"DIALOGO" TRA FILIPPO FACCI & MARCO TRAVAGLIO. "E' VERO. TI HO SEMPRE AMATO" – "ANCH'IO"

Sunday, 9 November 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

Venerdì, sul Riformista, è stato pubblicato questo testo apocrifo a firma Antonello Piroso.

Mi scuso con i lettori ma tocca occuparsi ancora dei deliri di Marco Travaglio, l’entreneuse del Travaglino, il Calandrino che scriveva sulla Padania e votava Lega quando rimirava innamorato la “durlindana” di Bossi (una proiezione freudiana?), prima di diventare un oracolo dipietrista. Perché se è Di Pietro che traccia il solco, è questa sottospecie di Viscinskij alle vongole che lo difende.

Tsè, senti chi parla, Filippo-ci-Facci-il piacere! Lo scribacchino del Giornale, coi capelli pittati che manco Gil Cagnè, la Yoko Ono di Craxi, la Tina Pica di Andreotti, la Belen Rodriguez di Gianfranco Rotondi, la Elisabetta Gregoraci di don Budget Bozzo, uno così abituato a usare la lacca che si è ormai acconciato a fare il lacchè.

Ma taci, inquisitore dei miei zebedei! Sei falso come tutti i piemontesi: uno, bino e Trino Vercellese, te la canti e te la suoni che neanche quell’Apicella che dici tanto di detestare ma di cui compri poi i cd dai vucumprà con la scusa di aiutarli. Nessuno mi può pre-giudicare, nemmeno tu!

Odalisco che non sei altro, non fare il vispo tereso: continua pure a spargere menzogne sul mio conto, io non smetterò di dire la verità sul tuo. Che è un mistero, come certi conti cifrati svizzeri di qualche compare di cui ti sei eretto a turgido difensore. Solo che tu non sei Perry Mason, piuttosto un nano bagonghi della professione, una sorta di Ghedini con la parrucca di Gilda Giuliani quando Ivano, il parrucchiere delle dive frequentato da Gianni De Michelis, le sbagliò tintura e la fece biondo platino.

Ah ah, sei proprio un Monico Lewinski, un garantista pret-a-porter, una bella di giorno, una prefica del diritto. Da quando scrivi sull’Unità, il giornale diretto da Concitata De Gregorio è in crisi economica. Anzi: adesso esco e ne compro una copia, così le raddoppio le vendite. Lo sanno tutti che hai svacanzato ospite di uno spacciatore di Parmigiano Reggiano avariato, sei un bluff gonfiato con il Viagra degli interrogatori.

Io ce l’ho normale, ti sembra lungo perché sono gli altri ad avercelo troppo corto. Sei un presunto collega. Anzi: più che presunto, bisunto. Non meriti neppure il disprezzo che provo per il Cai-nano, che non è Brunetta che gioca a cavalluccio con un coccodrillo, ma l’Asfaltato di Arcore. E sciacquati la bocca prima di parlare dell’Unità, che mi ha dato una nuova rubrica, “Zorro”.

Ah sì? E il sergente Garcia chi lo fa, Tonino? Continua pure a ciurlare nel manico, caro il mio avvocaticchio delle cause vinte. Non sei sprezzante, sei solo spregevole. Se io lavoro per Mediaset tu dovresti lavorare per Banale 5.

Figurati se voglio abbassarmi al tuo livello. Tu devi stare in compagnia di quelli della tua risma: Emilio Fido, “il mento caldo dell’estate” Maurizio Belpietro, Pigi Cerchiobattista. Tutti alla corte del Cavalier Arrapaho, al cui confronto Flavio Briatore sembra un intellettuale della Crusca.
Sei il megafono dei giustizialisti, il capo ciurma delle tifoserie manettare, il presidente ad honorem dei mozzorecchi forcaioli, un giornalista-acrobata, riesci a far credere di essere in piedi mentre sei sempre seduto sulle ginocchia di qualche pm.

Tu invece sei il degno cantore di questa Repubblica della Bandana e delle Veline, un fiancheggiatore del governo e dei suoi James TremeBondi, Roberto “che due” Maroni, Renato Schifìo, Ignazio “Sodoma e scamorza” La Russa, Claudio “Sciaboletta” Scajola, Franco “Chantal” Frattini, il Gattosardo Francesco Cossiga.

Sì, un sardo nel buio…ma non lo vedi che ti avviti sempre più tu se stesso come un facocero con le scalmane? Proprio tu parli di veline, che ti affacci ogni giovedì come un piazzista di te stesso ad Annozero, dove lavorano note precarie come la contessina Borromeo e la spadaccina Granbassi. Sei uno che trancia giudizi con la sega circolare, e poi vendi il tuo dvd sul blog di Beppe Grillo. Se Eco ha scritto “Il nome della rosa”, voi dovreste scrivere un libro insieme, “Il nome della Cosa…Nostra”.

Il nome della rosa, il nome della cosa, ma chiama le cose con il loro nome, ammesso che tu le sappia. E’ solo invidia. Con me in tv, l’Auditel s’impenna. E poi non collaboro solo a giornali, ma scrivo libri e faccio conferenze.

E magari fra poco firmerai pure una linea di prodotti pre-maman con il marchio “Senza Travaglio”! Sei patetico, un onanista del pensiero debole, ti schitarri sempre con la stessa solfa, sei un mercante di suggestioni con partita Iva incorporata, un abile difensore dei diritti. D’autore. Tuoi.

Sono esausto, non ricordo più da dove siamo partiti.

Ma che importanza ha?

