Marco Travaglio e l'ennesima maialata (con il rossetto)
Saturday, 15 November 2008di Claudia G. Vismara per www.dituttounblog.com
Duello senza esclusione di colpi tra Marco Travaglio e il portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone. Si sono confrontati durante “Otto e mezzo”, il magazine televisivo condotto da Lilli Gruber e Federico Guiglia in onda su LA7. Temi delle puntata: berlusconismo ed anti-berlusconismo.
Durante il dibattito la Gruber ha chiesto a Travaglio di definire il termine “anti-berlusconismo”. Come giustamente risponde il giornalista, è un termine che non esiste in nessun’altra parte del mondo perché negli altri paesi è considerato assolutamente normale manifestare il proprio dissenso contro la maggioranza che sta al Governo. Così Travaglio: “Assistiamo alle campagne elettorali americane e vediamo che se ne dicono di tutti i colori. Nell’ultima campagna elettorale abbiamo sentito il presunto maestro di Veltroni, il neo presidente eletto Obama, chiamare la candidata vice presidente repubblicana “maiale con il rossetto” (“lipstick on a pig”).
Fermo restando che mi trovo in accordo su tutto quanto ha detto Travaglio, mi domando come mai tra i tantissimi esempi disponibili abbia portato proprio questo, perché da quello che ho capito leggendo i giornali esteri Obama non ha insultato nessuno. Le parole del nuovo presidente americano sono queste: “You know, you can put lipstick on a pig, but it’s still a pig. You know you can wrap an old fish in a piece of paper called change, it’s still going to stink after years” che tradotte significano: “Si sa, si può mettere il rossetto ad un maiale, ma il maiale rimane pur sempre un maiale. Si può incartare un pesce marcio con una nuova carta chiamata cambiamento, ma il pesce sarà destinato a puzzare ancora dopo anni”.
E’ chiaro, secondo me, che l’espressione “lipstick on a pig” non è riferita direttamente a Sarah Palin; Obama ha infatti accusato la campagna elettorale di McCain di essere ricca di “bugie” e di fingere di dare all’America il cambiamento di cui ha bisogno. Sarah Palin come persona, come soggetto, come donna non ne subisce alcun danno, perché “lipstick on a pig” nella lingua inglese non ha la stessa accezione negativa e rude dell’italiano.
Sentendo Travaglio è sembrato che Obama avesse palesemente dato della “maiala” alla Governatrice, quando invece ha soltanto criticato le idee del suo avversario politico, con un pizzico di sarcarsmo nei confronti della Palin a fronte della affermazione di lei “sono un pitbull con il rossetto”. Almeno in America questi scambi di idee più o meno forti ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, mentre da noi Veltroni chiamava Berlusconi “il principale esponente dello schieramento a noi avverso”, cioè non nominandolo neanche.


Tyler dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 20:43
sì ma Capezzone è uscito storto (su Il Giornale pare di no, guarda un po’). Altro politico che soffoca le parole degli altri, non ha lasciato parlare e mi ha veramente sorpreso. L’ultima persona che dovrebbe parlare è Capezzone che va a destra e sinistra comodamente ed omologandosi a tutti gli altri della coalizione. Anche i radicali…addiooo
Bravo Capezzone bravo, ne è uscito cafone, visto che anche lui non ha retto ed ha dovuto offendere con parolacce, e alla fine è risultato un rosicone
Clau89 dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 20:46
infatti, altro che storto!
avevo anche aggiunto che:
è stata una puntanta abbastanza movimentata, durante la quale Capezzone non ha smesso un attimo di parlare sopra Travaglio, mostrando di essere poco educato ed incline alla prepotenza. Travaglio è rimasto suo malgrado calmo e civile per la maggior parte del tempo, eccezion fatta verso alla fine, ed anche a ragione!
