Il solito metodo del presunto giornalista Marco Travaglio
Wednesday, 3 December 2008di Luca Sofri per Wittgenstein
Poi dice lo querelano
Premessa per i sovreccitati: mi interessa segnalare il metodo del presunto giornalista, come al solito. Delle responsabilità penali e morali di Versace, o dell’agenda di Battista non me ne frega niente. Il secondo non scrive cose con cui sia d’accordo da anni, e anzi ha un repertorio fisso di obiettivi che mi annoia.
E per esempio, ieri non l’avevo letto. Ma oggi, attratto dal titolo della rubrica sull’Unità del presunto giornalista (”Pierluigi Ballista”, che ridere!), la leggo, e ne capisco che ieri sul Corriere Battista avrebbe scritto – contraddicendo una cosa detta da Di Pietro – che Santo Versace fu assolto, alla fine di un processo dei tempi di Tangentopoli in cui Di Pietro fu accusatore. E in effetti Battista ha scritto, sul Corriere di ieri:
Perché per esempio deformare le cose rivendicando una condanna a Santo Versace, quando invece lo stilista venne assolto in appello davanti al tribunale di Brescia?
Ora, che Di Pietro abbia “rivendicato una condanna” devo crederlo, perché non ho con me il suo libro a cui Battista si riferisce, e non pensavo di leggerlo finora. E lo stesso presunto giornalista oggi non lo nega, quindi ipotizziamo che sia vero.
Ma secondo il presunto giornalista quella di Battista sarebbe una bugia, meritevole di uno spiritosissimo titolo e di una rubrica intera a pagina 3 sull’Unità. E sapete qual è la bugia (che “rimedia a Battista un’altra figuraccia”, addirittura)? Aver chiamato “tribunale” quella che invece è una “corte d’appello”. Versace fu infatti assolto sì, come dice Battista: ma da una Corte d’Appello (e poi dalla Cassazione, che confermò) e non da un “tribunale”. Questa è la falsità. Wow: una vera figuraccia.
Attenzione, perché il presunto giornalista ha un’altra clamorosa smentita alla formulazione di Battista, secondo lui: dalle due corti Versace fu “assolto in quanto concusso” (sorvolo sull’insensatezza della formulazione, ovviamente mai pronunciata da un giudice). Non si capisce perché questo debba smentire la frase di Battista. Il quale non ha detto “Versace è un sant’uomo e mai mise mano al portafoglio”: ha detto solo che vantarsi di averlo fatto condannare per un reato, trascurando il fatto che poi per quel reato fu assolto, corrisponde a “deformare la realtà”. Volete cercare il pelo nell’uovo? Ok, avrebbe dovuto dire “nascondere parte della verità”.
Ma comprendendo che la sua polemica in soccorso dell’amico Di Pietro è molto acrobatica, il presunto giornalista è costretto a inventarsi davvero che Battista abbia detto “Versace è un sant’uomo”, giuro. E scrive che Versace ottiene la “pubblica laude di Battista”. Leggetevi l’articolo, e trovatemi questa “pubblica laude”. Non esiste. È come dire che se io correggo qualcuno e scrivo che Erode non ha bombardato Dresda, la mia è una “pubblica laude” di Erode.
Ovvero, il solito metodo


Tyler dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 19:38
ma Battista è al primo anno alla Roma, diamogli tempo
enrico dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 19:55
Beh, se DiPietro si attribuisce la condanna di Versace e il suo Tribunale, quello di Milano intendo, lo ha effettivamente condannato (l’assoluzione è avvenuta in seguito, e col caso non più seguito da DiPietro) dal punto di vista processuale può effettivamente rivendicarla. Intendo dire che ha vinto, come pm, gli è stata data ragione, o mi sbaglio?
Sono d’accordo che non mi sembra un errore tanto clamoroso da dedicare titolo e articolo al collega ed è anche ovviamente esagerata la pubblica laude citata, è insomma un’esagerazione giornalistica. Il punto è che la maggior parte dei giornalisti tendono spesso a dimenticare i fatti che sono alla base delle sentenze, cioè anche se c’è stata assoluzione, alla fine, la condotta scorretta di Versace anche è stata provata. E seppur nell’articolo in questione Battista non lo dice esplicitamente, lascia sempre al lettore l’idea che il caso Versace sia il solito caso Tortora, cioè la persona coinvolta per un kafkiano sbaglio nella macchina processuale. Essendo recidivo lui, come tanti altri giornalisti, Travaglio, esagerando, lo rimbecca.
asdrubale dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 20:17
Di Pietro sbaglia solo i congiuntivi.
