RASSEGNA STAMPA DIPIETRINA
Tuesday, 23 December 2008Oggi sono usciti alcuni articoli sul presunto coinvolgimento del figlio dell’On. Di Pietro con l’inquisito Mario Mautone, non voglio approfondire l’argomento ma farvi leggere i titoli (e gli articoli) con cui 5 grandi quotidiani italiani hanno riportato la notizia (inutile dire che in base al quotidiano cambiano i commenti dei lettori…):
La Stampa:
Le relazioni pericolose del figlio di Di Pietro
Il Mattino di Napoli:
La Dia: tra il figlio di Di Pietro e Mautone rapporti ambigui
e anche:
L’inchiesta: tentativo di ricatto al figlio di Di Pietro
Il Corriere della Sera:
Romeo e la rete del fido Mautone. Politici, funzionari e Di Pietro jr
Il Giornale:
«Di Pietro si mosse per il figlio nei guai»
e anche:
Appalti, le intercettazioni di Napoli Spuntano le richieste di Di Pietro jr
La Repubblica:
“Dobbiamo ricattare il figlio di Di Pietro”
Così volevano ‘tenere sotto’ il ministro


Francesco B dice:
Tuesday, 23 December 2008 alle 23:47
Giuro, la stessa cosa che ho notato io leggendo l’articolo del sole24ore e di repubblica oggi sull’argomento, avete fatto bene ad evidenziare la disparità nel modo di porre la notizia in questo caso, indipendentemente da quello che è realmente è il fatto…
Fatto che poi io non ho capito bene…
DeanKeaton dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 00:28
Ecco l’articolo di Facci su “Il Giornale” di domani (ormai oggi), da Facebook.
Giudicate voi.
1) Il 23 settembre il senatore Sergio De Gregorio dice a Il Velino che Cristiano Di Pietro, consigliere provinciale a Campobasso, risulta intercettato e coinvolto in un’inchiesta non ben definita.
2) Il 10 ottobre il settimanale La voce della Campania circostanzia le accuse: la magistratura sarebbe in possesso di intercettazioni dove Cristiano chiederebbe l’assunzione di amici suoi a Mario Mautone, ai tempi provveditore alle opere pubbliche di Molise e Campania.
3) Il 21 ottobre è invece il Giornale, in prima pagina, a riprendere la stessa notizia spiegando che fu Antonio Di Pietro, da ministro delle Infrastrutture, a nominare Mauro Mautone Direttore centrale del settore edilizia e poi presidente di una commissione tecnica sugli appalti autostradali; Di Pietro, genericamente, annuncia querele.
4) Il 3 dicembre il Giornale e il Mattino rivelano che il citato Mautone figura nell’informativa giudiziaria che ha darà il via alla Tangentopoli partenopea; Di Pietro allora dirama un comunicato dove spiega che in realtà, a metà del 2007, trasferì appositamente il provveditore Mautone «nel momento in cui ho appreso le prime avvisaglie di indagini». Not: non è chiaro, rileva solo il Giornale, come Di Pietro già a metà del 2007 potesse essere a conoscenza di «indagini» ovviamente coperte da segreto istruttorio.
5) Il 4 dicembre comincia il soccorso di Repubblica: il vicedirettore Giuseppe D’Avanzo scrive che il Giornale ha dato «una notizia farlocca» e parla di un «venticello calunnioso» che si insinua su Di Pietro, persona che sue fonti anonime definiscono «di esemplare correttezza»; Repubblica definisce «sventurato» Cristiano Di pietro, vittima solo di qualche incauto colloquio telefonico. Nota: la notizia, come visto, non è farlocca per niente; nota 2: Di Pietro, a quel punto, si difende dalle accuse del Giornale spiegando che «come qualsiasi cittadino» aveva saputo «dell’esistenza delle indagini dalle agenzie di stampa». Circostanza, questa, che risulta falsa: nessuna agenzia ne ha mai parlato.
6) Nega e rinega, si giunge a ieri: alcuni quotidiani pubblicano un’informativa della Dia che sbugiarda tutte le uscite precedenti di Di Pietro. Tutta roba che avrete già letto. E’ la Dia a scrivere di «fuga di notizie» (altro che agenzie) e di un Di Pietro che di colpo, il 29 luglio 2007, mangia la foglia e smette o quasi di parlare al telefono; è Cristiano di Pietro, spiega la Dia, a chiedere assunzioni e favori a Mario Mautone salvo smettere improvvisamente, dalla stessa data, di chiamarlo o rispondergli al telefono; e Di Pietro, durante una riunione politica coi suoi, a giudicare d’un tratto «troppo esposto» suo figlio. L’informativa e le intercettazioni di Cristiano Di Pietro fanno capolino sulle prime pagine di molti giornali: sono notizie. Tra le tante telefonate ce n’è poi una, pubblicata anche dal Giornale, dove la moglie di Mario Mautone, alla notizia che verrà trasferito, cerca un po’ pateticamente di spronare il marito: «Buttala sul ricatto al figlio, ricattalo sul fatto che lui ha bisogno di te su tante cose». Una frase come un’altra, buttata lì da un attrice senza parte: tanto che il marito neppure commenta. La Dia, in ogni caso, precisa che il ricatto neppure tentato è comunque «non riuscito».
