La scuola di formazione "Reiss Romoli" e i 71 dipendenti appesi a un filo
Monday, 24 November 2008di Gabriele Mastellarini per Il Mondo
Update: il commento dei dipendenti di “Reiss Romoli”
Appeso a un filo il destino della scuola superiore Guglielmo Reiss Romoli, centro d’eccellenza a livello europeo per la formazione nella communication & information tecnology. I 71 dipendenti del campus che ha sede a L’Aquila sono stati messi in mobilità ed è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Così è scattata una corsa contro il tempo per trovare in tre mesi un nuovo proprietario che consenta la sopravvivenza.
Gli unici interlocutori validi sono Abruzzo Engineering, società a maggioranza pubblica (Regione Abruzzo) e partecipata da Finmeccanica, e Scuola Ict srl, new company costituita appositamente da importanti aziende delle telecomunicazioni come Telecom Italia, Fastweb e British Telecom. «Stiamo lavorando per salvare il campus – ha spiegato Giuseppe Mancinelli, ad di Scuola Ict – ma il nostro piano potrà concretizzarsi sono se Abruzzo Engineering si accollerà una parte dell’affitto dello stabile. La volontà c’è ma negli ultimi tempi abbiamo rallentato i ritmi, anche a seguito della crisi istituzionale che ha investito la Regione». «L’accordo per la cessione di ramo d’azienda è pronto e aspetto solo una chiamata per siglare il contratto», ha dichiarato Renzo Bracciali, consigliere di amministrazione e azionista di riferimento della Reiss Romoli, smentendo le voci di un gioco al rialzo.
Fino a due anni fa il centro era il braccio operativo di Tils, la società per la formazione e l’aggiornamento di tecnici e ingegneri di Telecom Italia. Ma i master tenuti all’Aquila sono successivamente diventasti il punto d’incontro privilegiato per professionisti poi assunti da Italtel, Cisco, Alenia, Motorola, Telespazio, Fiat.
A luglio 2006 Telecom Italia si era sbarazzata della costosissima controllata Tils rimettendoci 45,6 milioni e cedendola per un solo euro ad una cordata composta da Camporlecchio Educational (la quale ha successivamente acquisito la maggioranza e che fa capo allo stesso Bracciali), Cegos Italia e Lucciola & partners. «L’abbiamo pagata un euro perché aveva un saldo tra attività e passività pari a zero» dice Bracciali. «Oggi è una società sana e ha come unico punto debole proprio la Reiss Romoli, che perde circa 250 mila euro al mese». Fa da contraltare Tiziano Tofoni, docente di punta della scuola, che ha diffuso un messaggio definendo l’attuale situazione «frutto di una delle classiche porcate all’italiana».
«La gestione della struttura costa 2,3 milioni l’anno», continua Bracciali, «e l’unico modo per raggiungere il pareggio economico era il taglio di 30 dipendenti e il cambiamento sede». Ipotesi respinte con forza dai sindacati e degli attuali acquirenti ai quali oggi si legano le sorti dell’importante centro di formazione, altrimenti destinato a chiudere i battenti.
LA REPLICA DEI DIPENDENTI DI REISS ROMOLI (http://reissromolichiude.splinder.com/post/19142582/Alcune+precisazioni+su+quanto+)Ringraziamo Gabriele Mastellarini, anche se a nostro avviso il suo articolo racconta solo l’epilogo della storia e non chiarisce, purtroppo, quanto accaduto alla Reiss Romoli, prima della sua vendita. La nostra vicenda, invece, si inquadra in quell’ampio programma di dismissioni e vendite effettuate da Colannino prima e Tronchetti Provera poi, di cui siamo stati l’ultimo, e forse il peggiore, esempio.
L’articolo non evidenzia che la Reiss, prima di diventare TILS, era un’azienda sana, con bilanci in attivo e con 105 dipendenti; né risulta che proprio la fusione con Trainet, Consiel formazione e i Centri di formazione di Telecom Italia, ha creato le condizioni necessarie per dismetterla. (vedi Cosa è accaduto alla Reiss Romoli Storia). Gli ultimi due anni di gestione sono, pertanto, lo ripetiamo, la conclusione di un percorso preordinato dal precedente management di Telecom Italia e realizzato da chi TILS ha comprato.
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SCANDALOSO! Verso la chiusura la Scuola Superiore “Reiss Romoli”, di Sergio Fornasini

Candidus dice:
Monday, 24 November 2008 alle 11:41
@Mastellarini
Questo mi ricorda la recente chiusura in tronco, senza se e senza ma, del centro ricerche Motorola di Torino, 370 ingegneri più circa 100 consulenti’, più l’indotto.
Saluti
@Candidus
Dammi dettagli in più
gm
Zazo dice:
Monday, 24 November 2008 alle 12:29
Del centro di ricerche Motorola ne hanno parlato ad Anno Zero… forse era la puntata dedicata alla riforma Gelmini, ma potrei sbagliarmi.
Francesco B dice:
Monday, 24 November 2008 alle 13:33
credo si riferisca a questo:
http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/11_novembre/15/lavoro_chiamparino_no_a_chiusura_motorola_a_torino_mi_incatenero,16858278.html
11 milioni di finanziamenti pubblici nel cesso, così sembra almeno…
Candidus dice:
Monday, 24 November 2008 alle 13:49
@GM
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/13/motorola-incontra-sindacati-la-chiusura-confermata.html
Su repubblica, e penso anche su altri quotidiani, ci sono diversi articoli in merito.
