Clementina non mollare (tutto per colpa di un'intervista ad AnnoZero)
Wednesday, 23 July 2008Intervista di Paolo Colonnello (La Stampa) a Clementina Forleo.
In lacrime? «Nemmeno una goccia».
Dispiace tanto andar via? «Non so dire. Un po’ si».
Dichiarazione di rito? «Mi batterò fino alla fine dei miei giorni, andrò a testa alta in tutti i tribunali affermando il principio per cui la legge è uguale per tutti e auspicando una seria riforma della giustizia».
Proprio fino alla fine? «Diciamo che adesso farò ricorso al Tar, poi eventualmente al Consiglio di Stato. Comunque me ne devo andare subito perché si tratta di un provvedimento immediatamente esecutivo».
«Restituirò con grande piacere una serie di fascicoli noiosi», dice. E poi? «Poi mi siederò ad aspettare che mi chiamino per dirmi in quale sede dovrò trasferirmi».
Davanti al Csm,per due volte, Clementina è riuscita a parlare: «Un giudice imparziale nel nostro paese non può ancora esistere». Brusio, disapprovazione. E quando hanno ricordato il provvedimento sulle inter-
cettazioni sbobinate di D’Alema e Fassino, ha parlato di nuovo: «Ero descritta come un giudice di sinistra attaccato da destra, ora è viceversa». Rincorsa infine dai giornalisti mentre usciva sconfitta dall’aula. «Auspico una seria riforma della giustizia», dice un po’ impettita. Quindi, dichiarazione di rito: «Ho ancora fiducia nella giustizia, che alla fine avrà la meglio».
Nemmeno un po’ pentita per le dichiarazioni fatte in tivù? «Dichiarazioni sopra le righe da parte di magistrati ce ne sono costantemente. Ci sono colleghi che hanno fatto interviste su procedimenti a loro carico, ma non è successo nulla».
La legge, conclude Clementina, «è uguale per tutti, anche per i magistrati, qualunque sia la loro appartenenza o non appartenenza».


giulio contini dice:
Wednesday, 23 July 2008 alle 18:01
Povera Clementina e povero anche De Magistris, ambedue rimossi per aver osato sfiorare gli intoccabili. Purtroppo non mi sembra che in giro ci sia grande solidarietà per la loro vicenda, né da parte dei loro colleghi che dalla stampa in genere.
“Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.” (F.Battiato)
giulio contini dice:
Thursday, 24 July 2008 alle 00:43
Notavo che sul blog che ospita gli scritti di MT (voglioscendere.it) non si fa parola della Forleo dal 27 giugno e di De Magistris c’è solo una citazione dell’agenzia Agi che riguarda il suo trasferimento. Ora non è per dire, ma fossero stati giudici che avevano indagato su berlusca e venivano trasferiti d’ufficio siamo sicuri che non ci sarebbe stato uno straccio di articolo in prima pagina su quel blog al riguardo? Io ho forti dubbi
DeanKeaton dice:
Thursday, 24 July 2008 alle 13:38
Sempre a proposito delle anomalie italiane.
Fossi stato l’intervistatore, in seguito all’ultima affermazione della Forleo sulla legge che “è uguale per tutti, anche per i magistrati, qualunque sia la loro appartenenza o non appartenenza” le avrei chiesto di specificare se l’appartenenza sua o dei colleghi era da riferirsi ad un golf club, ad un partito o a che altro.
E’ utile saperlo, visto che fanno i magistrati e non i salumieri.
Saluti
Giulio Contini dice:
Monday, 28 July 2008 alle 14:42
Finalmente il 24 è comparso un articolo al riguardo sul blog ove scrive MT