Dopo Marco Travaglio anche Guia Soncini me ne canta quattro. (Ma chi cazz' è Guia Soncini?)

Tuesday, 2 September 2008
Pubblicato nella categoria EDITORIALI

di Gabriele Mastellarini

Da quando gestisco questo blog mi è capitato di conoscere strani personaggi, che non pensavo esistessero ma fossero solo delle firme messe lì a casaccio sui giornali. Io misero. Interessato al caso Moro, alla Loggia P2, ai derivati, alle norme salva-casta, eccomi assalito da un collega-satirico e, ora, anche dalla Guia Soncini. Eppure, di giornalisti che vanno in tv ne conosco di quelli “veri”: un direttore di una tv nazionale, un paio di direttori di testate giornalistiche nazionali e periodiche, qualche opinionista, ivi compreso l’ex conoscente Marco Travaglio.

Ma la Rete fa fare strani incontri. Così mesi fa ho “scoperto” Filippo Facci che si è ispirato a me per un servizio anti-Travaglio, sbagliando nome e chiamandomi Palombarini, e più tardi mi ha messo sulla prima del Giornale. Fin qui niente di grave, si dirà, in fondo se conoscevi Travaglio mica potevi rinunciare a Facci. E’ come vedersi un film di Boldi senza De Sica. Suvvìa Facci è un autentico “personaggio” del panorama giornalistico: lo ritrovi ad Annozero, sul Tg4, sul Giornale, persino sul Riformista (per pochissimi intimi) ha scritto qualche libro, su dagospia ne parlano a giorni alterni.

Più di recente mi sono imbattuto in Luca Telese, mai “frequentato” prima. Pur essendomi occupato di misteri d’Italia non avevo letto il suo Cuori Neri e il suo nome mi diceva poco e nulla. Ricordavo fosse una firma di sinistra al Giornale di Paolo Berlusconi che è come mettere un pomodoro avariato in mezzo a un tortino alla crema…non proprio gustoso. Di recente Telese era piombato agli onori della ribalta mediatica perché L’Unità avrebbe voluto scritturarlo, forse in luogo di Travaglio. Insomma, anche Telese è diventato un “personaggio”. Ha rifiutato L’Unità ed è andato a giustificarsi sul Forum degli amici di Marco Travaglio, spiegando che a lui è dispiaciuto davvero di non poter lavorare con Marco e ammettendo di essersi fatto quattro-risate-quattro con il medesimo Marco quando gli ha confidato di non ricordare la sua data di nascita (per essere ammessi al Forum di Travaglio bisogna conoscere a memoria il giorno di concepimento del noto giornalista torinese). E quando ho riportato la notizia sul blog, Telese ha chiesto subito un paio di Pulitzer per me. Ovviamente ironico. Ma, Telese è Telese. Certo non Facci, ma pur sempre uno che trovi su wikipedia, uno che conduce trasmissioni tv e alla radio, uno che scrive sul Giornale e lo volevano all’Unità, uno che può chiamare al telefono Travaglio, sicuro di non essere insultato e di non ricevere contro sms del tipo “Vai a studiare il diritto di critica nelle vere democrazie”.

