Caso Tosi: Mario Giordano come Marco Travaglio (ma nessuno legge i giornali!)

Monday, 30 June 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Avevamo scritto che Marco Travaglio non legge “L’espresso”, dove ha una rubrica di rimasticature, ignorando ad AnnoZero la sentenza della Cassazione sul caso Tosi (si veda il mio articolo nei post precedenti, o cliccando nella categoria Sentenze).

A sottolineare le mie critiche era stato Filippo Facci sul “Giornale” che evidenziava un mesetto fa la sentenza definitiva della Cassazione. Ma oggi “Il “Giornale” di Facci, diretto da Mario Giordano (quello delle riunioni di redazione al grido “Gnocca – Gnocca – Gnocca”) in un articolo di Antonio Signorini (pag. 11) rispolvera la notizia “della vittoria giudiziaria per il sindaco di Verona, Flavio Tosi. In sintesi – scrive Signorini da Roma – la Cassazione ha stabilito che è possibie discriminare i nomadi se rubano…”. Ma Signorini non dice che già il suo collega Facci, su quelle stesse colonne, e prima di loro Mastellarini su L’espresso avevano parlato di quelle motivazioni. Evidentemente neanche al Giornale leggono i giornali.

Di certo, la decisione della Suprema Corte DEPOSITATA IL 28 MARZO, arriva oggi come un treno CON TRE MESI DI RITARDO sui principali quotidiani italiani e ieri sui siti web di varie testate nazionali (Repubblica, Il Giorno, Unionesarda, etc).

L’unico a fare uno sforzo in più è il “Corriere della Sera” che, con due articoli di Roberto Rizzo, riporta le versioni del Pm Guido Papalia (“Non è finita. Si torna in appello”) e del Sindaco Flavio Tosi (“Nessuno spazio per i campi rom”).  Ecco le due interviste.

MILANO — Per Flavio Tosi la sentenza della Cassazione «è una importante pagina di democrazia. La Suprema Corte ha rimesso le cose a posto rispetto a una visione politicizzata della magistratura che ha cercato il processo per condannare le idee. Per fortuna, non rutti i magistrati fanno politica». Le sue di idee, sindaco? «Le idee di migliala di cittadini che, dopo la condanna a sei mesi in primo grado, mi votarono avendo capito la mia battaglia». La battaglia contro i campi nomadi? «Certo perché i campi sono un concentrato di soggetti, non tutti ma la maggior parte, che vivono nell’illegalità. Quella dei rom è un’emergenza nazionale, non è un problema di immigrazione ma di stili di vita. I campi nomadi sono un fenomeno sbagliato e pericoloso, per chi ci vive dentro e per il resto della cittadinanza». Cacciari e Zanonato, sindad di Venezia e Padova, stanno costruendo alloggi per i nomadi.
«I miei colleghi sbagliano. Il campo consente, a chi vuole farlo, di continuare a vivere nell’illegalità. E chi, invece, vuole prendere una strada onesta non può farlo». A Verona niente campi nomadi? «A parte un campo sinti che esiste da 30 anni e che non crea turbative nella cittadinanza, nella mia città per gli insediamenti illegali non c’è spazio. Appena ricevo una segnalazione mando le ruspe a radere al suolo tutto. Per i rom che delinquono a Verona non c’è spazio».

Papalia: «Non è finita Si torna in Appello»
MILANO — «Nessuna sconfitta, non facciamo confusione. I processi non sono mai una sconfitta. E in questo caso c’erano tutti gli elementi per istruke un processo. La Cassazione ha semplicemente
rinviato l’esame della questione alla Corte d’Appello chiedendo di motivare meglio la condanna per propaganda razzista. È un fatto tecnico non politico». Guido Papalia (foto), procuratore capo di Verona, il pm che ha rinviato a giudizio Flavio Tosi, non si scompone davanti alla sentenza della Cassazione. «Anche perché a ottobre ci sarà la nuova udienza. Vedremo quale sarà la decisione».
Dottor Papalia, nessuna delusione? «Le sentenze vanno sempre accolte e la Cassazione non ha ritenuto che la condanna fosse da eliminare, bensì ha chiesto un approfondimento dei fatti all’Appello».
Ma così facendo non c’è il rischio di legittimare comportamenti razzisti? «Nessun pericolo. La Cassazione è stata rigorosa e si è limitata, come sempre, a giudicare i fatti. Le leggi che ci sono, in particolare la Mancino, anche dopo la riforma del febbraio 2006, sono efficaci per intervenire contro atti discriminatori». Quali sono i suoi rapporti con il sindaco Tosi?
«Quelli di sempre, rapporti istituzionali nella norma».

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Nessun commento presente per “Caso Tosi: Mario Giordano come Marco Travaglio (ma nessuno legge i giornali!)”

  1. paolo dice:

    Monday, 30 June 2008 alle 12:54

    Caro Gabriele,
    il mestiere è finito da tempo.
    p.mart.

  2. Paride Moscati dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 10:33

    Mastellani, dovresti sapere che Mario Giordano, checchè se ne possa pensare, è stato alievo di Marco Travaglio.

    QUESTA E’ NUOVA

  3. ernesto guerrini dice:

    Tuesday, 1 July 2008 alle 19:31

    E’ vero, lo sapevo anche io.

    MT rilasciò un intervista a non ricordo chi in cui gli venivano chiesti eventuali “rimpianti”, e rispose tipo “di avere insegnato il mestiere a Mario Giordano”..

    Altro che epurazione dall’espresso di Mastellini!!! Io quando l’ho saputo ho avuto un conato di vomito.

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