Assegni e libretti si cambia ancora. Tornano "liberi" fino a 12.500

Wednesday, 2 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Assegni e contanti, si cambia di nuovo. Da mercoledì scorso, i pagamenti cash o con titoli trasferibili sono ammessi per somme sotto i 12.500 euro, anziché 5mila. E chi gira un assegno “libero” non deve più inserire il proprio codice fiscale nella girata.

Dopo meno di due mesi, sono così caduti alcuni dei vincoli alla circolazione dei mezzi di pagamento fissati dal decreto legislativo 231/07 sull’antiriciclaggio: operativi dal 30 aprile scorso, sono stati ora ritoccati dal decreto legge 112/08 (la “manovra d’estate”), in vigore da mercoledì 25 giugno. Un rapido turn over quindi.

Tanto veloce che il ministero dell’Economia ha assicurato che saranno cancellati i procedimenti sanzionatori aperti contro chi ha violato, nelle scorse settimane, le norme ora cadute.

Le misure introdotte d’urgenza dal Governo Berlusconi hanno fatto fare un passo indietro ai pagamenti: che tornano, per alcuni aspetti, a essere disciplinati dalla precedente normativa dettata per contrastare il riciclaggio, l’evasione fiscale e le truffe sui titoli di credito.

Il decreto 112 ha infatti riportato a 12.500 euro la soglia per il trasferimento dei contanti, per gli assegni bancari, postali e circolari trasferibili e per il saldo dei libretti di deposito bancari e postali al portatore: si tratta del tetto valido fino al 29 aprile e che, dal 30 aprile, era stato abbassato sotto i 5mila euro. Così, da mercoledì scorso si possono di nuovo emettere assegni bancari, postali e circolari trasferibili, se di importo unitario inferiore a 12.500 euro; mentre gli assegni da 12.500 euro in su restano «non trasferibili» e possono essere incassati dal solo e unico beneficiario, direttamente o a mezzo banca.

Anche il saldo dei libretti al portatore può tornare sotto i 12.500 euro, mentre resta libero il saldo dei certificati di deposito al portatore. Si tratta di limiti che possono comunque essere modificati dal ministero dell’Economia con decreto. Cade, inoltre, l’obbligo, imposto al girante, a pena di nullità, di inserire il proprio codice fiscale nella girata degli assegni trasferibili: nei fatti, impossibile da verificare per le banche.

La manovra d’estate lascia invece intatto l’impianto di base del sistema tenuto a battesimo dal decreto antiriciclaggio. Banche e poste continueranno a consegnare, di regola, assegni «non trasferibili» ai clienti; che, per ottenere i titoli “liberi” dovranno fare una richiesta scritta e pagare il bollo di 1,5 euro per ogni modulo. Confermati anche i limiti più restrittivi destinati al circuito dei Money transfer: possono veicolare solo somme sotto i 2mila euro o, se chi ordina l’operazione ne prova la congruità rispetto alle sue condizioni economiche, sotto i 5mila euro.

Il Governo, nell’innalzare la soglia per i pagamenti in contanti e con assegni “liberi”, non ha però adottato il limite europeo di 15mila euro, anche se questo poteva tradursi in una semplificazione: per i pagamenti da 15mila euro in su scattano infatti l’obbligo per gli intermediari di registrare le operazioni e gli obblighi di adeguata verifica di chi compie operazioni occasionali che comportano movimenti di mezzi di pagamento, quando le banche agiscono da tramite nei trasferimenti di euro o valuta estera e per gli agenti in attività finanziaria. È tuttavia probabile che la conferma dell’imposta di bollo di 1,5 euro e della facoltà di indagini fiscali sui soggetti che utilizzano assegni liberi farà sparire questi titoli dalla circolazione.

da www.ilsole24ore.com

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Nessun commento presente per “Assegni e libretti si cambia ancora. Tornano "liberi" fino a 12.500”

  1. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 11:05

    Più che un governo sembra l’ufficio complicazione cose semplici, che fa l’occhiolino a chi ricicla denaro sporco e agli evasori, sai come sono impressionati dal bollo di 1,5 euro a transazione libera. Bella prova di finanza creativa!

  2. enrix dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 12:07

    Ma per piacere, trillo, ma in che mondo vivi?
    E’ esattamente il contrario. Se non lo sai, una delle gocce che hanno fatto traboccare il vaso verso il governo Prodi qui al nord è stata proprio questa ridicola norma di Visco (lui si che è creativo, ma per rompere i coglioni agli artigiani).

