Elezioni Abruzzo/2. Chiodi vuol scalzare il crocerossino Scelli e candidarsi per il Pdl (o forse è Scelli che vuol scalzare Chiodi?)
Monday, 22 September 2008di Gabriele Rossi
Senza nulla togliere all’ex capo della Croce Rossa Italiana, credo che l’ex sindaco di Teramo è più adatto a fare il Presidente dell’Abruzzo. Mi spiego…
Una prima considerazione riguarda la natura della carica, lo stile direzionale e le competenze richieste ad un Governatore regionale. Sotto questo profilo, chi ha amministrato, sia pure per pochi anni, un comune ha sviluppato una sensibilità a 360° delle problematiche proprie delle aziende pubbliche di erogazione.
Gianni Chiodi, quindi, ha piena contezza del reticolo di rapporti istituzionali che un Governatore deve saper gestire. Senza contare l’attività di consulenza strategica a favore degli enti locali svolta da Chiodi prima di diventare sindaco. Si tratta quindi “solo” di salire ad un superiore livello istituzionale, possedendo però la “cassetta degli attrezzi” per assolvere al compito. Del resto, è questo il ragionamento che, mutatis mutandis, sostenne Rutelli quando, da sindaco di una grande città, si candidò a guidare il Paese. Nel nostro caso, il sindaco di un capoluogo di provincia si candida ad amministrare la regione.
Per converso, l’esperienza di gestione di un’associazione umanitaria di Maurizio Scelli, sia pure complessa, può risultare inadeguata ed insufficiente, perché ha una visione parziale delle problematiche amministrative pubbliche, in quanto eccessivamente tipizzata da solidarietà e soccorso umanitario.
La seconda considerazione concerne la questione della diversa scala dimensionale delle esperienze pregresse vantate dai candidati. A mio avviso, la complessità e la rilevanza di un’esperienza non è di per sé indice di elevate doti direttive. Ciò che veramente conta – come ho scritto sul quotidiano Il Centro qualche settimana fa – è la capacità di leadership, l’organizzazione del lavoro, una squadra coesa, visione strategica, le idee: è l’arte della gestione di uomini e risorse con una progettualità in grado di “pensare il tempo lungo”.
Mi sembra che, nella sia pur breve esperienza da sindaco, Gianni Chiodi abbia dimostrato, e gli elettori abruzzesi ne stanno avendo sempre più visibilità, di avere l’arte della gestione pubblica.
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gabriele rossi dice:
Monday, 22 September 2008 alle 11:57
Ciao Mastellarini…il titolo l’hai scritto tu.
Forse era meglio dire che Scelli vuol scalzare Chiodi…
gabriele rossi dice:
Monday, 22 September 2008 alle 12:01
Non sono informato…Mi limito a fare analisi. L’informazione corretta è che Chiodi non si è autocandidato…Gli altri non so.