7) Ed eccoci. Di Pietro, sempre ieri, dirama un comunicato titolato «Magistrati avanti tuttta» che ha dell’incredibile. In precedenza aveva detto di sapere dell’indagine sin dal 2007, grazie a fantomatiche agenzie di stampa: «Non so nulla di più di quello che ho letto sui giornali circa le accuse che vengono mosse a questo dirigente ministeriale», dice ora. Poi: «Quando arrivai al ministero presi una decisione che ora, a ragion veduta, si è dimostrata davvero azzeccata: ho trasferito Mautone ad altro incarico e l’ho spostato di sede, togliendogli quindi ogni possibilità di fare danni». Cioè: il trasferimento che portò Mautone alla direzione del settore edilizia pubblica e interventi speciali del ministero delle Infrastrutture, guidato da Di Pietro, sarebbe dunque un luogo di espiazione dove non si possono far danni. Nè favori.
Ma sempre ieri, soprattutto, eccoti il capolavoro di Repubblica. Il soccorso finale. Le intercettazioni, quelle di Cristiano Di Pietro con Mautone, non compaiono. Mentre il rapporto della Dia, quello che evidenzia le contraddizioni e le bugie di Di Pietro, è affogato nel piombo di in un articolo che parla d’altro: la marginalissima telefonata della povera moglie di Mautone («Buttala sul ricatto») diventa il provvidenziale titolo a tutta pagina: «“Dobbiamo ricattare il figlio di Di Pietro”. Così volevano tenere sotto il ministro». «Così» come? Non lo spiegano. Nel richiamo di prima pagina diventa addirittura così: «Napoli, nelle carte spunta ricatto al figlio di Di Pietro». Nell’articolo, del ricatto, non c’è traccia. E non è tanto una forzatura, non è tanto una faziosità: è una barzelletta. La cui morale, terminato di ridere, è che Antonio Di Pietro resta l’uomo più protetto d’Italia.
(Il Giornale, 24 dicembre 2008)
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 01:10
GIULIETTO E ROMEO
«Che significa “Montenero di Bisaccia*”? Nulla: non una mano, non un piede, non un braccio, non la faccia, né un’altra parte qualunque del corpo di un uomo. Che cosa c’è in un nome? Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa, anche se lo chiamassimo con un altro nome, serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo.» Di soldi…
(*in originale: “Montecchi” – Da Giulietta e Romeo)
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 01:24
Spunti di riflessione.
1) Cristiano Di Pietro. Quando i nomi e i cognomi sono pesanti da portare. Un po’ come le valigette…
2)Scarponi chiodati all’Italia dei Valori.
Dal Sole24Ore.com: «Il 26 dicembre prossimo esponenti dell’Italia dei Valori andranno davanti Palazzo Chigi con i lavoratori dell’Alitalia per offrire («visto che non sarebbe bello lanciargliele») «scarpe vecchie al governo». A rendere nota l’iniziativa è il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro al termine di una conferenza stampa di presentazione del nuovo assetto politico-strutturale del partito a Montecitorio.
«Siccome abbiamo visto che quando qualcuno dice bugie gli si tira una scarpa, come è successo a Bush che ha detto bugie sulla guerra in Iraq – spiega Di Pietro – noi andremo ad offrire, visto che forse non sarebbe bello lanciargliele, scarpe vecchie al governo che ha detto un sacco di bugie sull’Alitalia».
(avviso: i lavoratori Alitalia, il 26 dicembre, lavorino a Fiumicino, ché a Palazzo Chigi non trovano manco l’usciere.)
3)Ricordate: …perché non poteva non sapere. E adesso: Antonio di Pietro & Cristiano Di Pietro, talis pater…
Orlando dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 09:06
Anche Di Pietro sul blog ne parla. Sul forum di Travaglio un utente ha fatto un’osservazione interessante (che ignoravo bellamente): Di Pietro Jr. pare sia “colpevole di raccomandazione” (cosa che di per sé non costituisce reato ma che è moralmente discutibile) il che, in ogni caso, lo vede comunque non imputabile penalmente. Però si può costruire un caso mediatico che vuol spingerlo a porsi contro le intercettazioni (come tutti i politici nostrani); lui però sfrutta la consapevolezza di questa cosa per ribaltare il fatto a suo favore facendo vedere che comunque lui rimane “duro e puro”.
