MARCO TRAVAGLIO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO. "Non rompetemi i coglioni. Oppure chiamate tutti i giornalisti condannati per diffamazione e pubblicate i loro nomi"

Thursday, 16 October 2008
Pubblicato nella categoria ARTICOLI

da Magazine.Libero.it (http://magazine.libero.it/eventi/generali/ne8818.phtml)

Approfittando dell’occasione avremmo voluto interpellare Travaglio anche su altri argomenti, dalle polemiche con Vespa alla fuga dei politici da Anno Zero, dalle vacanze con i condannati all’addio alla divisa di Margherita Granbassi al ruolo di giornalista più amato e odiato d’Italia. Ma tutto ciò non è stato possibile, perché, nonostante l’aplomb che mostra in altre interviste di queste ore, Travaglio ha deciso di non rispondere. Anzi, ancor prima di sapere di che si trattasse, è saltato su tutte le furie e al telefono ha tuonato: «Eh no, o chiamate tutti i giornalisti condannati per diffamazione e pubblicate tutti i loro nomi o non venite a rompere i coglioni a me! Ciao». Poi ha riagganciato.

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  1. pellescura dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 15:52

    Sig. Mastellarini, si smarchi da queste cosucce, si occupi di argomenti seri, ne è capace, lo sappiamo.
    Lasci queste polemiche a noi fans o ai detrattori del Marco.
    O forse anche per lei l’argomento Travaglio tira e fa “audience”…?

  2. Orlando dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 15:52

    Nessuno che abbia sottolineato come, dalla diffusione della notizia, molto probabilmente lo avranno tempestato di richieste di interviste sulla faccenda e su altre (che per alcuni rimarranno per sempre aperte nonostante tutto). Francamente avrei risposto uguale… ma no, lui è il cattivo Travaglio.

  3. Francesco B dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 16:20

    ne avrà anche, giustamente, un po’ le palle piene 😀

  4. rob dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 19:11

    ma poverino….. lui che é tanto felpato quando condannano qualcun altro (o anche solo lo indagano).

  5. aldo dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 21:21

    per me Vespa ci fa su un Porta a Porta 🙂

  6. Michele dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 22:30

    Ma guarda un po’, ho aperto questo blog di un giornalista e i primi 3 post riguardano Marco Travaglio che ora viene condannato. Invidia?

    Mi chiedo come si fa a essere fieri, un giornalista che ad oggi è il primo giornalista italiano, viene querelato per aver riportato frasi non sue, ma vere su previti. viene condannato. e siamo contenti?? è veramente più importante Travaglio che viene condannato per una sciocchezza (perchè di questo si tratta), o che in parlamento abbiamo condannati, pregiudicati e mafiosi? di Travaglio lo dobbiamo dire, anche sul TG1, mentre di Berlusconi, Previti, di loro no.

    Evidentemente è più importante Travaglio di loro.

    W i giornalisti non servi.

  7. Sergio Fornasini dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 22:51

    @ Michele:

    ma le ha viste qui le manifestazioni di contentezza per la condanna di Travaglio? Ha mica cliccato male col mouse ultimamente ed è venuto a commentare qui? No scusi, tanto per capire.

    Saluti

  8. Michele dice:

    Thursday, 16 October 2008 alle 23:50

    No però quando mi capita di leggere certi articoli che lasciano intendere benissimo, mi piace commentare e interloquire con chi li ha scritti.
    Un giornalista che scrive articoli per colpire Marco Travaglio ha la credibilità che sta sotto zero. L’invidia fa veramente male.

    mi tolga una curiosità gentile Michele, perché chi scrive per confutare qualche fregnaccia (capita di dirne a tutti sa?) di qualcun altro dovrebbe vedere la propria credibilità scendere sotto zero?

    sf

  9. adr dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 00:35

    faccio l’avvocato di michele: semplice, perché conosce il valore di questa notizia: cioè zero. al di là delle ipocrisie evidenti nell’informazione nazionale, (per cui se si parla di diffamazione Travaglio è un reo perfido e cattivo; se si parla del capo si intervista la simpatica giovane avvocatessa per un giorno sostituta degli altri…) è proprio la base su cui si reggono i discorsi di Mastellarini a non star in piedi; si vogliono fuori dal parlamento inquisiti per cose serie, non per diffamazione. Su è cosa evidente non ci meni per il naso. Guarda il fantomatico dito e mai la luna.
    arrivederci

  10. Sergio Fornasini dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 00:42

    Come ho già detto una volta, la metafora del dito e della luna è bellissima. Ma troppo abusata ultimamente.

