Facci-Travaglio: tutta la verita'
Wednesday, 25 June 2008A questo blog va un altro merito, quello di aver lanciato (vedi Cartatravaglio/4) la polemica poi sfociata su dagospia (perche’ Travaglio, a differenza di Facci, non si degna di rispondere a questo misero sito web che nel suo primo mese ha superato le 10.000 visite e le 50.000 pagine!) relativa alla “presunta” copiatura di Travaglio, smascherata da Facci, con pronta reazione del collega torinese e repliche e controrepliche del monzese (o milanese, Facci sei di Monza vero?).
Per l’ennesima volta mi trovo in disaccordo con Travaglio. Conosco tantissimi colleghi dell’Ansa e posso assicurare gli amici del blog sulla loro professionalita’ mille volte superiore a quella di Travaglio. Quindi escludo l’ipotesi travaglina1 (“L’Ansa mi ha copiato”).
L’avv. Caterina Malavenda nel settore e’ notissima. Avvocato del Sole24Ore, del Corriere e – per sua sventura – anche di Travaglio. Dubito che lei abbia copiato L’Unita, forse neanche la compra. Esclusa, quindi, l’altra ipotesi della Malavenda che copia un Travaglio qualsiasi.
Plausibile che i due si siano consultati: di certo Travaglio avrebbe fatto bene a chiedere qualcosa in piu’ sulla nuova legge relativa alle intercettazioni, evitando di scrivere le castronerie nelle quali parlo in Cartatravaglio/5 dove il sedicente cronista giudiziario viene sbugiardato da un vero cronista giudiziario, Luigi Ferrarella del Corriere.
Altra castroneria l’affermazione di Travaglio sulla verifica delle fonti e il controllo accurato degli articoli che scrive. Lui – vedi i piu’ recenti casi Castelli, Tosi, Guzzanti padre, oppure i continui errori nella rubrica sull’Espresso con conseguenti lettere di autocorrezione pubblicate sui numeri successivi (ne attendo un’altra per la Severino trasformata Severini) – ha talmente poco tempo (impegnato tra teatri, libri e tv) che non riesce a leggere neanche i giornali sui quali scrive (fatto ampiamente documentato).
Allora chi ha copiato? Perche’ le date non tornano?
Ecco la verita’: le frasi sono di Malavenda e le ha copiate Travaglio. Forse l’Ansa le ha riprese con un giorno di ritardo e per questo L’Unita’ le ha pubblicate in anticipo.
Ma in fondo, caro Facci, che Travaglio copincolli e’ un fatto talmente noto che non merita cosi’ tanta attenzione. Anzi, posso asserire senza timore di essere smentito, che Travaglio e’ l’unico giornalista ad aver costruito la sua carriera senza aver mai pubblicato un’inchiesta (degna di questo nome). E anche sulla effettiva paternita’ di molti libri scritti da lui insieme ad altri autori (loro si’ degni di nota), ci sarebbe molto da dire.
Ultima cosa: caro Travaglio, la smetta di criticare i vari interlocutori enfatizzandone difetti fisici o estetici, eviti insulti, molestie telefoniche, vendette trasversali e affronti le varie questioni rispondendo nel merito. Il suo atteggiamento ricalca il fascismo piu’ becero che si possa ricordare.
Ultimissima per Filippo Facci: dalla foto sembri comuque mechato, mentre di Travaglio si puo’ liberamente dire “stempiato”, ma non lo faremo!
Gabriele Mastellarini



Daniele dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:12
In questo puntuale resoconto della vicenda forse si é dimenticato di ricordare che Facci, nel suo interessantissimo scoop sulla copiatura di Travaglio, ha cannato giusto un paio di date, ma nulla di importante. Poi dice:
“Ecco la verita’: le frasi sono di Malavenda e le ha copiate Travaglio. Forse l’Ansa le ha riprese con un giorno di ritardo e per questo L’Unita’ le ha pubblicate in anticipo.”
“Ecco la veritá….forse”??? Il fatto che sia la veritá non dovrebbe ammettere nessun forse, o é cosí o non lo é.