Saluti
libertà di pensiero dice:
Tuesday, 25 November 2008 alle 22:25
A luglio 2006 Telecom Italia si era sbarazzata della costosissima controllata Tils rimettendoci 45,6 milioni e cedendola per un solo euro ad una cordata composta da Camporlecchio Educational (la quale ha successivamente acquisito la maggioranza e che fa capo allo stesso Bracciali), Cegos Italia e Lucciola & partners….così inizia l’articolo, notizia vera, un dato di fatto. Peccato che il bravo giornalista si è fermato alla punta dell’iceberg e non è andato a indagare sul percorso definito ai piani alti di Telecom Italia, ovvero da Tronchetti Provera e da Gustavo Bracco, ed ha preferito non scoprire gli scheletri nell’armadio!! «L’abbiamo pagata un euro perché aveva un saldo tra attività e passività pari a zero» dice Bracciali. Ad arte il management di TILS, con la complicità del suo unico azionista (Telecom Italia), ha distrutto costantemente il valore dell’azienda mettendo in mobbing numerosi dipendenti-professionisti e pagando a caro prezzo consulenti esterni al punto di far diventare il valore aggiunto dell’azienda negativo. Tutto ciò al fine di confezionare il regalo di competenze e ingenti commesse formative ad 1 euro. «Oggi è una società sana e ha come unico punto debole proprio la Reiss Romoli, che perde circa 250 mila euro al mese». Anche questa affermazione è vera in apparenza, grazie ad una contabilità industriale non trasparente che dirotta i ricavi su Roma o Camporlecchio, sebbene ricavi lavorati da professionisti aquilani, e attribuisce alla Reiss Romoli solo i costi. Evidentemente la verità non interessa a nessuno, è più facile dar voce al padrone!!!
Risponde Gabriele Mastellarini
Caro sig. o sig.ra “Libertà di pensiero”. Ho dovuto togliere alcuni riferimenti a persone nel suo commento, perchè lei resta nell’anonimato e non posso pubblicare invettive verso persone in carne e ossa.
Per quanto mi riguarda non ho dato “voce al padrone”, ma ho sentito TUTTE le campane di questa storia, come da mia abitudine. Nell’articolo c’erano dichiarazioni di Mancinelli (prima intervista ufficiale), Bracciali (prima intervista ufficiale) e dei dipendenti di Reiss oltre che alcuni passaggi indicati dai sindacati.
Credo di aver fatto il mio lavoro. In passato “Il Mondo” ha scritto più volte sulle peripezie di Tils e abbiamo ritenuto INUTILE tornare indietro, mentre era LOGICO pensare al presente e soprattutto al futuro.
Credo che Il Mondo abbia avuto il merito di portare alla ribalta nazionale la questione Reiss Romoli, non certo con l’obiettivo di dar voce al padrone ma cercando di salvaguardare l’importante realtà e le sue professionalità. Se poi si vuole andare al tutti-contro-tutti, beh, mi scusi tanto, ma io non ci sto.
Molti auguri
gmast
PS. Quando scrivo un articolo ci metto sempre la mia faccia, il mio nome, la mia professionalità e…la mia vita. Ma non lancerò mai invettive in forma anonima o dietro pseudonimi, preferisco documentarmi, ragionare e, poi, scrivere.
libertà di pensiero dice:
Tuesday, 25 November 2008 alle 23:47
Ho notato che è stato tolto un nome solo al mio commento, quello di xxxxxxx, ex xxxx di xxxxx, quando era ancora Telecom Italia Learning Services, colui che ha iniziato il lavoro sporco di tutta l’operazione, complice di Tronchetti e Bracco…le altre persone in carne ed ossa che lei ha ritenuto invece di lasciare citate nel mio commento.
Evidentemente dai toni accesi della sua “moderazione” capisco di aver toccato un nervo scoperto ovvero una persona potente, forse il padrone.
Scusi ma a quale articoli precedenti pubblicati dal Mondo si riferisce? se sono inerenti alla Reiss Romoli perchè per completezza di informazione non li pubblica o linka a quest’ultimo?
Grazie e tanti auguri anche a lei
Se lei si manifesterà apertamente non avrò difficoltà a togliere le X e mettere il nome di questa persona che non ho mai visto nè conosciuto, ma sinceramente prendere querele per conto di terzi anonimi non è una mia passione.
L’articolo storico del mondo è online sul sito del giornale, basta registrarsi, è gratuito. Poi faccia una ricerca come tils e mi saprà dire.
Rinnovo gli auguri
gmast
donatella mecchia dice:
Wednesday, 26 November 2008 alle 15:36
Sono una dei dipendenti Reiss Romoli che ci mettono la faccia, oltre che il cuore, affinchè la nostra vicenda possa avere sviluppi positivi. Per questo la ringrazio dell’attenzione che dimostra nei nostri confronti
Grazie mille Donatella, di vero cuore. E in bocca al lupo per tutto.
Gabriele Mastellarini
Caso Reiss Romoli. Se “L’espresso” legge “Il Mondo” | www.dituttounblog.com - dituttounblog.com dice:
Friday, 9 January 2009 alle 20:44
[…] L’articolo di Gabriele Mastellarini per “Il Mondo” http://dituttounblog.com/articoli/scuola-di-formazione-reiss-romoli […]
L’Aquila - Il dopo terremoto alla Reiss Romoli: cassa integrazione fino al 4 maggio, poi il possibile licenziamento. Come se non bastasse, è stato arrestato l’AD Renzo Bracciali per una storia di truffe | dituttounblog.com - Un blog senza pad dice:
Wednesday, 29 April 2009 alle 03:18
[…] ha pubblicato sul settimanale “Il Mondo” un bell’articolo, disponibile anche nel nostro archivio, centrato in particolare sull’attuale assetto societario che controlla il centro di […]