    Prima leggere poi commentare please, state guardando il dito pure voi

  11. aldo dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 01:01

    Ok abbiamo capito, i reati importanti e scandalosi che comportano l’infamia a vita e l’esclusione per sempre dalla vita pubblica sono tutti quelli del codice penale, escluso omicidio colposo e diffamazione. Ma guarda un po’ che coincidenza.

  12. Sunny dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 01:23

    Fornasini, ma lei dice eresie! E’ noto al mondo che non si legge, ai più basta il titolo… Le riesce così difficile adeguarsi alla massa?
    😀

  13. Fabrizio Spinella dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 01:47

    Dal repertorio di Fred Buscaglione, per lenire la tristezza dei “travaglini”:

    «Guarda che luna, guarda che mare,
    da questa notte senza te dovrò restare
    folle d’amore vorrei morire
    mentre la luna di lassù mi sta a guardare.
    Resta soltanto tutto il rimpianto
    perché ho peccato nel desiderarti tanto
    ora son solo a ricordare e vorrei poterti dire
    guarda che luna, guarda che mare!»

  14. diego rivera dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 03:34

    Pure? allora lo ammette…..:)

  15. Diego aka Neclord dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 09:01

    Mi sento di appoggiare il primo commento scritto da Pellescura. Credo che Lei, Sig. Mastellarini, abbia capacità e competenze maggiori che limitarsi a pubblicare 10 articoli che attaccano e sconsacrano “l’erba del suo vicino”.

    Buona giornata e buon lavoro.

  16. Orlando dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 09:10

    @Fornasini: vorrei mettere una faccia allibita. Ma li leggete i post che pubblicate? E quello qui sopra con “Travaglio che prega”? E Mastellarini che ringrazia il simpatico Spinella (almeno penso, quando cita “Fabrizio”, che si riferisca a lui) palesemente anti-Travaglio. Dai su che con i soldi di Adsense ci è scappata la festicciola in privato… vogliamo il video su Youtube!

  17. Sergio Fornasini dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 09:19

    @ Orlando

    dovrà aspettare parecchio per vedere la festicciola finanziata con i profitti di Adsense se continua così, anzi si dia da fare ad usarli hai visto mai che trovi qualcosa di interessante 😉

  18. Fabrizio Spinella dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 10:38

    @ Orlando
    Io “palesemente anti-Travaglio”? “Anti” è un prefisso che non mi piace. Forse, in “antidoto” sì.

  19. Tommaso Farina dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 12:18

    “Sconsacrano l’erba del vicino”? Siamo arrivati al punto che l’erba di Travaglio è sacra?

  20. DeanKeaton dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 13:02

    Questa espressione, Tommaso, me ne ricorda un’altra, “divino di Arcore”, usata da un commentatore sul blog di Paolo Guzzanti in uno scritto in difesa di Berlusconi che appariva troppo incredibile per non essere una presa in giro.
    Qui invece pare tutto scritto col cuore.
    Inquietante.

    Saluti

  21. Diego Tomasoni dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 14:43

    “Sconsacrano l’erba del vicino”? Siamo arrivati al punto che l’erba di Travaglio è sacra?

    Oddio no. Ahahahah A meno che si sia dedicato alla coltivazione di Salvia divinorum eheh

  22. fulvio dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 21:49

    credo che Travaglio sia stato anche troppo gentile!

  23. Tommaso Farina dice:

    Friday, 17 October 2008 alle 23:17

    Io per la cronaca non ho nessun’erba, non avendo il giardino. Mi accontento della salvia e del rosmarino nei vasetti sul balcone.

  24. Franco dice:

    Friday, 7 November 2008 alle 12:17

    Travaglio le sue calunnie se le scrive con cura (è il suo mestiere, altro non sa fare).
    Misura il linguaggio, sceglie le parole in modo che può tranquillamente sparare fandonie piene di omissioni,e in seguito sostenere che lui “non ha detto”.
    Il suo lavoro è quello di insinuare senza dire, riportando notizie ritagliate ad arte.
    Lui di suo non dice e non pubblica mai niente in modo che, nell’ipotesi di una querela, può sempre sostenere di aver ripreso solo fatti noti.
    Non esiste il reato di omissione o di incompletezza della notizia per cui non verrà mai condannato.
    Il rimborso a Previti è stato solo un incidente di percorso dovuto alla scarsa capacità del suo legale (come da lui sempre sostenuto).

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