Gaza e gazzarra
Saturday, 17 January 2009di Filippo Facci per ilgiornale.it
Ci sono state puntate peggiori di quella scorsa di Annozero, anche se riguardavano il nostro Paese e nessun ambasciatore ha protestato. Le avrete magari pure guardate, quelle puntate: anche perché non c’è nient’altro del genere, in tv. I programmi di Vespa e Floris e Mentana sono un altro prodotto, una diversa temperatura: non sono alternativi, sono complementari. Santoro, coi suoi travaglini e la sua impar-condicio, è certo arrogante e insopportabile: ma se nessun’altra trasmissione ha i difetti di Annozero, tuttavia, nessun’altra ha neppure i suoi pregi, perlomeno le sue caratteristiche, lo sforzo produttivo.
Perché? Perché un’altra trasmissione come Annozero non la vogliono fare. Non la Rai, che pure butta i soldi in cento modi. Non Mediaset, che è disinteressata persino a bilanciare Ballarò. Così abbiamo solo Annozero e la periodica tentazione, provocatissima, di cancellarlo anziché affiancarlo ad altro, levarle il monopolio, farle concorrenza, relativizzarlo. La classe politica ogni tanto sbraita contro Annozero, ma non c’è da fidarsi di chi ora martirizza Lucia Annunziata, l’unica che è ancora più ego-riferita di Santoro, dopo averla giustamente esecrata per quella sua esibizionistica intervista a Berlusconi. La classe politica sbraita anche perché vorrebbe che fosse tutto come a Ballarò: dove c’è la scaletta, le domande sono programmate, e si può ciarlare che è un piacere.


dangp dice:
Saturday, 17 January 2009 alle 13:10
Sono preoccupato, mi sono accorto di avere idee in comune con Facci!
Orlando dice:
Saturday, 17 January 2009 alle 13:55
Ma… ma… siam sicuri che sia Facci? Sono d’accordo pienamente con lui! O… mio… dio… potrò ancora leggere Travaglio ora?? E soprattutto… Facci mi accetterà come lettore ora?
Fabrizio Spinella dice:
Saturday, 17 January 2009 alle 15:07
Proviamo a consigliare Confalonieri di smettere con quella trasmissione, presuntuosa, titolata Matrix, che è servita soltanto a sistemare l’ex giovane socialista Mentana, che finge di essere intelligente, e di sostituirla con un “controcanto d’Italia” diretta da un giornalista anticonformista che metta in ridicolo innanzitutto la maniera di trattare i fatti da parte dei giornalisti come Santoro, un ex agit-prop del PC ormai tronfio e gonfio di denari, che ormai sbrodola (letteralmente: dategli un kleenex).
Charly dice:
Saturday, 17 January 2009 alle 17:58
Eh no, non fate finta di non capire. Santoro e la sua trasmissione saranno sempre unici nel panorama italiano e Berlusconi l’avrebbe già ri-epurato se non si fosse accorto che farlo continuare, senza parlarne, gli reca meno danni. Una trasmissione uguale ma contraria è impossibile perchè Santoro, pur essendo di sinistra, bastona sonoramente anche, o forse di più, la sinistra italiana, mentre mi pare improbabile vedere un giornalista su Mediaset che, pur essendo di destra, osa criticare anche solo la pettinatura del capo. E poi, qualsiasi argomento venisse trattato, mancherebbe sempre di una parte fondamentale. Si parla di mafia? Berlusconi è coinvolto sia come politico che come imprenditore. Di banche? Idem. Alitalia? Come sopra. Santoro può piacere o meno ma resterà un’isola verso cui tutti sparano le loro cannonate. W Santoro.