Veniamo ora al titolo di questo editoriale, da leggersi in risposta a questo qui scritto dalla signora/signorina della foto in alto: Soncini Guia (non so se è un nome d’arte, né conosco la sua data di nascita, nè il suo numero di telefono, ma lei conosce Carlo Rossella, più comunemente da Lei chiamato Karl R), me ne canta quattro alla Travaglio-maniera, ma almeno il buon Marco mi aveva dato dell’xxxx, mentre la Soncini mi chiama spregiativamente “Tizio” e poi “Nostro eroe”, dopo aver scritto nell’incipit del post “Già sapevo che c’è solo una cosa peggiore dei giornalisti, e sono i blogger, e c’è solo una cosa peggiore dei blogger, e sono i blogger che rivendicano il fatto che loro sono meglio dei giornalisti, o sono giornalisti, o entrambe le opzioni; in questi meravigliosi giorni in cui una donna ha raggiunto l’highest level of being used as a cheap political ploy (dio non esiste, ma se esistesse dovrebbe benedire Colbert), ho capito che c’è una cosa che accomuna tutte le categorie soprelencate: l’incapacità di dire “Scusate, ho scritto una cazzata”. Ora io non pretendo che voi andiate da questo tizio a spiegargli com’è fatto un mensile, che tempi e modi di lavorazione ha, come si produce un posato per il più importante giornale d’immagine del mondo; non vi voglio affidare il compito di insegnargli a distinguere la copertina del Vogue inglese (quella con Salma Hayek secondo lui servita da modello al fotomontaggio) da quella del Vogue americano, o la differenza tra la foto d’agenzia che illustra l’intervista di un politico italiano a un quotidiano e un servizio patinato con giaccone Ralph Lauren, maglia White+Warren, jeans Levi’s, trucco Claudia Lake per Contractnyc e capelli Tim Rogers per Charles Worthington (sto prendendo i crediti dal servizio fotografico pubblicato sul numero di Vogue di febbraio, quello per cui Sarah Palin non ha posato.) Vi esorto però a essere generosi, e a metterlo in contatto con Carlo Rossella, così magari si placa, e la smette di fare più errori di quelli che vuole correggere. E poi, vi dirò: secondo me vanno anche d’accordo.

Della Soncini avevo già parlato qui, spiegandole cos’è una bufala in senso giornalistico (a proposito Soncini, Il Sole24Ore non ha abboccato, perché non solo lei ma anche i grafici dei giornali nostrani riconoscono l’autenticità di una copertina patinata) e cosa si intende dire “ha posato per”, ben differente rispetto a “l’hanno intervistata e lei si è messa in posa per delle foto a corollario”. Forse la lezioncina non è piaciuta…

Ma che importa. In fondo, dopo Travaglio, Facci e Telese questo incontro in rosa, poteva essere l’occasione per arricchire il mio palmares. Ma vado su Wiki e cerco Guia Soncini e non c’è. Butta male. Chiamo mia moglie: “La conosci la giornalista Guia Soncini che si occupa di costume?”. Nessuno risponde. Sento mia sorella (16 anni) e la Soncini non è pervenuta neanche tra le teenager.

Allora torno su google, perché su Vogue la Soncini non l’hanno mai intervistata nè lei si è messa in posa per una cover. Ma ecco, apparire (ho perso il link) la foto e la biografia. C’è un articolo un po’ datato, ma forse ce l’ho fatta. “Guia Soncini. Tra le voci più rappresentative [e corrosive, per alcuni] di Radio Due, è la conduttrice del mattino del contenitore Il Cammello. Negli ultimi anni ha curato il pomeriggio di Radio2 Rai. E’ stata autrice e conduttrice di ‘Area 51’, conduttrice di ‘Jefferson’, autrice e conduttrice di ’90-9 e basta!’ e di ‘Acquario, niente di personale’. In televisione si è occupata come autrice di Galagoal (Tmc), Pubblimania (Rai3), Good Morning Italia (Tmc); ha inoltre condotto Colorado su Tmc2. E’ stata, di recente, l’inviata di RadioDue al Festival del Cinema di Berlino, e sarà a giorni impegnata nell’edizione 2001 del Festival di Sanremo.  Per coloro che non avessero ancora avuto l’occasione… eccola! (con link radiofonico che evidenzia la bella voce della corrosiva di cui sopra) 25 febbraio, mentre mi accingo a pubblicare queste pagine, fonti attendibili mi informano della mancata presenza di Guia dalla imminente edizione del festival di S. Remo. (peccato!)

Si parla addirittura della sua assenza da Radio Due per un … secondo la mia ‘fonte’: “Guia prima o poi tornera’, ma non so quando e come.” (a-ri peccato!) Spero che quelli di Radio Due si ravvedano, …e in fretta! (già!)

Non pago (manca ancora un po’ per arrivare ai livelli di Travaglio-Facci-Telese) cerco il libro della Soncini “Elementi di capitalismo amoroso – Collezione francamente morbosa di uomini scaricabili” (Rizzoli – collana “24sette”, 308 pagine, costo 17, chi può lo compri e mi faccia sapere, spero non sia come il Bavaglio di Travaglio)” si legge “scritto dalla giornalista Guia Soncini, in passato già voce radiofonica a Radio2 Rai e negli ultimi anni giornalista del quotidiano “Il Foglio” e del settimanale “Io Donna”.