Ma poi quello della Malavenda é il virgolettato di un discorso poi trascritto dal giornalista dell’ANSA oppure si tratta di un qualcosa scritto proprio da lei ed inviato al giornalista? Non é molto chiaro questo.
A questo punto, piuttosto che stare alle deduzioni, non sarebbe meglio che la Malavenda dicesse la sua per mettere la parola fine a questa ridicola pantomima?
E BRAVO DANIELE!
GM
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:28
Concordo con Daniele.
Non si può per ora escludere che il redattore di Ansa Palermo abbia ripreso il testo di Travaglio. L’argomentazione che afferma il contrario non tiene anche se lei, Mastellarini, conosce più redattori di Ansa di cui non metto in dubbio la professionalità. Tra questi c’è pure l’autore del testo Ansa del 15 giugno intitolato “Intercettazioni. Malavenda: “DDL vieta la cronaca giudiziaria”? NO QUELLO NON LO CONOSCO. GM
Ipotesi da verificare: il redattore Telefona a Malavenda ma esiste un testo bello pronto di Travaglio. Basta aggiungere virgolette e “spiega Malavenda” – “afferma Malavenda” e la sintesi delle dichiarazioni è pronta. L’articolo Ansa è scritto e chi s’è visto s’è visto.
Ipotesi che Facci non verifica. Anzi scrive testualmente “(…)Ecco i due frammenti identici: il primo è in un Ansa del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione (e avvocato di Travaglio nella causa contro Mediaset/Confalonieri, ndr) ; il secondo, il giorno dopo, è estratto da “Ora d’Aria”, la rubrica di Marco Travaglio su l’Unità. (F.F.)(…)
Le date, Mastellarini, tornano. Anzi la cronologia degli eventi è in questo caso sicura, per quanto riguarda la pubblicazione. Prima l’articolo di Travaglio poi l’Ansa e non il contrario.
15 e 16 non sono la stessa cosa. Il secondo il giorno dopo, non è il primo, il giorno prima.
saluti
az
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:42
Ecco, Mastellarini, visto che non lo conosce, allora mi sembra che si possa escludere quanto da lei esposto ovvero che che l’ipotesi di Travaglio possa essere esclusa.
Ma anche conoscere una persona non esclude che questa possa aver copiato. Chissà chi ha scritto, ma soprattutto come è stata scritta, quest’Ansa del 15 giugno?
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 11:56
E dunque questa non è -per ora- la verità:
“Ecco la verita’: le frasi sono di Malavenda e le ha copiate Travaglio. Forse l’Ansa le ha riprese con un giorno di ritardo e per questo L’Unita’ le ha pubblicate in anticipo.”
perché il contrario non è dimostrato. Ovvero nemmeno quanto segue -per ora- è verità:
“Ecco la verità: il redattore (o la redattrice) di Ansa Palermo ha attribuito all’avvocato Malavenda frasi ricopiate dall’articolo di Marco Travaglio apparso sull’Unità il giorno stesso. Il 15 di giugno”
Tesi smentita dal successivo comportamento di Malavenda con Facci. Neanche tu hai la verita, Arturo. gm
Trillo dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 12:13
Concordo nel trovare spassosa tutta la polemica, sfociata su Dagospia. Però Gabriele, in fondo è colpa tua se MT le lettere le invia solo a Dago, con tutte le belle figliole che ci sono in prima pagina da quelle parti… qui invece ti vedo Facci e Travaglio!! Si fa per scherzare ovviamente.
Seriamente invece, sono preoccupato che sorga tanto interesse sulle polemiche (vedi i molti commenti qui ed in altri blogs e forums) al contrario di quanto effettivamente contenuto nel DDL sulle intercettazioni.
Per dei giornalisti è un tantino grave sbagliare a citare le date ed i reati connessi al disegno di legge, quando si commette un errore sarebbe opportuno rettificare e chiedere scusa, è corretto?
Anche su altri temi purtroppo l’interesse langue, quali gli atti segreti del caso Moro, la norma rinvia processi, la libertà di informazione in Italia e molti altri.
Comunque se le polemiche servono a far crescere il blog anche sugli altri argomenti, ben vengano!