Tyler dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 20:49
http://it.youtube.com/watch?v=AX6xQJ3ZvkM
http://it.youtube.com/watch?v=huY3CmidVq4
Fabio dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 21:26
E’ stato uno spettacolo pietoso da parte di entrambi. Ma dovrebbe essere stato anche istruttivo per diversi fan del Travaglio: perché si è visto che questo perde improvvisamente la sua capacità di convincere non quando c’è un contraddittorio (magari) ma semplicemente quando gli viene impedito di usare quell’armamentario – si sperava desueto – del “padrone”, del “servo” e del “maggiordomo”.
Come notava D’Avanzo, Travaglio fa passare la gente attraverso il rito della disumanizzazione, della degradazione (che si usi o non si usi la parolaccia importa poco). Poi ha il terreno pronto per “informare”.
Un’altra cosa che mi stupisce poi è che qualcuno si metta a giudicare sullo stesso piano un parlamentare e un giornalista. Il giornalista non può comportarsi in quel modo. Il giornalista non si mette ad usare argomenti ad hominem, il giornalista quando dissente non può limitarsi a sghignazzare.
Ma davvero qualcuno ieri in questo signore ha visto un giornalista?
Clau89 dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 21:41
Non sono d’accordo con Fabio.
Travaglio è stato in grado di convincere, nonostante fosse SEMPRE sovrastato dai toni fastidiosi di Capezzone oltre che essere SEMPRE zittito da quest’ultimo.
E’ stato più un botta e risposta e un litigio perché Capezzone non riusciva a mantenere un dialogo. Ha pure detto COGLIONE proprio come il suo “capo”, questo perché –> no-argomenti. Travaglio non insulta nessuno. E questo perché ha sempre argomenti validi.
E poi, da quando il parlamentare può permettersi di coprire i discorsi altrui con insulti e lamentele? Meno male che il suo mestiere dovrebbe insegnargli proprio come si conduce un dibattito…
tequilero dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 21:50
A dire la verità io non ho visto parlamentari ieri sera.
C’era uno che attualmente è il portavoce di un partito che tenicamente non dovrebbe esistere più.
Praticamente il portavoce di se stesso…
Wil Nonleggerlo dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 21:55
Approposito di Capezzone …
http://nonleggerlo.blogspot.com/2008/10/transformers.html
Scrissi un inutile non-trattato sul Trasformismo.
Il Percorso politico di Capezzone è talmente orripilante, assurdo, fantascientifico, abominevole, incredibile, che sono sempre indeciso se indignarmi o guardarlo come un esperimento tragicomico.
Voi che mi consigliate?
Wil
Fabio dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 22:30
Il parlamentare è lì per esprimere posizioni politiche, un giornalista è lì per fare delle domande e informare. Il giornalista risponde a tutti i fruitori dell’informazione, non a se stesso o ad una qualche parte politica.
Poi non capisco come si faccia a sostenere che Travaglio non insulti. Questa tua frase è rivelatrice, e preoccupante. Forse qualcuno sta cominciando ad assuefarsi e crede che chi non è d’accordo con Travaglio debba accettare che questi gli si rivolga appelandolo come “poco più che verme”, “servo”, “cameriere”. Forse questi per qualcuno non sono insulti… oppure dipende dal destinatario, non so.
Guarda che non è una questione di forma. Questo inficia il metodo giornalistico e la comunicazione dei fatti, della presunta “verità”.
Sugli argomenti validi sorvolo. Purtroppo a molti piace troppo quello che Travaglio dice per operare delle ricerche.
Ma tu te lo ricordi Travaglio, reticente, rifiutarsi di rettificare una notizia falsa (condanna di Castelli) davanti a milioni di telespettatori, nonché al diretto interessato, da Santoro? Io ero davanti alla tv, pago il Canone, io sono l’interlocutore di Travaglio e avevo questo signore davanti che non riusciva a dire la verità. Per salvare se stesso, per non dare un punto all’avversario (come se un giornalista dovesse avere avversari).
Quest’uomo è moralmente inadatto a fare il giornalista.
