Caldarola (ex direttore de L'Unità), randella Travaglio: "E' un imprenditore"; "Ha anche frequentato un mafioso doc"; "Non è più il giustiziere ma un uomo che fa affari sulle disgrazie altrui"

Saturday, 18 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI, TRAVAGLIO'S

“Marco Travaglio, il talebano beffato” di Peppino Caldarola per Il Tempo

Le vittime di Travaglio sono talmente tante che si possono immaginare i brindisi dopo la sua condanna di ieri. Errore. Travaglio è la punta di lancia dell’Italia giustizialista. Quella che pensa che il Bene stia di qua e il Male di là. Solo che il Bene e il Male non sono definibili politicamente. La colonna infame costruita da Travaglio e dai suoi soci ha visto impalata gente di destra e gente di sinistra. In nome dell’Ordine e della Giustizia, Travaglio è stato super partes. E’ riuscito persino nel miracolo di scrivere cose di destra su un giornale di sinistra. C’è una folla di fan che lo adora. E’ una piccola borghesia incattivita che non vuole niente ma che, come su una piazza di Teheran, vorrebbe assistere all’esecuzione di quelli che non gli piacciono. Travaglio parla a un residuo della vecchia base comunista incazzata, ai nostalgici rabbiosi del vecchio Msi, alla borghesia intellettuale urbana che non accetta di essere declassata.

Travaglio crede alle cose che dice. Mentre il suo mentore Santoro non crede a nulla e guarda all’audience, Travaglio pensa di essere Robespierre. Dietro di lui c’è il partito dei magistrati, quell’organizzazione fluida che passa notizie e suggerimenti ai giornalisti, che indica obiettivi e fornisce le cartucce con cui sparare. Travaglio, infine, è un imprenditore. Ha capito che nell’Italia di oggi se scavi una nicchia diventi ricco, e lui la nicchia l’ha scavata nell’odio di un pezzo di società che compra i suoi libri, frequenta il suo blog, impazzisce quando lui chiede condanne a vita visto che non può pretendere la pena di morte.

Ora è stato condannato lui. Otto mesi di carcere. Forse avrà l’indulto. Ha anche frequentato un mafioso doc. Cioè Travaglio somiglia all’ideal-tipo del criminale politico che lui aborre e descrive. Condannato e con brutte amicizie. Ripeto, le sue vittime possono festeggiare. Fra le sue vittime ci sono anche persone incensurate che hanno il solo torto di pensare che la magistratura italiana è fatta anche di pelandroni, di gente politicizzata, di uomini senza qualità. Lui ha messo tutti nel mucchio e ha trattato tutti come delinquenti. Ora tocca a lui.

E’ sbagliato gioire. Penso che Travaglio vada criticato, meglio ignorato, ma non criminalizzato. La cultura di Travaglio è una degenerazione della cultura della crisi. Di Travaglio è piena la sottocultura mondiale. Ogni volta che le società entrano in un cono d’ombra e il nuovo fatica ad affermarsi, ci sono i reazionari che chiedono la forca. Il dramma della sinistra è di aver lasciato a questo reazionario di aprirsi dei varchi nel proprio seno. Con Di Vittorio e Giorgio Amendola non sarebbe mai successo. Con i dirigenti di oggi succede. Quelli come Travaglio non capiscono le cose del mondo e le semplificano. Ovvero le capiscono, ma si fanno due calcoli e le banalizzano per strappare contratti in tv o nei giornali.

I Travaglio non passeranno mai. Sono l’Italietta di facili costumi che si annida fra i fan di Travaglio, sperando che l’odio per il declassamento si traduca in “forca per tutti”. Non è neppure una novità che i forcaioli di oggi, Travaglio Santoro e Grillo, siano signori benestanti che lucrano sul disamore dalla politica delle classi medie. Ogni passaggio d’epoca ha conosciuto uomini di avventura che si sono eretti a salvatori della Patria. Sono Masaniello. Solo che i moderni Masaniello hanno fatto i soldi, dirigono un’impresa mediatio-giudiziaria che giova ai magistrati pigri e ai giornalisti che vivono sul successo dei magistrati.

