Ridateci Sabina! (e lasciamo a casa i finti satiri)
Wednesday, 11 June 2008Sono perfettamente d’accordo (e l’avevo ampiamente scritto nei post precedenti) con l’articolo del prof. Luca Ricolfi apparso su “La Stampa” di oggi in prima pagina. Eccone un estratto.
RIDATECI SABINA
di Luca Ricolfi
In breve, per me il bene primario è la sicurezza, perciò mi dispiacerebbe vedere che la politica mette i bastoni fra le ruote ai magistrati (anche se qualche ritocco alla disciplina attuale delle intercettazioni non guasterebbe). Quanto alla privacy e alla libertà di essere informati, mi sembra che proibendo la diffusione delle intercettazioni si può ottenere molta più privacy in cambio di ben poca informazione in meno.
Tanto più che alla (lievemente) diminuita libertà dell’informazione si può rimediare a costo zero.
Nessuna intercettazione in pasto ai media, ma in compenso: meno acquiescenza verso i politici, più inchieste a la “Report”, ritorno della satira sugli schermi, a partire dai fratelli Guzzanti (possibilmente in prima serata). Insomma, se proprio volete toglierci le conversazioni dei potenti, ma ridateci Sabina.



Fabio dice:
Friday, 13 June 2008 alle 13:57
In questo caso però è Sabina Guzzanti che deve riconsegnarsi a se stessa… perché quello che ha fatto negli ultimi anni somigliava poco alla satira (e non mi riferisco solo all’attivismo politico ma anche a certa satira poco riuscita, forzata per fare opinione).
E’ comunque una cosa che riguarda parecchi suoi colleghi (chi ha detto Crozza?).
Il fratello invece si è sempre mantenuto in una linea che privilegiava sempre e comunque lo studio, l’effetto umoristico e artistico (chi imiterebbe mai La Porta, o Franco Boni…).
Ma quando si parla del fratello si parla di autentico genio.