Condanna a Travaglio. Solidarietà da Tommaso Farina, figlio di Renato

Wednesday, 15 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

di Tommaso Farina per www.dituttounblog.com

Ovvia la solidarietà al collega Marco Travaglio, anche da parte del sottoscritto, che certo non lo ama e anzi lo considera un esempio giornalistico da cui tenersi totalmente lontano.

Ma Sergio Fornasini (moderatore di questo blog, ndr) sbaglia quando scrive “Non è giusto che il potere quando viene inquadrato nel mirino dell’informazione reagisca a carte bollate e processi, almeno non per questa che apparentemente sembra una cosa insignificante”. Lo stesso Travaglio dice che chi diffama (e la diffamazione entra in essere in tre circostanze, non necessariamente compresenti: quando si scrivono cose false; quando si scrivono cose “non pertinenti” – di interesse non pubblico – quando si scrive in modo non continente, ossia con termini e toni offensivi) nuoce alla libertà di stampa. Potersi difendere da una diffamazione è sacrosanto.

E’ ignobile, viceversa, che la diffamazione possa prevedere la galera. In carcere per diffamazione non ci si dovrebbe andare, occorrerebbe correggere questa stortura del codice penale.

Come vedete, ho detto su Travaglio le stesse cose che scrissi a proposito della carcerazione di Jannuzzi. E ricordate che perfino Guareschi finì indecentemente in gattabuia.

Condanna a Marco Travaglio. La versione di Filippo Facci

Condannato Marco Travaglio (sentenza di primo grado, appellabile e sotto indulto). Ecco l’articolo contestato da Cesare Previti

Marco Travaglio condannato a 8 mesi per aver diffamato Previti

Condanna Marco Travaglio. Il Pm aveva chiesto solo una multa. Previti: “Non parlo”

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  1. elzevirus dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 22:08

    Ma è un tovagliolo o una sciarpa?

  2. Tommaso Farina dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 22:11

    Buona la prima.

  3. DeanKeaton dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 22:24

    Ben detto Tommaso.
    Chi si scandalizza adesso non dimentichi Jannuzzi, finito nella lista dei condannati di Travaglio.

    Saluti

  4. Sergio Fornasini dice:

    Wednesday, 15 October 2008 alle 23:50

    Caro Tommaso, concordo con te nel pensare che la libertà di stampa dovrebbe esere limitata il meno possibile dal potere e dal codice penale. Nel caso di oggi apparentemente comunque la condanna non rientra in due delle tipologie da te giustamente richiamate A quanto si può analizzare a caldo non sono state scritte cose false o con toni offensivi. Cose non pertinenti (o meglio omissioni) invece sembrerebbe proprio di si, a quanto riportato da Filippo Facci. Che le meches se ce l’ha o no sono affari suoi, però come giornalista non è affatto da buttar via e lo sta dimostrando (c’è chi dice che ha un caratteraccio, ma non mi sembra che il suo antagonista torinese si faccia trovare impreparato sull’argomento).

    Ma quello che conta veramente a questo punto sono gli atti giudiziari, non le simpatie o le opinioni. Come per una delle vicende che richiami, anche se paragonare questa storia a quella di Iannuzzi sinceramente mi pare ardito ed esagerato, due anni e cinque mesi con condanna definitiva per aver raccontato che alcuni magistrati ed un parlamentare europeo si riunivano per complottare contro Berlusconi mi sembra si possa tranquillamente far rientrare nella categoria “cose false” dopo i tre gradi di giudizio. Altra tipologia, altra storia.

    Facciamo a capirci però: se una falsità (accertata da atti giudiziari) del genere l’avesse raccontata Travaglio io avrei pagato per essere il primo a chiuderlo in cella a calci nel culo, non ho preferenze al riguardo di chi diffonde stronzate a mezzo stampa.

  5. Tommaso Farina dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 11:42

    Eh, invece io no. Inginocchiarlo sui ceci, obbligarlo a un atto di contrizione pubblica magari. Ma cella mai, mi spiace. In cella deve andarci chi fa altre cose. Io la penso così.

    PS: le tipologie sono tre, ma Mast si è dimenticato un punto e virgola nella mia descrizione, quello dopo l’incidentale tra i trattini.

  6. il Pelle dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 11:44

    Ciao Tommaso,
    merita una riflessione sapere che l’anticomunista “doc” Giovannino Guareschi, in questa italia “fascista” e “comunista”, sia l’unico giornalista italiano del dopoguerra a essersi fatto la gattabuia (condannato per aver “diffamato” il democristianone De Gasperi, ironia malvagia di una ria sorte). Viva l’italia, neh?

  7. Sergio Fornasini dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 11:46

    Hai ragione Tommaso, scusa mi sono lasciato trasportare un po’ troppo. La galera è per i delinquenti

  8. Tommaso Farina dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 13:38

    Niente scuse, non ci si deve vergognare di quello che si pensa.

  9. Francesco B dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 14:00

    concordo

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