Legge intercettazioni, parlano i giornalisti in un VIDEO ECCEZIONALE

Monday, 13 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

L’associazione “Dietro le quinte” ha relizzato un video, intervistando otto colleghi per spiegare che cosa – tra l’altro – i cittadini avrebbero perso se la legge sulle intercettazioni fosse già in vigore. Il video dura 10 minuti e vi partecipano: Massimo Alberizzi – Corriere della Sera, Guido Besana – Mediaset, Rosi Brandi – La Prealpina, Mimmo Lombezzi – Mediaset, Pino Nicotri – L’Espresso, Marco Travaglio – L’Unità e Repubblica, Laura Verlicchi – Il Giornale, Maxia Zandonai Rai.

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  1. Alberto Santangelo dice:

    Monday, 13 October 2008 alle 23:45

    Vorrei proprio sapere che ne pensa Facci della legge sulle intercettazioni. E’ o no una porcata?

  2. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 00:24

    Io, invece, vi dico cosa ci guadagneremmo.
    Mastellarini, ad esempio, avrebbe un contratto.

    Saluti

  3. Daniele dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 08:35

    Facci disse che era una porcata, ma che non l’avrebbero mai fatta (alle calende greche mi pare che disse).
    Magari ha ragione e non l’approveranno; in caso contrario dovrò andare a riguardarmi il significato di calende greche.

    Saluti

  4. Gabriele Mastellarini dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 09:19

    @ dean

    in whitch sense?

  5. elzevirus dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 10:24

    Credo che Dean intenda che, senza intercettazioni, tutte le indiscrezioni, i fatti nascosti ecc. ecc. ecc. li dovrebbe sudare il giornalista, aumentando la sua capacità investigativa. Indi per cui emergerebbero quelli con le migliori capacità in questo senso.

    Ma io temo, Dean, che in realtà avremmo solo un giornalismo imbavagliato da una parte, ancora più stravaccato dall’altra.

    Quindi la mia opinione è che la legge è una porcata, anche se servirebbe un pò più di deontologia nella pubblicazione delle intercettazioni. Gli sms della Falchi a Ricucci, ad esempio, magari fanno vendere, ma pubblicarli non è un servizio giornalistico serio. E’ novella 3000….

  6. DeanKeaton dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 10:25

    Gabriele.
    Mettiamola così.
    Mi pare che lei sappia fare qualcosina di più che mettere i commentini alle intercettazioni che qualcuno gentilmente passa ai suoi colleghi più celebri.
    Sono stato sufficientemente chiaro stavolta?

    Saluti

  7. Gabriele Mastellarini dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 10:31

    ora si
    grazie

    gm

  8. Sunny dice:

    Tuesday, 14 October 2008 alle 18:51

    Ma scherziamo? Qui non si tratta di commentini, non si tratta solo di giornalismo, si tratta di democrazia. Non si tratta di interessi dei giornalisti, si tratta di interessi dei cittadini. Le intercettazioni devono essere pubbliche e pubblicabili, come dovrebbero essere le carte processuali.

  9. Fabrizio Spinella dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 12:16

    A me sembra un procurato allarme. La “minaccia” di legge almeno è servita ad aprire un dibattito sui limiti dell’investigazione giornalistica e sui diritti della persona. E a far ragionare i colleghi sull’onnipotenza e sull’onniscienza del mestiere…

  10. DeanKeaton dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 13:26

    Gentile Sunny.
    Poniamo il caso che sia stato disposto l’ascolto di un’utenza e da questo ne siano scaturite 100 intercettazioni di cui 3 sole rilevanti ai fini processuali.
    Per lei è ammissibile e soprattutto democratico che le altre 97 vengano rese pubbliche?
    Le dirò di più: è pure illegale.
    Le indagini sono segrete mentre il processo è pubblico. Non le pare sufficiente? Non solletica abbastanza la morbosa curiosità italica? Qualche giornalista non potrà più pubblicare libri con centinaia di pagine di intercettazioni condite da qualche commentino personale? Ne faremo tranquillamente a meno, mi creda, di questi moralisti della domenica, e chissà che finalmente comincino ad essere seri professionisti.
    Mi spiace, ma prima vengono i “diritti della persona”, come li chiama Spinella.

    Limitare invece l’istituto stesso dell’intercettazione è un discorso complesso.
    Certo è che si eviterebbero grotteschi casi come questo.
    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=JIRCL

    Saluti

  11. asdrubale dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 14:57

    Strano che poi tanti si lamentano dei sistemi tipo Echelon e simili. ma da noi in italia il Grande Fratello esiste già, non quello della TV ma quello immaginato da Orwell, ma non solo non è criticato, è desiderato e protetto.

  12. tequilero dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 16:03

    La Legge sulle intercettazioni è sacrosanta.
    Lo Ciuro.
    Me lo ha detto la mia Consorte, cui avevo portato un bel mazzo di Fiorani.
    Negli ultimi tempi eravamo un pochino Moggi.
    Lei diceva che dovevo dargli più Fazio.

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