Il problema non sono loro, i Travaglio di ogni epoca. Il problema sono i cittadini incazzati e disperati che si rivolgono al giustiziere sommario perchè non riescono ad avere giustizia normale.
Passato lo sbalordimento per la condanna, Travaglio continuerà come prima, farà la vittima. Una cosa avrà perso. E’ la tesi dell’onnipotenza della magistratura. Se i magistrati hanno sempre ragione, sono nel giusto anche quando lo condannano. Se alcuni hanno torto e altri no, siamo nella normalità. Travaglio non è più il giustiziere, ma un uomo che fa affari sulle disgrazie altrui. I suoi magistrati non sono vendicatori del popolo, ma un gruppo di militanti della sua area politica. Insomma, il mondo di Di Pietro che sta fra il 4 e l’8%. Una minoranza della minoranza.

http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/10/17/940135-marco_travaglio.shtml

(Nella foto Peppino Caldarola)

Avviso ai lettori del BloGiornale. La rubrica “Anti Travaglio” è stata tolta a unanime decisione del comitato di redazione. Al suo posto Travaglio’s. Saluti. gmast.

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  1. Carlo Gambino dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 12:12

    Oh, nessuno si sorprenderà delle parole di Caldarola. Ma ho una domanda: come fa a usufruire dell’indulto una persona condannata in primo grado? O forse Peppino sa cose che noi non sappiamo?

  2. Fabrizio Spinella dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 12:20

    Caldarola ha riassunto benissimo quello che in questo blog si dice da mesi.

  3. Carlo Gambino dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 12:59

    Oh, in questo è stato bravo, certo. Caldarola è un giornalista che si esprime in un ottimo Italiano, per carità.
    Ma, sicuramente volendolo, è stato anche parecchio offensivo nei confronti di tutta quell’Italia che non è di certo Italietta di facili costumi come dice lui, bensì un’Italia che si informa, un’Italia che crede ancora in certi valori quali la legalità e la giustizia.
    Quello che oramai persone come Caldarola (che pure è di sinistra, ma si sa che fine ha fatto “certa” sinistra, vedi D’Alema) e i cosiddetti antitravaglisti fingono di aver dimenticato è che il nostro paese E’ (e lo è da anni) un paese dominato, soggiogato dall’ILLEGALITA’. Dal ladrocinio. Dall’ “ognuno fa quel che gli pare, tanto…”. Mica per niente la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta sono prodotti tipici del nostro paese.

    Ora, se quell’Italietta che Caldarola definisce “di facili costumi” ripone, di fronte a quella che RIMANE un’emergenza (ossia, l’illegalità), la propria fiducia nella magistratura, a me sembra cosa perfettamente naturale, ed anzi, a me sembra un’Italia più seria di quella che continua a fare dei “distinguo” sulle basi di convenienze, secondi fini o attraverso meccanismi che a me personalmente sfuggono. Distinguo se ne possono fare e se ne fanno anche nella suddetta Italietta, che di magistrati come Squillante e Carnevale non ha proprio opinioni esaltanti, così come non ne ha dei magistrati che trascinarono nel fango Enzo Tortora.

    L’Italia è l’unico paese in cui la corruzione è venuta fuori in tutto il suo marciume, in tutto il suo schifo, ed è l’unico paese in cui, dopo il terremoto giudiziario e politico che ne è conseguito le cose sono tornare come prima, perché evidentemente rispettare le leggi in Italia è troppo faticoso e, beninteso, non rende.

    A questo punto, mi verrebbe da chiedere a Caldarola e a tutti coloro che sono d’accordo con le sue affermazioni: in chi altro può riporre la sua fiducia un Italiano che crede ancora che esista un’ “emergenza – legalità” laddove invece dovrebbe esistere tutto il contrario (sto parlando delle istituzioni politiche, s’intende)?

    Io non credo più nei politici onesti. Se ne esistono, hanno ben poca influenza, in Italia, al giorno d’oggi: vengono tenuti ai margini, “fuori dai giochi”. Credo però nei magistrati onesti che fanno il loro lavoro con coscienza e con spirito civile. Marco Travaglio è come me, crede in loro, e di fronte a questi ultimi anni di continui attacchi nei confronti di questi magistrati (non occorre che citi le fonti, spero) Travaglio si è schierato dalla loro parte.
    Se Travaglio è Italietta, se io sono Italietta, allora viva quest’Italietta che crede ancora in certi valori.

    Voi della cosiddetta “Italia vera”, quell’Italia che crede che Berlusconi sia un brav’uomo, tenetevi pure tutto il marciume, del quale, oramai consapevolmente (non avete più scuse né alibi), siete pienamente parte. Anche perché, poche storie: nessuno può vietare a giornalisti come Caldarola, Facci e Mastellarini di criticare Travaglio per i suoi errori, sviste ed eventuali condanne (questa non credo sarà l’ultima), così come nessuno può proibire loro di non credere nella buona fede di Travaglio. Ma definire “Italietta di facili costumi” noi cittadini che ancora crediamo in qualcosa è troppo, temo. Davvero troppo.