Dobbiamo ammettere che è una mossa politica di non poco conto in questo periodo in cui è più l’immagine della politica ad interessarci della sua sostanza.
Beppe dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 10:00
Facci scrive per il Giornale e lavora per Mediaset…
Facci è un giornalista libero ed indipendente (?)…
Facci casualmente la pensa (quasi) sempre come Silvio Berlusconi…
E vabbè…
Che gran chiasso per nulla..Chissà perchè…
Sul TG1 ieri è stata fatta sentire pure l’intercettazione tra Di Pietro J. e Mautone..
E le telefonate di Lusetti e di Bocchino con Romeo?
Silenzio….
E Dipietro J. non risulta ad oggi nemmeno indagato!…
A che posto siamo mella classifica della libertà di stampa?
Al 40° posto dopo Cile Benin e Namibia!!!….
In questo blog si riportano articoli di Facci, Feltri, ci scrivono Sofri (Il Foglio), Tommaso Farina (no comment),ecc…
Buon Natale
Beppe dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 10:05
Leggo su internet che Facci ha una condanna penale definitiva per il reato di diffamazione per il libro “Di Pietro, biografia non autorizzata”.
Ma è vero?
Boh…
Se fosse vero però….
Tyler dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 11:28
sì che è vero, ha pagato pure bei soldini, o chi per lui
asdrubale dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 11:44
“Niente di penalmente rilevante” quante volte abbiamo sentito Tonino dire questa frase. ieri per i suoi traffici con gli indagati della procura di Milano, le Mercedes, i prestiti da “amico” etc, poi per gli affri immobiliari, finanziati coi soldi del partito, adesso per le attività del figlioletto primogenito. Sempre comportamenti sbagliati, degli errori, ma “niente di penalmente rilevante”, almeno così hanno detto fino ad ora i magistrati. però per gente che si atteggia a fustigatori degli altrui costumi…
Beppe dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 12:00
Asdrubale, mi sembra che Di Pietro sia uno dei pochi politici coerente che abbiamo.
Mi sembra che oltre a parlare metta anche in pratica quello che dice. Per es. ti risulta che vi siano deputati dell’IDV rinviati a giudizio o condannati in 1° o 2° grado o con sentenza definitiva??
Non sono mica quisquiglie, alla base della politica ci deve essere l’onestà. E’ la conditio sine qua non..
Quindi per favore facciamo dei distinguo quando ci sono da fare..
Ok?E informiamoci di + per favore…
Beppe dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 12:06
E poi diciamolo se non ci fosse Di Pietro a fare un po’ di vera opposizione…..
Inciuci a gogo…Per farla breve eh..
E infatti Di Pietro cercano di massacrarlo mediaticamente e non solo da dx e da sn..
Chissà perchè…
La casta si chiude a riccio per difende i propri privilegi..
Menomale che c’è Tonino va!…
Charly dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 12:40
Ma quanto rode alla destraccia nostrana il fatto che Tonino abbia detto figlio o non figlio i magistrati vadano avanti? In quanti, Prodi a parte, di destra o sinistra hanno mai pronunziato tali parole? In quanti, Prodi a parte, avevano la possibilità di dirlo? Risolte queste questioni, l’Italietta non sarà più Bananas country.
tequilero dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 12:44
Ottimo l’articolo di Facci.
Mette bene in evidenza le contraddizioni nella vicenda di Di Pietro.
Non capisco perchè le frasi della moglie di Mautone siano marginalissime, visto che rappresentano comunque uno spaccato di italianità.
Ti volgliono trasferire? Usa le cose che conosci per ricattare e mantenere le tue posizioni e i privilegi.
Ci si potrebbe realizzare un bell’articolo a parte.
Ma siamo a Natale e siamo tutti più buoni, ed io ne approffitto per fare i migliori e più sinceri auguri a tutto lo staff e a tutti gli amici del blog.
