Storia della politica italiana: dal "pensiero e azione" agli "ignoranti come talpe". Giuseppe Mazzini un dipietrista d'altri tempi?
Thursday, 30 October 2008di Claudia G. Vismara per Gonosen
Correva l’anno 1831, i moti insurrezionali ad opera di gruppi locali della Carboneria erano appena terminati ed in scena vi era un tale Giuseppe Mazzini. Quest’uomo sosteneva che il popolo aveva un ruolo centrale, come soggetto rivoluzionario, nella rivoluzione e soltanto tramite essa si potevano creare nuove condizioni per la nascita di un nuovo stato nazionale su basi completamente diverse da quelle precedenti.
«Pensiero e azione»: questa era la formula che riassumeva il pensiero mazziniano che significava, da un lato, richiamo ad alcuni principi ideali, a un programma da seguire coerentemente e, dall’altro, sforzo costante per diffondere tali principi e programmi in un continuo impegno educativo nei riguardi del popolo, che doveva essere portato a prendere coscienza di sé.
Pausa. Salto temporale. Ci troviamo nel 1852. Camillo Cavour è Presidente del Consiglio. Secondo Cavour il Parlamento è lo specchio dell’opinione pubblica, da lui riconosciuta come una nuova realtà. Vi era però un’altra presa di coscienza: la stampa. Proprio Parlamento e strumenti d’espressione dell’opinione pubblica (giornali e dibattiti) furono i principali canali attraverso i quali avvenne una maturazione di notevole qualità della classe politica del tempo. La diffusione della stampa quotidiana e periodica non veniva censurata, ma anzi esercitò un ruolo essenziale nella formazione e nell’informazione dell’opinione pubblica. E così nuove testate giornalistiche presero vita, alcune liberali moderate, altre a tendenza democratica, altre cattoliche, altre ancora satiriche. Giornali indipendenti e liberi. Le funzioni del Parlamento inoltre furono ampliate, per esempio con un più attento controllo sull’azione economica e finanziaria del governo. I deputati acquisirono ed accrebbero competenze che in precedenza non avevano. Insomma, la classe dirigente era colta, tanto colta da favorire le cosiddette immigrazioni politiche, ondate di profughi politici in fuga dagli altri stati, durante le quali alcuni uomini appartenenti a ceti intellettuali trovarono impiego, nel regno sabaudo (Piemonte) governato appunto da Cavour, in attività quali giornalismo, insegnamento e politica stessa.
«L’umanità è diretta verso due scopi, l’uno politico, l’altro economico. Nell’ordine politico essa tende a modificare le proprie istituzioni in modo da chiamare un sempre maggior numero di cittadini alla partecipazione al potere politico. Nell’ordine economico essa mira evidentemente al miglioramento delle classi inferiori, e ad un miglior riparto dei prodotti della terra e dei capitali». (da C. Cavour, Discorsi Parlamentari, Firenze, 1932 – 1873)
Ennesimo salto temporale. Siamo in Italia, corre l’anno 2008 e a capo del Consiglio c’è un tale Silvio Berlusconi. La classe dirigente è ignorante come le talpe [un servizio delle Iene lo dimostra, cliccate quì] anche se per fortuna le eccezioni esistono ancora, il popolo viene tenuto in sordina dal momento che i cittadini non hanno il diritto di ricevere delle informazioni chiare e argomentate perché l’informazione è strumentalizzata e al Parlamento la giustizia è utopia perché la maggioranza dei deputati e/o senatori sono delinquenti e prescritti (basta leggere “Se li conosci li eviti” di Marco Travaglio e Peter Gomez per saperlo). Sta avvenendo una retrocessione culturale impressionante e nessuno sembra rendersene conto. L’operato di IDV a mio avviso potrebbe essere il corrispettivo di quanto fece Mazzini all’epoca o perlomeno richiama la maggior parte dei suoi principi. Cavour è invece il vero statista in antitesi a Berlusconi. Approfondite il periodo del Risorgimento Italiano e capirete da soli che l’Italia “sotto” Berlusconi è un’Italia che rasenta la delinquenza e il degrado. Del sistema.