Ma sembra che la collaborazione al Foglio sia cessata…infatti da un’altra parte mi ritrovo semplicemente: “Guia Soncini vive provvisoriamente a Roma da diciassette anni, scrive di varia umanità su “IoDonna”

Ma ciò che mi inquieta è il retrocopertina del libro sonciniano: “Un giorno Sean Penn è comparso a Guia Soncini, esponendole la sua teoria sul libero mercato delle emozioni. Il tempo di farne un libro, e lui aveva divorziato”.

E’ proprio vero che sul web si fanno strani incontri.

Pubblico or ora una postilla sonciniana: Postilla. Ma secondo voi Anna W is the new Karl R è un titolo criptico? Perché magari lo è, eh, solo che io non capisco perché uno che sa talmente niente di elezioni americane da ignorare l’esistenza di Karl Rove dovrebbe leggersi una cosa sulla vice di McCain. Tutto questo per dire che il genio di cui si parla qua sotto torna a insistere sul suo blog che io non capisco la differenza tra “posare a corredo di intervista” e – boh, forse posare a corredo di cruciverba – e vabbè; scrive “pò”, e vabbè; ma soprattutto scrive che Carlo Rossella è da me “chiamato Karl R.” Glielo spiegate voi? Io con quelli che alle lezioni di comprensione del testo erano assenti ho poca pazienza.]

pps. Avevo scritto prima po’ e poi pò (vedi i neretti). Chiaramente un refuso. Come si fa (o forse fa’ oppure fà) ad arrampicarsi sugli specchi? La Soncini ve l’ha spiegato così (o forse cosi’ o cosi). gmast

ppps. Anzi, io non avevo sbagliato, quel “pò” era copincollato da un altro blog. E lo si evince dal testo. Soncini legga, legga (lo dicevo io che lei non legge…) gmast

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Nessun commento presente per “Dopo Marco Travaglio anche Guia Soncini me ne canta quattro. (Ma chi cazz' è Guia Soncini?)”

  1. Mastellaroni dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 11:23

    Guia Soncini e’ mia sorella… 😀

  2. lattis dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 11:41

    Ma che gusto c’è a vantarsi di conoscere dei giornalisti?

  3. nicola dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 11:43

    … sai Gabriele, mi sta quasi venendo la voglia di scrivere un bel post sul divismo dei blogger.

    Basta avere una piccola visibilità su internet e tutti si montano la testa.

    Raramente si trovano blog di (ex) professionisti della penna in cui non traspaia spocchiosità e saccenza.
    Io sono felice di aver trovato invece il tuo blogiornale in cui trovo notizie scritte con stile e giusta misura da te ed i tuoi collaboratori.

    Nel caso della Soncini, mi stupisco come un tuo commento positivo verso di lei sia stato letteralmente “rivoltato”.

    P.S.: Io l’ascoltavo su Radio Due la Soncini,forse meglio della Scartozzi ma lontana anni luce dalla Senatore e dalla Cercato

  4. Gabriele Mastellarini dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 11:55

    Nicola non dimenticare che la Soncini è, per definizione, “corrosiva”. Lei rispetta un copione, come Giuliano Ferrara che parla di aborto. Ognuno si “prende” un ruolo (vedi Travaglio, Facci, etc. etc.) e lo interpreta pedissequamente senza neanche ascoltare o capire l’interlocutore. A differenza di costoro, io racconto la realtà cercando sempre di dire la verità e di essere super partes. Posso sbagliare e se lo faccio chiedo ammenda. Il tutto in perfetta buona fede e senza preconcetti.
    Capitolo Radio2. La Cercato ha fatto la storia di quella radio ma ho ascoltato alcuni pezzi della Soncini e, ti dirò, non mi sembra malaccio, anzi meglio sentirla che leggerla.
    Visto. Non ho preconcetti: se Soncini sbaglia sono corrosivo, se Soncini è brava dico che è brava. Idem per Facci, Travaglio, Rossella, Pasquale, Giovanni, Tizio, Caio e Sempronio.

