

  21. Asdrubalino dice:

    Wednesday, 18 June 2008 alle 21:46

    Giulio, tu che sei più informato di Enrix ci potresti dire chi è questo principale testimone della Mitrokhin sbattuto in galera e come mai e quando è stata chiusa in tutta fretta?
    Grazie.

  22. Fabrizio Spinelli dice:

    Wednesday, 18 June 2008 alle 23:43

    Trascrivo una confidenza di un ambasciatore: “Il caso Mitrokhin è la dimostrazione di come si agisce in funzione di depistaggio doppio e triplo quando sono in ballo le ragioni di più Stati che devono giocoforza trovare un accomodamento. La Commissione era giunta a verità imbarazzanti, bisognava demolirne la credibilità dall’interno, operando su vari livelli, compreso quello della adulterazione dei ruoli e dei consulenti, subornandoli ad arte. Così si spiegherebbero gli incidenti Marini e Sgaramella. Con questa operazione di confusione e adulterazione (in cui sarebbero coinvolti russi, italiani, inglesi e un francese)si sono chiusi il capitolo triste delle spie italiane al servizio dell’URSS, il capitolo drammatico degli omicidi a Londra che avrebbe comportato l’incriminazione di Putin, il capitolo parlamentare aperto da Guzzanti, il quale ha avuto contro, ovviamente per ragione di Stato, anche il Servizio di sicurezza militare. Gli accordi naturalmente hanno avuto contropartite (come nell’altro caso Telecom-Milosevic, dove le provvigioni ci furono realmente per una componente della sinistra italiana, che ha ripagato poi all’italiana la dazione, il silenzio e il segreto: con una “assunzione” parlamentare”.

  23. Alessandro dice:

    Thursday, 19 June 2008 alle 09:28

    Enrix, ieri ho cominciato a leggere con maggiore attenzione sia i tuoi scritti sia la relazione finale della Commissione Mitrokhin, i dubbi continuano a rimanere, cosi come la cosiderazione che si può dire tutto ed il contrario di tutto.
    Ora sei io leggo
    http://www.cielilimpidi.com/?p=245
    e poi dopo leggo il capitolo “Armi di distrazione: il caso Mitrokhin” e poi il capitolo ” Storie di un millantatore” tratti da “Mani sporche” ( Marco Travaglio – Peter Gomez), leggo le stesse cose ma viste da angolazioni diametralmente opposte.
    Credo, come giustamente dici tu, bisogna adoperare il proprio cervello per farsene un idea, ma diventa estremamente complicato, come è complicato in Italia farlo, tutte le volte che si toccano segreti che qualcuno ha deciso che tali debbano continuare ad essere, sviandoli due, tre cento volte.
    Allora diventa un fatto di schieramenti, un pò come discutere di calcio o di qualsiasi altra cosa dove presupponga uno schierarsi in base a delle proprie idee o ragioni.
    Comunque l’importante è che giri la libera informazione, la tua come quella di Travaglio o di Mastellarini, per lo meno avremo più voci e più possibilità di alimentare i nostri cervelli, a patto che si faccia, come dici te, adoperando principalmente il proprio.

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