    Ma come si può dire una fregnaccia così strabiliante come quella che quella norma avrebbe ostacolato il riciclaggio del denaro sporco?
    Ma ti rendi conto della cazzata?
    La norma era unicamente volta a due soli obbiettivi:
    1) far girare i coglioni una volta di più ai piccoli imprenditori
    2) tutelare i profitti delle banche.
    Punto.

    Secondo quell’ipocrita di Visco, il paese era sovrastato da un gravissimo problema: gli assegni trasferibili fino a 12.500 euro, che a suo dire fioccavano nelle banche trasferiti con girate false o comunque irrintracciabili.

    Tu ti intendi di assegni, di banche, caro Trillo?
    Te ne intendi abbastanza da sapere che si tratta semplicemente di una puttanata?

    Tu sai perchè si usa trasferire un assegno nel 99,9999 % dei casi?

    Te lo spiego io: per darlo in pagamento a scadenza ai vari fornitori, così diventa una forma di credito garantita.
    Utilizzatissimo da idraulici, elettricisti, rivenditori di materiali edili, insomma soprattutto nel mondo dell’edilizia.

    Ed è ovvio, perchè come è noto chi si costruisce la casa con il mutuo di solito ottiene i finanziamenti della banca in due massimo tre tranche, per cui tutti gli acquisti intermedi o se li autofinanzia o li realizza col metodo dell’assegno libero scadenzato alla data di emissione della tranche.

    La norma di Visco ha creato un gran casino, perchè l’artigiano non poteva più utilizzare l’assegno trasferibile scadenzato del proprio cliente come forma legittima di autofinanziamento presso i propri fornitori.

    Una delle tante rotture di coglioni per quel settore del piccolo commercio verso il quale Visco avesse saputo cosa ancora inventare.

    Una norma criminale, fondata sul pretesto di fermare il crimine.

    Rammenta che in Europa il divieto di traferire gli assegni non esiste, su quell’ordine di grandezza, come è scritto nell’articolo qui sopra.

    Si trattava di una norma bulgara priva di qualsiasi utilità in relazione al presunto impedimento ad attività di riciclaggio.

    Ma cosa diavolo ricicli con un assegno da poche migliaia di euro, pur con una girata illeggibile?
    La girata sarà anche illeggibile ma chi ha emesso l’assegno e chi lo ha incassato si leggono bene, stai sicuro.
    E dunque che cazzo c’entra il riciclaggio?

    Ma possibile che non siate capaci di usare il vostro cervello per capire le cose? Non pensate che si starebbe meglio evitando di farsi prendere allegramente per il culo da certi lestofanti?

    Per quanto riguarda il bollo da 1,5 euro, è la solita storia.
    Oramai nel nostro paese, una volta messo un balzello nell’attivo del bilancio, diventa difficilissimo toglierlo, a causa della mancanza di copertura.

  3. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 13:25

    E certo, vogliamo che sia tracciato sulle bancarelle del mercato anche da dove proviene uno spicchio di aglio, prima di comprarlo (e mi pare anche giusto, sembra che in Cina producano aglio transgenico) e poi ci sta bene dare il nostro denaro in mano a chi possa trasferirlo ad altri, senza controllo.

    “Ma cosa diavolo ricicli con un assegno da poche migliaia di euro, pur con una girata illeggibile?
    La girata sarà anche illeggibile ma chi ha emesso l’assegno e chi lo ha incassato si leggono bene, stai sicuro.”

    Appunto, si sa chi lo ha emesso e chi lo ha incassato, ma non perché e come l’assegno è andato a finire nelle mani di chi lo porta in banca all’incasso. tanto per fare un esempio: ho letto tempo fa in un forum di un tizio che ha pagato l’idraulico con un assegno. Dopo due mesi è stato convocato in questura perché l’assegno è stato incassato da un malavitoso.

    Sai anche che l’assegno post datato, che tu citi, è illegale? Dopo l’entrata in vigore del DDL 507/99 non è più un reato penale, ma solo un illecito amministrativo, ma sempre illegale rimane. Ma chissenefrega, siamo nel paese delle libertà…

    La circolazione di denaro “tracciabile” nei sui spostamenti è invece alla base della lotta all’evasione fiscale, alla mafia, al riciclaggio di denaro poveniente da attività illecite. Per poveracci che pagano con assegno il muratore o il materiale per farsi una casa è un piccolo disagio, ma è anche un contributo alla trasparenza. Certo è solo una norma fastidiosa se non coadiuvata da controlli puntuali ed attività investigativa. Ma tanto chissenefrega un’altra volta, facciamo ognuno come gli viene meglio e viva l’Italia, vero?