E’ vero. Ti ho sempre amato.

Anch’io.

(estratto dai prossimi articoli di Filippo Facci e Marco Travaglio)

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Nessun commento presente per “"DIALOGO" TRA FILIPPO FACCI & MARCO TRAVAGLIO. "E' VERO. TI HO SEMPRE AMATO" – "ANCH'IO"”

  1. Nicola dice:

    Sunday, 9 November 2008 alle 20:13

    Ma al Riformista non hanno un responsabile dell’ortografia, uno che corregge gli eventuali errori?

    No perché, su un giornale nazionale, non si può proprio leggere “entreneuse”…

  2. Carlo Gambino dice:

    Sunday, 9 November 2008 alle 22:40

    Lo stile è quello di Roberto D’Agostino. Probabilmente l’ha scritto lui.

  3. Zazo dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 09:01

    @ Carlo Gambino
    E perché mai avrebbe dovuto firmarsi come Antonello Piroso?

    Ora facci si incazza di nuovo come ha fatto con Brambilla.

  4. Charly dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 10:14

    Se c’è qualcuno più miserabile di Facci, beh, quel qualcuno è la marmaglia che scrive sul Riformista. Da Polito a Caldarola a tutti gli altri. Cerchiobottisti, inciucisti, finto-riformisti ma invece ultraconservatori.
    La cosa positiva? Non li legge nessuno a parte i politici e gli altri giornalisti.

  5. Filippo Facci dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 12:37

    E infatti Facci scrive sul Riformista.
    Lo scemo qua sopra manco lo sa, perchè lui per giudicare un giornale (ma in maniera soft e laica, of course) manco ha bisogno di leggerlo.

  6. Wil Nonleggerlo dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 14:21

    Pessimo, nè ironico, nè divertente, nè demenziale, nè realista.

    Filippo, la frase di Charly non è in contrapposizione alla tua.

    Ha pure fatto i nomi di alcuni dei giornalisti di cui non condivide le idee…

    Che posso dire sul Riformista, lo acquisto non più di 4 volte al mese, e di Riformista in realtà, c’è solo il nome.

    Sai Filippo che non sopporto il 98% delle tue affermazioni, nonchè la tua persona. Ma l’articolo “Razzismi” apparso su Il Giornale alcuni giorni fa, non è per niente male.

    Wil

  7. Sergio Fornasini dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 14:46

    Quella frase conclusiva dell’articolo di Filippo Facci citato da Wil è una delle più belle che abbia mai letto sul razzismo: “Negli Usa ha vinto un uomo di colore, ed è uno straordinario punto d’arrivo: ma il prossimo grande balzo, per l’umanità, sarà non notarlo neppure.”

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=304385

    A quando contenuti simili da parte di un qualche idolatrato giornalista?

  8. Maury dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 15:27

    E che a Charly la testa gli serve solo per dividere le orecchie……

  9. Wil Nonleggerlo dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 15:37

    Ei calma calma, leggete bene le mie parole: può essere la legge dei grandi numeri. Per uno che scrive 500 articoli l’anno (la butto lì sta cifra), ogni tanto può capitare un benevolo incidente di percorso (ossia, un articolo che mi piaccia) …

    Sergio Fornasini: condivido, il finale è molto bello.

    Wil

  10. Charly dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 15:47

    Ops… e chi se ne era accorto?
    Chissà che pagine memorabili mi sono perso.
    Vado sulla rassegna stampa e mi aggiorno.
    Così magari divento meno scemo.

  11. Charly dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 15:49

    Dimenticavo. Il mio primo post non vale più, per 2 motivi:
    1. Facci è altrettanto miserabile
    2. Adesso lo leggiamo in 5.

  12. Beppe dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 17:22

    A me il Riformista e Baffetto mi fanno cag…
    Non mi piacciono ecco…
    W internet e il giornalismo indipendente e senza finanziamenti pubblici!
    Oh!…

  13. Domenica dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 18:39

    Quale odio strano nutre l’intelletto del signor Charly, per dire “miserabile” a un giornalista e “marmaglia” ai suoi colleghi?

  14. Charly dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 20:05

    Ma no Domenica, quale odio, che tra l’altro è un sentimento nobile…
    Per miserabile (e per marmaglia, che, forse erroneamente, intendo un gruppo di miserabili) intendo qualcuno per cui provare disprezzo. Tipo Facci appunto, che fa il figo perchè ha il culo parato da chi lo paga per raccontare balle, o tipo il Riformista che dietro le parole riformismo e garantismo cela un conservatorismo pietoso e una difesa dello satus quo contro chi vorrebbe solo un po’ di giustizia.

  15. Tommaso Farina dice:

    Monday, 10 November 2008 alle 21:13

    Facci sarà senz’altro costernato per tutto questo disprezzo, immagino.

  16. Domenica dice:

    Tuesday, 11 November 2008 alle 01:03

    Signor Charly, odiare è uno spreco di energia, è un fatto entropico, non un “sentimento nobile” come dice lei ripetendo una “idea ricevuta”. Lei ha tempo per disprezzare ed odiare, lo impieghi meglio per capire e criticare.

  17. Charly dice:

    Tuesday, 11 November 2008 alle 07:57

    Da chi avrei ricevuto l’idea, gentile Domenica?
    Le garantisco che al disprezzo (e non all’odio) dedico poco del mio tempo mentre ne dedico molto per capire.
    Quanto alla costernazione di Facci, beh, ci mancava solo uno che scrive su un altro noto foglio degno dei migliori sentimenti, a difenderlo… Saluto romanamente.

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