  4. Nicola dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 13:15

    Maronna che acido…

    E’ sconvolgente vedere quanti sciacalli si fiondano sul corpo ferito di Travaglio; e poi lo accusano di “cavalcare l’onda” (del malcontento)…

    Poi sarebbe stato interessante vedere la firma di un giornalista “libero” a chiusura di questo articolo, gli si poteva dar ragione nonostante scriva cose banalissime già dette da moltissimi altri.

    Invece l’autore è del PD e scrive sul Giornale.

    Divertente 😀

  5. Tania dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 13:50

    Un’unica precisazione.
    Travaglio si può commentare, ignorare, criticare. Ma sono molti quelli che non aspettavano altro che stappare lo champagne e questo blog è soltanto uno dei tanti.
    Una sola cosa riguardo a quello che ha scritto Caldarola: se definisce quella parte di Italia assetata di giustizia ed uguaglianza che si ritrova nelle parole di Travaglio e di tanti altri “un’Italietta di facili costumi” come definisce quella che si identifica nel Cavaliere e nei suoi slogan e nella ricchezza cui non parteciperà mai ma sarà sempre e solo uno specchietto per allodole?
    I facili costumi sono i nostri che siamo pronti a discutere e confrontarci e ci poniamo almeno il problema o sono quelli che tirano a campare, che vedono nel calcio solo un modo per sfogare una rabbia che va coltivata per l’occasione, che ricordano ai figli che lo spettacolo è la via del successo e Maria de Filippi la porta per la felicità.
    Noi che ragioniamo abbiamo costumi facili e loro che vanno ai casting del grande fratello o di amici che cosa sono? Intellettuali?

    Tania COSA CAVOLO DICI. Ho scritto un editoriale quasi in difesa di MT
    prima leggi e poi scrivi
    ciao
    gabriele mastellarini

  6. Carlo Gambino dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 14:01

    “L’autore è del PD e scrive sul Giornale”

    Cosa normale, al giorno d’oggi. Ma conto che un giorno queste assurdità finiscano.

  7. Alberto Santangelo dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 14:07

    Caldarola ha riassunto benissimo il pensiero di D’Alema. Ha riassunto il tuo pensiero, Spinella. Non il mio.

  8. Tommaso Farina dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 14:24

    Ha riassunto anche un sacco di cose che penso io sul grillismo e il giustizialismo un tanto al chilo. La camarilla giacobin-forcaiola vorrebbe essere fuori dal coro per giocare la carta dell’anticonformismo. Non s’è ancora avveduta di essere lei stessa, il coro.

  9. Tania dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 14:31

    Gabriele ascolta io leggo, e di solito non scrivo. Leggo molto, fidati.
    E’ vero che hai scritto l’editoriale dove il quasi è grande come una casa ma non mi venire a raccontare che non ci hai goduto come un riccio perchè non ci credo nemmeno se me lo giuri sulla tomba dei tuoi avi.
    Comunque il succo del mio intervento con Marco Travaglio c’entrava marginalmente, a me è l’italietta di facili costumi che non è piaciuta. E’ la solita generalizzazione che lascia il tempo che trova.

  10. Sergio Fornasini dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 14:45

    @ Tania

    almeno per quanto mi riguarda te lo sei sognato lo spumante stappato, io ancora sto incazzato. E non pensare che Gabriele abbia gioito. Ho comprato per anni libri di Travaglio, da “L’odore dei soldi” in poi. Ne ho pure uno firmato con dedica. Le molte rivelazioni che stanno uscendo fuori sul suo lavoro ed il modo subdolo nel quale ha scritto quel suo articolo sull’Espresso rivelano la vera natura del soggetto.

  11. Fabrizio Spinella dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 15:34

    Scrive Alberto Santangelo: “Caldarola ha riassunto benissimo il pensiero di D’Alema. Ha riassunto il tuo pensiero, Spinella. Non il mio.”
    Meno male. Prima bisogna conoscere il contenuto del tuo pensiero, poi viene l’epitome.

  12. Vito D. dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 15:36

    Se vi meravigliate che Caldarola del PD scrive sul Giornale dovreste fare altrettanto con Travaglio che si definisce liberale, vota per l’Italia dei Valori e scrive sull’Unità.
    Destra e sinistra a questo riguardo non significano più niente, sono altri i valori che possono tenere unite o lontane le persone.