Caro Trillo, l’argomento Travaglio è gettonatissimo, dei segreti di via Gradoli custoditi negli archivi del Viminale nessuno si interessa. Ecco perché l’Italia è ridotta a pezzi.
un caro saluto
gm
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 12:31
Infatti, Mastellarini, non l’ho -la verità- e non scrivo di averla.
“perché il contrario non è dimostrato. Ovvero nemmeno quanto segue -per ora- è verità:”
Mentre lei, Maastellarini, l’ha fatto -anzi- l’ha scritto.
“Tesi smentita dal successivo comportamento di Malavenda con Facci.”
Ovvero? Un comportamento? Quale, please?
Quali sono i fatti e le informazioni che smentiscono questa tesi?
Arturo non faccia lo struzzo! L’evoluzione è chiarissima, Malavenda ha pensato, qualcun’altro ha scritto
gm
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 12:42
Visto che l’evoluzione è chiarissima la esponga Mastellarini.
Malavenda ha pensato, qualcun’altro ha scritto e qualcun’altro ha copiato.
wow!
so what?
Chi ha copiato chi? Lei esclude che Ansa ha copiato Travaglio? Io non lo escludo. E non vedo alcun fatto, alcuna informazione che possa escludere questa ipotesi. Lei sì?
Sarebbe generoso da parte sua compartirle.
tequilero dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 13:35
Bella discussione.
Ma il punto è uno solo.
Facci ha toppato.
Scrive: “(…)Ecco i due frammenti identici: il primo è in un Ansa del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione (e avvocato di Travaglio nella causa contro Mediaset/Confalonieri, ndr) ; il secondo, il giorno dopo, è estratto da “Ora d’Aria”
Ebbene non è così.
Confermato dallo stesso Facci.
L’articolo di Travaglio non è uscito il giorno dopo ma lo stesso giorno sull’Unità.
Facci avrebbe dovuto controllare e scrivere: il primo è in un Ansa del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione (e avvocato di Travaglio nella causa contro Mediaset/Confalonieri, ndr) ; il secondo, uscito lo stesso giorno, ma scritto il giorno prima, è estratto da “Ora d’Aria”.
Controllo e verifica che è alla base dell’attività del giornalista.
Tutto il resto è… noia.
Piuttosto mi viene da pensare:
ma guarda un po sono 5 giorni che si parla di date e non di contenuti.
Ma quello che ha scritto Travaglio e l’Avv. Malavenda è giusto?
Oppure sono le solite cavolate dei comunisti cattivi?
Facci Lei concorda con Malavenda/Travaglio sulle intercettazioni?
Oppure Le interessa solo mettere in evidenza le date e non i contenuti?
Un saluto
Filippo Facci dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 14:16
Stetti ai telefono con Caterina Malavenda proprio perchè cercavo di formarmi un’opinione.
Sul Giornale del giorno dopo, in ogni caso, scrissi questo:
Attendiamo, prima di fasciarci la testa, che il disegno di legge sulle intercettazioni giunga in Parlamento. Così com’è, circa i limiti imposti ai giornalisti, resta tuttavia improponibile. Un conto è vietare che in fase preliminare fuoriescano intercettazioni e verbali e insomma cartacce che non sono vere notizie, bensì materiali a disposizione di ogni parzialità e sputtanamento; un altro conto è vietare che fuoriescano le notizie per come già fuoriuscivano prima che le intercettazioni semplicemente le inventassero, e prima, soprattutto, che Mani pulite forzasse il Codice e inondasse questo Paese di verbali. Le notizie, intese come accadimenti, intese come fatti e non come tesi, non si possono non dare e non circostanziare un minimo: il che naturalmente non ha niente a che spartire con lo status penosamente difeso da colleghi cui interessa solo riorchestrare istruttorie con materiali d’accatto. Ma se tizio è stato arrestato bisogna poterlo scrivere, e anche il perchè: corrisponde al pubblico interesse. La deriva escrementizia di contorno, invece, corrisponde solo all’interesse degli sputtanatori professionali e di chi voglia approfittarne pompando così un ruolo politico della stampa. I modi per separare alla fonte, per distruggere ogni stralcio che non riguardi l’indagato, per scremare a monte, per secretare come accade all’estero, ci sono e si trovano. Trovateli.