  5. Francesco B. dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 12:23

    copincollato mi fa sempre sbellicare come termine….

  6. nicola dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 12:34

    Guarda a RadioDue, secondo me ci sono delle ottime professioniste (Soncini compresa), ti consiglio di ascoltare anche la Cosmetico

    ma soncini è ancora su R2? a ke ora va?
    gm
    la cosmetico chi è? già il nome….

  7. asdrubale dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 13:21

    ci ho scritto puro un commento sul blog di Guia, ci ho scritto.

  8. il Pelle dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 13:37

    Guia Soncini scriveva (benissimo) su il Foglio, poi, per motivi abbastanza oscuri (pare abbia leticato con Ferrara) se n’è partita per altri lidi. Tempo fa (circa sei mesi) ho letto un magnifico articolo su Italia Oggi (vado a memoria, ma non credo di errare la testata, senz’altro non il contenuto)), nel quale la pigliavano sontuosamente per il boffice, causa l’irreversibile involuzione del suo stile. Pare che, dopo esser stata bocciata all’esame da giornalista professionista, la ragazza sia uscita dalle grazie degli dei della penna e che, oramai inacidita, delusa e (è un’ipotesi) ingrassata, le sue righe si distinguano per particolare sciatteria e grigiume. Un po’ me ne dispiaccio, perchè su il Foglio la leggevo molto volentieri, un po’ me ne impippo perchè (fortuna) il posto della Guia (certo che se Maso fosse stato una ragazza e si fosse chiamato Guia, un po’ in cuor nostro lo avremmo, se non giustificato, compreso) è stato preso dalla Annalena Benini, puntuta, brillante, oramai anche disinvolta al punto che, della nostra eroina, non se ne sente più mancanza. Ad maiora…

  9. Paolo Rossi dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 15:11

    Personalmente noto che:

    – Mastellarini ha ben poco riguardo per chi lo critica;

    – Mastellarini continua a pensare di poetr insegnare il mestiere a chiunque, ma non legge i giornali altrimenti saprebbe “chi cazz’è Guia Soncini”);

    – Mastellarini sorvola sul merito, e cioè non conetsta esplicitamente quanto scritto dalla Soncini sulle foto al centro del caso (e io non ho la più pallida idea di chi abbia ragione, forse Mastallarini: mi sorprende in ogni caso il metodo), ma semplicemente offende

  10. Gabriele Mastellarini dice:

    Tuesday, 2 September 2008 alle 15:14

    non ho offeso
    gm

  11. Paolo Rossi dice:

    Wednesday, 3 September 2008 alle 14:28

    Insisto,

    scrivere nel titolo Chi cazz’è Guia Soncini è offensivo. Fra l’altro non rispondi alle contestazioni che lei ti muove…

  12. Domenica dice:

    Thursday, 4 September 2008 alle 14:46

    Mi permetto di segnalare la brutta abitudine di accoppiare il termine volgare del genitale maschile a una ragazza, verso la quale sarebbe linguisticamente (non educatamente, ovviamente) corretta la locuzione con l’uso del termine del genitale femminile. Ovverossia, e chiedo scusa: “Chi fic-é Guia Soncini?”
    E poi, non maltrattatela troppo: è una delle poche che è riuscita ad oscurare la Rodotà tra le lettrici nei saloni di bellezza.

  13. Domenica dice:

    Thursday, 4 September 2008 alle 14:52

    Secondo la mia manicure ho sbagliato a scrivere accento (il trattino vale per il suono della h).
    Beata la Rodotà, il cui accento è sempre lo stesso. Da un secolo.

  14. marika surace dice:

    Thursday, 4 June 2009 alle 23:34

    No, ma per piacere. Sono capitata qui per uno strano giro di link, ma leggere di uno che vuol fare lezione di giornalismo (a chi, di grazia?) e dichiara di aver “scoperto” (e le virgolette sono sue) Facci e di non sapere chi sia la Soncini (sarà soggettivo, ma sua moglie e la sorella teenager non sono l’audipress) è francamente ridicolo. La smetta di giocare con i tasti ctrl+c/v e legga di più. possibilmente non roba scritta da lei.

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