    Dai, un altro piccolo passo ed è fatta: basta anche abolire completamente il DDL n. 231/2007 e ci siamo, anche quel poco che ha fatto l’odioso governo precedente (con quel mascalzone di Visco in testa, condannato per abuso edilizio) verrà presto smantellato.

    Complimenti enrix per la foga, anche se abbiamo visioni diverse ti facevo più autonomo nel ragionare. Di sicuro vivo in un mondo diverso dal tuo

    Saluti

  4. tequilero dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 14:15

    Enrix mi scusi,
    non entro nel merito della questione, visto che Le ha già risposto Trillo, ma potrei sapere perchè nel rispondere ad un post di Trillo usa il plurale?
    Perchè rivolgendosi ad un intercolutore ben preciso utilizza il siate… il vostro cervello… non pensate…?
    C’è più di un Trillo oppure ritiene che il pensiero di Trillo sull’argomento sia il pensiero di una indefinita moltitudine di persone che devono essere rieducate?
    Rivolgersi solo a Trillo no?
    Un saluto.

  5. enrix dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 14:46

    ” tanto per fare un esempio: ho letto tempo fa in un forum di un tizio che ha pagato l’idraulico con un assegno. Dopo due mesi è stato convocato in questura perché l’assegno è stato incassato da un malavitoso. ”

    Tanto per fare un esempio che da’ ragione a me.

    Se quel tizio è stato convocato in questura per aver pagato l’idraulico con un assegno libero incassato poi da un malavitoso, è perchè nella righetta apposita non l’ha intestato all’idraulico, ma ha lasciato uno spazio bianco.
    Quindi il problema non stava nell’essere l’assegno trasferibile, ma per essere un assegno scellerato, cioè non compilato nella casella del destinatario.

    Dai, riprova.
    Fammi capire che cazzo ricicli con gli assegni trasferibili, se la partenza e l’arrivo sono sempre noti.

  6. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 16:10

    enrix non ricicli nulla con gli assegni trasferibili intestati all’idraulico. Però se io do un assegno (magari post datato) ad un tizio, e questo mi da parte di quella somma in contanti (e qui entra in scena un possibile riciclaggio, vedi ultima frase di enrix), poi il tizio lo fa circolare ed alla fine lo incassa Caio, cosa c’è di coerente nel rapporto tra me e Caio, che nemmeno conosco? Trasparenza è la parolina magica, c’è chi non la teme perché è onesto e chi si nasconde nelle pieghe della normativa vigente.

    E adesso passiamo all’illuminante analisi della conoscenza delle transazioni bancarie:

    “Se quel tizio è stato convocato in questura per aver pagato l’idraulico con un assegno libero incassato poi da un malavitoso, è perchè nella righetta apposita non l’ha intestato all’idraulico, ma ha lasciato uno spazio bianco.
    Quindi il problema non stava nell’essere l’assegno trasferibile, ma per essere un assegno scellerato, cioè non compilato nella casella del destinatario.”

    Traduzione: se l’emittente intestava l’assegno era tutto a posto, bravo coglione che non l’ha fatto. Piccola correzione: anche se l’avesse fatto, ma non apponendo la dicitura “non trasferibile” sul titolo di credito stesso, esso avrebbe potuto circolare liberamente, ed essere incassato da chiunque l’avesse ricevuto con sopra una schifezza di scarabocchio di girata.

    Le tornano i conti enrix o dobbiamo ricominciare da capo?

    Significativa comunque la sua risposta, con tanti di quegli spunti legislativi che le ho citato siamo andati a parlare dell’assegno fatto all’idraulico. La prossima volta di cosa vogliamo parlare, delle corna che gli mette la moglie con l’idraulico ed il panettiere?

  7. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 16:24

    P.P.S.: per enrix: il forum era “luogo comune”, tanto per citare la fonte.

    @Tequilero: hai centrato il problema, quando noti che in un attacco veemente si passa in un attimo dalla prima persona singolare al plurale.

    Non è scarsa conoscenza della gramnatica, del parlato scritto o della buona creanza, è la rabbia mutuata dai propri “guru” verso chi li contrasta, semplicemente sollevando eccezioni non strumentali, ovvero motivandole con elementi concreti. È una cosa che li fa incazzare particolarmente. A quel punto si fa tutto un mucchio del dissenso, si perdono le sfumature, lo sprito critico e l’individualità, si parla di “tutti voi” come di quelli che si oppogono alla verità del “capo”. Dovrei aggiungere chi mi ricorda, ma non lo faccio per non urtare miopi suscettibilità.