Daniele dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 14:40
Facci dice:
“Marco Travaglio, su l’Unità del 15 giugno, ha copiato un lungo intervento dell’avvocato Caterina Malavenda senza citarla: stop. Non ha copiato un’Ansa: ha copiato lei.”
Quindi Travaglio ha (volutamente) capito male ed ha copiato non l’ANSA, si badi bene, ma l’avvocato stesso e, abilissimo, ha diffuso l’intervento PRIMA che lo facesse l’ANSA.
Qua c’é un articolo dove é riportata l’ANSA:
http://www.newslinet.it/shownews.php?nid=5483
dove i virgolettati sono molto chiari:
“INTERCETTAZIONI. MALAVENDA: “DDL VIETA LA CRONACA GIUDIZIARIA”.
Palermo, 15 giugno 2008. «La cronaca giudiziaria con il disegno di legge proposto da Alfano non si potrà più fare. E i giornalisti non potranno più raccontare nulla fino a conclusione dell’udienza preliminare». Lo dice all’ANSA l’avvocato Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione. «Il disegno di legge – spiega Malavenda – ha modificato le norme del codice di procedura penale che disciplinano gli atti che non si possono pubblicare. Fermo restando che si tratta di atti che lo stesso indagato conosce. Ma il giornalista non ne potrà scrivere, né riportare integralmente i documenti, né per riassunto o sintesi». «I giornalisti, se passa così il testo – aggiunge – potrà scrivere che un indagato è stato arrestato, ma non si potrà dire il perché è finito in cella». Chi scrive qualcosa face ndo riferimento agli atti giudiziari sarà punito con l’arresto da uno a tre anni e con l’ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato. «Le due pene, detentiva e pecuniaria – spiega Malavenda – non sono alternative, ma congiunte. Il che significa che il carcere è sempre previsto e, anche in un paese dove è difficilissimo finire dentro (condizionale fino a due anni, pene alternative fino a tre), il giornalista ha ottime probabilità di finirci: alla seconda o alla terza condanna per violazione del divieto di pubblicazione, non meno di nove mesi per volta, si superano i due anni e si perde la condizionale; alla quarta o alla quinta si perde anche l’accesso ai servizi sociali e non resta che la cella».”
La frase “Chi scrive qualcosa face ndo riferimento agli atti giudiziari sarà punito con l’arresto da uno a tre anni e con l’ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato.” non é un virgolettato, cioé non é stato detto con queste stesse parole dalla Malavenda, é stato scrtto proprio dal giornalista ANSA, magari riassumendo quanto detto dalla Malavenda, ma usando parole diverse.
Quindi, nel caso, egregio Facci ed esimio Mastellarini, non abbiate paura di scrivere le cose come stanno: Travaglio ha COPIATO dall’ANSA un giorno prima che la stessa ANSA fosse pubblicata. É cosí chiaro e lampante che Travaglio sará messo spalle al muro e dovrá darvi ragione.
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 14:43
Facci, lei scrive questo
“Le notizie, intese come accadimenti, intese come fatti e non come tesi, non si possono non dare e non circostanziare un minimo”
Dunque, riprendo quanto da lei scritto qui in precedenza ovvero:
“(…)Ecco i due frammenti identici: il primo è in un Ansa del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione (e avvocato di Travaglio nella causa contro Mediaset/Confalonieri, ndr) ; il secondo, il giorno dopo, è estratto da “Ora d’Aria”, la rubrica di Marco Travaglio su l’Unità. (F.F.)(…)”
Allora, Facci, dati due testi come questi, ci dica chi ha copiato da chi se è in grado di affermarlo: Travaglio dal Retattore dell’Ansa o il contrario. Ci dica o almeno corregga quanto da lei scritto qui sopra.
az
Daniele dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 14:49
A suo tempo ho letto ed apprezzato quell’articolo di Facci. Qualcuno sa se poi il disegno di legge é stato modificato come auspicato dal giornalista de “Il Giornale”.