  13. Tyler dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 16:03

    Mi scuso Dott. Mastellarini se provo a intervenire ancora. Visto che lla prima, per un consiglio sincero non sono stato pubblicato. Ora provo a darlo a lei. Lei sta implodendo nel suo stesso Blog 😉

  14. Nicola dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 16:56

    “Se vi meravigliate che Caldarola del PD scrive sul Giornale dovreste fare altrettanto con Travaglio che si definisce liberale, vota per l’Italia dei Valori e scrive sull’Unità.”

    Il punto di vista non è questo, suvvia.

    Diciamo che non riscontro spirito critico nelle accuse di un politico verso un giornalista che l’ha “punzecchiato” in passato.

    O come dire che secondo me un politico non dovrebbe fare il giornalista (e viceversa), perché tale doppia professione lo pone in un notevole conflitto d’interessi.

  15. Clau89 dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 18:34

    manca l’appello… non è ancora condannato. bell’articolo che si basa su niente di certo, grande!

  16. phzerouno dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 18:39

    A differenza dei politici eccellenti e dei Geronzi etc… Travaglio ha comunque rispettato la sentenza della magistratura di primo grado che lo ha codnannato. Non si e’ fatto confezionare un “Lodo Travaglio” come ha fatto Al Tappone prima col lodo Schifani e poi col lodo Alfano (chissa’ perche’ poi li chiamano lodo quando invece sono degli atti ad personam). Ha anche detto che aspetta gli altri due gradi di giudizio – Appello e Cassazione – fiducioso che sei occhi sono meglio di due. Del resto se Previti Dell’Utri Berlusconi possono ricorrere in appello e Cassazione (ed addirittura farsi fare leggi ad personam) e possono dire che comunque loro sono “innocenti fono a sentenza definitiva” non si capisce perche’ lo stesso principio garantista della presunzione d’innocenza non possa e non debba essere applicato a Travaglio. Tra l’altro i Tg di regime (tg1, tg2, tg4,….) hanno detto che Travaglio e’ “stato condannato” omettendo di dire che ci sono ancora altri due gradi di giudizio. Quello che vale per la casta non vale per i giornalisti onesti!
    Siete alla frutta e quando il castello di menzogne che i media di regime hanno costruito crollera’, allora ne vedremo delle belle! E’ crollato il fascismo, crollera’ anche il regime Casta-Mediaset.

  17. Tommaso Farina dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 20:47

    La sbroccata dell’anno.

  18. tequilero dice:

    Saturday, 18 October 2008 alle 21:08

    Nell’articolo di Calderola c’è un errore grave.
    Meglio c’è un’affermazione grave che potrebbe costargli anche una bella citazione o una querela, in quanto, quell’affermazione è falsa oltre che lesiva nei confronti di due persone.
    Ma non è tanto questo aspetto che mi interessa, piuttosto vedo che quando si scrive su Travaglio anche i garantisti doc perdono la testa.
    A voi scoprire la falsa affermazione.
    Saluti.

  19. gianbi dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 00:00

    Mai letto tante vaccate tutte insieme in vita mia.
    “giustizialista”, “condannato”, “con brutte amicizie”, “frequenta mafiosi doc”. Se lo vedete, dite a questo piccolo omino che ha scritto questa accozzaglia di parole di mettere anche del tabacco in quello che fuma.

  20. Vito D. dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 00:26

    1)per Nicola: Caldarola è un giornalista come Veltroni e D’Alema. Se mettiamo anche qui il conflitto di interessi dovrebbero smettere di fare politica in molti.
    2) Questo blog più che implodere sta esplodendo, nel senso che è seguitissimo per cui continua così Mastellarini
    3) per Tequi: non siamo bravi come te, spiegaci tu dove sta la falsità passibile di querela
    4) Gianbi ma da dove arrivi da voglioscendere il cannocchiale? Che MT sia giustizialista lo sanno anche i bambini, è stato appena condannato (non ascolti il TG1?), le brutte amicizie e i mafiosi doc sono Giuseppe Ciuro con cui MT passava le vacanze. Puoi non essere d’accordo con l’articolo di Caldarola, ma non puoi dire che scrive vaccate.
    Rimandato a settembre.

