Umberto Eco: "La democrazia è in pericolo"
Wednesday, 2 July 2008Con questa lettera Umberto Eco ha ufficializzato la sua adesione alla manifestazione dell’8 luglio a piazza Navona a Roma organizzata da Furio Colombo, Paolo Flores d’Arcais e Pancho Pardi.
Cari amici,
mentre esprimo la mia solidarieta’ per la vostra manifestazione, vorrei che essa servisse a ricordare a tutti due punti che si e’ sovente tentati di dimenticare.
Democrazia non significa che la maggioranza ha ragione. Significa che la maggioranza ha il diritto di governare. Democrazia non significa pertanto che la minoranza ha torto.
Significa che, mentre rispetta il governo della maggioranza, essa si esprime a voce altra ogni volta che pensa che la maggioranza abbia torto (o addirittura faccia cose contrarie alla legge, alla morale e ai principi stessi della democrazia), e deve farlo sempre e con la massima energia perche’ questo e’ il mandato che ha ricevuto dai cittadini.
Quando la maggioranza sostiene di aver sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora e’ in pericolo la democrazia.
Umberto Eco


DeanKeaton dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 13:37
Benvenuti alla fiera delle banalità.
Sono sempre più convinto che l’inesorabile incedere degli anni colpisca indistintamente tutti. Intellettuali e contadini. Una vera forma di eguaglianza sociale che non si preoccupa del conto in banca o del numero di neuroni funzionanti in gioventù.
Un saluto a Mastellarini. Mi spiace ma in questi giorni non ho molto tempo per intervenire. Spero che non sentiate la mia mancanza.
State bene
Fabrizio dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 13:39
Anche Mussolini, pur non avendo ancora la maggioranza, magnificò il diritto della minoranza a reagire. Il semiologo anziano pretende di staccare il diritto di governare (cioè l’applicazione della prassi democratica) dalla ragione (cioè la scelta libera di delegare alla maggioranza di governo l’espressione della volontà democratica). Il professor Eco scambia la politica con la morale, la legalità con l’interpretazione, la legittimità con il sentimento. Maestro di fazione, l’Eco (se avesse seguito da giovane la strada che gli tracciò l’Azione Cattolica, nel cui seno cominciò a formarsi, oggi avremmo avuto un predicatore più attento alle sfumature).
Trillo dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 14:07
caro Dean,
è vero che apparentemente Umberto Eco dice delle banalità, anzi delle verità lapalissiane.
Così come è vero che è in pericolo la democrazia, quando l’informazione vera scompare, l’analisi e la critica le si delegano a personaggi di coerenza improbabile. E non mi riferisco ad una sola parte politica, ovviamente
Saluti e buona giornata
rob dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 15:18
eco, hack, camilleri… la solita compagnia di giro si esibisce nell’ennesima replica del consueto varietà.
Trillo dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 16:45
Ehi Rob, meglio Pippo, Pluto e Paperino di Hack, Eco e Camilleri?
Giacomo dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 19:26
Eco mi sta antipatico, lo premetto, ma ha ragione. Democrazia significa diritti uguali per tutti. Lo ripeto diritti uguali per tutti. Un governo che sacrifichi i diritti di una minoranza per il benessere di una maggioranza non è democratico, nella mia visione.
A onor del vero, io stavo pensando di più ai casi di Chiaiano o della Val di Susa, in cu effettivamente si calpestavano i diritti inalienabili, come quello alla salute, di una minoranza. Le leggi del berlusca purtroppo sono si cazzate, ma cazzate democratiche.
AntonellaP dice:
Wednesday, 2 July 2008 alle 20:25
Purtroppo oggi sono proprio quelle “banalitaà”, quei fondamenti democratici così ovvi e scontati che stanno venendo meno.
Thorgrim dice:
Thursday, 3 July 2008 alle 22:06
Che divina goduria vedere come sono incazzati neri i fan di Berlusconi(vabbè che è il loro colore abituale…), a partire da quel vecchio rancoroso di Guzzanti, che oggi sul suo blog e sul “Giornale” mostr d’essere letteralmente fuori di sè:
http://www.paologuzzanti.it/
Questo sì che è divertimento!!
Cordiali saluti a Mastellarini
Afan dice:
Friday, 11 July 2008 alle 11:52
Non era Umberto Eco che parlando alla folla a Bologna durante la campagna elettorale del 1994 aveva detto queste auliche parole: ” compagni basta farsi le seghe se no lo prendiamo in culo! ” ?!
Bene, gliel’abbiamo messo proprio in quel posto alla grande, 14 anni dopo!
Afan
checca sinistrorsa dice:
Friday, 11 July 2008 alle 13:28
Afanuccio che bella memoria che hai! Ti sfugge un particolare, in quel posto lo stiamo prendendo tutti anche tu tesoruccio! Quando il tuo idolo non ne potrà più se ne andrà nella sua villa ai caraibi, noi qui invece a lavorare per i casini e i debiti che ci lascerà. Dai tesoruccio sei dei nostri e nemmeno te ne eri accorto.
Ciao bel giovane!