Il Ministro Bondi contro Fasanella e Pannone per il film (pagato dallo Stato) sulle Br. "Sgradevole. E' vergognoso che rappresenti l'Italia"
Friday, 8 August 2008Il Ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi (foto a sinistra), si scaglia contro Gianfranco Pannone (bravissimo regista e documentarista tra i migliori d’Italia, foto a destra) e Giovanni Fasanella (giornalista di Panorama) per la pellicola “Il Sol dell’avvenire“, un film sul terrorismo in proiezione al Festival di Locarno finanziato dallo Stato e patrocinato dal Ministero dei Beni culturali.
«Ho visto il film solo ieri – ha detto Bondi a Luca Telese del Giornale – perché mi è stato segnalato dal signor Berardi, parente di una vittima delle Brigate Rosse. Berardi mi era parso molto amareggiato. Sostiene, da anni, che il cinema italiano parte sempre dal punto di vista dei ex terroristi. Mi sono letteralmente precipitato a controllare, negli incartamenti del ministero, le schede in base al quale il progetto era stato approvato».
E cosa ha scoperto? «Si parlava di un documentario. Nulla lasciava presagire quello che avrei visto poi».
Cosa l’ha colpita di più? «In tutta la pellicola si offre agli spettatori un solo e unico punto vista: quello degli ex terroristi. Anzi, peggio…Dal punto di vista del contesto, ho notato subito, e l’ho trovato sgradevole, un senso di amarcord… brigatista».
Ovvero? «I protagonisti rievocavano le loro gesta quasi con nostalgia. Con una memoria spensierata, scevra da alcun senso di pentimento. Mi sono vergognato di quello che era accaduto, agli occhi di Berardi e non solo: anche se non avevo nessuna responsabilità, diretta o indiretta, visto che il progetto era stato approvato quando io non ero ancora incarica».
«Visto che appare il patrocinio del ministero, io credo che sia un nostro dovere rispondere dei prodotti che vengono finanziati. Ritengo immorale che lo Stato possa finanziare un film che rappresenta il tentativo di ricostruire in maniera di parte, eventi delicatissimi e controversi».
Gli autori ricordano che alla fine si vedono le foto delle vittime delle Br. «Oh sì. Ma sa come?». No, me lo dica lei. «Senza alcun commento, e per pochi secondi, si vedono scorrere dei volti. Si metta nei panni di un ragazzo: nulla capisce, e nulla può capire, lo spettatore medio, di cosa rappresentino quelle immagini».
Ma lei andrà a Locarno? «Sta scherzando?».
«Guardi, se io potessi, se solo ne avessi il potere…Rievocherei immediatamente quella pellicola. Provo solo vergogna all’idea che un simile film possa rappresentare il nostro Paese all’estero».



romeo cosser dice:
Friday, 8 August 2008 alle 15:58
ecco, fosse stato in carica avrebbe apposto un’apposita censura.
Dio salvi questo paese da questi infimi personaggi che, alla stessa stregua dei regimi comunisti che tanto dicono di odiare e ripudiare, ambiscono al controllo totalitario persino su ciò che il mondo dell’arte può o non può offrire al pubblico.
Guardatevi “Le vite degli altri”, un film tedesco molto bello che parla di un agente della Stasi, la polizia segreta della DDR Comunista a cui è stato ordinato di spiare un regista teatrale e scrittore, sospettato di essere sovversivo.
Film che il ministro Bondi dovrebbe vedere anch’egli, onde vergognarsi nella giusta misura.
Vita vissuta, vita assaporata,
con un filo di vergogna,
e una coscenza,
magicamente ritrovata.
Fabrizio dice:
Saturday, 9 August 2008 alle 02:06
Ne “Le vite degli altri” l’agente della Stasi favorisce il regista che spia. Così si riscatta.
Ne “il sol dell’avvenire” gli ex terroristi omicidi continuano il peccato, attraverso la mistificazione.
Se il signor Romeo Cosser fosse figlio, padre, madre, sorella, fratello, marito, moglie di una vittima delle Brigate Rosse, forse capirebbe la differenza.
Lasci perdere le poesie. Pensi al sangue della povera gente.
Tommaso Farina dice:
Saturday, 9 August 2008 alle 15:41
Aspetto disciplinatamente di vedere il film.
Comunque, dopo “Buongiorno, notte” non mi stupisco più di niente.
Tommaso Valente dice:
Monday, 11 August 2008 alle 11:13
Posso assicurarvi che questo film vale più di tutte le lacrime di coccodrillo sprecate sui documentari della tv generalista e del ministro Bondi (che si ricorda delle vittime solo quando deve screditare politicamente i finanziamenti al cinema). Lo dico perché l’ho visto, ci ho lavorato , conosco l’integrità, l’impegno e l’onestà intellettuale degli autori e so che non offende nessuno, anzi, nobilita l’intelligenza degli spettatori e li apre ad un confronto aperto ed inedito che non va etichettato e sfuggito, bensì affrontato e dibattuto (ma sul film e non sulla censura preventiva).
Assolutamente da vedere prima di giudicarlo e commentarlo (capito Romeo e Fabrizio?)
http://www.tommasovalente.it
http://www.tommasovalente.it/blog
Fabrizio dice:
Friday, 15 August 2008 alle 22:55
Visto da mio cugino (1). Giudicato da sua moglie (2). Commentato dal loro figlio (3).
(1) Brutto. (2) Falso. (3)…’na palla.
Tommaso Farina dice:
Saturday, 16 August 2008 alle 12:11
Io i finanziamenti al cinema italiano li abolirei nella loro totalità, sic et simpliciter. Magari eviteremo in futuro che boiate pazzesche come “Dillo con parole mie” di Daniele Luchetti vengano considerate “di interesse culturale nazionale” (sic).