Dalla Grecia: "BERLUSCONI RE DEI FORMAGGI"
Saturday, 20 December 2008di Maria Spiliopoulou per Eleftheros Typos, tradotto da Italiadallestero.info
Sulla scia dei piani di salvataggio dei colossi bancari e delle aziende automobilistiche negli Stati Uniti e in Europa, il governo Berlusconi si affretta a salvare… il parmigiano e ancora una volta provoca reazioni, dentro e fuori dall’Italia. Mentre milioni di italiani scendono nelle strade chiedendo il sostegno pubblico nel bel mezzo della crisi economica (circa due milioni in un centinaio di città lo scorso venerdì), il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi concentra la propria attenzione sull’operazione di salvataggio del «re dei formaggi», il Parmigiano Reggiano.
Parte integrante della cucina italiana da secoli, il parmigiano non ha certo problemi di qualità, che rimane eccellente in un’epoca segnata da una serie di scandali alimentari, come sottolineano i suoi produttori, bensì di sopravvivenza economica. Già prima dello scoppiare della recessione internazionale e del crollo dei consumi, molte piccole imprese tradizionali produttrici di parmigiano si trovavano sull’orlo del fallimento. Oggi un terzo dei 430 produttori del «re dei formaggi» sono ad un passo dalla chiusura.
Mentre i prezzi del latte e dell’energia sono aumentati negli ultimi quattro anni e il costo medio di produzione del formaggio è arrivato a 8 euro al chilo, i produttori non riescono a garantire un prezzo alla vendita superiore ai 7,5 euro. Come spiegato nel «Wall Street Journal», le piccole imprese a conduzione familiare in genere non possono negoziare, a parità di condizioni, con i grossisti che insistono sul fatto che «questo è il prezzo massimo che i consumatori pagheranno».
Di fronte all’incubo degli «spaghetti senza Parmigiano Reggiano» è intervenuto il governo Berlusconi e il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia promette l’acquisto di 100.000 forme di parmigiano e di 100.000 forme di grana padano.
Verranno distribuite ad organizzazioni caritative e i produttori saranno così aiutati con 50 milioni di euro. L’ancora di salvataggio per il parmigiano non entusiasma però molti italiani che chiedono anche incentivi statali e insistono sul fatto che il salvataggio del «re dei formaggi» non può costituire una priorità.


asdrubale dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 10:45
e a chi darebbe fastidio “il salvataggio” del Parmigiano? non lo ha mica scritto. In tempi di massicci aiuti di Stato ai settori industriali e finanziari in difficoltà c’è veramente qualcuno che si è scandalizzato dell’acquisto di 100.000 forme di Parmigiano?
Francesco B dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 12:03
Un altro articolo che ci aiuta a ricordare che Silvio non è liberista e il definirsi tale è una presa per il culo da guinness dei primati
Tyler dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 13:45
insomma “io” ho dato una parte delle mie tasse per salvare il parmigiano, ma a me chi cazzo me salva? XD
DeanKeaton dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 13:50
Sono aperte le scommesse su chi sarà il primo pirla che capiterà qui dicendo “perfino la Grecia ci critica”, “come siamo caduti in basso” oppure “Berlusconi ci fa vergognare in tutto il mondo”.
Gli stessi della hit parade sulla libertà di stampa, per intenderci.
Saluti
Charly dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 15:12
E’ una buona idea, scommetto che è di Zaia e Berlusconi non ne sa un cazzo, non credo che abbia interessi nel parmigiano…
Tommaso Farina dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 15:34
Concordo con Charly sull’idea non malvagia. Comunque è altamente probabile che il Parmigiano Reggiano (chiamiamolo così, è il suo nome, e oltretutto i reggiani sostengono a spada tratta la prima paternità del cacio più famoso del mondo) non si estinguerà tanto facilmente. E’ dai tempi di Boccaccio che in Italia si mangia Parmigiano. Nemmeno i falsari ideatori dei vari Parmesan, Parmesao e Regianito hanno scalfito un mito, una di quelle cose che non è retorico affermare siano invidiate da tutto il mondo.
Fabrizio Spinella dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 16:06
Anche i poveri hanno diritto di mangiare Parmigiano Reggiano. Tyler, hai mica interessi nella produzione di Acidino (fior di capra)?
Tyler dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 16:21
non so nemmeno cosa è. che c’entra i poveri? Non ci provare 😉
Certo che vi spacciate per liberali, invece approvate lo statalismo. Fascismo moderno, non c’è niente da fare. E poi attenzione eh che possono tornare i cattivoni comunisti auhuhahahahua tanto siete uguali da sempre.
Tommaso Farina dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 16:29
Io però non mi spaccio per liberale, anzi spero di non essere mai e poi mai scambiato per tale. E’ roba di moda, il dichiararsi “di destra liberale”, richiamandosi magari a parrucconi stile Prezzolini.
Francesco B dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 16:52
Quello che mi chiedo io in questi casi, ma è possibile che una così grossa azienda che fa affari in tutto il mondo e ha vendite che non caleranno di certo di molto non riesca a resistere a questo periodo di crisi?
Perchè succede questo?
Perchè tutte le società anche quelle con un giro di affari astronomico appena c’è un po’ di crisi rischiano il collasso?
Perchè? :!
asdrubale dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 17:33
Si, si protestate sull’acquisto di stato del parmiggiano-reggiano (così farina è contento. Voglio vedere cosa direte quando saranno concessi i solidi miliardi di euro alla Fiat, su sollecitazione dei sindacati e dei partiti dei lavoratori.
Si dirà che Berlusconi punta a diveneri il re delle automobili? ma tanto c’è gente che si beve tutto.
Tyler dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 18:41
asdrdù io mi domando solo come un guru liberale o che si spaccia tale non fare altro che usare i miei cazzo di soldi.
Queste cose le sapevano fare pure 1000 anni fa, tassare me e sistemare il resto.
ah belliiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Fabrizio Spinella dice:
Saturday, 20 December 2008 alle 20:37
L’Acidino è un formaggio veneto. Fior di capra