Dossier Caso Moro. Quella lettera di 30 pagine per 100 faldoni di documenti

Sunday, 20 July 2008
Pubblicato nella categoria DOSSIER CASO MORO

di Gabriele Mastellarini

Sono passati più di 4 mesi da quella rivelazione di Giovanni Pellegrino, ex presidente della Commissione Stragi, al settimanale “Panorama”, sull’esistenza dei famigerati 100 faldoni del caso Moro, attualmente coperti dal vincolo del segreto (anzi, sottoposti a elevata classifica).

Come molti sapranno (chi non ricorda vada sulla barra di destra e clicchi su “Dossier Moro”), ho presentato vari ricorsi e interessato molte Amministrazioni: dalla Presidenza del Consiglio, al Ministero dell’Interno, alla Commissione d’accesso agli Atti di Palazzo Chigi all’Archivio Storico del Senato. Ad oggi attendo ancora il verdetto della prima sezione del Tar Lazio. Una sentenza che dovrebbe essere depositata nelle prossime settimane. Inoltre è pendente un altro ricorso alla Commissione d’accesso agli atti contro il Ministero dell’Interno.

Ma in questi quattro mesi ho “smosso” qualcosa e ci sono alcune novità:

L’8 aprile scorso, come comunicatomi dal Ministero dell’Interno, l’ex Presidente del Consiglio “ha autorizzato l’avvio delle procedure di declassifica della documentazione afferente il cosiddetto “caso Moro” e la Presidenza del Consiglio è stata “individuata quale struttura dove custodire tale carteggio una volta declassificato, al fine di concentrare in un’unica sede l’accesso e la visione degli atti da parte dei soggetti aventi titolo”;

La lettera inviata il 27 agosto 1998 dall’allora Ministro per l’Interno Napolitano al Presidente Pellegrino è stata acquisita dall’archivio del Senato al protocollo n. 3045, ma la sua consultabilità è ancora “Riservata”, quindi inaccessibile, nonostante la legge sul segreto di Stato entrata in vigore l’anno scorso preveda l’automatica declassifica.

Nonostante sia “Riservata”, il frontespizio di tale comunicazione circola liberamente su Internet (e io l’ho messo su www.dituttounblog.com/wp-content/uploads/2008/05/lettera.png)

Oggi sappiamo anche che quella lettera E’ DI 30 PAGINE e accompagna un folto carteggio che si riferisce principalmente a due eventi importanti: il covo di via Gradoli e il falso comunicato del Lago della Duchessa

La missiva è definita “lettera di trasmissione”, ma questa “trasmissione di documenti” dall’Interno alla Commissione Stragi avviene in due diverse fasi. E’ necessario capire se tutti i documenti preannunciati sono effettivamente arrivati in commissione Stragi e se sono tutti custoditi all’Archivio del Senato (Palazzo Giustiniani a Roma);

Quella gran mole di documenti, i famosi 100 faldoni, dovrebbero (condizionale è d’obbligo) essere stati già consultati da commissari e consulenti, ma tra i vari punti indicati in quella lettera ce ne sono alcuni dei quali non si è mai parlato, come un appunto datato 6 maggio ’78 sul ritrovamento del luogo di prigionia.

Questo è tutto quello che, ad oggi, sono riuscito a fare e a sapere, ma andrò avanti per mettere le mani su quei 100 faldoni relativi al caso Moro. Spero di riuscirci al più presto.

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  1. Orlando dice:

    Monday, 21 July 2008 alle 10:49

    Bel colpo! Ti auguro di cuore che al più presto tu possa darci maggiori informazioni. Quando Bossi dice che a scuola si conoscono, inutilmente, i 7 Re di Roma a memoria son d’accordo: gli studenti di oggi dovrebbero sapere a memoria questi eventi! (Beh, Bossi voleva i dogi veneziani a dire il vero… però dobbiamo portar pazienza)

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