Uno che va in tv, in campagna elettorale, a dire che un pentito dice che uno dei candidati al Governo è mandante della strage di Capaci, senza dire che l’indagine è archiviata su richiesta dello stesso PM secondo te ha fatto informazione? O ha imbrogliato in mala fede? O ha fatto una mascalzonata?
Hai idea di quanti microsecondi ci avrebbero messo a sbatterlo fuori dalla BBC o dalla CBS?
Uno che fa credere che una persona sia presente ad una riunione e poi non è vero, che scrive che il premier è indagato per una “formalità” e poi non è vero, che scrive che un politico ha votato un provvedimento e poi non è vero.
Ma dico io, quante volte bisogna farsi fregare prima di rendersi conto di avere di fronte uno che ti imbroglia per metodo?
Ma lo sai cosa è che mi dà più dispiacere? Non è affatto l’aspetto politico… di quello alla fine può anche non fregarmene niente.
Quello che mi spaventa è che Travaglio semina in troppa gente il germe dell’insincerità, della fallacia, della corruzione intellettuale. Quando vedo persone prendere in giro se stesse difendendo articoli che avevano fatto credere loro il falso, dicendo che non c’è proprio scritto in quel modo mi cadono le braccia e provo tristezza e rabbia.
Un saluto
tequilero dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 22:47
” Ma dico io, quante volte bisogna farsi fregare prima di rendersi conto di avere di fronte uno che ti imbroglia per metodo?”
Minimo due legislature.
E se ci va bene anche un bel settennato.
andri dice:
Saturday, 15 November 2008 alle 23:49
Fabio nell’ultimo intervento spari un sacco di fregnacce. Travaglio, riguardati i video su youtube, ripetutamente nel corso dell’intervista con luttazzi dice che sta riportando tesi dell’accusa nel processo. non dice che il processo è stato archiviato perchè al tempo non era ancora stato archiviato!!!! tant’è che ha vinto tutte le cause che gli sono state intentate da mediaset (che c’azzeccasse mediaset poi, lo san solo loro) forza italia e berlusconi stesso. se fosse vero che il processo era già stato archiviato al momento dell’intervista, qualunque giudice, e tra i vari gradi di giudizio ne son passati molti, non avrebbe potuto che condannarlo. invece as essere stati condannati (a pagare le spese processuali) sono stati i berluscones.
stesso discorso di chi, rifiutandosi di leggere la sentenza, sostiene che andreotti è stato assolto dall’accusa di mafia, dalmomento che lo status giuridico di prescritto non esiste e travaglio è un’infame a ricamare sopra alla prescrizione tutte le volte: ma se alla fine di tutto andreotti è stato condannato a pagre le spese del processo, con che faccia si può sostenere che è stata provata la sua non colpevolezza? ma stiamo scherzando? inoltre, io come cittadino ho il diritto di sapere se il politico più illustre dal dopoguerra ad oggi non è finito in galera per associazione mafiosa per a) completa estraneità ai fatti imputategli, o b) fatti provati ma non condannabile per sopraggiunti limiti di prescrizione. perchè nel mio giudizio personale e politco dell’individuo, fa una bella differenza. e queste informazioni, su andreotti come su moltissimi altri politici da berlusconi in giù (o in su, a seconda del metro di giudizio) le trovi solo sui libri di travaglio.
Fabrizio Spinella dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 00:32
Statisticamente, avete contribuito a fare la bassa percentuale d’ascolto del “duo trombette”. E fate pure l’esercizio di ermeneutica…
Sergio Fornasini dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 00:40
@ andri
fa una bella differenza affermare che ad Andreotti sia stata riconosciuta la prescrizione per i reati riconducubili all’articolo 416 oppure al 416 bis. Con un minimo di conoscenza del diritto penale, ma va bene anche una piccola ricerca con Google, in questo caso si può tranquillamente affermare che per l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso il senatore Andreotti è stato assolto completamente. Non si rifiuti di leggere la sentenza e non si faccia condizionare da quello che dicono o scrivono al riguardo i santoni, si informi che è meglio
Non sono un berluscones e nemmeno un andreottiano, almeno credo. Ma per riconoscere le cazzate ritengo non sia necessaria alcuna etichetta propedeutica
Saluti
Beppe dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 01:32
Mastella(rini)!!!Ci sei ricascato, la tua è una dipendenza, senza la tua dose quotidiana di travaglio vai in crisi di astinenza.
