Posta e risposta: Travaglio simbolo di sciatteria mediatica

Wednesday, 25 June 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Caro Mastellarini,
Mi spiace doverglielo dire, ma considerò il pezzo di cui sopra (quello su Facci-Travaglio), così come tutta la sua recente attività, del tutto indegna di lavoro di giornalista.
Lei è diventato un polemista: un critico feroce di aspetti formali, secondari e assolutamente non importanti per il pubblico.
Alla gente importa di sapere che Travaglio ha riutilizzato le parole di un avvocato esattamente quanto di sapere che Berlusconi fa il piacione con le donne del PdL. NIENTE.
Sono i fatti che contano, sono i fatti che la gente vuole.
Questo polemismo sterile non serve a niente, è spazzatura. Sono stato una delle poche persone a difenderla, sul forum MarcoTravaglio.it, e me ne sto pentendo.
Vuole criticare Travaglio? Secondo me sbaglia, perchè Travaglio non è certo uno dei più gravi problemi dell’italia. Comunque, libero di farlo. Ma lo faccia parlando di fatti.
Giacomo
Caro Giacomo,
grazie per avermi difeso sul forum di MT, mentre mi spiace che tu ritenga “indegna” questa mia “recente attività”, forse riferendoti ai miei articoli su MT, ma dimenticando che la mia “recente attività” (come potrai leggere dagli altri post sul blog) si muove su filoni molto più importanti e la polemica con Travaglio (nella quale Facci è parte in causa) è – per me – un autentico spasso, un hobby insomma.
Con questo, caro Giacomo, ti invito però a stare attento. Perché il caso Travaglio è il simbolo dell’attuale situazione della stampa nazionale (ecco perché me ne occupo). Se Travaglio commette certi strafalcioni, s’immagini com’è messo il giornalismo oggi!
Da questa querelle (appena finirà) ripartirò per parlare dei giornali e dei giornalisti oggi: gente pagata 4 euro a pezzo, senza tutele contrattuali, una miriade di colleghi usciti dalle scuole di giornalismo privi di un misero sbocco professionale, una categoria allo sbando che pensa solo a difendere i propri interessi (economici) e non si cura affatto dei lettori; una Rai che da 40 anni non fa un concorso (l’unico nel ‘68 fu vinto da Vespa), una Mediaset piena di parenti e amici (basta vedere i cognomi del Tg5), un’editoria impura che difende solo gli interessi di bottega.
E Travaglio – ahimè – incarna perfettamente l’attuale situazione di sciatteria mediatica.
Un caro saluto
Gabriele Mastellarini

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  1. Giacomo dice:

    Wednesday, 25 June 2008 alle 11:58

    “Da questa querelle (appena finirà) ripartirò per parlare dei giornali e dei giornalisti oggi: gente pagata 4 euro a pezzo, senza tutele contrattuali, una miriade di colleghi usciti dalle scuole di giornalismo privi di un misero sbocco professionale, una categoria allo sbando che pensa solo a difendere i propri interessi (economici) e non si cura affatto dei lettori; una Rai che da 40 anni non fa un concorso (l’unico nel ‘68 fu vinto da Vespa), una Mediaset piena di parenti e amici (basta vedere i cognomi del Tg5), un’editoria impura che difende solo gli interessi di bottega.”

    Mi permetto di darle un consiglio personale. Lo faccia subito. Continuare con lo sterile polemismo la rende solo sempre più simile a Facci. Un destino che nemmeno lei merita.

    Giacomo

    Si calmi Giacomo. L’ho fatto e lo farò, come promesso, ma a tempo debito. gm

  2. paride moscati dice:

    Thursday, 26 June 2008 alle 16:21

    ah Travaglio è il simbolo di ciò che vive il giornalismo italiano e non Facci e tutta la redazione del Giornale, vero?

    Mastellarini Lei mi sta deludendo, e non poco.
    e chi ha parlato del Giornale? Penso sia un pessimo quotidiano…

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