Focus del "Times" sul film (mai proiettato) di AMANDA KNOX
Wednesday, 17 December 2008di Richard Owen per “The Times”, tradotto da Gabriele Mastellarini per Italiadallestero.info
Il film di Amanda Knox causa un terremoto politico in Italia
ROMA. La notizia di un film con protagonista Amanda Knox, la studentessa americana rinviata a giudizio e in attesa del processo per l’assassinio di Meredith Kercher, ha generato un’accesa discussione politica: gli esponenti di centro-destra hanno attaccato il carcere di Perugia, dove la Knox è detenuta, definendolo come “un luogo di vacanza”.
Pietro Laffranco, deputato nella coalizione di centrodestra guidata da Silvio Berlusconi, ha dichiarato di aver presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia per chiedere una spiegazione su questo “serissimo incidente”.
Laura Allegrini, anche lei deputata di centro-destra, sospetta che i produttori del film “abbiamo manipolato l’attenzione che i mass media di tutto il mondo hanno dedicato al caso , per ottenere pubblicità gratis”. Quello che nei piani dei responsabili del carcere avrebbe dovuto essere l’inizio di un progetto di riabilitazione dei detenuti è diventato uno “spettacolo”, ha dichiarato la Allegrini.
Maurizio Ronconi, deputato dell’Udc, ha dichiarato: “Amanda Knox è in un centro vacanze dove sta lavorando per diventare un’attrice o è in prigione con l’accusa dell’orribile uccisione di una ragazza della sua stessa età?”.
Ronconi riferisce che i progetti di reinserimento vanno intesi come un percorso attraverso cui i detenuti possano reintegrarsi nella società, dopo aver scontato la condanna e aver manifestato pentimento per l’accaduto. Il deputato ha poi aggiunto: “La sola cosa che Amanda Knox dovrebbe fare ora è riflettere su quanto è accaduto quella notte a Perugia”.
Maria Rita Lorenzetti, presidente di centrosinistra della Regione Umbria, difende il progetto di riabilitazione, spiegando che l’idea di far fare dei film ai detenuti “va avanti da molti anni”. Moltre altre regioni d’ Italia hanno avviato iniziative simili, ricorda la Lorenzetti.
Il progetto “The Last City”, titolo del film dove appare Amanda Knox, è iniziato a luglio 2007, quattro mesi prima dell’assassinio di Meredith Kercher e sono state le autorità responsabili della struttura carceraria a decidere quali detenuti avrebbero potuto prenderne parte, aggiunge ancora Maria Rita Lorenzetti.
La Presidentessa dell’Umbria spiega che il Consiglio Regionale era contrario a far vedere il film in pubblico e aveva proibito l’uso delle relative immagini . La proiezione di “The Last City” era prevista in un festival di cinematografia sperimentale a Perugia, lo scorso weekend, ma è stato cancellato dal programma.
Damiano Stufara, responsabile dei servizi sociali in Umbria, ha riferito che non si sarebbe trattato di un problema legato alla vendita dei diritti di distribuzione dei film, nonostante i suoi uffici fossero stati inondati da “offerte internazionali”.
Claudio Carini, il direttore, si è detto amareggiato per “le innumerevoli ingiurie pervenute attraverso internet, comprese minacce più o meno dirette”. Carini ha spiegato di aver lavorato per molti anni all’interno del carcere e ha dichiarato che: “le accuse di aver cercato pubblicità senza scrupoli sono infondate e ingiuste”.
Nel film di 55 minuti, la 21enne Knox appare con altre 11 detenute che immaginano di fuggire della prigione. Carini racconta che la Knox ha recitato poesie in italiano e inglese “e avrebbe meritato 10 (il massimo) per la sua performance”. Alessandro Riccini Ricci, direttore del festival, ha riferito che Amanda Knox è stata “un’attrice disciplinata e magnetica”.
Amanda Knox è in attesa del processo in programma il 16 gennaio per gli abusi sessuali e l’assassinio, avvenuto lo scorso novembre, di Meredith Kercher, la studentessa inglese con la quale aveva condivideva l’appartamento. Anche l’ex fidanzato di Amanda, Raffaele Sollecito (24 anni) è stato rinviato a giudizio. Entrambi hanno respinto le accuse. Il terzo imputato, Rudy Guede, immigrato di origine ivoriana, è stato condannato a 30 anni di reclusione a ottobre, dopo aver scelto il processo a rito abbreviato per le accuse di omicidio per le quali era imputato.
Francesco Mosca, avvocato italiano della famiglia Kercher, ha manifestato soddisfazione per il blocco della proiezione del film, perchè alcuni giurati avrebbero potuto vederlo ed esserne influenzati.
(Foto AFP, tratta da Times on line)


Tyler dice:
Wednesday, 17 December 2008 alle 16:31
la notizia del film è apparsa appena, ora non so in qualche particolare blog…
e se non è in distribuzione…
Federica dice:
Wednesday, 17 December 2008 alle 17:59
“Confortante” il fatto che una ragazza in attesa di processo meriti un 10 in recitazione. Voto 4 per l’uscita di Carini.
Carlo Asili dice:
Friday, 19 December 2008 alle 00:14
Cos’i’pazz!! Propongo una versione alternativa del film, nella quale la Knox viene riacciuffata e condannata A MORTE: ma con un’esecuzione VERA… 🙂