Federico
rob dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 13:10
di pietro “politico coerente”… non v’ha dubbio. una coerenza riscontrabile sin dai tempi della magistratura.
da gorrini a mautone. da d’adamo a saladino. passando per pacini battaglia…
tutta roba “non penalmente rilevante” ci mancherebbe… singolare che valga solo per lui. non per tutti tutti gli altri che hanno intrattenuto frequentazioni con gli stessi medesimi personaggi.. ma che diamine, ci sono favori e favori, raccomandazioni e raccomandazioni, prestiti e prestiti..
e poi quello spiccata predilezione per gli immobili.
un tempo gli appartamenti li affittava a prezzo vile da cariplo. oggi é lui ad affittarli ad IDV.
bart_simpson dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 13:58
Ma Cristiano è nell’idv per meriti propri o per diritto ereditario?
Ah com’è nuova l’Italia della legalità.
Matteo dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 14:06
@ Spinella
riguardo al tuo punto 3), forse non sai che la responsabilità penale è personale e forse non sai che un genitore non può essere chiamato a seguire passo dopo passo le decisioni e le iniziative prese da un figlio (mi sembra 30enne) mentre svolge il proprio lavoro… Anzi dalle ricostruzioni, sembra proprio che quando Di Pietro Senior è venuto a conoscenza delle cose (telefonate con Mautone) abbia bacchettato e richiamato all’ordine il figlio. E che doveva fare secondo te?
Sicuramente lo stesso non è successo (perché le ricostruzioni storico-processuali lo dimostrano) per il Sig. B. e la sua Mediaset (al tempo Fininvest), poiché (a parte il fatto che quella era una società di cui lui era amministratore e a parte il fatto che NESSUNO, COMPRESO IL SIG. B. E’ STATO MAI CONDANNATO SULLA BASE DEL TEOREMA “NON POTEVA NON SAPERE”, TEOREMA TRA L’ALTRO MAI ELABORATO DALLA MAGISTRATURA BENSI’ DA ALCUNI GIORNALI), non mi sembra che, neanche a posteriori, EGLI si sia mai prodigato per richiamare all’ordine qualcuno dei suoi che aveva allungato mazzette alla GdF. Non dico che “non poteva non sapere”, ma che è lievemente diverso l’atteggiamento del Sig. B. che, si sa, si difende attaccando (“magistrati malati psichici” “cancro della democrazia” etc), da quello del Sig. Di Pietro Antonio.
Non cogliere questa differenza, per un uomo colto come te, mi sembra imbarazzante.
Auguri a tutti.
Matteo
Tommaso Farina dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 14:27
Beppe, che tu commenti o meno non me ne frega un beneamato. Sei una scoreggia nello spazio.
Federica dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 15:17
Noto con piacere che quest’anno il dilemma panettone/pandoro si è in parte dissolto: qualcuno di voi ha optato per il peyote.
Auguri.
Marco Ninotti dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 15:29
Per Matteo: la cosa poco chiara non è il rapporto tra Di Pitro jr. e Mautone, ma come abbia fatto papà Antonio a sapere che vi era un’inchiesta in corso su Mautone, quando questa era ancora segreta. Tant’è che da quando Di Pietro senior viene a conoscenza del procedimento si interrompono i rapporti tra suo figlio e l’assessore, che di lì a poco sarà trasferito a Roma. Sul fatto che il “non poteva non sapere” non è una formula dei magistrati siamo d’accordo, ma il succo delle condanne a Craxi è proprio quella, visto che fu condannato nonostante non gli sia stato trovata una lira in tasca o beni di valore riconducibili a tangenti.
Vitto dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 18:33
La DIA sostiene che Di Pietro oltre a essere a conoscenza dell’inchiesta secretata l’ha pure ostacolata: intimando al figlio di non parlare più al Telefono con mautone e trasferendo quest’ultimo.
Più chiaro di così…
Ma il bello è che ora Di Pietro rilascia dichiarazioni del tipo:”Se arrestano mio figlio devono arrestare mezza Italia”!!!!!
é paradossale mi ricordano tanto le dichiarazioni che facevano gli indagati di Tangentopoli….
Charly dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 19:22
Si direbbe scorreggia, sapientone. Fosse ancora in vita la buonanima di Lombroso…
Tommaso Farina dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 19:41
Buon Natale a tutti, stacco il computer fino a dopodomani. Massì, anche al Beppe.
Fabrizio Spinella dice:
Wednesday, 24 December 2008 alle 23:37
Matteo, già mi sembra “imbarazzante”, per un uomo colto e che abbia un codice estetico e non dipenda dalle infatuazioni, occuparsi di Di Pietro e di suo figlio, parvenus, ex zappaterra con le pezze al culo, che adesso hanno proprietà immobiliari grazie ai finanziamenti pubblici a quella sorta di ditta a gestione famigliare che si chiama Italia dei Valori. Tutta qua sta la differenza.