    Quale moderatore del blog non posso che dissociarmi dalla definizione di “mafioso doc” espressa nel commento ed attribuita all’ex maresciallo Giuseppe Ciuro, questo infatti è stato condannato per favoreggiamento e peculato ma non per associazione per delinquere di tipo mafioso. Grazie per il punto 2 e buona domenica

    sf

  21. Tyler dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 01:30

    Scusate io non capisco. Questo argomento è on line da questa matttina e ha 20 commenti. Come può essere che sta esplodendo?
    Capisco moderare eventuali commenti accesi, ma non vedo molto contradditorio. Eppure altrove si lascia scrivere parecchio, anche offese. In questo articolo, personale opinione, intuisco tanto rancore, non lo avvertite? 😉

  22. Zazo dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 02:05

    Ma Caldarola in questo articolo dicendo quella cosa del mafioso doc non ha fatto la stessa cosa che il tanto vituperato Travaglio avrebbe fatto con Previti?

  23. Sunny dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 03:53

    @ Tania
    Guardati un pò in giro… In quanti sono veramente informati e vogliono veramente informarsi, ribadisco informarsi (non leggere ciò che fa piacere).
    Un fan a mio parere non si informa, legge quel che vuole sentirsi dire e interpreta quel che vuole e come vuole. Come leggere del gossip.
    Preciso che non miriferisco a nessuno in particolare.

  24. tequilero dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 08:34

    Vito D., vedo che sei molto più bravo di me e di Caldarola e che, al contrario di Travaglio, sei un garantista doc.

  25. gianbi dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 09:38

    Eh, già.
    Si scrivono fiumi di inchiostro per un paio di virgolette di MT sul noto galantuomo cesare previti e poi si butta sul piatto il “mafioso doc” come se nulla fosse.
    Magari riguardati la definizione di giustizialista e riformula il tuo pensiero.
    Non arrivo dal canocchiale: sono soltanto un lettore attento che detesta che vengano scritte vaccate. Piuttosto, arrivi tu dal forum del partito delle libertà?
    Sul TG1..caliamo un velo pietoso. Quando daranno le notizie delle condanne a tutti i livelli per tutti i politici ne riparliamo. Quando hanno condannato dell’utri (non uno qualunque) neppure un accenno. Dunque, prendere il TG1 ad esempio di democrazia è grottesco.
    Comunque continua pure a guardare il TG4, almeno sarai più tranquillo per il futuro.

  26. Vito D. dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 12:03

    Preciso la definizione di “mafioso doc” espressa nel mio commento non è ovviamente mia ma indirizzata a spiegare a cosa si riferisse (presumibilmente Caldarola.
    E comunque il reato di favoreggiamento nei confronti della mafia presume che il soggetto pur non facendo parte dell’associazione mafiosa ne supporti in modo regolare e consapevole le attività ed è molto più grave del concorso esterno

  27. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 13:38

    “E’ crollato il fascismo, crollera’ anche il regime Casta-Mediaset.”

    Questo è poco ma è sicuro. Ho solo paura a pensare a cosa lo sostituirà.. 🙁

  28. Vito D. dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 19:13

    Aspettiamo allora la querela del cosiddetto mafioso doc a Caldarola, vediamo se mai arriverà.
    A quanto pare non si riesce a discutere di alcun argomento senza finire nell’antiberlusconismo pregiudiziale. La casta è sempre esistita, in epoca di gran lunga antecedente al 1994, per quello che mi riguarda sapevo che il regime della casta era trasversale, adesso scopro che c’è un regime casta-mediaset, bene non si finisce mai di imparare la storia.
    Per finire, se non si hanno argomenti se non quello che il TG1 ha dato la notizia della condanna di Travaglio, ma non diede quella su Dell’Utri si finisce nell’infantilismo, suvvia. Non facciamo come i bambini che dicono “la maestra a me ha dato le botte, a lui no”. Il TG1 sbagliò evidentemente, ma che adesso si tiri fuori ogni volta questo ritornello è francamente ridicolo.

  29. tequilero dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 19:24

    Vito D.
    leggo, proprio da questo sito che Ciuro è stato condannato senza “l’aggravante di aver favorito cosa nostra”.
    http://dituttounblog.com/articoli/pippo-ciuro-story
    Credo che sia la stessa condanna che è stata inflitta anche al Senatore Cuffaro, che ha festeggiato offrendo cannoli proprio per aver scampato l’aggravante.
    In più ha ottenuto come riconoscimento per il proprio ottimo operato la candidatura per il Senato.
    Caldarola, noto garantista, ritiene comunque che Ciuro sia un “mafioso doc” e questo solo perchè ci stava nel suo bel discorsetto sul Travaglio giustizialista.
    Tu addirittura parli di supporto regolare e consapevole delle attività di cosa nostra da parte di Ciuro.
    Te la senti di dire le stesse cose su Cuffaro e di criticare coloro i quali lo hanno appoggiato frequentato e difeso?
    Saluti.

