AMARCORD. Maurizio Costanzo: "E' vero, stavo con Gelli nella P2"
Friday, 1 August 2008Deposizione di Angelo Rizzoli, editore del “Corriere della Sera” (e iscritto alla P2) davanti alla Commissione parlamentare d’inchiesta P2: “Posso dire che il giornalista Maurizio Costanzo entrò nel gruppo Rizzoli su precisa raccomandazione di Licio Gelli, il quale era in stretti rapporti col predetto e alla cui carriera mostrava di tenere particolarmente”.
Ancora: “Il Costanzo era un vero e proprio superprotetto del Gelli… Fu così che il Costanzo divenne dapprima direttore della “Domenica del Corriere”, poi dei servizi giornalistici della Tv privata della Rizzoli, poi ancora del quotidiano L’Occhio”.
Da un’intervista di Gianpaolo Pansa a Maurizio Costanzo. D: «Costanzo, quell’intervista fatta a Gelli (“Corriere della Sera”, 5 ottobre 1980, N.d.R.), è sembrata fatta in ginocchio…». R: «In ginocchio? No, assolutamente, non stavo in ginocchio. Soltanto qualche giorno dopo, nei corridoi di Via Solferino (gli uffici de “il Corriere della Sera”, N.d.R.) qualcuno, tirandomi per la giacca, mi ha detto: ha intervistato uno dei padroni del Corriere …».
(Maurizio Costanzo confessa: sono un cretino e ora mi vergogno. È vero, stavo con Gelli nella P2, “La Repubblica”, 5 giugno 1981)