Detto che Trvaglio stavolta poteva evitare di mettersi allo stesso (infimo) livello del “maggiordomo di berlusconi”, vorrei ricordare a Maste che in Italia c’è un emergenza democratica,e quello che è successo per la vigilanza Rai ne è l’ennesima conferma, ti vuoi occupare di cose + serie x favore?Dai insieme ce la possaimo fare…
enrico dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 02:09
Scusi Fornasini, ma fino all’80 la sentenza recita che erano ampiamente provati i rapporti amichevoli di Andreotti con soggetti mafiosi. Il fatto che non esistesse ancora il 416 bis che si riferiva alle associazioni di stampo mafioso non assolve politicamente e moralmente chi aveva rapporti amichevoli con Bontade e compagnia, solo perché all’epoca si diceva che la mafia non esisteva. Associazione criminale, o associazione di stampo mafioso mi sembrano cavilli, buoni per l’aula di un tribunale e per il codice penale, ma irrilevanti per un giudizio politico e morale
enrico
DeanKeaton dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 03:35
Insomma.
Secondo il pensiero travaglino dire agli elettori italiani che bisogna proprio essere dei “coglioni” per votare a sinistra è inaccettabile.
Se il termine fosse stato invece rivolto direttamente all’avversario politico avremmo avuto invece una grande prova di democrazia in stile stars&stripes.
Ho interpretato correttamente?
ps: e The Politician Formerly Known As Veltroni invece di gridare all’attentato alla democrazia per la presidenza della vigilanza Rai pensi ai suoi tiratori franchi. O crede anche lui, come hanno annunciato al Tg3, che Villari sia stato eletto grazie ai voti della maggioranza?
Saluti
Charly dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 10:06
Ha fatto un errore Travaglio a confrontarsi con Capezzone perchè l’intento di quest’ultimo era palese: mandare tutto in vacca e sperare, come in gran parte è capitato, che il telespettatore non riuscisse a seguire il dibattito. Un paio di perle, a mio parere, MT le ha dispensate e Capezzone in quei frangenti ha vistosamente vacillato fino a dargli del “P coglione”, che non si sa bene cosa significhi ma è sintomatico della difficoltà di quest’uomo per tutte le stagioni che attualmente si occupa della difesa, ed anzi dell’esaltazione, della peggior gentaglia che la povera italietta abbia mai avuto la sventura di conoscere.
Sergio Fornasini dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 11:29
@ enrico
posso condividere il giudizio morale sulle frequentazioni accertate, l’intervento di andri era però di tutt’altro tono e mi è sembrato doveroso precisare.
Carlo Gambino dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 12:46
Sarà, ma negli USA molti – anche i sostenitori di Obama – hanno criticato la frase del rossetto e del maiale, che probabilmente non era diretta alla Palin, ma di sicuro molti hanno interpretato in questo modo.
L’unico grosso scivolone di Obama, direi.
Clau89 dice:
Sunday, 16 November 2008 alle 14:07
Si certo, come ho scritto è una frase che potrebbe essere interpretabile. Ti lascio questo link da guardare:
http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,1840392,00.html
Il fatto è che Obama ha utilizzato una frase, un modo di dire, che guarda caso è possibile ricolleggare all’affermazione della Palin del pitbull con il rossetto.
Ma è ben diverso dire che Obama ha insultato a gratis una persona.