(Nella foto, Silvio Berlusconi mostra la sua agenda)


Tommaso Farina dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:06
Non so chi sia a postare continuamente questa roba totalmente comica. Chiunque sia, ha tutta la mia gratitudine.
In ogni caso, da monarchico convintamente reazionario e cattolico reputo Mazzini da sempre una gigantesca testa di cazzo.
tex dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:22
questa è fuori di testa.
Tommaso Farina dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:31
No, non è fuori di testa ma mi sembra che scriva cose assurde. OLtretutto, non è vero che la maggioranza del Parlamento è costituito da inquisiti. Questo non lo dice nemmeno il manicheo libro di Travaglio.
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:34
A 19 anni Claudia si sta facendo più domande di tante pischelle che anche in questo momento staranno ascoltanto i Tokio Hotel 😉
Come descrive queste pause mi ha fatto un po’ ricordare Lucarelli 😛
Ce n’è di altra roba in mezzo cmq eh, forse i salti sono troppo lunghi, e poi è vero, non dimentichiamoci dei monarchi 😀
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:45
al tempo di cavour il parlamento era lo specchio dell’opinione pubblica, una realtà con cui occorreva fare i conti.
proprio come adesso, vero?
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:49
Sì, di roba in mezzo ce ne è molta ma è solo un parallelismo con il risorgimento, non un excursus della storia italiana dal 1831 sino ad oggi.
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 12:55
Claudia, devi valutare anche il livello di istruzione e che tipo di elettorato votava, gli analfabeti non potevano e nemmeno le donne. E pagavi pure per farlo. Il voto era limitato alla borghesia, a quelli istruiti… e magari perchè no, curando i loro interessi.
Le donne votarono nel 1946 per la prima volta nel referendum monarchia – repubblica.
http://it.wikipedia.org/wiki/Suffragio_universale
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:04
Se vuoi essere preciso, devi ricordare che in quel periodo il sud era profondamente arretrato e di conseguenza non votata per i motivi da te elencati. In ogni caso, ho voluto sottolineare semplicemente che c’era un movimento attivo degli intellettuali, si recavano in piemonte perchè il piemonte era un piccolo parlamento italiano e acculturato, i giornali erano liberi, sciolti da qualsiasi tipo di direttive politiche.
Tommaso Farina dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:06
Del risorgimento io francamente avrei fatto volentieri a meno. Rimpiango gli Asburgo e lo Stato Pontificio.
Zazo dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:08
Claudia, Cavour è stato indubbiamente un grande personaggio, probabilmente l’artefice principale dell’unitá d’Italia, ma era pur sempre un liberale all’italiana, di quelli che la democrazia popolare la guardavano con sospetto e che i giornali li tenevano bene sotto controllo. È stato sicuramente piú accorto ed intelligente dei suoi successori ad usare questi strumenti di oppressione e di controllo.
Se non l’hai giá fatto ti consiglio di leggere Mack Smith per studiare un po’ di storia del risorgimento.
Nelle tue analisi, a mio parere, commetti diversi errori ed approssimazioni, ma rendendole pubbliche le sottoponi a critica. Hai solo 19 anni e sei molto piú matura della gran parte dei tuoi coetanei, quindi sono convinto che perfezionerai il tuo stile ed approfondirai le tue conoscenze.
Vedo peró che con i tuoi articoli rendi felici un sacco di ragazzotti cresciuti che si divertono un mondo a dileggiare i tuoi articoli dimostrando la loro superiore erudizione e cultura.
Sono un po’ invidioso, io quei ragazzotti li ho invitati a partecipare ad un confronto di opinioni su mani pulite, per esempio, ma pochi mi hanno risposto (e sicuramente non nel merito delle domande).
Passaci tu Claudia e dimmi qual’è la tua opinione.
http://dituttounblog.com/articoli/facci-a-travaglio-becchino-zorro#comment-8463
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:24
certo certo, pienamente d’accordo. C’era finalmente la borghesia, una monarchia costituzionale ecc. Ma la stessa gente istruita, i borghesi, dopo aver scalzato la monarchia, cercano di detenere il potere. Non lo fanno mica votare il contadinozzo che lavora al sud in un sistema ancora feudatario.