Fabio dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 20:22
La “falsità” del tribunale d’appello è ai confini della realtà. Ma come si fa ad avere la faccia di scrivere una cosa del genere? C’ho ragione io che quest’uomo deve vivere un conflitto interiore.
Comunque questa di marciare sull’ignoranza dei suoi lettori (che il lessico giuridico lo imparano da lui) è storia vecchia. Del resto se oggi fermi dei ragazzi per strada e sondi un po’ ti accorgi ben presto che in molti pensano che esista una certa condizione infamante che sta sotto l’etichetta di prescritto. “Quello è prescritto“.
Oppure l’insufficienza di prove.
Per non parlare di quelli che non sono consapevoli che il PM è una delle due parti.
E’ un autentico flagello. Per fortuna qualche collega, superando il pudore imposto da una certa misura di solidarietà professionale, ha capito che su Travaglio bisogna intervenire addirittura ad personam. Anzi, a uomo, per usare un termine calcistico.
Tommaso Farina dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 20:30
Condivido completamente Luca nel merito. Ma secondo me non si deve abbassare anche lui a un mezzuccio travagliesco come quello di parlare di “presunto giornalista”. Lasciamo a Travaglio questi epiteti e questi esercizi di dialettica. Non abbassiamoci a questo livello. Se lui stesso evitasse di dire queste cose, sarebbe molto più sopportabile anche a chi, come me, dissente totalmente dal suo pensiero e dal suo modus operandi.
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 20:59
Battista fa il giornalista e scrive per farsi comprendere anche dal ricottaio, come esige il mestiere alla cui deontologia e alle cui regole il signor T. ha da tempo rinunciato, per darsi all’avanspettacolo. A furia di ricopiare referti di polizia giudiziaria e di concupire Di Pietro, il signor T. scrive e parla come i legulei delle commedie.
Del resto, si capisce che Battista, scrivendo “lo stilista venne assolto in appello davanti al tribunale di Brescia”, non abbia fatto alcun errore ma una scelta di narrazione rispettosa del dizionario della lingua italiana. Infatti, il tribunale è anche l’edificio in cui hanno sede gli uffici giudiziarii e, anche, la sala in cui vengono celebrati i processi. Riguardi il miglior dizionario Utet, il signor T.
A precisino, precisino e mezzo.
Se il signor T. continua così, più che danneggiare se stesso, aumenterà il discredito della testata per la quale compiccia il temino delle insolenze. Verrà un giorno in cui, riordinando il suo archivio per la raccolta differenziata, ne capirà l’inutilità.
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 3 December 2008 alle 21:03
…E vedo, caro Fornasini, che stavolta l’annuncio Google dei “Pannolini lavabili” ci sta bene in questa pagina… Viste le ripetute minzioni del signor T.
Mi scusi il tocco di volgarità.
Charly dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 08:43
Certo che siamo un paese strano. Un xxxx qualsiasi, che fa programmi radio insopportabili e scrive libri da (non di) psicanalisi solo grazie al fatto di avere un padre xxxx che anzichè dalle patrie galere pontifica dalla poltrona di casa, questo xxxx dicevo, dà del persunto giornalista ad uno dei giornalisti migliori e più invidiati (questo blog ne è la dimostrazione) d’Italia. Forse per giornalismo lui intende quello dell’ottima consorte D’aria Bignardi (cito il migliore dei comici).
1 le “x” sono mie; 2 non invidiamo affatto Travaglio, a noi del blogiornale fa solo pena!
ciao
gmast
ps. Stimo Luca Sofri e mi piace (come donna e come conduttrice) Daria Bignardi, mentre non stimo chi fa co-marketing con un noto comico venditore di bufale a la carte
emanuele dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 09:58
E’ gia la seconda volta che Sofri fa il “professorone” col metodo degli altri: gia’ fatto anche con Luttazzi.