    Ripeto, in altre occasioni enrix mi aveva dato l’impressione di analizzare e riflettere sulle cose, prima di esprimere un parere (anche se non del tutto condivisibile).

  8. Scirocco dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 18:20

    “È una cosa che li fa incazzare particolarmente.”

    Caro Trillo,
    avevo mandato un commentino dove argomentavo di buoi e di corna, ma devo aver scandalizzato il moderatore del blog.
    Non è la prima volta, del resto, e infatti pratico pochissimo questo posto.

    Sono certo che saprai trovarlo da solo, il senso di quello che notavo.
    Di più, ahimè, non posso dire.

  9. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 18:43

    Ciao Scirocco,

    credo che argomentare e talvolta criticare, motivando quanto si afferma, sia lo spirito di tutti i blogs (e della democrazia in generale). Mi spiace di non aver potuto leggere quanto ti hanno tagliato.

    Faccio però un po’ fatica ad immaginarmi il senso del tuo intervento censurato, deve essere qualcosa di particolare visto che qui ne ho viste passarne parecchie di cose, pro e contro un po’ tutto.

    Buona serata

  10. enrix dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 18:45

    Partiamo dal fondo.

    L’uso del plurale, ha una sua logica, infatti.

    Io lo uso quando mi trovo di fronte a qualche clamorosa presa per il culo collettiva, che osservo in generale presa per buona dai più.

    Esempio: io vieto l’uso degli assegni trasferibili di taglio medio-piccolo così ostacolo il fenomeno del riciclaggio.

    Mio commento: col riciclaggio non c’entra un cazzo, e l’unico risultato è creare nuove difficoltà al piccolo commercio, e cioè si tratta di uno dei tanti sfizi che si è concesso Visco per far rodere i suoi peggiori detrattori.
    Ma siccome vedo che nessuno si sente preso per i fondelli dalle motivazioni che vengono addotte per questa grottesca iniziativa, se qualcuno come Trillo tocca l’argomento io mi incazzo con la pluralità che lo accompagna.
    Perchè poche balle, il fenomeno è grottesco proprio perchè collettivo. Mica è solo Trillo ad aver recepito come plausibile la ridicola teoria che vorrebbe che vietare il trasferimento di un assegno da 5.100 euro possa ostacolare fenomeni di riciclaggio.

    Questo, si badi bene, con riferimento stretto all’argomento specifico, e non ad una collettività rappresentante una matrice politica.

    Viceversa, il “tutti voi” è una formula usata abitualmente contro il sottoscritto quando non prende nette posizioni “antiberlusconiane”.

    Cioè, il “voi berlusconiani” è una delle formule, sia in modo implicito che esplicito, più abusate.
    Per cui, io che berlusconiano non sono, ormai ci ho fatto il callo a sentirmi rinfacciare di Mangano e di dell’Utri anche quando non pertengono minimamente.

    E quindi, su quest’aspetto direi di stendere un pietoso velo.

    E procediamo.

    Si, conosco luogocomune, e le sue inquietanti tinte antisemite.
    Mazzucco è mio parente (sic), e abbastanza prossimo.

    Sulla circostanza, ampia libertà di battute.

    Si proceda ora con la parte più divertente.

    “E adesso passiamo all’illuminante analisi della conoscenza delle transazioni bancarie:”

    Appunto.

    “enrix non ricicli nulla con gli assegni trasferibili intestati all’idraulico. Però se io do un assegno (magari post datato) ad un tizio, e questo mi da parte di quella somma in contanti (e qui entra in scena un possibile riciclaggio, vedi ultima frase di enrix), poi il tizio lo fa circolare ed alla fine lo incassa Caio, cosa c’è di coerente nel rapporto tra me e Caio, che nemmeno conosco? Trasparenza è la parolina magica, c’è chi non la teme perché è onesto e chi si nasconde nelle pieghe della normativa vigente.”

