Inchiesta. Quelle strane leggi regionali: dai fossili valdostani ai funghi del Veneto
Tuesday, 29 July 2008di Gabriele Mastellarini
In Campania hanno pubblicato solo sei leggi in sette mesi, ma la maglia nera va al Consiglio provinciale di Bolzano che ha mandato sul Bollettino tre norme (provinciali, s’intende) riuscendo, prima della pausa estiva ad approvarne una quarta non ancora in vigore. Il Presidente toscano Claudio Martini si è adoperato per disciplinare accuratamente «le strade della ceramica, della terracotta e del gesso», mentre il Governatore ligure Claudio Burlando ha chiamato a raccolta i consiglieri per valorizzare lo sport della pallapugno e le altre discipline sportive assimilabili.
Lo scorso 25 giugno, Mercedes Bresso, Presidente del Piemonte, ha firmato la legge di sostegno all’editoria piemontese prevedendo una spesa complessiva di 1 milione e mezzo per l’esercizio 2008. Per contenere i prezzi al consumo nel Lazio hanno impegnato appena 50 mila euro, come da legge 11/2008 firmata da Piero Marrazzo che, allo steso tempo, ha avallato un contributo di 1,5 milioni per la fondazione “Cinema per Roma”. Tra le ventuno norme pubblicate nella piccola Valle d’Aosta come non citare quella per la tutela dei fossili e dei minerali da collezione. Chi volesse cimentarsi nella «ricerca e la raccolta dei fossili» dovrà essere autorizzato e potrà utilizzare solo «attrezzature di tipo manuale, consistenti in martelli e in mazze del peso massimo di tre chilogrammi, scalpelli di lunghezza non superiore ai quaranta centimetri, piccozze e badili di lunghezza non superiore a un metro e sessanta». La Calabria si piazza al quinto posto nella classifica delle norme pubblicate nei primi sette mesi ma ha “barato”: 5 delle 19 leggi sono servite per istituire altrettanti parchi marini regionali. Una legge ciascuno per la riviera dei Cedri, la baia di Soverato, la costa dei gelsomini, gli scogli di Isca e i fondali di Capocozzo, Sant’Irene, Vibo, Pizzo, Capovaticano e Tropea. Per l’ambiente i consiglieri della Calabria hanno lavorato davvero sodo e che importa se l’approvazione del rendiconto 2005 è arrivata solo il 21 giugno del 2008!
In fermento tifosi dell’Inter, perché dal 7 aprile (con legge numero 12) è stato istituito il parco naturale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate. Qualcuno in Consiglio, forse rossonero, non ha gradito e così è nato anche il parco naturale di Montecchia e della Valle del Curone. In Piemonte non hanno esitato ad approvare la legge per la raccolta e la commercializzazione del patrimonio tartufigeno regionale, mentre in Basilicata preferiscono brindare con un bicchiere di quello buono e con la legge regionale n. 13 del primo luglio scorso hanno istituito l’enoteca regionale lucana, predisponendo un finanziamento iniziale di centomila euro, finalizzato «con particolare riguardo ai “vini di qualità”». In Veneto, lo scorso 10 luglio hanno approvato (di prossima pubblicazione) la nuova disciplina per la commercializzazione dei funghi epigei, freschi e conservati e anche in Molise è stata votata una norma analoga nel corso dell’anno. L’Emilia-Romagna ha deciso di salvaguardare «l’alimentazione e l’agricoltura caratteristiche del territorio» e, come primo provvedimento dell’anno, ha votato la legge di tutela del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario. L’Abruzzo pensa all’olio: consiglieri e assessori dell’ormai ex Giunta di Ottaviano Del Turco si sono adoperati per una legge a tutela delle piante di olivo, purché «adulte».
E chi ha preso qualche chilo di troppo potrà sfruttare, sempre in Emilia-Romagna, la legge n. 2 del 19 febbraio sui centri benessere. Il Governatore Vasco Errani e gli altri componenti dell’Assemblea legislativa regionale hanno, comunque, messo le mani avanti: nei fitness center del territorio non si potranno prescrivere diete.
(tratto da “Libero” del 29 luglio 2008)

