La dottoressa Iannini in Vespa. Ne ho scritto su "L'espresso"
Monday, 2 June 2008Gabriele Mastellarini per “L’espresso” del 30 maggio
INTERCETTAZIONI: VENDETTA AUGUSTA
Il ritorno di Berlusconi porta in dote un nuovo incarico per il magistrato fuori ruolo Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa. Nei giorni scorsi, il neo ministro Angelino Alfano l’ha messa a capo dell’ufficio legislativo di via Arenula. Ripercorriamo alcune tappe fondamentali della sua “storia”.
Il 21 gennaio 1996, la Iannini è al bar Tombini di Roma, seduta al tavolo con il capo dei gip di Roma Renato Squillante e l’avvocato Vittorio Virga, legale di Paolo Berlusconi. Sotto un portacenere viene scoperta una cimice, messa dai magistrati che indagavano sulla corruzione giudiziaria al Tribunale di Roma. Nel settembre ’96 la Iannini è iscritta nel registro degli indagati a La Spezia nell’inchiesta sull’Alta velocità; nel ’97 presenta una denuncia per diffamazione dopo la diffusione di una conversazione intercettata tra il dc Rocco Trane e il finanziere ‘Chicchi’ Pacini Battaglia.
Più di recente, lady Vespa è intercettata al telefono dal pm di Potenza Henry John Woodcock, che indaga su Vittorio Emanuele di Savoia. Da un collega del ministero vuol sapere “come è messo quel soggettino di giù”, riferendosi proprio a Woodcock. La Iannini ha pensato di ridurre le intercettazioni: lo scrive in una circolare ministeriale del 15 marzo 2006, nella quale pretende “maggiore accortezza possibile all’autorizzazione di intercettazioni, ordinarie e preventive, per non appesantire eccessivamente il capitolo di bilancio in questione”.