Daniele dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 14:58
Spero che il grassetto sia stato aggiunto per evidenziare l’ironia dell’ultima frase…
ma certo
admin dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 15:07
da l’Unità 16.6.08
Malavenda: «Con questo ddl, addio alla cronaca giudiziaria». D’Amati: sarà la Guantanamo per la libertà di stampa
«La cronaca giudiziaria con il disegno di legge proposto da Alfano non si potrà più fare». L’avvocato Caterina Malavenda è tra i maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione. Assiste da anni il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore, Panorama, la Rai, Sky. E oggi sottolinea che il disegno di legge del governo Berlusconi modifica di fatto il codice di procedura penale e introduce palesi controsenso: «I giornalisti, se passa così il testo, potranno scrivere che un indagato è stato arrestato, ma non si potrà dire perché è finito in cella». Chi scrive qualcosa facendo riferimento agli atti giudiziari sarà punito con l’arresto da uno a tre anni e con l’ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato. «Le due pene, detentiva e pecuniaria – spiega Malavenda – non sono alternative, ma congiunte. Il che significa che il carcere è sempre previsto». Per non parlare dei problemi disciplinari a cui si va incontro, visto che la procura che indaga il cronista per le violazioni previste dal ddl dovrà avvertire l’Ordine dei giornalisti affinché lo sospenda per tre mesi dalla professione. E chi insiste a informare rischia anche di essere licenziato. «L’editore, per non vedere condannata anche la sua impresa, deve dimostrare di aver adottato tutte le precauzioni contro le violazioni della nuova legge». La conclusione dell’avvocato è ironica quanto amara: «Per i giornalisti che non vogliono correre problemi basterà che non diano più notizie e saranno tranquilli».
Un altro avvocato esperto di diritto dell’informazione come Domenico D’Amati punta comunque l’attenzione su un altro aspetto del provvedimento: «La magistratura potrebbe sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale perché il disegno di legge sulle intercettazioni limita la sua autonomia. La norma costituzionale che sarebbe violata è l’articolo 112, che prevede l’obbligo per il pm di esercitare l’azione penale. Questa norma verrebbe svuotata se il pm non avesse i mezzi per condurre l’azione penale». Per il presidente del comitato giuridico di Articolo21 se il ddl verrà approvato «Berlusconi avrà il suo caso Guantanamo davanti alla Corte Costituzionale»: «Il primo magistrato cui sarà chiesto di condannare alla reclusione un giornalista per aver dato notizia delle malefatte di qualche esponente della casta, emerse da intercettazioni in sede giudiziaria, manderà gli atti alla Consulta perché annulli la nuova legge». Non solo: «Non mancheranno certo di pronunciarsi la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e la Corte di Giustizia dell’Ue. Perché la libertà di stampa è tutelata non solo dalla nostra Costituzione ma anche dai trattati internazionali che l’Italia ha firmato dopo essere uscita dal tunnel del ventennio».
admin dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 15:08
15 Giugno 2008, 14:45
CRONACHE – MILANO – Sul disegno di legge sulle intercettazioni che sta facendo tanto scalpore arriva anche l’autorevole parere dell’avvocato Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione. “Con il ddl proposto da Alfano la cronaca giudiziaria non si potrà più fare”, dice il legale in un’intervista. Il giornalista non potrà più scrivere, nemmeno in sintesi, il contenuto degli atti di indagine fino a conclusione dell’udienza preliminare, quindi si verificherà il paradosso che “se passa così il testo, il cronista potrà scrivere che un indagato è stato arrestato, ma non si potrà dire il perchè è finito in cellà’. “Pena detentiva e pecuniaria non sono alternative ma congiunte”, aggiunge poi la Malavenda: oltre all’arresto da uno a tre anni, è presvista l’ammenda fino a 1.032 euro per ogni articolo pubblicato. (Agr)
Arturo Zulawski dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 15:23
Bene, ottimi questi due articoli, pubblicati entrambi dopo l’Ansa di Palermo del 15 giugno e dunque anche dopo l’articolo di Travaglio ( e non in ritardo).
