Gli enti inutili che non vogliono sparire

Thursday, 3 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI, SPRECHI E SPRECONI

di Gabriele Mastellarini

Romano Prodi e i ministri Tommaso Padoa-Schioppa e Giulio Santagata avevano segnalato ben 130 “enti inutili”, chiedendone l’immediata chiusura a partire dal 2008. Un piano ambizioso, ma subito rivoluzionato dagli altri ministri e da molti parlamentari. Alla fine solo pochi carrozzoni di Stato sono stati avviati allo scioglimento.  Chi dice una decina, chi una cinquantina, ma nessuno sa come veramente andrà a finire.

Ma gli enti inutili, spariranno sul serio o resteranno una delle anomalie italiane?

In fondo, leggi alla mano, dal primo gennaio scorso alcuni dovevano già essere cancellati, ma ancora resistono e sono riusciti a spuntarla, almeno per tutto il 2008.

Il 23 agosto prossimo scatteranno gli ultimi sessanta giorni della loro vita, ma non sono esclusi colpi di scena che riescano a “resuscitarli” quando tutti li davano ormai per morti.

In fondo perché rinunciare al Pio istituto elemosiniere?

Come faremo a vivere senza l’Istituto di beneficenza “Vittorio Emanuele III”?

E che dire dell’Opera nazionale per i figli degli aviatori o dell’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia?

Alcuni professoroni hanno storto il muso e scritto addirittura al Corriere della Sera dopo aver appreso del de profundis all’Unione accademica nazionale (chissà magari la ripescano?).

Per non parlare delle critiche degli associati all’Unione italiana tiro a segno, che si vedrebbero privati del loro ente di riferimento.

E se proprio dobbiamo chiudere un occhio, allora teniamo in piedi anche la Fondazione “II Vittonale degli Italiani”, l’ente irriguo umbro-toscano, l’ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, l’Ente opere laiche palatine-pugliesi e il Comitato per la partecipazione italiana alla ricostruzione dei Balcani, nato appena sette anni fa e già destinato alla morte.

Non si capisce ancora la sorte dell’Istituto nazionale studio ed esperienza architettura navale, che continua a nominare dirigenti ma che dovrebbe sparire entro l’anno.

E il Fondo bombole di metano? Anche lui tiene duro, come l’Ente italiano montagna e la Fondazione Marconi.

In fondo, inutile è bello. O no?

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Nessun commento presente per “Gli enti inutili che non vogliono sparire”

  1. Gabriele Rossi dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 11:45

    Ciao Mastellarini.
    Ma perché non provi a fare un’inchiesta sull’unica voce che è il vero e sostanziale costo della politica in qualsiasi paese del mondo?
    Consiglio la lettura di un piccola nota del pontificio consiglio della giustizia e della pace dal titolo “La lotta contro la corruzione”
    Buon lavoro
    Gabriele

    Caro Gabriele, grazie per esser passato da queste parti. Tornaci e spero di non deluderti.
    gm,

  2. Trillo dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 13:11

    Gabriele,

    il primo della lista non è esattamente del tutto inutile, a meno che le sue funzioni non vengano delegate altrove.

    Mi spiego: l’Unione Italiana Tiro a Segno è una federazione sportiva che fa parte del CONI, e come tale contribuisce alle attività sportive. Senza di essa, non avremmo atleti che vincono medaglie su medaglie alle olimpiadi nel tiro a volo. E qualche volta sono le uniche che portiamo a casa.

    Le varie sezioni sul territorio sono demandate anche ad effettuare corsi e rilascio di certificati attestanti l’idoneità al maneggio delle armi. La documentazione è indispensabile per il rilascio di licenze di acquisto o porto di armi, e c’è chi le porta per mestiere (vedi le guardie giurate). Sempre le stesse sezioni, assicurano il funzionamento dei poligoni di tiro riconosciuti dalla federazione, nei quali obbligatoriamente devono recarsi periodicamente a sparare chi il porto d’armi ce l’ha per lavoro, es. i vigili urbani (solo quelli armati) oltre ad essere frequentati dalle altre categorie autorizzate al porto, per difesa o per uso sportivo.

    Concordo con te che nel nostro paese abbiamo enti di cui non si sentirebbe la mancanza, ma l’immagine che hai riportato ha in prima riga proprio uno che a qualcosa ancora serve.

    Buona giornata

    Rispondo a Trillo: mica l’ho deciso io che l’Uits è un ente inutile?
    ciao
    gm

  3. Trillo dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 13:28

    Rettifica, per il tiro a volo e le olimpiadi c’è la federazione italiana Tiro a Volo (FITAV).

    Tutto il resto è corretto, fra le attività sportive svolte nelle sezioni UITS altre discipline olimpiche comunque, come il tiro con pistola e carabina sportiva, prima presenza alle olimpiadi del 1920.

    Insomma una fregnaccia l’ho scritta, ma tutto sommato piccola

  4. Trillo dice:

    Thursday, 3 July 2008 alle 19:37

    Giustissimo Gabriele, sarà mica una dimostrazione di quanto i politici conoscono a fondo gli enti che lo stato amministra?

    Ciao e buona serata

  5. Fabrizio dice:

    Friday, 4 July 2008 alle 01:05

    Il primo ente inutile è lo Stato. Questo.

  6. micky dice:

    Tuesday, 15 July 2008 alle 11:09

    Sarà pure importante come ente, ma la dirigenza dell’unione italiana tiro a segno non presenta i bilanci all’assemblea nazionale da 4 anni, in barba allo statuto, alle legge ed al regolamento di contabilità.
    E’ proprio un bell’ente Pubblico, aggiungerei l’aggettivo “inutile” alla dirigenza!
    Saluti

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