Il Parlamento non era proprio lo specchio dell’opinione pubblica, anzi della tua di opinione, solo perchè sei donna, se ne fregavano altamente 😛
Questo giusto per allargare il discorso. Le forme di controllo del potere non erano secondo me la stampa. Cambiava poco se cmq comandavano sempre i borghesi. Oggi devi convincere un elettorato ben più ampio, scrivere anche in maniera spicciola per far arrivare un msg giusto o sbagliato al contadinozzo che vota. E chiaramente questo Berlusconi lo sa 🙁
Però ti ripeto, non vedo sta gran differenza in Italia, noto sempre il potere in mano a pochi.
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:27
“Vedo peró che con i tuoi articoli rendi felici un sacco di ragazzotti cresciuti che si divertono un mondo a dileggiare i tuoi articoli dimostrando la loro superiore erudizione e cultura.”
ghghhghgh Claudia io sono gnurant, è solo un confronto 😛
tanto zazo si riferisce a qualcun altro spero
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:37
Cavour voleva un’unificazione a tappe, questo lo discosta da Mazzini, tuttavia io ho studiato che la stampa non era sottoposta ad alcun vaglio da parte della politica.
ci penserò.
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 13:41
Del risorgimento io francamente avrei fatto volentieri a meno. Rimpiango gli Asburgo e lo Stato Pontificio.
Scritto da Tommaso Farina il 30 Ott 2008
“Mia cara Olimpia … mettete n’ pompa … che sto grillaccio del Marchese sempre zompa … zompa chi campa scherzosamente, allegramente ….”
“Dice nun me fido … ho fatto bene a vede’ i conti … altroche’ … se tu me freghi qui me freghi su tutto … perciò sei un ladro … sei ladro tu, tu padre e tu nonno e io ve licenzio a tutti e tre”
“Aspetta n’ po’ … prima da fa’ fagotto … ma quel vinello che se semo bevuti giu a tavola … ma che ho famo noi? – Si signore – Sii … e quanto ce ne avemo? – Parecchie botti di quello nuovo più quello vecchio imbottigliato – E ndo’ stanno tutte ste botti e ste’ bottije … oltre che a casa tua – Giù in cantina – Allora io vado n’ cantina e tu te ne va’ a ffanculo … brutto ladro”
XD
Zazo dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:05
“tanto zazo si riferisce a qualcun altro spero”
No Tyler, non mi riferisco a lei, ma a quelli che trattano con sprezzo e superioritá le opinioni di una ragazza di 19 anni, definendola magari fuori di testa.
Tommaso Farina dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:26
Grandi citazioni.
E non sono ironico.
Alla villa del Marchese, a Fabriano, ci sono pure state qualche anno fa. E’ diventata un bellissimo albergo.
DeanKeaton dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:31
“La classe dirigente è ignorante come le talpe anche se per fortuna le eccezioni esistono ancora”
E la Vismara le eccezioni le sa cogliere.
Eccome!
Progetti per il futuro?
Saluti
Zazo dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:41
@ Claudia
non è che Cavour la “volesse” a tappe, è che sapeva, da politico esperto e con grande fiuto, che l’unico modo per ottenere l’unificazione era quello di approfittare dei contrasti tra le potenze egemoni in Europa. Sapeva che una rivoluzione violenta, tipo quella francese, non sarebbe mai stata permessa dalle altre nazioni europee.
Altra cosa che li divideva non poco era il fatto che Mazzini fosse repubblicano, mentre Cavour era monarchico. I due non si piacevano granché. A Mazzini va riconosciuto il merito (o il demerito, guardandolo dal punto di vista di Farina) di aver creato un sentimento nazionale; Cavour è stato bravo a sfruttare questo sentimento per unificare l’Italia.
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:44
Sottile ironia da parte di Dean Keaton. Non ragiono in base alle mie idee politiche, quindi soggettivamente. Tento di essere oggettiva.
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:49
@ Zazo
Certo che è vero! Almeno, sul mio libro di storia così c’è scritto. E significa la stessa cosa che dici tu. Cavour era liberale e Mazzini repubblicano. Non ho detto che il pensiero di unificazione di Italia fosse l’unica loro differenza! Era UNA delle differenze 🙂
Concordo pienamente con la tua conclusione:
“A Mazzini va riconosciuto il merito di aver creato un sentimento nazionale; Cavour è stato bravo a sfruttare questo sentimento per unificare l’Italia”.
