ESCLUSIVO! GIAMPIERO MARRAZZO (FRATELLO DI PIERO) SCOPRE I MISTERI DI USTICA. COSSIGA: "A COLPIRE IL DC9 FURONO I FRANCESI"

Monday, 15 December 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Sessanta anni di Repubblica scorrono sullo schermo in pochi secondi: le spallucce di Andreotti, le dita delle mani in un tormentato intreccio, sino alla profezia di Cossiga: “Se  continuate questa inchiesta potreste essere vittime di un incidente stradale”. La strage di Ustica come metafora del ruolo deviato che i servizi segreti hanno avuto in Italia. Ottantuno  morti, senza un apparente perché. Le indagini del giudice Priore, il vuoto di verità, sino alle dichiarazioni del Presidente Emerito Francesco Cossiga, che punta l’indice contro la Francia. Due giornalisti coraggiosi, Giampiero Marrazzo e Gianluca Cerasola, hanno firmato un docufilm di 63 minuti, “Sopra e sotto il tavolo” (vedi il trailer in alto), sulla riapertura del Caso Ustica, prodotto dalla S7ven e dalla Morol di Milano e in distribuzione nelle librerie a partire dalla fine di gennaio in un cofanetto il cui libro è edito dalla Tullio Pironti di Napoli.

La regia è di Enrico Salimbeni, le musiche di Paolo Buonvino.
Un’intervista inedita a Cossiga, e poi Andreotti, Priore, De Michelis, il portavoce Nato James Appaturai e tutti i personaggi che in ruoli diversi sanno pezzi di verità su Ustica, e sulle stragi che hanno funestato l’Italia a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.
Cossiga ha apertamente parlato del ruolo dei servizi francesi nel film, destinato a riaprire una ferita mai rimarginata nel Paese.
A quanto pare l’Ambasciata francese potrebbe concedere a giorni un’intervista ai due giornalisti per replicare alle accuse contenute nel film, i cui prodromi, anticipati alla stampa da Cossiga un anno fa, sono bastati da soli alla riapertura dell’inchiesta.
“Speriamo che la nostra attività di inchiesta giornalistica possa proseguire e di non restare vittime di un incidente stradale”, commenta con ironia Giampiero Marrazzo, fratello del Governatore del Lazio Piero Marrazzo.

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  1. Marco Ninotti dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 11:46

    Richieste a Francesi e Americani sono già state fatte, senza esiti.
    Chi ha avuto modo di visionare la gran parte dell’aereo recuperato, stabilì che cadde per un’esplosione interna, per una carica esplosiva nascosta probabilmente nella toilette.
    Mi state dicendo che a piazzare l’esplosivo furono i servizi segreti francesi?

  2. asdrubale dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 12:13

    La prima ipotesi fu proprio quella che l’aereo fu abbattuto da caccia francesi, ma naturalmente la pista americana era per molti la più appetibile. Quella dell’esplosione interna è una balla creata all’indomani, mi meraviglio che qualcuno ancora ci creda.

  3. Marco Ninotti dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 12:52

    Asdrubale, io mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che parli di missile. Non fosse altro che questa fu una ipotesi sopravvissuta fin quando il veivolo rimase inabissato. Una volta tirato su ci si accorse che mancavano i fori di entrata del missile, teoria abbandonata anche dai famigliari delle vittime, che infatti ipotizzarono la “quasi collisione”.
    Quella dell’eplosione interna, caro Asdrubale, è invece la teoria di un esperto di incidentistica aerea che, su mandato del tribunale, presentò una perizia dopo un attento studio sul veivolo quasi del tutto recuperato. La teoria del missile ripeto; abbandonata anche dall’associazione delle vittime di Ustica, si basava non su uno studio dell’intero aereo, ma solo su alcuni suoi frammenti.

  4. asdrubale dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 13:23

    Allora tutti gli ufficialei dell’areonautica militare sono stati assolti per questo: me ne congratulo.
    Dei tracciati radar scomparsi se n’è più saputo niente?