Matteo dice:
Thursday, 25 December 2008 alle 10:07
@ Fabrizio Spinella
Il tuo codice estetico indubbiamente predilige la perfezione chirurgica del sig. B o della Santanchè, che, ne convengo, sono opere che saziano la fame di gusto e di beltà… e ritengo che quello estetico sia un metro più che sufficiente per valutare la capacità dei nostri rappresentanti di fare i nostri interessi e di saper spendere bene i nostri soldi: infatti, ora come ora, stravedo per Vladimir Luxuria, che con tutti quegli interventi, è diventata/o davvero bella/o.. mi aggrada molto alla vista.
Mentre odio, maledettamente odio, credimi davvero odio, quello zappaterra con le mani grosse (e pulite) e con il cuore buono, che fa arrabbiare TUTTO il resto della classe politica, perché troppo brutto per permettersi di entrare nei salotti buoni a discutere di Piano di Rinascita.
Auguri anche a te, Spinella!
Matteo
P.S.: nessuno ti impone di occuparti di Di Pietro se ti fa ribrezzo e poi, credimi, non sopporterei mai l’idea che la tua nobile manina possa essere in qualche modo costretta a digitare sulla tua deliziosa tastiera tardo ottocentesca le lettere D i (spazio) P i e t r o….
P.S.2: Come il tuo amico Caruso, ogni volta che vi si chiede una cosa, sviate. A te chiedo nuovamente se riesci a notare le differenze di stile istituzionale tra il Sig. B e Di Pietro Antonio, nel momento in cui si trovano a dover commentare fatti di giustizia che indirettamente li riguardano.
P.S.3: Convengo, il Sig. B., esteticamente parlando, è superiore a tutti…
tranquillizzare il paese
tequilero dice:
Thursday, 25 December 2008 alle 10:58
Qualche proprietà immobiliare il Di Pietro l’ha acquistata anche grazie al gentile contributo offerto dall’editore de “Il giornale”.
300 milioni di lire nel 97, se non erro.
Il tutto accompagnato da un bell’articolo di scuse di Vittorio Feltri.
Del resto il trebbiatore, negli anni di tangentopoli era il suo supereroe preferito, contrapposto ad un certo “cinghialone”.
Passano gli anni, passano le infatuazione ma, sopratutto, passano gli editori….
Fabrizio Spinella dice:
Thursday, 25 December 2008 alle 23:17
Torno da un felice giorno di Natale e da un lauto pranzo in casa di un giudice. Guarda, Matteo, che prima di ricevere un tipo come Di Pietro, lo faccio annusare dai cani. Tu di giustizia sai ovviamente quello che leggi, di stile istituzionale quello che vedi su You Tube. Non fare la tricoteuse. Pensa ai pettorali di Obama e dimentica i torsi italiani, così non ti fai il sangue amaro. Se vuoi un’analisi della “differenza”, be’, prepara un bonifico: te la spedirò per e-mail. Ciao, simpaticone. Con le mani uso il boma, pensa un po’ quando stringo le mani…
(A proposito di tastiera: sto provando un sistema di conversione della dettatura a voce, devo aggiungere a mano solo la punteggiatura e i segni. Mentre detto e guardo lo schermo, penso a quant’era bella la macchina da scrivere.)
Matteo dice:
Friday, 26 December 2008 alle 12:21
Grande Spinella: “pettorali”, “torsi italiani”, “con le mani uso il boma”: o durante il lauto pranzo di Natale hai esagerato un po’ troppo con il moscato oppure posso pensare che tu ti senta quasi un’amante tradita del boscaiolo Di Pietro. Evidentemente ti fa sangue, cara.
Comunque di giustizia ne so quanto basta, visto che è lei che mi dà il pane.
Saluti Spinella.
Fabrizio Spinella dice:
Friday, 26 December 2008 alle 17:04
Presumo che tu sia in un penitenziaro, Matteo, dove oltre al pane ti danno pure il companatico. Panettone a Natale. Ciao, auguri, e non te la prendere troppo (grazie del “cara”: una finezza che mi rallegra, proprio in questo momento che sto consegnando alle stampe un saggio sull’omofobia di sinistra. Magari aggiungo una nota autoironica).
Fabrizio Spinella dice:
Friday, 26 December 2008 alle 17:09
In un penitenziario o in una caserma.
Orlando dice:
Saturday, 27 December 2008 alle 01:37
@Ninotti: ma Craxi chi? quello che sostenne che i finanziamenti illeciti li percepivano tutti perché necessari? quello che per meglio difendersi è scappato ad Hammammet? un sant’uomo fuor di dubbio…
Fabrizio Spinella dice:
Monday, 29 December 2008 alle 12:22
Il prode Orlando, lancia in resta contro i morti.