"L'Unità": cambiano editore (Renato Soru) e direttore (Concita De Gregorio)

Monday, 21 July 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Chi è Renato Soru? Il Governatore della Sardegna. Esatto. Il patron di Tiscali. Giusto. Ma anche il nuovo editore de “L’Unità”. Sandro Orlando per “Il Mondo” rivela tutti i dettagli. A seguire alcuni passaggi dell’intervista di “Prima Comunicazione” al neodirettore desginato del quotidiano fondato da Gramsci, Concita De Gregorio, attualmente giornalista di “Repubblica”.

All’incirca 16 milioni, euro più euro meno. È la somma che il presidente della Regione Sardegna Renato Soru ha sborsato per diventare il nuovo editore de l’Unità, come si ricava dall’atto di cessione firmato lo scorso 5 giugno davanti al notaio Roberto Vacca di Cagliari.

Una somma che è servita prevalentemente per rilevare le quote della Ad, la holding di dirczione e coordinamento (con l’82,9% del capitale) della Nuova iniziativa editoriale (Nie), società che edita il quotidiano fondato da Antonio Gramsci: con un assegno da 7,5 milioni il patron di Tiscali ha così liquidato i soci della Ad raggruppati intorno a Maria Lina Marcucci. Ma, contestualmente, il governatore ha dovuto versare anche altri 5 milioni al mondo delle cooperative tosco-liguri-emiliane, che attraverso la bolognese Soped possedevano una quota di minoranza (38,5%) nella Nuova società editrice finanziaria (Nse), ovvero la società che ha la proprietà della testata. E questo in forza di una clausola inserita nel contratto di affitto sottoscritto nel 2004 tra la Nse e la sua controllante Nie (con il 61,5%), in base alla quale ogni modifica della catena di controllo di quest’ultima avrebbe dovuto essere subordinata al «gradimento scritto» dei soci di minoranza, e cioè le coop rosse. Soru si è inoltre fatto carico anche dell’aumento di capitale (3,2 milioni) deliberato a fine maggio dai vecchi soci per ripianare le perdite de l’Unità, acquistando i piccoli pacchetti azionati detenuti direttamente nella Nie dalla famiglia Marcucci (3,5%) e dai fratelli Aprile (3,3%), fino ad arrivare a quasi il 90% delle quote.

Per il fondatore di Tiscali (foto in alto) si è trattato di un investimento modesto, tenuto conto che la sua partecipazione (25%) nell’Internet pro-vider sardo, ai valori di Borsa correnti, vale quasi 250 milioni di euro: la ricerca di un compratore si sta però rivelando più lunga del previsto. Il governatore ha nel frattempo continuato a portate avanti una serie di attività in campo imprenditoriale insieme al fratello Emanuele: e, attraverso la sua Monteverdi, l’immobiliare degli esordi con
cui ha costruito i primi supermarket, sta cosi completando un centro commerciale nel comune di Iglesias (Sardegna sudocci-dentale). Sulla marina di Arbus, in località Funtanazza, i due fratelli Soru stanno inoltre lavorando alla realizzazione di un insediamento turistico alberghiero, con centro benessere e impianti sportivi, che nascerà dalla riconversione di una vecchia colonia di minatori con 95 ettari di terreni, spiaggia e pineta annessi. A parte le ville di Cagliari e Villasimius e il casale nel paese d’origine, Sanluri, il neoeditore de l’Unità può disporre infine della maggioranza azionaria (82%) di una società biotech, la Shar.Dna., con 5 milioni di euro di capitale, che ha da poco finito di ricostruire la genealogia degli abitanti di un campione di dieci villaggi dell’isola, mappandone il dna a scopi clinici. Un’attività che però non ha ancora prodotto «risultati economici apprezzabili», come si precisa nell’ultimo bilancio. Le risorse per far camminare il quotidiano del Pd dovranno insomma arrivare da altrove.

Concita de Gregorio ha accettato la proposta di Renato Soru, nuovo editore dell’’Unità’, di dirigere il quotidiano e spiega che giornale ha in mente. “Io non sono una militante politica, non ho nessuna tessera, Il giornale per me è un giornale, è di tutti, è di chi lo compra, di chi lo legge”, dichiara Concita de Gregorio (nella foto sotto).

“È anche evidente che ‘L’Unità’ è un giornale che ha una sua tradizione. Ma un giornale si misura sulla sua qualità e non sulla sua appartenenza. Credo che da me vogliano questo. E io non posso essere destinata a un lavoro che non sia quello del giornalismo. La forza di un giornale è nei fatti. Questo so fare, questo farò”.
Renato Soru ha anche confermato amministratore delegato dell’’Unità’ Giorgio Poidomani, con il compito anche di dare vita a un polo multimediale attorno al quotidiano. “In questi anni i costi sono stati ridotti al minimo e ormai su questo versante più di tanto non si può fare”, spiega Poidomani. “Ora abbiamo una grande chance davanti a noi. Insomma, per dirla semplice: abbiamo bisogno della rivoluzione”.

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