  30. Vito D. dice:

    Sunday, 19 October 2008 alle 20:34

    Tequilero
    Hai ragione per il fatto che Ciuro è stato condannato per favoreggiamento personale (di Aiello indagato per associazione mafiosa) e non per favoreggiamento di Cosa Nostra (come erroneamente ricordavo, nonostante l’ottimo approfondimento di Mastellarini). Tuttavia nella sentenza di appello si parla di “una figura estremamente compromessa col sistema criminale”: spiegami tu se non c’è contraddizione tra un favoreggiamento personale (che vuole dire favorire una persona, Aiello) e compromissione col sistema criminale (qual è questo sistema, non è la mafia? ma allora Aiello fa parte di un altro sistema criminale?).
    In ogni caso da un punto di vista garantista quel “mafioso doc” nell’articolo è sbagliato, in teoria hai ragione tu.
    Per quanto riguarda l’opinione personale che mi chiedi su Cuffaro, sono dell’idea che la candidatura al Senato è stato un grosso errore. Tra l’altro Cuffaro ha nascosto l’identità della talpa di Roma che gli passò le informazioni che vennero successivamente svelate ad Aiello nel retrobottega di un negozio di abbigliamento dove si incontrarono. Quindi sotto questo punto di vista è indifendibile (non sono uno da due pesi e due misure).
    Grazie comunque per la precisazione.

  31. Tania dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 09:59

    @Sergio Fornasini

    Guarda per lo champagne stappato forse hai ragione (anche se molti l’hanno fatto senza andare sul personale). Ma se la mia idea è sbagliata, ti posso dire che questo blog dà quell’idea lì. Se l’intento non era quello, ti posso almeno dire che a livello di comunicazione qualcosa non arriva.

    Noi cerchiamo di dare notizie ed informazioni, senza faziosità (fatti, come direbbe MT). Sulla vicenda Gabriele ha scritto un editoriale molto bello, equilibrato ed imparzale, non solo a mio giudizio personale. Credo che di meglio non si potesse fare, il tipo di difesa a spada tratta di MT tipo nel suo forum non ufficiale non si può certo definire con gli stessi aggettivi. Diciamocelo onestamente: in quell’articolo MT ha toppato

    sf

    @Sunny
    Io non lo so quanti sono informati o si informano. Ho già detto in altri luoghi che certi atteggiamenti da fan club mi davano un po’ fastidio, ma da quello a fare di tutta l’erba un fascio ce ne corre. E comunque ritengo che le persone che seguono il fenomeno siano molto più informate della schiera degli elettori medi di Forza Italia, per cui quando vedo paragonare noi all’Italietta di facili costumi mi viene da pensare che il bruscolino mediaticamente vale molto più della trave di amianto.

  32. Orlando dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 10:17

    “Caldarola (ex direttore de L’Unità), randella Travaglio: “E’ un imprenditore”; “Ha anche frequentato un mafioso doc”; “Non è più il giustiziere ma un uomo che fa affari sulle disgrazie altrui””
    Se non avessi letto Travaglio avrei pensato ad un noto uomo politico italiano… un certo Silvio… 😀

  33. pietro ancona dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 14:14

    il regime (calderola ne è parte) non tollera voci fuori dal coro, stonate,

  34. Gruppo Delfini Curiosi dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 15:10

    FILIPPO! DOVE SEI! CI CERCANO IN TANTI! RISPONDI, PLEASE!!
    AVANTI DELFINI!

  35. Federico dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 15:51

    “…Di Travaglio è piena la sottocultura mondiale…”
    Ecco, questa è secondo me l’affermazione che più mi fa riflettere di tutto l’articolo. Probabilmente è vero. Ma ciò non impedisce agli Americani di sbattersene di Gore Vidal o Michael Moore e votare Reagan, Bush sr e jr, ai Francesi di sbattersene di Henry-Levi e c. e votare Sarkozy,agli Inglesi di votare Boris Johnson, agli Austriaci di votare Haider,ecc.
    Quanto sposta, in termine di opinione pubblica,quello che scrivono questi celebrati “intellettuali”?
    Io la risposta penso di conoscerla

  36. Tommaso Farina dice:

    Monday, 20 October 2008 alle 17:15

    Ho sentito un rombo lontanissimo. Era il BOOOOOM seguito alla dichiarazione di Pietro Ancona.

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