Domande: questi articoli riprendono i passi dell’Ansa? L’hanno copiata? I redattori hanno chiamato l’avv. Malavenda? O hanno copiato da Ora d’Aria del 15 giugno?
A meno che non ci sia stato un comunicato stampa di Malavenda il 14 giugno -che per ora non vedo- da cui tutti hanno copiato. Per ora il primo articolo pubblicato è quello di Travaglio, 15 mattino, forzatamente scritto il 14 giugno. Percui si attende che qualcuno dimostri che questi virgolettati sono effettivamente parole di Malavenda e non parole che le sono state attribuite.
“Con il ddl proposto da Alfano la cronaca giudiziaria non si potrà più fare”, dice il legale in un’intervista”: quale intervista? Quella dell’Ansa apparsa dopo l’articolo di Travaglio? O un’altra?
Chi ha un’eventuale comunicato stampa della Malavenda lo mostri.
Chi ha una dichiarazione dove Malavenda afferma che è stata plagiata da Marco Travaglio, pure.
az
bravo Arturo, quando non fai il fesso sei pure intelligente
Trillo dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 16:40
Bravo Facci, per l’articolo sul Giornale.
Spezzo una canna (non ho lance a disposizione) in favore di Facci per come ha trattato l’argomento del DDL sulle intercettazioni.
tequilero dice:
Wednesday, 25 June 2008 alle 22:26
Ma guarda un po sti americani.
Arrestano Folliero senza troppi, complimenti gli fissano una cauzione da 21 miliardi ed i giornali, addirittura pubblicano con sprezzo del pericolo, la notizia con tutti i particolari.
Dovremmo mandare qualcuno negli USA a spiegare che in un paese democratico e libero la gente si arresta ma non si deve scrivere nulla sui giornale fino a quando non è finito il processo.
Ad esempio se la norma fosse stata in vigore qualche anno fa avremmo avuto notizie del tipo:
Arrestato Fiorani.
Per cosa? non si sa lo sapremo tra qualche anno, restate sintozzati.
Arrestata la Franzoni i motivi li lasciamo alla vostra immaginazione.
Tutti i particolari del processo tra qualche anno.
Per Facci: grazie per la risposta.
Ma quando scrive: “la deriva escrementizia di contorno, invece, corrisponde solo all’interesse degli sputtanatori professionali e di chi voglia approfittarne pompando così un ruolo politico della stampa” si riferisce ad esempio anche alle foto di Sircana, alla telefonata di Fassino: “abbiamo un banca”, e alle telefonate del Sig. Marzouk che nulla avevano a che fare con l’arresto per spaccio?
Saluti.
Daniele dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 00:10
“Ma quando scrive: “la deriva escrementizia di contorno, invece, corrisponde solo all’interesse degli sputtanatori professionali e di chi voglia approfittarne pompando così un ruolo politico della stampa” si riferisce ad esempio anche alle foto di Sircana, alla telefonata di Fassino: “abbiamo un banca”, e alle telefonate del Sig. Marzouk che nulla avevano a che fare con l’arresto per spaccio?
Saluti.”
Questi, signor tequilero, mi sembrano esempi azzeccati, a parte quello sull’extracomunitario marzouk che l’è un niger e nun deve minga romper i maroni a noi itagiani che lavorano!
Scritto da tequilero il 25 Giu 2008
Trillo dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 01:14
Bravo tequilero, condivido in pieno la prima parte su Folliero, ma ti chiedo di riflettere su alcune cose:
– ma di Sircana, il “portavoce” del governo Prodi, l’hai mai sentita la voce? Io no, e credo non mi manchi nemmeno. Le sue scampagnate per Roma in auto o in bicicletta sono affari suoi, ma vorrei avere la percezione che il contribuente (me compreso) lo abbia pagato per qualche motivo.
– non per il fatto della pubblicazione delle intercettazioni a Fassino (e di D’Alema), ma per il loro contenuto: ma non sarebbe stato moralmente corretto che lui e D’Alema ne avessero tratto le dovute conseguenze e si fossero levati dai coglioni? in quale altro paese civile accade di ritrovarseli imperturbabilmente e saldamente al loro posto, dopo cotanta evidenza?