Che belli tutti questi giornalisti che si prendono a pesci in faccia, l’importante e’ distogliere lo sguardo dalla realta’ dei fatti, fare un po’ di confusione, cosi’ poi chi legge non capisce un cazzo e deve giudicare attendibile chi ha il vocione grosso o chi ha parlato per ultimo (non ci si puo’ piu’ fare opinioni proprie)…
ale dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:03
Charly Chaplin, non avevi detto che non saresti passato piu’ da queste parti?
Charly dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:15
@ale
Quando mai? Se si parla di Travaglio o Facci io mi fiondo e non mi pare vero che Sofrino, uno dei peggiori, abbia attaccato MT. Non sto nella pelle in attesa della risposta. Scommetto qualsiasi cifra che Luca ne uscirà a pezzi ma Facci e Mastellarini diranno il contrario.
Quanto a Mastellarini e Sofrino, un paio di cose:
1. non invidierete Travaglio e vi farà pena, ma paghereste per un suo intervento su questo blog;
2. ho dimenticato di dire che Sofrino ultimamente scrive sull’Unità ma scorda, il giovane giornalista, che senza Travaglio i suoi pezzi forse non gli verrebbero nemmeno pagati;
3. non avevo scritto nulla di particolarmente offensivo: le x sembrano nascondere cose assai gravi.
Ciao
@Charly
1-Non darei neanche mezzo centesimo a Travaglio per un pezzo su questo blog. Innanzitutto perché non me ne faccio nulla di uno pseudogiornalista che non trova una notizia ormai da un lustro. Se permette, caro Charly, di collaboratori mi tengo stretti i miei: Fornasini, Caridi, De Marchi, Salata, Farina, Paolo, la new entry Enzo Angelini. Lei si tenga Travaglio.
2-Ciò che stupisce è che l’unica rubrica rimasta del nuovo corso a L’Unità sia proprio quella di Travaglio che ha fatto il diavolo a quattro dopo la sostituzione di Padellaro. Dopo la guerra preventiva, eccovi la lamentela preventiva (che ti salva il culo)
3-Se permette, su questo blogiornale ciò che è grave lo decidiamo noi e non i commentatori.
Cari saluti
Gabriele Mastellarini
Charly dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:34
Mi sbaglierò, Mastellarini, ma temo di averla punta sul vivo. Nel merito:
1. non intendevo Travaglio collabratore, per quello vendereste anche la casa, intendevo per un suo post;
2. non deve stupirvi che l’unica rubrica rimasta sia quella di Travaglio. Senza di lui l’Unità venderebbe il 50% e Sofrino dovrebbe chiedere asilo a Ferrara (inteso come Giuliano) generoso anche con papà;
3. sulle x non volevo criticare o decidere per voi. Constatavo.
Charly non ho più tempo e questa non è una chat
1-Si forse ha ragione, prenderei Travaglio come collaboratore e diventerebbe un po’ come la scimmietta dei circhi, che tutti si fermano a guardare per farsi due grasse risate (ma fa audience…). Comunque non posso vendere la casa…sono in affitto!!
2-A me stupisce che un quotidiano decida di cambiar linea e di togliere TUTTE le rubriche, salvo poi salvarne UNA, cambiandogli nome. E’ squallido. Ma come dicevo sopra la scimmietta del circo fa audience e fa vendere biglietti.
3-Delle sue constatazioni sull’operato dei moderatori, mi scusi, ma non so cosa farmene, quindi le tenga cortesemente da parte
Ora devo andare
gm
Beppe dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:46
Sofri (Luca) è il figlio di….E Farina (Tommaso)è il figlio di…..
Ah…Ho capito…..
Beppe dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:50
Vespa Battista Facci Fede Farina Feltri Mimun Mastellarini Liguori Socci……
Preferisco Travaglio scusatemi eh!! Con tutto il rispetto….
Sergio Fornasini dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 10:53
Beppe, come io sono figlio di mio padre e tu del tuo
Francesco B dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 11:38
quoto Sergio, non si può giudicare le persone per le parentele…
Federico dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 11:47
@Charly
“..Senza di lui l’Unità venderebbe il 50%..”
Qui si ride…
Quante copie “vende” l’Unità?
Da quando ci scrive Travaglio sono in aumento o in calo?