Orlando dice:
Monday, 17 November 2008 alle 09:12
Secondo me offendere uno che :”L’Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero “ecosostenibili”. […] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l’aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello. (dal sito internet de La Rosa nel Pugno, 10 marzo 2006)”
e poi: “[Sul IV governo Berlusconi] Per l’Italia questo governo è l’ultimo treno, non so se dopo ci saranno altre chance. […] Grazie all’attuale legge elettorale, molto meno peggio rispetto a come viene descritta, e grazie alla saggezza degli italiani è iniziata una nuova fase politica […] Con l’opposizione bisogna discutere di cose concrete, tematizzare i dibattiti e abbandonare l’atteggiamento da vergini violate dai cattivi berlusconiani. (da Omnibus – LA7, 14 maggio 2008)” non solo è offendibile… ma è inguardabile.
Per quanto riguarda il sovrastare si è conformato agli standard dei berluscones, nè più nè meno… quindi per tutti quelli che si sono scandalizzati sulle “offese a Capezzone”, dovreste scandalizzarvi del fatto che un voltagabbana del genere abbia ancora un rilievo mediatico…
Federico dice:
Monday, 17 November 2008 alle 10:12
Secondo me altre tre-quattro trasmissioni così e alle europeee Berlusconi prende il 55-60% dei voti.
Mi sbaglierò, ma ho questa sensazione.
Marco Ninotti dice:
Monday, 17 November 2008 alle 11:50
Ancora con quel Travaglio! Oramai lo sanno pure i sassi che il manettaro sa dare spettacolo solo quando può suonarsela e cantarsela da solo. D’alra parte lui è fatto così, gli piace il monologo. Mesi fa raccontò un’infinità di inesattezze sulla Commissione d’inchista Mitrokhin durante la trasmissione ANNO ZERO. Il suo Presidente, l’on. GUZZANTI, all’epoca della commissione senatore, lo invitò o meglio lo sfidò ad un pubblico dibattito sulla commissione. Com’è finita? L’incontro c’è stato? Ovviamente no; l’impavido giornalista, velinaro delle procure, balbettò qualcosa sulla non affidabilità dell’on.GUZZANTI, indossò il cappello con le orecchie da coniglio e si eclissò.
Marco Ninotti
Sergio Fornasini dice:
Tuesday, 18 November 2008 alle 11:34
Da “Passaparola” del 17/11/2008, Marco Travaglio:
“Nel processo Andreotti la sentenza ha stabilito che Andreotti era mafioso fino al 1980, reato commesso ma prescritto.”
Ennesima dimostrazione di come si può trasformare come per incanto una colpevolezza (riconosciuta ma prescritta) per il reato di associazione per delinquere -art. 416 cp- in associazione per delinquere di stampo mafioso -art. 416 bis cp, introdotto nel 1982-.
Insomma non è scritto in alcuna sentenza, Andreotti fino al 1980 avrebbe commesso un reato che non esisteva ancora nella nostra legislazione. Volenti o nolenti, questa è la realtà delle cose, e tale dovrebbe essere riportata da un “giornalista”. Ergo: MT non fa il giornalista, ma cosa fa allora? Il cabarettista? Fa satira? Lo showman? Non ne ho idea
Ps: intendiamoci, non è che io stia difendendo Andreotti perché mi sta simpaticissimo, anzi. La verità però va raccontata, in particolare se a dire inesattezze è un noto e famoso intrattenitore multiforme e mediatico, che automaticamente fa ripetere la stessa stronzata a migliaia di persone che lo seguono con la massima fiducia.
Tommaso Farina dice:
Tuesday, 18 November 2008 alle 15:59
Travaglio non insulta nessuno? Chiedere a Mastellarini per ragguagli.
enrico dice:
Wednesday, 19 November 2008 alle 16:50
Fornasini lei si arrampica sugli specchi e cavilla. Andreotti è stato riconosciuto colpevole di associazione per delinquere con mafiosi, il fatto che non esistesse il reato non cambia l’aggettivo che lo qualifica, ossia: MAFIOSO!!! Se un giornalista lo dice non sta mentendo, visto che non si trova in un’aula e non ha bisogno di citare gli articoli o gli articoli bis. E siccome è tra i pochi che lo dice, mentre ricordo tantissime dichiarazioni riguardanti l’innocenza e il fatto che fosse scagionato etc, i suoi interventi fanno chiarezza, di fatto, mentre il suo chiarimento leguleio no! E’ molto più inesatta, nei fatti, molto meno chiara, la versione sua, Fornasini, di quella di Travaglio.