  5. Marco Ninotti dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 14:00

    Sui tracciati radar, sui plot e sugli echi spuri si sono scritti libri, ma sull’aereo e la sua fusoliera, priva di fori da missile, come sulla causa dell’incidente che secondo l’associazione dei familiari delle vittime è da attribuire ad una non meglio precisata “quasi collisione” non ci piove.
    Marco Ninotti

  6. asdrubale dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 15:38

    La notizia dell’abbattimento da parte dei francesi fu data da giornali inglesi già dopo un paio di giorni l’avvenimento. Solo dopo arrivarono tutte le seguenti piste, come sempre succede quando si vuole depistare un’indagine.
    Ora Cossiga ritorna a quella prima spiegazione, che è poi quella che apprese dai servizi segreti insieme ad altri ministri di quel governo, che parla dell’abbattimento dell’aereo da parte di missili a risonanza, che non hanno quindi colpito direttamente l’aereo, lanciati da unità navali o aerei francesi.

  7. asdrubale dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 15:42

    Al di là di imprecisioni evidenti, credo che nel racconto di Cossiga ci sia del vero e che non dovrebbe essere ignorato.

  8. Marco Ninotti dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 16:12

    Il problema è che missili che esplodono “a risonanza” pare non esistano, almeno a sentire il Gen. Manca, ufficiale pilota, intervistato da Gianpiero MARRAZZO:”….Cossiga dice che “è stato un missile a risonanza e non a impatto. Ma non esiste un missile che scoppia a risonanza: i missili si differenziano per il sistema di guida con cui agganciano l’obiettivo, non per il tipo di scoppio”…”.
    Marco Ninotti

  9. Sergio Fornasini dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 16:45

    Semmai i missili esplodono in “prossimità”.

    Sarà difficile che venga mai rilasciata una verità ufficiale che metta tutti d’accordo, comunque per chi volesse approfondire segnalo un paio di link, e tutto il sito:

    http://www.seeninside.net/ust22.html

    http://www.seeninside.net/ust03.html

    I missili potrebbero essere stati addirittura due

  10. Marco Ninotti dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 17:06

    Rimane il fatto che con l’aereo recuperato uno dei maggiori esperti di incidentistica aerea, John Francis Taylor, stabilì che senza dubbio l’aereo cadde per un’esplosione interna al veivolo. Se ne convinsero anche i familiari delle vittime, che infatti sposarono la tesi della “quasi collisione”. Ora vogliamo ricominciare con la storia del missile?
    Sig. Fornasini, segnali pure i siti dove la teoria del missile ( o della quasi collisione ) vine confutata.
    Io qui ne porto uno:
    http://www.strageustica.it/varie/taradash.htm

  11. asdrubale dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 17:19

    infatti parlavo di imprecisioni, è evidente che si intendeva di uno scoppio in prossimità dell’aereo. Un non esperto di armamenti può facilmente equivocare i termini tecnici.

  12. Sergio Fornasini dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 17:36

    Sig. Ninotti,

    come dicevo dubito fortemente che su questa vicenda tutte le opinioni prima o poi andranno a coincidere, con la ridda di perizie e contro-perizie che ci sono state. Ben vengano le segnalazioni, affinché gli interessati possano approfondire.

    Saluti

  13. Carlo Gambino dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 19:35

    Ero sicuro di aver lasciato un commento sull’Emerito Presidente Cossiga…

  14. Carlo Gambino dice:

    Tuesday, 16 December 2008 alle 19:38

    Whoops, chiedo scusa, il mio commento su Cossiga è su un altro post.
    My fault.

  15. Manuele Corradi dice:

    Thursday, 28 May 2009 alle 02:28

    Caro Marco Nippoli.
    I messili non entrano negli aerei mai! Hanno delle spolette con dispositivi di prossimità e esplodono a circa un metro di distanza! Senza entrare e tanto meno uscire da un velivolo.

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