Riflessioni del Divo

Thursday, 8 January 2009
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Se non avete visto il film “Il Divo” eccone da YouTube un passaggio molto intenso. Se l’avete già visto, non vi farà male ripetere l’esperienza (sf)

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Nessun commento presente per “Riflessioni del Divo”

  1. Tyler dice:

    Thursday, 8 January 2009 alle 13:52

    lo consiglio sempre a tutti questo monologo

  2. uriele dice:

    Thursday, 8 January 2009 alle 16:19

    Non c’entra nulla con il film. E’ un intervento forzato dell’autore. Spezza il ritmo e nel contempo è una firma forte del regista. Una cosa però bisogna dirla: è un monologo perfetto

  3. asdrubale dice:

    Thursday, 8 January 2009 alle 18:56

    Il cinema in genere è un mezzo inadatto alla divulgazione storiografica e pure alla semplice cronaca. Il film può essere bello, interessante, avvincente (o magari no), ma non prendetelo per la definitiva spiegazione del fenomeno Andreotti, sarebbe un insulto all’intelligenza umana.

  4. bardo33 dice:

    Friday, 9 January 2009 alle 08:32

    ma perfavore!!! leggere la storia così non darà mai la chiarezza dei fatti!! complimenti ovviamente all’attore, ma il film è veramente un fumetto, con la raccolta di tutte le tradizioni vulgate popolari sulla storia di italia.

  5. Fabrizio Spinella dice:

    Friday, 9 January 2009 alle 22:29

    L’Originale è inimitabile. Il film è una Caricatura. Solo chi non ha visto i dc potenti all’opera, può pensare alla similitudine. Racconta più cose Sciascia in Todo Modo, con la giusta ironia, che questo sceneggiatore adatto ai palati buoni digiuni dell’arte della politica.

  6. uriele dice:

    Saturday, 10 January 2009 alle 04:21

    … guardate che non è nè un film che vuole criticare la mafia, nè un manifesto politico. E’ un ottimo film, un capolavoro che racconta un personaggio “antipatico” (tema tanto caro all’autore), senza avere la pretesa di essere realtà. Un film non deve essere un manifesto o moralizzare il popolo, un film deve raccontare. ma in questo paese se non c’è un fine le cose non si capiscono (la cosa più stupida che abbia mai sentito è stata l’idea di fare una puntata di Anno Zero su Andreotti a partire dal film…). Un bellissimo film e probabilmente siamo davanti, se non al migliore, a uno dei migliori registi degli ultimi 10 anni

  7. Tyler dice:

    Monday, 12 January 2009 alle 11:50

    Ricordiamo che Andreotti alla prima si è alzato e se ne è andato eh, questo sì. Non penso sicuramente che quello sia il pensiero o una citazione di Andreotti, ma lascia pensare sull’effettivo potere che possa avere “da solo” un Presidente del Consiglio. Pensare di poter controllare o poter agire su tutto ciò che succede sarebbe impossibile ed un probabile suicidio.

  8. Fabrizio Spinella dice:

    Wednesday, 14 January 2009 alle 17:01

    A me risulta che il Presidente il film l’abbia visto per intero, per cortesia verso chi lo aveva invitato alla proiezione riservata. Rimane il fatto che il grottesco è un genere che va bene per il teatro, non per il cinema. Il Presidente non è stato mai un “uomo solo al comando”: il potere ai suoi tempi aveva maggiori contrappesi, interni ed esteri. E poi, il film, ripeto, fa parte di un genere grottesco che mal s’attaglia con la verosimiglianza storica. Solo Sciascia in Todo Modo ha saputo generare una “sceneggiatura” credibile.

  9. uriele dice:

    Wednesday, 14 January 2009 alle 18:21

    Che il grottesco e il surreale non siano adatti al cinema è falso:guarda Fellini, Brunuel…
    Ormai questo stile è diventato un marchio del cinema di Sorrentino, basta guardare l’amico di famiglia o anche le conseguenze dell’amore. Il solo grosso “difetto” di questo film è la grande frammentarietà che, in assenza di alcune basi della storia italiana, impedisce di percepire la storia nel suo complesso (nel dvd c’è un libretto che aiuta a raccapezzarsi sugli avvenimenti, un po’ come il piccolo bigiamino storiografico che si trova all’inizio di Manituana dei Wu Ming). Quello che si apprezza del film è la mancanza di un intento moralizzatore e politico, le vicende sono orniriche più che accusatorie e ne emerge un personaggio dai tratti sfumati, un personaggio negativo e antipatico, ma spiritoso e divertente, un tipo di personaggio che Sorrentino ci ha insegnato ad amare.

    Nota: fra le tante storie sul film e Andreotti, quella che mi è sembrata più divertente è questa: pare che alla fine del film Andreotti si sia alzato ed abbia detto:” Bel film, ma penso che mi abbia messo più difetti di quelli che ho in realtà”

  10. Tyler dice:

    Wednesday, 14 January 2009 alle 18:58

    in effeti ricordavo male, cioè che si è solo infuriato come un ape ed è rimasto con molta pazienza.
    ho preso il primo link che ho trovato http://cinema.excite.it/news/9136/Andreotti-si-infuria-per-Il-Divo
    e sul discorso di un uomo solo al comando penso che abbiamo detto la stessa cosa, bo

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