enrico
Sergio Fornasini dice:
Wednesday, 19 November 2008 alle 18:03
@ enrico
non cavillo, parlo dei fatti mentre un noto “giornalista” sostiene di farlo, in realtà fa solo spettacolo. Ben gradito dal suo pubblico a dire la verità, ciò non significa però che stia riportando correttamente i “fatti”. Verò è che l’associazione per delinquere è stata consumata insieme a noti mafiosi, stando alla sentenza. Basta dirlo, sottolinearlo, affermarlo con tutta la forza di cui si dispone: poi ogni ascoltatore o lettore attento può trarne da solo le dovute conclusioni. A meno che non si creda di stare a parlare ad un branco di sprovveduti che non sappia fare nemmeno 2 più 2, non conosco però le vere motivazioni. Sono stato abbastanza chiaro?
Saluti
P.S.: ma quello là non è lo stesso MT che una volta faceva il cronista giudiziario, citando gli articoli e pure i bis quando ci dovevano stare?
enrico dice:
Wednesday, 19 November 2008 alle 21:08
Certo la precisione vorrebbe che uno mettesse i bis e controbis, però intanto per me è sempre 20 gradini più su di tutti i giornalisti (a cominciare da vespa, per esempio) che considerano tranquillamente andreotti assolto, pulito e limpido e parlano evidentemente ad un branco di sprovveduti che non si indignano della presenza di un individuo con quelle amicizie e associazioni al Senato, che lo invitano a trasmissioni di approfondimento, che lo considerano un interlocutore politico, vittima delle persecuzioni giudiziarie e finché camperà, e anche dopo, citeranno ammirati i suoi motti di spirito. I pochi giornalisti che, pur con licenze di imprecisione formale, informano il pubblico devono subire invece l’analisi meticolosa di ogni loro affermazione, il disprezzo di tanti colleghi che, evidentemente per non incorrere nelle stesse imprecisioni, omettono semplicemente tutto il contenuto!
enrico
ps il cronista giudiziario non è un giudice, cita spesso inchieste giudiziarie, ma soprattutto per fornire gli strumenti per un giudizio morale e politico, e questo mi spiace, ma prescinde dai cavilli formali, almeno in un paese civile
TRAVAGLIO SBUGIARDATO DA MONTANELLI. Marco riprende Facci sul Maestro Indro e la P2. “Gelli tentò di reclutare anche Montanelli, il quale se ne tenne a debita distanza e lo definì magliaro”, ma Indro scrisse: “Soltanto il caso m’ dice:
Saturday, 22 November 2008 alle 11:19
[…] da Travaglio (stavolta se l’è rifilata da solo, equivocando sulle dichiarazioni di Obama, ma ne abbiam parlato già in un post precedente). Nel pezzo di Facci si fa riferimento a Roberto Gervaso e Indro Montanelli e alla Loggia P2, […]
Nyo M. dice:
Sunday, 23 November 2008 alle 18:26
“Fermo restando che mi trovo in accordo su tutto quanto ha detto Travaglio, mi domando come mai tra i tantissimi esempi disponibili abbia portato proprio questo, perché da quello che ho capito leggendo i giornali esteri Obama non ha insultato nessuno”
io invece mi domando quale può essere l’intelligenza di chi, come te, trovandosi anche d’accordo con travaglio si mette a spulciare su queste stronzate perdendo di vista la montagna. come sempre, del resto. pazienza per la signorina vismara che ha meno di 20 anni, ma se parliamo di giornalisti..
Riflessione nata da una frase poco chiara « GO NO SEN dice:
Saturday, 6 December 2008 alle 21:27
[…] Comment! di Claudia G. Vismara per www.dituttounblog.com […]