    Se tu dai un assegno ad un tizio e quel tizio ti da parte di quella somma in contanti, entra in scena un possibile riciclaggio di quei contanti, se sono sporchi. Cioè tu ricicli i contanti di quel tizio, per qualche ragione. Ma il riciclatore sei tu, e la tua identità è chiara perchè tu hai emesso l’assegno, che sia trasferibile o meno poco importa. Se lo intesti al Tizio che ti ha dato i contanti correttamente, rimane la traccia della transazione ove è avvenuto il riciclaggio, con nome e cognome degli interessati. A chi viene girato dopo inportaunafava, perchè se sospettano di te l’assegno lo rintracciano dalla tua banca, cioè da quella di origine, indipendentemente dalle 157 girate che ci possono essere.
    Puoi intestarlo al limite ad una “testa di legno” indicata dal tizio, o ad un nome inesistente, un “fantasma” che poi lo gira a chi lo incassa. Ma in quel caso è molto peggio, perchè son tutti cazzi tuoi o di chi lo incassa, se su quell’assegno c’è un controllo, perchè se c’è una transazione apocrifa o non ricostruibile da “assegno sospetto” diviene persino indizio. Quindi esattamente L’OPPOSTO di quanto dice Visco. Tu credi che in Francia, o nel resto del mondo, dove funziona così, siano tutti imbecilli? Che con gli assegni si possa riciclare il denaro sporco?
    Ma per piacere.
    In ogni caso si può mantenere l’obbligo dell’indicazione del codice fiscale, per semplificare i controlli: nulla osta.
    Ma con la trasferibilità dei titoli il riciclaggio non c’entra nulla di nulla.
    Quello è un problema di ruggine personale fra Visco ed i commercianti. Solo quello.

    “Se quel tizio è stato convocato in questura per aver pagato l’idraulico con un assegno libero incassato poi da un malavitoso, è perchè nella righetta apposita non l’ha intestato all’idraulico, ma ha lasciato uno spazio bianco.
    Quindi il problema non stava nell’essere l’assegno trasferibile, ma per essere un assegno scellerato, cioè non compilato nella casella del destinatario.”

    “Traduzione: se l’emittente intestava l’assegno era tutto a posto, bravo coglione che non l’ha fatto.” Piccola correzione: anche se l’avesse fatto, ma non apponendo la dicitura “non trasferibile” sul titolo di credito stesso, esso avrebbe potuto circolare liberamente, ed essere incassato da chiunque l’avesse ricevuto con sopra una schifezza di scarabocchio di girata.

    Le tornano i conti enrix o dobbiamo ricominciare da capo?”

    Dobbiamo ricominciare da capo perchè la tua traduzione è parecchio difettosa e dimostra poca dimestichezza con l’argomento.

    Se l’avesse intestato all’idraulico, (cosa che doveva fare perchè gli assegni in bianco producono guai comunque, sia che siano liberi che non trasferibili) senza la dicitura “non trasferibile”, nessuno sarebbe venuto comunque a disturbarlo. Se l’idraulico lo girava ad un malavitoso, andavano a cercare l’idraulico.

    “Significativa comunque la sua risposta, con tanti di quegli spunti legislativi che le ho citato siamo andati a parlare dell’assegno fatto all’idraulico.”

    Veramente ne hai parlato tu.

    “La prossima volta di cosa vogliamo parlare, delle corna che gli mette la moglie con l’idraulico ed il panettiere?”

    Non lo so, fai tu.
    Io ti ho chiesto come si fa a “mascherare” un’operazione di riciclaggio grazie al trasferimento degli assegni, e tu mi hai fatto l’esempio dell’assegno all’idraulico, che invece era un assegno in bianco e quindi non c’entrava nulla (fosse stato non trasferibile, era lo stesso).

    Resto quindi sempre in ansiosa attesa di capire come si possono riciclare i quattrini con gli assegni trasferibili da 6.000 euro, secondo il viscopensiero.

  11. Scirocco dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 19:09

    Caro Trillo,
    dovresti immaginartelo, quello che avevo scritto, dato che la citazione che riportavo (“È una cosa che li fa incazzare particolarmente”) è tua, stralciata dalla tirata che hai fatto contro chi spara al mucchio.
    La storia del bue e delle corna, del resto, è piuttosto nota.

    Niente di particolarmente originale, dunque, nonostante la tua incredulità.
    Se permetti, mi riservo un no comment sulla questione censura in questo posto, e auguro a tutti una buona permanenza.

  12. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 19:47

    Sono convinto anche io che per il riciclaggio di denaro sporco il mezzo più utilizzato non siano gli assegni. Però nel mio commento di apertura parlavo anche degli evasori fiscali, quelli mi sono capitati anche personalmente staccando un assegno. Non è legittimo frapporre ostacoli alla pratica dell’evasione? Come ho specificato anche un paio di interventi fa, non permettere l’emissione di assegni trasferibili è poi solo una piccola parte della cura, investigazione e controlli sono le attività più pesanti ma che danno i migliori ritorni. Posso fare un po’ di tifo affinché gli evasori paghino anche loro le tasse? Io per questo mese ho già abbondantemente dato Irpef e contributi, praticamente metà dello stipendio.

