Il Tar blocca, ma gli Usa vanno avanti e lanciano il piano per le sedi Nato in Italia

Tuesday, 8 July 2008
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Il dipartimento della Difesa americano ha in programma l’ammodernamento di alcune basi militari in Italia e all’estero. Non si parla di estensione delle attuali basi, né di costruzione di nuove, quanto di adeguamento di servizi, in alcuni casi vecchi di decenni e non propriamente conformi ai moderni standard di sicurezza.

A cominciare da quest’anno, ed entro il 2014, saranno almeno una quindicina le gare bandite per l’appalto di nuovi cantieri, per un investimento complessivo che potrebbe superare i 150 milioni di dollari e che, al momento, è al vaglio del Congresso americano che nei prossimi mesi provvederà a definire l’entità economica di ogni progetto e a stanziare il relativo finanziamento.

Un convegno che si è svolto nei giorni scorsi a Roma, organizzato dall’ambasciata americana e aperto alle imprese di costruzione e progettazione italiane, ha elencato le caratteristiche di alcuni progetti in programma.

L’incontro inaugura un nuovo modello di comunicazione tra ambasciata americana e aziende italiane, basato sulla ricerca di partner da parte degli Stati Uniti per una più marcata collaborazione tra Italia e Usa in fatto di Politica estera e militare.

«L’Italia – ha ricordato l’ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli – è uno dei più importanti alleati degli Stati Uniti nell’assicurare la pace nel Mediterraneo, nel Nord Africa e nel Medio Oriente».

Tra i progetti per l’ammodernamento delle basi militari più imminenti, che potrebbero essere messi a gara entro il 2009, quello per il recupero dei nove edifici storici che fanno parte dell’area in cui sorgerà la base Dal Molin. Si parla di circa 1,2 milioni di dollari da destinare alla progettazione del recupero, e di una cifra stimata pari a 15 milioni di dollari da mettere a disposizione dell’impresa che si aggiudicherà l’appalto per la ristrutturazione dei nove edifici.

In via di definizione anche nove progetti per le basi della marina militare americana a Sigonella, ad Aviano, a Rota (Spagna) e a Souda (Grecia), le cui gare d’appalto potrebbero essere pubblicate entro maggio del 2009.

Per la base militare di Sigonella è in programma il rifacimento delle piste di attcrraggio, interventi di manutenzione infrastnitturale (circa 10 milioni di dollari) e ammodernamento dell’impianto di aria condizionata (circa 5 milioni) e dell’han-ger (circa 10 milioni). Ad Aviano sarà costruita una libreria (circa 5 milioni). A Rota, con un bando di gara che potrebbe raggiungere i 25 milioni di dollari, saranno effettuati lavori di ammodernamento e manutenzione dei servizi, stessa cosa vale per la base militare di Souda dove agli interventi di ristrutturazione saranno destinati circa 20 milioni di dollari. E quelle più lontane Tempi più lunghi, entro il 2014, per la pubblicazione delle gare d’appalto dei progetti di riassetto delle infrastrutture interne alla base militare di Ederle, a Vicenza. Il dipartimento della Difesa Usa ha in programma la ristrutturazione del centro di addestramento (circa 27 milioni di dollari) e degli alloggi (25 milioni), il rifacimento dei varchi d’accesso (9 milioni), l’ammodernamento del centro di assistenza per le famiglie dei militari (4 milioni) e del centro conferenze (2 milioni).

GIULIA DEL RE per “Edilizia & Territorio” Il Sole 24Ore

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  1. pc dice:

    Wednesday, 9 July 2008 alle 08:53

    D’accordo che con il dollaro a 0,6 euro non c’e’ molto da scialare ma cinque miloni di dollari per una libreria mi sembrano tanti. Non si capisce se si parla di libreria nell’accezione di mobile o di luogo ove si vendono libri. In entrambi i casi mi sembra molto.

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