– su Marzouk no comment, cercare sotto la voce “Bruno Vespa”
tequilero dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 10:58
Ciao Trillo,
ma ti rendi conto della difficoltà di una persona a fare da portavoce a uno come Prodi, che non ha voce?
E’ ovvio che non abbiamo mai sentito la sua voce.
Magari fosse stato solo quello il problema del governo di Prodi….
Sul contenuto delle intercettazioni di d’alema & Co.sono al 100% daccordo con te.
Ma per come vedo io la politica quei due si sarebbero dovuti far da parte già nel 2001 dopo la sonora sconfitta alle elezioni, come accade in tutte le democrazie normali.
E invece nel 2006 io mi sono ritrovato a dover scegliere tra Prodi e Berlusconi, scelta che avevo già fatto 10 anni prima.
E ancora adesso dopo aver preso la più sonora delle batoste si discute dei soliti noti per fare da leader al PD.
Qualcosina di nuovo no eh… si chiede troppo?
Ciao
Arturo Zulawski dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 12:52
Facci sparisce?
Non può rispondere a questo?
“(…)Ecco i due frammenti identici: il primo è in un Ansa del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell’informazione (e avvocato di Travaglio nella causa contro Mediaset/Confalonieri, ndr) ; il secondo, il giorno dopo, è estratto da “Ora d’Aria”, la rubrica di Marco Travaglio su l’Unità. (F.F.)(…)”
Allora, Facci, dati due testi come questi, ci dica chi ha copiato da chi se è in grado di affermarlo e dimostrarlo: Travaglio dal Redattore dell’Ansa o il contrario. Ci dica o almeno corregga quanto da lei scritto qui sopra.
Per ora -non mi stupisce che lei non sia in grado di rispondere.
Daniele dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 13:32
Ma F. F. ha giá ampiamente risposto! Quando dice che Travaglio ha copiato e poi, alla fine della frase, ci mette “:stop”, “:fine” o “:basta” vuol dire che ha stabilito senza possibilitá di appello di avere ragione. Se il blog fosse il suo chiuderebbe i commenti, cosí dimostrerebbe pure che nessuno é in grado di rispondere alle sue inappellabili argomentazioni.
Ma oramai quando si tratta di Travaglio, Di Pietro o Grillo sappiamo come F. F. tende ad agire, quindi proporrei di chiudere questa triste e squallida parentesi (tanto non mancherá di aprirne altre altrettanto tristi e squallide) e di tornare a parlare di intercettazioni.
Dopo aver consultato Malavenda ed aver scritto quel bell’articolo sul Giornale, sa se il disegno di legge é stato poi modificato nella direzione da lui auspicata? Se cosí non é immagino che tornerá a scriverne per criticarlo.
Trillo dice:
Thursday, 26 June 2008 alle 13:54
Tequilero, purtroppo nel nostro paese sono rimasti solo gli artisti, i saltimbanchi ed i comici a dire certe cose, un po’ come nel medioevo, quando solo al protetto ed al giullare era consentito (ma solo fino a quando divertiva il signorotto, poi zac! Gli si dava una potatina alla testa quando non piaceva più). Insomma nulla è cambiato, siamo tornati in un’epoca buia, parecchio.
Tipo insomma quella volta che una bella sfilza di facce stracotte hanno avuto quello che meritavano, ma non dai media o dalla gente: da Nanni Moretti. Quando insomma si sono sbagliati e l’hanno chiamato sul palco a parlare. Si dai è uno dei nostri, facciamolo parlare che ci da una mano. Invece lui ha detto molte cose, tra le quali: “Noi, mi dispiace dirlo, ma con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai!”
Aveva perfettamente ragione. Ti rendi conto che solo pochissimi artisti, comici e cazzari vari riescono a parlare liberamente nel nostro paese? Ma solo se possono permetterselo, ovviamente, in particolare in senso economico (vedi anche Benigni e Grillo).
Italiani: popolo di poeti, navigatori, ruffiani, mafiosi e teledipendenti rincoglioniti
Arturo Zulawski dice:
Friday, 27 June 2008 alle 02:30
Chissà se Facci risponderà alle domande poste qui sopra?