Peccato che di questi tempi il sentimento nazionale è finito sotto le scarpe degli italiani…Non di tutti ovviamente!
asdrubale dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:49
Ma con Di Pietro alla guida del movimento “rivoluzionario”, come si fa a parlare di classe politica ignorante come le talpe? Siamo seri, suvvia.
Python dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:50
Santa Claudia de’ salumieri!
Quando a sceglierla era il 2% ella popolazione, la classe dirigente era colta, coltissima, scelta, sceltissima!
Oggi invece, che tutti votano, oves et boves, la classe dirigente è “retrocessa” (serie B: B come Berlusconi).
Che cos’è sta boiata del sufragio universale?? Torniamo allo Statuto albertino!
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 14:54
Non era esattamente il 2% sai?
Zazo dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:04
Si Claudia,
sino al 1880 erano circa il 2% (quelli iscritti alle liste, poi a votare proprio erano pure di meno), poi tra il 1880 ed il 1904 il numer di iscritti alle liste si è assestato intorno all’8% per poi salire intorno al 25% dopo l’allargamento del suffragio (donne escluse).
http://cronologia.leonardo.it/elezio1.htm
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:22
🙁 Ho altri dati alla mano, io.
skagerrak dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:25
Sta a vedere che ha ragione il “baffetto”…:
Se votassero solo quelli che leggono i giornali, non ci sarebbe
partita.Non parliamone se votassero solo quelli che leggono i libri. Ma
siccome vige il suffragio universale, state attenti:è nella fascia meno
acculturata che sfonda la destra.
Python dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:31
Se sono così “alla mano”, perché non ce li presenti?
Clau89 dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:34
Può darsi che abbia ragione lui circa la percentuale degli elettori; non so mica tutto io e ho una conoscenza basilare degli argomenti, dal momento che a scuola non si approfondisce su tutto tutto. La mia idea però rimane quella che emerge dal post.
asdrubale dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:38
Ma possibile che “il partito dei lavoratori” sia votato solo dagli intellettuali, mentre il proletariato vota Berlusconi? ma che fine ha fatto la classe operaia, è andata davvero in paradiso e nessuno se n’è accorto?
DeanKeaton dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:43
Quando la scuola è chiusa, cara Vismara, poi si approfondisce ancora meno.
Meno male che, per non rendere la giornata completamente inutile, vi fanno lezione Epifani, Di Pietro e Veltroni.
Con un pizzico di PCI che rende tutto più nuovo ed interessante.
Saluti
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:45
i voti della classe operaia se l’è presi la lega 😉
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:49
guarda Dean che Claudia è figlia della riforma Moratti e Gelmini, non spariamo cazzate eh
DeanKeaton dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 15:57
Su Tyler.
Abbassiamo i toni.
Lo so che la Vismara è ragazza proiettata al futuro.
Secondo lei è addirittura figlia di una riforma Gelmini che ancora deve essere proposta ed attuata.
Mica confonderà pure lei un piccolo decreto con un intervento decisamente più organico che sarà presentato a breve in Parlamento?
Saluti
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 16:01
Scusa Dean, ma ti rendi conto che si va a dire che la scuola va riformata e l’avevate già riformata voi? XD
DeanKeaton dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 16:14
Mi pare che lei, caro Tyler, abbia delle lacune temporali evidenti.
Si faccia aiutare dalla Vismara e le chieda di scriverci una cronistoria, non ideologizzata o politicamente orientata come solo lei sa fare, delle vicende della scuola italiana dal dopoguerra ad oggi.
In due, magari, riuscite pure ad andare oltre la Moratti.
Saluti
Tyler dice:
Thursday, 30 October 2008 alle 16:26
vabbè qui andiamo OT se ne parliamo, cmq non sono politicamente orientato, già ho scritto in passato che li ho votati tutti, mi piacciono tutti 😉 (tutti insieme nella stessa scheda intendo)
Ad ogni modo “E'” un dato di fatto che Claudia ha studiato in una scuola riformata dal centro-destra.
Clau89 dice:
Friday, 31 October 2008 alle 14:11
Confermo! Gli elettori erano sotto il 2 % . Errore mio e solo mio.