    Mai detto che l’assegno al famoso idraulico era senza intestazione, da quello che ho letto nel forum era intestato eccome.

    Comunque due cose, poi per me l’argomento può dirsi esaurito:

    1) giusto o sbagliato che sia un provvedimento, nominalmente teso a combattere fenomeni quali evasione e riciclaggio, mi sembra incauto o quanto meno supponente cancellarlo dopo appena un mese dalla sua entrata in vigore. In così poco tempo non può aver dato nessun risultato e non può essere nemmeno analizzato per accertare la sua efficacia o la sua totale inadeguatezza. Per me si è trattato di un “segnale” a chi doveva intendere che la musica è cambiata.

    2) la delinquenza organizzata utilizza i contanti, gli assegni semmai solo dopo che il denaro è stato “ripulito”, quindi riciclato. Tracciare i flussi finanziari è stata ed è ancora una delle attività che fanno più male ai delinquenti, e c’è gente che ci ha anche rimesso la pelle per aver intrapreso quella strada: seguire il denaro

    Non conosco il viscopensiero e non mi interessa di approfondirlo, non mi sta neppure simpatico se è per quello. Poi non essendo un riciclatore di denaro non ne conoscevo i meccanismi. Proprio in questi giorni però mi son dato un po’ da fare nelle ricerche, per capire se questa norma posta in essere dal nuovo governo fosse utile o no, per me non succede che quando una cosa la fa Visco è buona e se la fa Tremonti è da buttare, o viceversa. Cerco di informarmi, poi formulo un giudizio.

    Non sono esperto di certi loschi affari, ma bastano due minuti ed in rete si trova di tutto, anche una bella storia di assegni e cosche. Ma non è stato il viscopensiero ad arrestare i componenti della cosca, è stata la GdF, come dicevo un particolare non fa il quadro generale della situazione, ma può contribuire a migliorarlo:

    http://www.cataniaomnia.it/index.php?view=article&catid=13&id=5273&tmpl=component&print=1&page=&option=com_content&Itemid=1403

    Buona serata

  13. Trillo dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 19:51

    Grazie Scirocco, perdonami ma sono un po’ tardo a capire le cose semplici, ora mi è più chiaro.

    Rimani con noi, sono certo che sarai moderato adeguatamente.

    Buona serata

  14. Domenica dice:

    Wednesday, 2 July 2008 alle 23:33

    Oggi alla BNL mi hanno consegnato un carnet di assegni “non trasferibili”, gratis (si fa per dire, poi ogni assegno avrà il suo costo di operazione), e un carnet di assegni “trasferibili”, che mi costerà invece 15 euro. Ho preso entrambi per comodità di viaggio (quelli “trasferibili”, soprattutto per i piccoli fornitori diretti, in caso di impossibilità di utilizzazione della carta di credito o del bancomat).
    Non siamo stupidi: la mafia non usa assegni, generalmente li usano quelli che hanno giro di piccola impresa artigiana e quelli che hanno fidi limitati in conto e devono perciò prendere tempo post-datandoli.
    La decisione, in materia, del grande inquisitore inquisito Visco in realtà è servita a ringraziare i grandi banchieri (peraltro poco avveduti: se avessero “puntato” in Borsa avrebbero fatto bancarotta) che s’erano messi in fila per votare alle primarie di Veltroni. Con i “trasferibili”, ognuno a 1.50 euro, usati di più per le transazioni personali, le banche incassano parecchio. Il ministro Tremonti ha cercato di ridurre agli utenti i disagi causati da quella decisione.
    Per piacere, lasciate perdere il discorso sul riciclaggio: non sapete di che cosa parlate, voi che magari al venditore non chiedete la fattura, in cambio dello sconto.

  15. Trillo dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 09:21

    Ciao Domenica,

    non sono particolarmente ferrato sull’argomento ma credo che l’importo di 1,5 Euro sia a titolo di imposta di bollo, quindi incassato dalle banche si ma per conto dello stato.

    Comunque il riciclaggio non è argomento trascurabile perché non parlarne? Per quanto riguarda poi pretendere la fattura in cambio dello sconto, io chiedo anche lo scontrino all’esercente, nel caso gli sfugga (inavvertitamente è ovvio) di emetterlo.

    Buona giornata

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