(Se vuoi per rispondere alla seconda domanda posso darti un aiutino…)
Secondo te è tutta colpa di internet e della free-press o magari ai vecchi lettori di leggere SuperMarco non gliene fregava niente?
GIGI dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 11:53
il metodo travaglio consiste anche nell’ offendere le persone per le loro parentele e per i difetti fisici(come fanno i bambini dell’asilo)senza entrare nel merito delle critiche che riceve.Noto che anche i suoi fidi seguaci hanno appreso la stessa tecnica.Pur non condividendo spesso gli articoli di Luca Sofri, voglio ricordare che scrive per L’Unità,Il Foglio,La Gazzetta dello Sport e Vanity Fair.In più il suo blog è in Italia al secondo posto fra i blog più seguiti dopo quello di Grillo
Charly dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 11:58
@Federico
In realtà non è una mia opinione; pare che il 30% dei lettori non comprerebbe l’Unità senza gli articoli di Travaglio. Ho detto il 50% esagerando, ma non troppo.
L’Unità sta perdendo lettori come tutti i quotidiani.
Quanto alle parentele, è bello vedere campagne di indignazione per parentopoli varie salvo poi difendere a spada tratta omini senza uno straccio di talento scrivere su testate nazionali solo perchè figli di…
Che poi, passi Feltri, insopportabile ma comunque bravo, che ha piazzato il figliolo alla Stampa. Passi anche qualcun altro, ovvio che una valida entratura non fa mai male, ma Farina e Sofri, obiettivamente, salvo qualche merito di natura penale, non si capisce bene da dove peschino tutta questa autorevolezza
@ Charly
Gli articoli di Travaglio li trovi gratis sul suo blog e spesso su dagospia.com.
La diffido ad esprimere valutazioni al limite della diffamazione nei confronti di colleghi come Luca Sofri (che non conosco e con il quale non ho mai parlato in vita mia) e Tommaso Farina.
Inoltre non ritengo che Mattia Feltri sia stato “piazzato”, perché fare il caporedattore de La Stampa non è da tutti, mi creda.
Molti auguri
gm
Tommaso Farina dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 12:10
Charly, se non leggi i giornali la colpa non è mia.
tequilero dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 12:22
Io di Mattia Feltri ricordo uno splendido articolo su Totti in riferimento allo sputo durante gli Europei in Portogallo.
Inizava così:
“Già molti e prima di ieri nutrivano il dubbio che Francesco Totti fosse uno poco presentabile fuori dal grande raccordo anulare. Non
perché sia un tipo cattivo, semplicemente perché le facce contano e con quella faccia, se non si fosse impiegato nel calcio, Totti avrebbe avuto un futuro nel ramo del precariato. Bisogna immaginarsi un pomeriggio assolato a Torbellamonaca, Totti seduto sulla sua Kawasaki, jeans, t-shirt bianca,
pacchetto di Marlboro arrotolate nella manica, sigaretta pendente dalle labbra o incastrata sopra l’orecchio; forse ha un fidanzata: zeppe,
minigonna e chewing gum. Sta prendendo accordi con un tal Nando, stasera andranno a farsi una coda alla vaccinara da Nestore, forse Nando ha un
posto in ditta per Francesco, un paio di mesi, poi si vedrà. Intanto pijate ‘sti cinquanta euro, e pensa a mamma tua.”
Ammazza che giornalistone….
Charly dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 12:24
@Farina
compro la Repubblica il venerdì perchè c’è il venderdì. Durante la settimana ho la malsana abitudine di spararmi la rassegna stampa del giorno prima sul sito della camera, dove leggo anche Libero e il Giornale: dopodichè, ti lascio immaginare cosa faccio.
Tommaso Farina dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 12:29
Non lo so, dimmelo tu che cosa fai.
Federica dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 13:01
Questo commentario pare, a tratti, l’elogio al vaniloquio.
Cosa che conferma quanto la stampa italiana sia in declino anche a causa di un grosso fattore: la sparizione del lettore. Inteso come persona capace di leggere.
asdrubale dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 13:47
Opperbacco!!! Sofri junior ha osato toccare il Boro de oro, qual delitto imperdonabile: che sia lapidato all’istante. Non tutti del resto hanno ricevuto il dono della sottile ironia, che contraddistingue inveve lo stile di Marco Travaglio. A proposito, la cassazione ha stabilito che dare della Lewinski ad una donna è un comportamento diffamatorio. Definire un uomo il Lewinki di qualcuno lo sarà pure?
Fabio dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 15:04
Io lo capisco che non è bello vedere alcuni giornalisti prendere di mira un collega. Ma rendetevi conto che questo accade perché il Travaglio ha tirato troppo la corda per anni: i suoi lettori evidentemente nemmeno in questo lungo lasso di tempo si sono resi conto con chi hanno a che fare e allora la stampa più o meno seria comincia ad avere la crisi di rigetto.
Oltretutto si parla di un signore che da quando è balzato agli onori delle cronache passa le sue settimane ad insultare i colleghi, ad avvisare il lettore che solo lui dà le notizie come si deve e che gli altri sono tutti servi dei partiti.
Beppe dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 15:46
Certo però che MT è stato molto duro in passato nei confronti dei padri di Tommaso e Luca.. Entrami (i padri)purtroppo condannati penalmente per vicende che tutti conosciamo…
Non so se possano esprimersi lucidamente su MT per queste ragioni..
Spero di non avere nessuna diffida da parte del Mastella per quanto scritto sopra…
tequilero dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 16:10
Asdrubale, solo per capire.
Ti riferivi al mio post sull’articolo di Mattia Feltri?
asdrubale dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 17:41
Ce n’è uno che nomina Totti. vabbè, mi sono lasciato trasportare dalla passione.:o
Federico dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 18:31
@Charly
“pare che il 30% dei lettori non comprerebbe l’Unità senza gli articoli di Travaglio….
L’Unità sta perdendo lettori come tutti i quotidiani”
E quel fantomatico 30% di lettori?
Sono in più rispetto a prima di Travaglio? Ma non stanno calando?
Secondo te senza Travaglio ci sarebbe un 30% in meno di lettori rispetto all’emorraggia che già sta subendo adesso l’Unità?
Ma va là: a questi dati così contraddittori non ci crede nessuno.
tequilero dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 20:49
Asdrubale,
avevo capito che il tuo post era stato dettato dalla passione calcistica.
Solo che non riuscivo ad inquadrarlo perchè parlavi di Sofri Junior.
Comunque a me sembra che in quell’articolo Totti sia solo una scusa.
SI parte con un giudizio sull’uomo in base alla sua faccia “semplicemente perché le facce contano e con quella faccia, se non si fosse impiegato nel calcio, Totti avrebbe avuto un futuro nel ramo del precariato”.
Per continuare parlando dei ggiovani di Torbellamonica con la Kawasaki e le sigarette arrotolate nella manica, le ragazze con i zatteroni e la coda alla vaccinara da Nestore.
A me sembra una gran bella presa per il culo dei romani.
E l’ironia mi pare proprio sottile sottile.
Saluti.
enrico dice:
Thursday, 4 December 2008 alle 23:23
Scusa Federico, ma mi sembra chiaro che stia citando un sondaggio, anche se non cita la fonte. Quali dati contraddittori?
asdrubale dice:
Friday, 5 December 2008 alle 12:51
@ Tequilero
L’attacco a Totti può sembrare pesante, ma ti assicuro che a Roma c’è una minoranza non piccola che pensa e dice del calciatore anche di peggio, probabilmente in reazione al culto pagano che è stato instaurato verso il calciatore.
Sono sentimenti che forse fuori dal raccordo non si colgono, ma esistono.
tequilero dice:
Friday, 5 December 2008 alle 14:26
Asdrubale,
l’antipatia sportiva per il capitano della Roma o per gli eccessi di passione dei tifosi è un conto.
Scrivere un articolo in cui si prendono per il culo i romani su questioni che nulla hanno a che fare con lo sport, usando come scusa la “faccia” di Totti è un’altra cosa.
Almeno per me.
Ciao
La TV di Marco Travaglio dice:
Monday, 29 December 2008 alle 19:55
Grazie del prezioso contributo svolto. Auguri.
http://www.marcotravaglio.tv
Fabrizio Spinella dice:
Tuesday, 30 December 2008 alle 19:57
Così si amplifica l’unilateralismo del signor T. e il suo incasso.